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Autore: Poisoned_Tear    01/11/2011    2 recensioni
Se c'era una cosa alla quale non sapevo resistere, era il gossip.
Presto me ne sarei pentita [..]
Tornai in direzione del tavolo con un paio di menu sotto il braccio, quando vidi qualcosa che mi confuse, ma soprattutto mi ferì.
Ville teneva la mano destra di Amy sul tavolo, accarezzandogliela dolcemente con il pollice. Un gesto tenero, protettivo.
Nel frattempo Amy aveva l'altra mano impegnata a stringere sotto il tavolo quella di Daniel. Un gesto, intimo, complice...Segreto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Away

***

 

Ancora mi si para davanti la scena. E' passata una settimana ed io ho chiuso i contatti con il mondo.

La mia segreteria telefonica pullula di messaggi di una Amy preoccupata, che mi accusa di essere sparita nel nulla. Ovviamente non mi disturbo a richiamarla.

Che vada a farsi fottere.

Lo stesso vale per Daniel che però è stato molto meno insistente. Ha provato a chiamarmi due volte. Poi ha desisistito. Ho deciso di prendermi una settimana di malattia dal lavoro.

Così ho passato gli ultimi giorni a divorare schifezze davanti alla tv, avvolta nel piumone.

E tanti cari saluti alla dieta!

Non riesco a venire fuori da questo ginepraio.

So che forse parlarne direttamente con loro, è la soluzione migliore. Ma non saprei da dove iniziare. Probabilmente farlo con gli insulti sarebbero una premessa molto eloquente.

 

Sono le nove di sera ed io sono alle prese con la preparazione di un toast, quando suonano alla porta.

Quando apro la porta, mi trovo davanti Daniel. Immediatamente realizzo di essere un disastro.

In altri casi sarei corsa ai ripari, ma sapete una cosa? Me ne frego.

Faccio per chiudere la porta quando infila un piede dentro per bloccarla.

 

“Ehi Bridget, ma che hai?”

“Vattene Daniel”

Lo guardo rabbiosa, non saprei fingermi civile neanche se lo volessi.

In più in questo momento non ho la minima voglia di schiaffarmi un finto sorriso sul viso. Quelli finti sono loro, non io.

“Perché? Si può sapere che succede?” mi domanda ignaro di quello che so.

Beh, forse esagero ma in tutta onestà non credo di essere biasimabile.

“Da quanto tempo va avanti? Intendo con Amy. Vi ho visti al bistrot che vi tenevate la mano”

Evidentemente ho colto nel segno, perché arrossisce immediatamente.

“E' solo sesso, Bridget.”azzarda ma io alzo una mano per farlo tacere.

“Stà zitto! - esclamo astiosa – Sei sbiancato quando hai saputo che sarebbe venuta con il suo nuovo fidanzato. Siete due merde!” concludo senza troppi giri di parole.

“Ma a te che ti frega!” sbotta a sua volta.

“Mi frega perché i miei migliori amici se la spassano alle spalle di quel poveretto” accampo.

Stavolta è Daniel a guardarmi rabbioso.

“Se vuoi la verità, scopiamo da sei mesi – dice schietto – vorrei che stessimo insieme, ma Amy non vuole per via della fottutissima cotta che hai per me!”

 

A questo punto, mi sento totalmente annichilita.

So che la sua non è una scusa plausibile, ma non posso fare a meno di sentirmi colpevole. Piccola quanto uno scarafaggio. Non credevo di essere un peso.

 

Pensavo che alla fine di questa conversazione, sarei riuscita a scalfire anche solo di poco il suo cuore. Invece quella che esce sconfitta, beh sono io.

Non riesco ad aggiungere una sola parola.

Né riesco a guardarlo negli occhi. E' mai possibile che io mi sia innamorata di questo qui?

 

Mi limito a dirigermi meccanicamente all'ingresso. Apro il portone e lo spalanco.

E' un chiaro invito a togliere il disturbo. Prima di raccoglierlo, Daniel si avvicina a me e sospira.

“Scusami Bridget. Non volevo”

Sembra sinceramente dispiaciuto. Ma per la prima volta nella mia vita non mi lascio fregare.

Non oso guardarlo. Concentro tutte le mie forze e finalmente riesco ad aprire bocca.

“Volevi eccome. E lo pensavi anche. Ora togliti dai piedi”

 

Appena esce, fa per dire qualcosa, ma sono troppo presa a sbattergli la porta in faccia.

L'unica conclusione che riesco a trarre è che non ho mai capito nulla.

La televisione accesa illumina il divano sfatto, il toast brucia all'interno del tostapane.

Mentre io, mi limito a salire di sopra, prendere un trolley e riempirlo con tutto ciò che occupa l'armadio. 
 

 
***
 
Note del'autrice: Come promesso nelle note di Fragile Dreams, presto sarebbe arrivato l'aggiornamento di Shattered. Non vedrete presto il signor Valo. Qui me la prendo larga, vi avverto. Ad ogni modo, sì, Daniel non è uno stinco di santo. E' il classico stronzo/feccia umana e lo vedrete anche nel corso della storia, quindi non solo in questo capitolo. Non temete se anche questo capitolo è deprimente (mi auguro di no però), ma non sarà sempre così. Oltretutto - per come ho pensato i personaggi - Bridget ha ancora tanto da dire, e dimostrare. Insomma, ditemi che ne pensate. Come sempre vi ringrazio per i commenti, siete troppo carine!! 

Un abbraccio
Fra-

 

   
 
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