IL MIO INCOLMABILE VUOTO: 10 ANNI DOPO



 

Sospiro, guardando con freddezza il ragazzo davanti a me che, amareggiato, se ne va a passi lenti.
Da quando Nardo se ne è andato in ferie trotterellando felicemente verso casa (ed io in quel momento volevo dargli un calcio in culo, serio) a me è toccato prendere le redini della Lega e fare il Campione ventiquattr' ore su ventiquattro, cosa che mi scoccia terribilmente.

Primo, non hai un diamine da fare tutto il giorno, dato che sono poche le persone che riescono a battere tutte le palestre;
Secondo, se qualcuno viene dopo meno di tre minuti se ne va sconfitto perchè, sinceramente, sono fortissimo;
E terzo ma non meno importante perchè mi sento terribilmente solo.

Ricordo poco e niente del mio viaggio d' iniziazione, ma certamente l' esperienza con il Team Plasma mi ha cambiato, e soprattutto l' incontro con lui.
Nonostante sia trascorso già molto tempo il suo viso proprio non riesco a dimenticarlo. Ogni volta che chiudo gli occhi ecco il suo splendido volto comparire davanti ai miei occhi, e ciò mi fa star ancora peggio. Sono sincero: l' ho cercato, avoglia se l' ho cercato, ho rigirato tutta Unima per mesi interi, facendo credere a tutti che volevo solo rilassarmi ed immergermi nei ricordi mentre il obiettivo era tutt' altro, quello di ritrovare quella persona che tutti ormai credo abbiano dimenticato.
Ma io non lo scorderò: non lo farò mai.

La verità, gli ideali... tutt' ora mi chiedo per quale stavo combattendo io all' epoca.
Oddio... so che dicendo questi discorsi sembro vecchissimo, ma in realtà ho ventisei anni. Mi ricordo che il giorno in cui N se n' era andato, era proprio il mio compleanno e compivo sedici anni...

E' per questo che sono totalmente sicuro che sono passati dieci anni da allora.
Perchè oggi è il mio compleanno.

Decido di andarmene, tanto per oggi sono certo che nessun altro arriverà a sfidarmi. Saluto i Superquattro, con Catlina che OVVIAMENTE arrossisce. Non sopporto quando le ragazze fanno così, sono... irritanti. Molto.
Metto una mano in tasca, rabbrividendo. Va bene che è ancora solo autunno, ma la Lega è molto a nord e sembra di essere in un freezer, letteralmente. Stringo la pokè ball di Samurott nel mio palmo freddo cercando un po' di calore. Decido di far uscire Zekrom per andare via con lui. Gli salto in groppa, tenendomi stretto al suo pelo nero. Sento il vento scompigliarmi i capelli, per fortuna il cappello non ce l' ho più. Mi è cascato qualche anno fa mentre ero proprio in groppa al mio leggendario, mi è dispiaciuto molto perderlo, era un bel caro ricordo.

Komor dice che bisogna fregarsene del passato, guardare al futuro.
Belle dice che non è affato così, che bisogna ancora vivere nel passato.
Ed io?
Potrei dare ragione a Komor: se facessi così, quel maledetto di N non mi tormenterebbe mai più.
Ma se dassi invece retta a Belle, vivrei una vita veramente piena di sofferenza e risentimento.

Perchè... perchè in quel maledettissimo giorno non ho potuto esaudire il mio desiderio?
Era il MIO compleanno. Potevo farmelo un regalo, dicendo a N che l' amavo, ma no... ero troppo orgoglioso per ammettere qualcosa del genere.
Ancora però non sapevo che in futuro me ne sarei pentito così, già.
Non lo rivedrò più, mai più...

"Poff".

Alzo lo sguardo e noto qualcosa di bianco sopra di me saettare veloce, tanto che in due secondi già non c' è più. Mi tocco la testa: un cappello. Lo tiro giù e noto che è il mio, quello che avevo perso. Ma come...?! Vedo un bigliettino che ovviamente mi metto a leggere.
Il mio cuore perde un battito.
Il suo profumo.

"Caro Touya,
mi manchi veramente tanto.
Ho trovato il tuo cappello tra degli scogli a Sinnoh... sai per caso come è arrivato lì?
E comunque, sei riuscito a realizzare il tuo sogno?
Spero di sì.
Sai, io ci sto provando a farmi una vita nuova, ma... la Polizia Internazionale stressa, sai? Non fai in tempo ad andare in una nuova città che ecco spuntare dal nulla qualche poliziotto. Ciò è snervante.
Credo di aver trovato un nuovo sogno, io, però... non credo avrò mai il coraggio di realizzarlo... sono interessato ad una persona, ma...
Ehm, lascia stare.
Buon compleanno, Touya.
Arrivederci.

N

P.s.
Se non si fosse capito, sei tu la persona a cui sono interessato."

Stringo la lettera al petto, come una ragazzina a cui inviano una letterina d' amore.
Sono veramente felicissimo. Chiedo a Zekrom di andare fino a Sinnoh, e lo vedo: bellissimo sul suo pokèmon bianco. Mi nota e lo vedo arrossire, mentre atterra frettolosamente. Ordino lo stesso al mio pokèmon e prendo ad inseguirlo velocemente, affaticato ma comunque intento a non demordere. Corre veramente veloce, fino a quando però ovviamente si ferma, stanco. Gli vado vicino, prendendolo per un braccio.
Cazzo, è più alto di me. Beh, è anche più grande, quindi...
-N.- dico, affannato. Lo guardo intensamente, mentre i suoi occhi prendono a brillare. Comincia a piangere. Mi si stringe il cuore a vederlo così.
-Touya...?- chiede esitante, come se si volesse accertare che sia io veramente. Faccio un lieve cenno del capo, sorridendo. Splanca gli occhi e mi abbraccia in lacrime, buttandomi a terra. Gli accarezzo il viso e lo avvicino a me, baciandolo.

Questo è il compleanno più bello di tutta la mia vita.
                                                                       
                                                                                   



 

*

Alla fine, il mio incolmabile vuoto puo essere colmabile.
 

Sì, puo, ma solo da lui.
 

***Angolo Autrice***

Scusate il ritardo, ma ho avuto molti imprevisti in queste settimane...
Allora, ieri era Halloween: vi siete divertiti? Io sono rimasta tappata tutto il tempo in casa...
Questo è l' ultimo capitolo: fa schifo, lo so, mi dispiace...
Non ho molto da dire, ringrazio MarziaShadowOrchid per aver recensito il capitolo precedente.
Ciao, e grazie per aver letto!


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P.s.
Recensite, please x3