Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MzHyde    01/11/2011    2 recensioni
Lui mi ha insegnato a volare. Come? Semplicemente amandomi. Lui, il ragazzo più pazzo e bello che io potessi incontrare. Lui, l’uomo che mi ha insegnato a godermi la vita. Lui, che con quel suo sorriso da malandrino, mi ha fatta innamorare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Hermione, Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cara Vecchia Hogwarts
Pensando Ad Hermione

Ero a lavoro, tutto andava bene. Mi divertivo, lavoravo.. Anche se George rompeva..
-Fred! Aiutami!
-Che è successo?- Gli chiesi sbuffando.
-Se stessi per morire e io ti chiedessi aiuto, mi diresti che è successo sbuffando?
-Oh, scusami preferivi: Cazzo George, dove sei? Mi fai preoccupare!!- Gli rispose raggiungendolo davanti al bancone.
Molti dei presenti risero, compresi io e quello stupido di mio fratello.
-Ah, ah, molto divertente.- Mi rispose in tono sarcastico.
Il negozio era pieno di gente, essendo venerdì. A stento riuscii a raggiungere George. Forse avevo travolto anche qualcuno.
-Cosa vuoi..
-Mi dai una mano con questi scatoli? Sai che qui la magia non funziona..
-Si lo so.- Dissi io un po’ stanco.
-Che hai? Sei giù di morale, sbuffi e sei stanco. Che ti succede?- Mi chiese un gemello alquanto scandalizzato per il mio comportamento.
-Niente. È solo che vorrei chiedere a Herm di sposarmi, ma non ho la più pallida idea di come e quando chiederglielo.- Gli rivelai.
-Cavoli, già al sodo vai? Comunque non so che dirti, ne so meno di te.- Mi rispose sconsolato.
Tornammo ognuno a casa propria.. Quanto mi manca vivere col mio gemellino!!!
Quando tornai a casa trovai Herm che mi aspettava.
-Ciao amore.- Le dissi baciandola.
-Com’è andata oggi?
-Benissimo. Ma che hai fatto? C’è qualcosa che non va?- Le chiesi notando che era triste.
-Andiamo a sederci.
La seguii in salotto e ci sedemmo sul divano.
-Non so come la prenderai, ma ti prego di controllarti.- Mi disse.
-Dimmi!
-Sono incinta.- Mi disse tutto d’un fiato.
All’inizio non capivo se era vero o se stava scherzando..
Quando mi resi conto che era vero, iniziai a saltare per tutta la casa.
-Diventerò padre!! Evvai!!- Iniziai a gridare come un pazzo, ma di botto mi fermai. (Rischiando di cadere.. N.d. Autrice.) –Ma dobbiamo prima sposarci!- Le dissi. Mi avvicinai ad un mobile nel salotto ed estrassi una scatolina blu pervinca con un fiocco sull’azzurro chiaro. Presi un bel respiro, mi inginocchiai davanti a lei e le parole uscirono da sole.
-Herm, mi vuoi sposare? Era da tempo che te lo volevo dire, ma non avevo avuto il coraggio.
-Tu, Grifondoro. Tu che hai combattuto. Tu che correvi rischi inimmaginabili, non avevi il coraggio?- Mi disse ridendo.
-Dai, fai la seria per un momento!- Le risposi guardandola seriamente.
-Ma certo che si! Ti amo!- Mi disse guardandomi negli occhi e baciandomi.
La presi in braccio e la feci girare un paio di volte, quando la misi giù le diedi l’anello.

***

Ci sposammo ad Aprile. Nacque Jane e io ero perso per lei. Era dolcissima e bellissima come la madre. Per colpa del lavoro non potevo stare con lei per tutto il tempo che avrei voluto e così, quando aveva circa due anni, decisi di saltare il lavoro. Quando lo seppe Hermione potete immaginare la sua reazione.
Si incavolò con me e quindi decisi che avrei portato la bambina al lavoro con me.
Quando aveva quattro anni iniziammo ad avere orari più duri e quindi era d’obbligo l’asilo babbano. Non volevo, ma era obbligatorio, anche perché la mamma aveva deciso così.
Un giorno, quando tornai a casa ed entrai, Hermione mi saltò al collo gridando: -Torniamo ad Hogwarts!!
-Ma cosa dici? Sai benissimo che non possiamo.- Le risposi. Ovviamente non sapevo che cosa voleva dire, finché non rispose:
-La McGranitt ci ha invitati ad Hogwarts per una serata con tutti gli ex studenti. Sarebbe per me, ma posso portare degli accompagnatori. Allora ci andiamo?- Mi chiese con occhi da cucciolo.
Adoravo la sua faccia quando mi chiedeva qualcosa. Era dolcissima e bellissima, per questo non riuscivo a dirle di no.
-E va bene. Ma promettimi di n..- Stavo per chiederle di non saltarmi a dosso, quando lo fece e io caddi disteso a terra.
-Scusa! Ma grazie!- Mi disse.
-Sisi.. Come no, scusa. A chi la vuoi dare a bere? Sei contenta che mi sia fatto male.
-Non è vero!- Mi rispose girandosi di lato, incrociando le braccia e mettendo il muso.
-Ti amo.
-Non funziona.
-Ti amo, siete tutta la mia vita.- Le dissi stringendomi contro di lei.
La amavo più di ogni altra cosa al mondo.
-Ti amo anche io Fred!
E scattò il bacio.

***

Scoprimmo che c’erano veramente tutti alla cena. Anche Luna Lovegood e Marietta Edgecombe.
‘No, lei no.’ Pensai appena la vidi, dopo che la professoressa ci aveva offerto un lavoro a scuola.
-Fred Weasley! Sempre più bello, vedo!- Mi gridò dietro.
Le sorrisi e lei mi diede subito un bacio sulla guancia e subito sentii uno sguardo carico di gelosia da parte di Hermione.
-Fortunata la nostra Herm ad avere un ragazzo tanto bello.-
‘Modestamente..’ Pensai. ‘Come come? Ragazzo? Sono suo m..’ Non finii di pensare che Hermione mi anticipò.
-Marito..- Le disse guardandola male.
-Come scusa?- Chiese lei continuandomi a fissare.
-Marito, ci siamo sposati..-
Fortunatamente Seamus aveva iniziato a parlare o sarei morto dal ridere per la faccia di Marietta dopo quella notizia.
Poco dopo arrivarono anche Neville e Jane così Marietta rimase anche più sbalordita.
Tornammo a casa e subito capii che c’era qualcosa che non andava.
Hermione era gelosa.

***

-SEI GELOSA!- Gridai saltando in piedi.
-Shh, non gridare. E comunque no.- Mi disse evitando il mio sguardo. Non gelosa, ULTRA gelosa.
-Si invece!- Le risposi puntando l’indice contro la punta del suo naso. -Ma tu sei l’unica per me.-  Continuai abbracciandola. Non riuscirei a tradirla per mia spontanea volontà.
-Fred, ti sei fatto mezza scuola. È ovvio che sono gelosa. Sei bello!- Mi disse.
-E io cosa devo dire? Sei la più bella ragazza del mondo. Forse un giorno dovrò litigare con Ron per te..- E la baciai. Adoravo le sue labbra morbide.
-Promettimi che non ti far..- La zittii continuando a baciarla.
-Tu.. Sei.. L’unica.. Ragazza.. Che.. Guarderei! E lo sai.- Le risposi serio.

***

Ero uscito per andare a comprare un nuovo libro a Hermione, per il suo compleanno, quando incontrai Marietta. Di nuovo.
-Ciao Fred!- Mi gridò con quella sua vocetta stridula.
-Ciao Marietta. Come mai qui?- Le chiesi.
-Volevo fare un giro. Mi riporta ai vecchi tempi di quando eravamo ad Hogwarts. Mi ricordo ancora che al nostro secondo appuntamento mi avevi portata in un boschetto vicino alla Stamberga Strillante e abbiamo passato il tempo a baciarci.
-Già. Ora scusami tanto, vorrei rimanere a parlare, ma ho delle cose da fare..
-Oh, ma tu non te ne andrai subito.. Guarda.- E mi indicò una ragazza con la bacchetta alzata. Angelina mi fece un incantesimo e da allora non capii più niente.
Ritrovai il pieno possesso del mio corpo dopo che Angelina mi aveva liberato dall’incantesimo e dopo aver permesso a Marietta di baciarmi.
Si avvicinò e mi guardò con aria soddisfatta.
-Ora la pagherai per avermi mollata per quella racchia.- Mi disse.
Se non fosse stata una ragazza, l’avrei affatturata. Racchia? Racchia mia moglie? Toccatemela e morirete. Insultatela e ve la vedrete con me.
-Sei solo gelosa. Piantala di fare la bambina. Non sono più tuo e mai lo sono stato.- Le risposi un  po’ arrabbiato per quel che aveva detto di Hermione. -E non insultare mai più mia moglie.
-Come?! Te la sei sposata? Come hai potuto sposare quella cosa?
-La amo. A differenza tua. Sei ossessionata dalla vendetta anche se non provi più niente per me.
-Tanto lei ha già visto tutta la scena. È corsa via piangendo come una bambina. Buona fortuna. Conoscendola, non ti vorrà vedere per un po’.
E così dicendo, se ne era andata. Andai verso il campo nel quale facevo lezioni di volo e mi misi a lavorare senza sosta. Non volevo pensare a quello che aveva detto Angelina.
Quando tornai al castello, cercai Hermione dappertutto senza successo. A fine ricerca chiesi in giro e quando Neville mi disse che era sotto una quercia vicino al campo da Quidditch, mi precipitai. Non appena l’avvistai, mi corse incontro e mi gridò contro parole che mi ferirono, perché non sapevo cosa avevo fatto.
-Non parlarmi mai più! Sei un cretino! Ti odio!
La guardai perplesso mentre correva via per poi smaterializzarsi. Ero rimasto paralizzato.
‘E ora cosa può essere successo. La amo e non la voglio perdere. Questo è sicuro.’ Pensai tornando al castello.

You Teach Me How To Fly

Entrammo nella Sala Grande. Grandi decorazioni con i colori di tutte le case erano appesi al soffitto che riproduceva il tramonto perfetto che al di fuori colorava di un lieve rossore i monti attorno al castello. Ci sedemmo al tavolo dei Grifondoro e mille ricordi mi attraversarono la mente. Il mio primo giorno, la mia prima cotta.. No, quello è in corso.. Ma anche i mille problemi, le mille risate. Tutto in pochi minuti, finché la McGranitt non parlò.
-Do il benvenuto a tutti voi, ex studenti del settimo anno che hanno combattuto durante la guerra. Grazie al vostro coraggio e a quello di molti altri, ora possiamo brindare insieme alla nuova vita che ci si presenta davanti. Che tutti i vostri sogni si possano realizzare!- Concluse alzando il calice per brindare.
-Il mio si è già realizzato.- Mi sussurrò Fred.
-Anche il mio.- Gli risposi.
Durante la cena scherzammo a più non posso ricordando i vecchi tempi.
Durante il secondo la McGranitt ci raggiunse e ci prese da parte a me Fred, Jane, Harry, Ginny, Neville e Luna.
Ci recammo in una delle tante stanze e parlammo dei vecchi tempi. Quando gli altri andarono a fare un giro per il castello, la professoressa volle parlarci in privato.

***

-Vedo che avete creato una famiglia meravigliosa.
-Grazie.- Rispose Fred.
-Spero che la signora Granger, anzi Weasley, la stia mettendo in riga.- Disse con un sorriso che  aveva cominciato ad esistere da quando la guerra era finita.
-Sta facendo meno danni di prima, ma c’è ancora da lavorare.- Risposi sorridente.
Fred lasciò Jane a Neville, che le fece fare un giro, e tornò.
-Qual è il motivo del suo invito? So che c’è n’è un altro.- Le disse tornando bruscamente serio.
-È vero. Abbiamo problemi a scuola. Serve qualcuno per insegnare Volo e Difesa Contro le Arti Oscure, ma non abbiamo trovato nessuno adatto.
-Ci starei anche, ma non voglio lasciare il negozio solo a George.
-Lo so, per questo volevo che vi metteste d’accordo.
-Professoressa, magari Harry..- Provai, ma la McGranitt mi interruppe.
-Ha già detto di no. Anche la signorina Weasley e la signorina Johnson. Solo voi potete aiutarmi.
-Io ci sto. E poi è sempre un piacere tornare qui.- Risposi entusiasta.
-Io ne parlerò con George e le farò sapere.-

***

Uscimmo qualche minuto più tardi e vidi la figura di una ragazza di un anno più grande.
Marietta Edgecombeaccompagnava Seamus.
Ci avvicinammo e li salutammo, ma quando vidi che lei si spingeva troppo in la col saluto a Fred, un senso di gelosia pura pervase il mio corpo.
E c’era anche un buon motivo. Marietta si era innamorata di Fred durante il suo terzo anno.  Lui la ricambiò, ma per poco tempo.
-Fortunata la nostra Herm ad avere un ragazzo tanto bello.- Disse facendomi tornare alla realtà.
-Marito..- Dissi io con una punta di rabbia nel tono.
-Come scusa?- Chiese lei continuando a fissare Fred.
-Marito, ci siamo sposati..- Le risposi.
-Davvero? Non eri tu quello che gridava la mondo intero che non ti sarebbe mai piaciuto sposarti?- Chiese Seamus a Fred ridendo.
-Si, ma l’ho sempre affermato prima che il Prefetto, qui accanto, non diventasse la mia ragazza.- Rispose lui rispondendo alla risata.
-Mammina, io sono stanca.- Mi disse Jane, tornata con Neville.
-Anche una figlia? Complimenti, non hai aspettato, eh?- Fece notare il Grifondoro.
-Ovvio!- Rispose Fred sorridendo, prendendo la bambina in braccio e depositandole un bacio sulla guancia. –Sono la mia vita.-
-Dai Fred, andiamo che Jane è stanca.- Gli dissi accarezzando i boccoli della piccola e arrossendo per quello che aveva appena detto Fred.
Salutammo e tornammo a casa.
Mettemmo Jane a letto e ci sedemmo sul divano a parlare.
-Qualcosa non va, vero?- Mi disse, d’un tratto, Fred.
-No, perché?- Mentii io.
-Dimmi cosa c’è che ti turba.
-Niente.
-Non sai mentire. Avanti, parla.
-E va bene. Ti ricordi che tu e Mar…- Iniziai prima che Fred mi interrompesse.
-SEI GELOSA!- Gridò saltando in piedi.
-Shh, non gridare. E comunque no.- Gli dissi evitando il suo sguardo.
-Si invece!- Mi rispose puntando l’indice contro la punta del mio naso. -Ma tu sei l’unica per me.-  Continuò abbracciandomi.
-Fred, ti sei fatto mezza scuola. È ovvio che sono gelosa. Sei bello!- Gli dissi scostandomi.
-E io cosa devo dire? Sei la più bella ragazza del mondo. Forse un giorno dovrò litigare con Ron per te..- E mi baciò.
-Promettimi che non ti far..- Mi zittì con un ulteriore bacio.
-Tu.. Sei.. L’unica.. Ragazza.. Che.. Guarderei! E lo sai.- Mi rispose serio.
Magari fosse stato vero.

***

Qualche settimana dopo, girovagai per Hogsmade. Si, avevamo accettato l’incarico. Fred e George decisero di cercare un aiutante e chiamarono Lee Jordan. Quale miglior aiutante se non quello dei tempi della scuola?
Comunque, ero in giro e davanti a Madama Piediburro scorsi un ragazzo alto dai capelli rossi che era intento a baciarsi con Marietta. A prima vista pensai fosse qualche membro della famiglia Weasley, ma quando mi avvicinai lo riconobbi. Sentii lacrime calde scorrermi lungo le guance e, senza rendermene conto, corsi verso il castello.
Mi ritrovai a piangere sotto una quercia. Neville, diventato professore di Erbologia, mi vide e mi venne incontro.
-Ehy! Come mai piangi?- Mi chiese premuroso.
-Oh, niente. Una sciocchezza.
-Dai, lo sanno tutti che non sai mentire. Dimmi cosa ti è successo.
‘Accidenti! Devo cominciare ad esercitarmi per diventare più brava a mentire.’ Pensai.
-Niente.- Gli risposi fissando l’erba.
-Io sono qui, se hai bisogno.- Mi disse sorridendomi.
-Grazie Neville.
Passai la giornata a piangere sotto quella quercia, fino a che non mi trovò Fred.
Si stava avvicinando. Impulsiva come sono, feci la prima cosa che mi veniva da fare.
Corsi infuriata da lui e subito gridai:
-Non parlarmi mai più! Sei un cretino! Ti odio!
Corsi via, lasciandolo perplesso. Senza guardarlo mi smaterializzai.


Angolo Storia:
Ci ho messo troppo lo so, ma ogni volta trovavo un difetto nella storia e la cambiavo. Quindi eccola qui, senza ritocchi.
Spero che vi piaccia, fatemelo sapere con un commento.

Angolo Autrice:
Eccomi qui con un nuovo capitolo. Ci ho messo una vita. Ma anche la scuola è dura.
Se vi piace, fatemelo sapere e andate a vedere la mia nuova storia: Next 2 You.
NB: LA STORIA SOPRA RIPORTATA È UNA FREMIONE! 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MzHyde