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Autore: Akanexx87    02/11/2011    1 recensioni
Storia basata sull'evolversi della relazione tra Hermione e Draco. Tutti noi abbiamo delle certezze in base alle quali e grazie alle quali viviamo in armonia, ma se tutto quello in cui noi abbiamo sempre creduto non fosse la realtà ma fossero soltanto delle convinzioni? Cose succederebbe? Forse questa storia ve lo potrà spiegare.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

“Buon mattino ragazze, pronte a partire?” chiese sorridente Blaise mentre apriva il baule della sua auto.

Alla fine era giunto il fatidico giorno.

Erano le 4.00 del mattino e come avevano già programmato, Blaise e Draco erano venuti a prenderle con il suv. I ragazzi dopo vari tentativi per fa si che Kate non si accorgesse dell’utilizzo della magia per arrivare in Scozia avevano optato per un viaggio alla babbana. Avrebbero preso l’aereo. Molto più veloce e sicuro.

Il loro aereo decollava alle 7.00 di mattina, per non trovare traffico avevano deciso di partire con un largo anticipo. Veramente aveva programmato tutto Blaise perché se fosse stato per Draco, Kate e Hermione sarebbero partiti alle 6.30 e sarebbero rimasti imbottigliati nel traffico perdendo così l’aereo.

“Vi vedo sveglie!” commentò ironico Draco vedendo gli sguardi ancora assonnati delle due ragazze, mentre prendevano le loro valige e le mettevano nel baule.

“Io ho sonnissimo…” ammise Kate, sbadigliando.

“Lo avevo notato.” Disse Blaise abbracciando la ragazza e dandole un leggero bacio sulle labbra.

Hermione non aveva detto una parola, aveva troppo sonno e questo le impediva di formulare frasi di senso compiuto.

Arrivati all’aeroporto e sbrigate tutte le trattative per l’imbarco si concessero una piccola pausa/colazione per tentare di darsi una svegliata.

“Ci voleva proprio un bel caffè.” Ammise Hermione stiracchiandosi sulla sedia.

“ E già, ora sono pronta a tutto!” Concordò Kate.

“Molto bene ragazze, perché mi sa che tocca a noi.” Blaise stava osservando la hostess, nella sua mise impeccabile, dirigersi verso il bancone dal quale poi si arrivava, tramite un corridoio, all’aereo.

Non ci volle molto e la voce pacata della ragazza chiamò i passeggeri diretti in Scozia. I quattro amici si alzarono e andarono verso la hostess, con ben in vista il biglietto.

Presero posto nelle rispettive file. Avevano scelto i quattro posti centrali.

Il viaggio non durò molto ed una volta atterrati poterono tranquillamente proseguire il viaggio con l’auto di Blaise che aveva fatto viaggiare anch’essa in aereo.

“Ti ricordi la strada, vero?” Chiese dubbioso Draco vedendo l’amico indeciso davanti ad un incrocio.

“Certo, per di qua.” Svoltò a destra in direzione Grantown on spey.

“Ecco lo sapevo, dovevi girare a sinistra verso Kincraig.” Lo contraddì subito Draco. “Lo sapevo che dovevo guidare io. Tu non ti ricordi mai la strada.”

“Sai da questa angolazione è più difficile orientarsi.” Replicò Blaise. Di solito viaggiavano sopraelevati e da li è molto più facile capire la direzione.

Kate ed Hermione guardavano i paesaggi pian piano mutare, da grandi città andavano a perdersi nelle gradazioni del verde della campagna. Distese di prati incontaminati si perdevano nel loro occhi.

“Wow che bel posto.” Ammise Hermione ammirando il paesaggio.

“Si, davvero meraviglioso.” Concordò Kate.

“Per fortuna che vi piace l’ambientazione perché la casa di Draco è circondata dalla natura.” Le informò Blaise, prendendo una stradina laterale.

“E’ molto distante casa tua? Io da qua non vedo altro che campi coltivati.” Chiese Kate cercando di aguzzare la vista alla ricerca di una probabile casa.

“No, siamo quasi arrivati. E’ un po’ nascosta.” Spiegò Draco.

Hermione pensò che molto probabilmente la casa era protetta, con la magia da occhi indiscreti.

“Ora dovreste riuscire a scorgerla. Sta dietro quegli alberi.” Indicò Blaise.

Effettivamente tra le fronde si riusciva a intravvedere una figura rossastra. Oltrepassate le piante si poteva ammirare la casa.

Un cancello apparve davanti a loro. Hermione non si meravigliò più di tanto nel vederlo. Un cancello esattamente in stile Malfoy. La sua altezza lo rendeva invalicabile, le punte arrugginite all’estremità superiore non lasciavano scampo ad eventuali malintenzionati. Le sbarre di ferro battuto erano lavorate in maniere impeccabile, le due “parti” erano perfettamente simmetriche. E per finire una grossa M anch’essa in ferro, era posta al centro e faceva congiungere i due grandi battenti.

“Eccoci arrivati.” Avvisò Blaise facendo aprire il cancello con l’apposito telecomando.

Hermione si stava chiedendo se effettivamente non veniva utilizzata la magia o se era solo un trucco per passare inosservati.

Oltrepassato il cancello, che si chiuse subito alle loro spalle, vi era un largo viale, delineato da due lunghe file di roseti che andavano ad intrecciarsi fra di loro formando un meraviglioso arco fiorito. Oltre i rovi vi era un incantevole giardino in fiore.

Arrivati in fondo al viale si presentò davanti a loro la casa. Di forma quadrata, le mura erano molto semplici, lisce e senza la presenza di terrazze. Vi erano in totale quattro finestre disposte lungo la parete. Al centro vi era un grosso portone dal quale si poteva accedere all’interno dell’abitazione.

I ragazzi si avviarono verso l’entrata dove un uomo li stava aspettando. “Albert il maggiordomo si occuperà di noi nel week-and. Per qualsiasi cosa, chiedete a lui.” Annunciò Draco avvicinandosi all’uomo.

Sembrava il tipico cameriere altolocato e super istruito. Vestito in maniera impeccabile e con sguardo fermo nel vuoto.

“Buon giorno signorino Malfoy!” la sua voce era calma e calda. Un suono davvero piacevole costatò Hermione.

“Buon giorno Albert. Queste due ragazze sono le nostre ospiti. Hermione Granger e Kate…” Draco si fermò, ricordandosi di non sapere affatto il cognome della ragazza.

“Kate Weallow.” Si presentò ufficialmente.

“Signorine Granger e Weallow buon giorno. E buon giorno anche a lei Zabini.”

“Buon giorno.” Risposere all’unisono le due ragazze.

“Bene, ora che ci siamo presentati. Vi faccio fare un giro della casa. Albert potresti portare in camera i nostri bagagli?” Ovviamente la domanda non meritava risposta ma Albert era fin troppo educato. “Certo, signorino.”

“Bene allora seguitemi.” Draco aprì il grosso portone di legno massiccio.

Kate si fermò ad osservare gli intarsi che si andavano a congiungere come in un grande mosaico. “E’ davvero bello questo portone, chissà che lavoro per fare tutti questi piccoli ricami.” Costatò tra se e se.

Il salone principale era costituito da una grande stanza di forma quadrata con delle porte situate lungo le pareti. I due finestroni posti ai lati della porta facevano entrare i raggi solari ed illuminavano tutta la stanza, facendo brillare il pavimento di marmo bianco lucidissimo così come lo erano i mobili che ne costituivano l’arredamento. Vi erano delle colonne con sopra delle statue raffiguranti delle persone che Hermione non seppe riconoscere. Si avvicinò ad un mezzo busto di un volto maschile. La riccia ne rimase affascinata, quella profondità negli occhi le ricordava tanto lo sguardo di Draco. I lineamenti fini, la pelle liscia e perfetta era proprio il biondo Slyterin se non fosse per l’età che sembrava dimostrare il volto. Non meno di 40 anni.

Kate si avvicinò ad Hermione incuriosita anche lei.

“Wow che uomo affascinate. Draco sai per caso chi è?” Chiese subito con voce squillante.

Draco si avvicinò alle ragazze. “Queste statue sono state create tutte da mio nonno e quello che state osservando voi è un autoritratto di lui stesso.”

“Quindi questo sarebbe tuo nonno?!” Kate si avvicinò ancora di più alla scultura. “Vi assomigliate molto in effetti. Comunque è davvero bravo tuo nonno.” Si complimentò raggiungendo Blaise poco più avanti.

“Vi spiego come è strutturata la casa.” disse Draco prima di passare in rassegna tutte le stanze. “Questo come avrete capito è il salone principale. La porta a destra vi conduce in cucina mentre quella subito dopo alla sala da pranzo.” Indicò due porte di legno scuro sulla destra. “Mentre le due sull’altro lato uno è il salotto, mentre l’altra è un piccolo bagno.”

Hermione si chiese mentalmente cosa Draco intendesse con piccolo bagno.

Malfoy proseguì con la spiegazione avvicinandosi a due grandi scalinate. “Le scale vi condurranno al piano di sopra dove sono disposte le camere da letto. Per non disperderci ho pensato di sistemarci nell’ala a sinistra dove di solito stiamo io e Blaise. Ogni camera ha il suo bagno privato. Mentre quella porta.” Draco indicò un piccolo portoncino situato esattamente tra le due gradinate. “Vi porterà al giardino interno.”

“Che bello un giardino interno… posso vederlo?” Chiese incuriosita Kate avvicinandosi alla porta.

“Certo.” Draco aprì la porta.

Il giardino, di forma quadrata era racchiuso dalle quattro mura della casa. Delle lastre trasparenti costituivano il tetto, facendolo assomigliare ad una grande serra. Vi era solo un albero, al centro di tutto. Un meraviglioso ciliegio in fiore. A circondarlo c’era tantissimi fiori, dalla forme, specie e colori differenti.  A condurre al ciliegio c’erano dei piccoli sentieri di terra battuta.

“E’ bellissimo questo giardino.” Sussurrò Hermione più a se stessa.

“Si, davvero meraviglioso.” Concordò Kate con sguardo sognante.

Blaise si avviò lungo il piccolo sentiero avvicinandosi all’albero. Allungò la mano verso un ramoscello e staccò diverse ciliegie poi tornò dalle ragazze. “Volete assaggiare?” Chiese avvicinando una ciliegia alla sua bocca.

Kate, Hermione e Draco ne presero una assaggiandola anche loro.

“Mmmh sono buonissime…” farfugliò Kate con ancora in bocca il frutto.

“Si, davvero buona e gustosa” Hermione ne prese un’altra dalla mano di Blaise.

Finito il piccolo spuntino ripresero il loro giro della casa.

Presero la scalinata di sinistra. Gli scalini di marmo come del resto il corrimano erano freddi al tatto ma nessuno ci fece molto caso.

Kate si soffermò ad osservare i quadri posti sulla parete che percorreva le scale. Come per la statua anche questi sembravano vagamente familiari.

“Questi dipinti raffigurano la tua famiglia, giusto?”

Draco si soffermò sul quadro che aveva davanti. Un uomo dai biondi capelli e sguardo severo, con accanto una splendida donna in abito chiaro. “Si, sono tutti miei parenti. Ad esempio questi sono i miei genitori.”

Kate si avvicinò al quadro. “Che splendida donna.”

Raggiunsero il primo piano. Un salottino faceva comunicare i due corridoi. Draco si diresse verso il corridoio di sinistra. Questo risultò molto semplice. Alle pareti non vi erano quadri ma quattro piccole plafoniere che illuminavano il corridoio. Vi erano in totale sei porte: quattro lungo la parete di destra e due lungo quella di sinistra.

“La prima porta a destra  è la mia stanza, la seconda è quella di Blaise mentre quelle subito dopo sono le vostre.” Annunciò Draco osservando le ragazze. “Le due porte di fronte sono il ripostiglio e la libreria. Io direi di fermarci qui con il tour. Fra poco Albert preparerà il pranzo. Vi consiglio di riposare un pochino nella stanza.” Disse Draco avvicinandosi alla maniglia della porta.

“Ottima idea. Ne approfitterò per rinfrescarmi.” Concordò Hermione raggiungendo la sua stanza.

I quattro ragazzi così facendo si divisero ognuno nella propria stanza e si dettero appuntamento un’ora più tardi.

Hermione entrò nella stanza. Non si meravigliò dell’arredamento. Un grande letto a baldacchino era posto al lato sinistro della stanza, le pesanti tende bordeaux ricadevano morbide ai lati del letto. Un grande armadio intarsiato era posto sul lato destro della stanza, mentre sul lato di fronte alla porta d’entrata vi era una grande vetrata che illuminava tutta la stanza. C’era anche una scrivania lavorata come l’armadio. Lungo la parete di sinistra, subito dopo il letto c’era anche una porta che dava al bagno privato. Hermione si avvicinò aprendola. Si ritrovò di fronte un piccolo bagno accogliente. Le mattonelle verde acqua percorrevano tutta la parete. Si accostò al lavandino e fece scorrere l’acqua. Si diede una rinfrescata e poi tornò in camera. Aprì l’armadio, notando che la sua valigia si trovava al suo interno. Lo richiuse decidendo di provare il letto. Sembrava molto comodo, e di fatto lo era.  Si stava godendo la pace appena ritrovata, sdraiato sul letto quando qualcuno bussò alla porta. In cuor suo sperò che fosse Draco.

“Kate.” Costatò un po’ delusa quando aprì la porta.

“Mi sentivo sola, posso entrare?” Chiese quando ormai era all’interno della stanza.

“Certo.” Si fece da parte Hermione ritornando a sedersi sul letto ed invitando l’amica a fare lo stesso.

“Wow, Herm questa casa è fantastica!” Kate era al settimo cielo, tutto di quella casa le piaceva dai piccoli intarsi sulle porte all’arredamento ricercato. “E’ davvero perfetta. Ma l’hai visto il bagno? E’ davvero… davvero…” non sapeva come definire il tutto.

“Si Kate, l’ho capito. Questa casa ti piace un sacco.” Sorrise Hermione all’amica. La riccia sapeva in che ambiente era cresciuto Draco e quindi un po’ se lo era aspettata di trovare una casa davvero particolare. Mentre Kate ignorava totalmente l’ambiente in cui i due ragazzi avevano vissuto e nel quale continuavano a vivere. Restarono a parlare in camera di Hermione fin quando non si fece l’ora dell’incontro.

Le due ragazze uscirono dalla stanza dirigendosi verso il salottino, dove trovarono Draco seduto in una poltrona. “Ciao ragazze, vi piace la vostra stanza?”

“Si, è perfetta.” Ammise Kate guardandosi attorno. “ma dove è Blaise?”

Draco sospirò. “Si sarà addormentato come al solito. E’ meglio svegliarlo o quello è capace di dormire per tutto il giorno. Ci pensi tu Kate?” Ovviamente sapeva che la ragazza non si sarebbe rifiutata.

“Certo.”

Hermione un po’ imbarazzata per essere rimasta sola con Draco, si avvicinò alla finestra dalla quale si poteva scorgere il viale dal quale erano arrivati ed in parte anche il cancello.

“Ti piace come posto?” Chiese Draco avvicinandosi alla ragazza.

“Si, è davvero magnifico.”  La riccia si girò verso il biondo. I loro occhi si incrociarono per un breve istante. Hermione abbassò subito lo sguardo, aveva paura di restare intrappolata in quei splendidi occhi chiari. Draco delicatamente le accarezzò il viso col dorso della mano. Hermione si perse in quel contatto. Non erano mai stati così vicini e la distanza iniziava pian piano a diminuire. Draco avvicinò il viso a quello di Hermione finché le loro labbra non si incontrarono.

 

 

 

Ringrazio di cuore tutti coloro che seguono la mia storia e soprattutto ringrazio la vostra pazienza.

Ogni commento/suggerimento è ben accetto.

 

Akanexx87

 

  
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