Be', il primo non so se vi sia piaciuto... io comunque ho aggiornato!!! Ciau a tutti!!!!!!!! P.s.: scusate ma non riesco a mandare a capo!!! qualcuno mi insegni!



Quando Harry si svegliò il suo primo pensiero fu Ginny…Come anche l’ultimo prima di andare a dormire e perdersi nei sogni.
Si, i sogni, Harry se ne rese subito conto: NON AVEVA SOGNATO GINNY PORTATA VIA DA VOLDEMORT!!!

Si alzò con calma, sulla scrivania c’era ancora la lettera che il giorno prima aveva iniziato a scrivere a Ron…
Decise che quel giorno a avrebbe fatto un po’ di compiti, gli mancavano ancora alcuni temi di pozioni e non si era mai esercitato con trasfigurazione.
Dalla cucina sentiva la voce dello zio, stava aggiustando una vecchia canna da pesca, dando istruzioni al figlio.

Harry prese una pergamena e, con l’aiuto del libro di pozioni, iniziò a scrivere. Odiava pozioni, e odiava anche Piton… cominciò a pensare alle lezioni di occlumazia, a quello che aveva visto, erano davvero così i suoi genitori?
No, doveva concentrarsi! Doveva studiare..
Iniziò a pensare ai suoi amici, aveva bisognosi loro, di vederli, di poter parlare con qualcuno, qualcuno che non appartenesse alla famiglia Dursely… qualcuno che facesse parte del suo mondo!
Sentì quasi la mancanza dei sogni, quei sogni che per tutta l’estate l’avevano angosciato, erano ormai l’unica cosa che lo collegava al mondo magico… Andò in cucina, non aveva mangiato nulla dal giorno prima e aveva mola fame Sentì che in salotto sua zia diceva al marito:
-Questa è per Harry, dici che dovremmo dargliela?-
Harry non capiva, che cosa era per lui?
Ricordò quando cinque anni fa aveva ricevuto per la prima volta una lettera da Hoguarts (scusate, non so se si scrive così By titti), i suoi zii l’avevano bruciata, e così avevano fatto con tutte quelle che erano arrivate…
Ma questa volta non aveva visto nessuna civetta volare vicino alla casa,e lui in casa ci aveva passato molto tempo.
-Apriamola, e vediamo cosa c’è scritto, vediamo dopo se dargliela!-
Sentì dire harry da sua zia
-Si, è la soluzione migliore!-
Questo era lo zio…
Non poteva che essere una lettera per lui, ma doveva essere arrivata con la posta babbana! Nessuno dei suoi amici la sapeva usare, chi poteva essere?
Harry continuò e origliare, gli zii avevano smesso di parlare, probabilmente stavano leggendo…
Non era giusto, la lettera era arrivata a lui, avrebbero dovuto consegnargliela subito…
Odiava i suoi zii, li aveva sempre odiati! E anche se adesso sapeva il motivo per cui ogni estate doveva passarla al Privet Drive, questo non lo rassicurava…

Harry si perse nei suoi pensieri… e nemmeno si accorse ceh sua zia era lì, in piedi davanti a lui, dietro i due occhietti pieni di rabbia.
-Perché non sei nella tua stanza?- chiese la zia.
-Credevo di avere il diritto di uscire da quei due metri quadri che sono la mia stanza!-
Questa risposta irritò ancora di più Petunia che cominciò a strillare:
-Non sono cose ti riguardano, vai in camera tua, e restaci!-
Harry se ne andò, cercando di mantenere tutta la rabbia e tutto l’odio che provava…
Cosa c’era scritto nella lettera? Di chi poteva essere?
Magari i suoi amici sarebbero venuti a liberarlo entro pochi giorni… o forse volevano solo sapere come stava!
In ogni caso non erano cose che riguardavano gli zii, la lettera era sua!
Decise di scrivere a Ron o Hermione e chiedere se per caso avevano mandato qualcosa per osta babbana…ma non era il momento, poteva aspettere ancora un po’…



Grazie a chi ha commentato lo scorso capitolo... Mi siete stati utili! 1 bacio!