Una lunga e soffice barba bianca si estendeva per la maggior parte del viso di Merisù.

Un paio di bei baffi a manubrio dello stesso colore troneggiavano tra il naso all’insù e la bocca della ragazza, ma il tocco di grazia erano le lunghe basette ani ’70 che si attaccavano direttamente alla barba.

Merisù era più che allibita, più che sconvolta, più che indignata, più che stupefatta, più che orripilata, più che incredula.

Era…

Neanche lei riusciva a trovare un aggettivo adatto al suo stato d’animo.

Come era potuto succedere?, si chiese sedendosi sconsolata sul letto.

Tutto ciò era tremendamente impossibile. Da quando era arrivata a quella scuola, non solo non si era fatta metà dei ragazzi e non era diventata amica di tutte quelle che non erano gelose di lei, ma le era andato proprio tutto male.

Ma perché? Perché a me?, si chiedeva in modo isterico.

Perché fino ad ora sono andate tutte bene a te, e non era giusto…

Una fastidiosa vocina dentro di lei cominciava a insinuarsi nei momenti più inopportuni.

E poi non è vero che sei tanto intelligente… pensa, Merisù: se eri intelligente capivi subito che Pansy ti ha dato la pozione con la burrobirra, e non la bevevi. E invece non te ne sei accorta neanche adesso!

-chi sei?- disse Merisù ad alta voce cercando di rimanere calma.

Non c’è bisogno che urli, io sono dentro la tua testa, ti capisco anche se ti limiti a pensare. Sono la tua coscienza, Merisù. La tua coscienza che ti dice che dovresti smetterla di fare tanto la bella e ricca, perché la sorte ti si rivolterà contro!

-non ho bisogno dei tuoi stupidi consigli. Mi è andato tutto bene fino ad un mese fa.- ribattè senza capire la ragazza, camminando per la stanza.

Appunto. Come puoi pretendere che ti vada tutto bene?

-lasciami in pace, ok?-

Come vuoi. Ti dico solo che magari la prossima volta che ci sarà da pavoneggiarsi dovrai stare zitta, visto che non riuscirai certo a toglierti tutta quella peluria dalla faccia, o almeno non usando la magia…

Merisù cercò di ignorare la voce, ed entrò risoluta nel bagno. Agguantò il suo rasoio rosa e la crema depilatoria di Lavanda.

Ti rimarrà l’alone grigio, e sembrerai un travestito… e, per quanto ne sai, la pozione potrebbe farti ricrescere la barba immediatamente…

Merisù ignorò nuovamente la voce della sua coscienza, e si mise al lavoro.

 

Un quarto d’ora dopo era riuscita a eliminare tutta la barba, i baffi e persino le basette.

Soddisfatta, si guardò allo specchio: non si vedeva neanche troppo l’alone grigiastro di cui aveva parlato la sua coscienza.

Ma la ragazza non fece in tempo a uscire dal bagno, che la barba, i baffi e anche le basette erano ricresciute, solo di un colore un po’ più sull’azzurro. Adesso era anche più ridicola di prima.

 

-signorina Labella, cosa ha fatto alla faccia?!- le disse la McGrannitt cercando di non ridere, mentre Merisù entrava nella sala grande.

Pansy Parkinson, dal tavolo di serpeverde le fece segno di tacere, mettendo l’indice sulle labbra e poi passandolo veloce sul collo, come a simulare un decapitamento. Nick-quasi-senza-testa sbuffò indignato. Non c’era proprio più rispetto nemmeno per i fantasmi.

-ehm… mi stavo esercitando trasfigurazione, e… professoressa, lei potrebbe aiutarmi!- implorò Merisù.

La McGrannitt riflettè. Aiutarla voleva dire farla tornare il tocco di fica che era prima, in compenso NON aiutarla voleva dire fingere di non avere poteri che invece effettivamente aveva, quindi dire il falso, quindi essere punibile a norma di legge…

-non credo di esserne capace. Penso proprio che dovrà aspettare che l’effetto della pozione scompaia.- rispose la professoressa sorridendo compiaciuta. Aveva scelto la strada più divertente, come aveva fatto al quinto anno con la Umbridge.

 

-la collezione autunno-inverno di Prada comprende anche delle barbe finte?- disse Ginny ridendo sguaiatamente. Harry, che stava bevendo, si strozzò dal ridere nel vedere Merisù.

Rispondi bene. Non fare la stronza. Non farteli nemici, fai dell’autoironia e magari ti apprezzeranno…

-sicuramente la mia barba è meglio dei tuoi capelli color carota.-

Testa di cazzo. Non capisci proprio una mazza, allora!

-guarda, io ne dubito fortemente!- disse Lavanda contenta.

 

La giornata di Merisù fu pessima come sempre.

La presero per il culo pure i primini.

Non dovevi guardarli dall’alto in basso con aria di superiorità.

Tutti la additavano e ridevano.

Come facevi tu quando vedevi qualcuno con tre chili in più, Merisù. Non sono più crudeli di quanto tu lo sia stata con loro.

Draco Malfoy aggravò la situazione procurando alla sua barba una sfumatura verdognola verso l’attaccatura.

Dovevi fare come ti aveva detto. Non dovevi provarci col suo ragazzo.

Pansy Parkinson rise tutto il giorno, prendendola in giro durante tutte le lezioni.

Non dovevi chiamare madama Bumb, quel giorno…

Addirittura, i professori non ebbero compassione di lei e alcuni ridacchiarono un po’ sotto i baffi, cosa che sarebbe sicuramente riuscita meglio a Merisù, viste le dimensioni attuali dei suoi.

Non dovevi pavoneggiarti, non dovevi metterti quelle mogliettine corte. I professori ti avrebbero trovata più simpatica.

Lavanda continuò a farle battutine velenose in proposito alla sua peluria.

Non dovevi dirle che sembrava un gorilla mentre si depilava…

Ginny imitò Draco facendo apparire dei pallini arancioni sulla sua barba. –ecco, magari riesci a farti piacere l’arancione dei miei capelli che odi tanto…-

Non dovevi prenderla in giro per il suo colore di capelli. In fondo, mica è colpa sua se li ha arancioni.

Potrebbe tingerli, pensò Merisù non riuscendo più a ignorare quella vocina fastidiosa.

No, Merisù. Vedi che sei proprio ignorante e cretina! Su i capelli rossi il colore non attacca, dovrebbe decolorarli, e si sciuperebbero tremendamente…

Hermione Granger le lanciò contro una fattura Orcovolante, e i canarini cercarono di fare il nido nei suoi baffi.

Non dovevi dirle che ha i capelli crespi. Dovevi evitare quella battutina sullo shampoo, in fondo non è colpa sua neanche in questo caso.

Potrebbe lisciarli!

Andrebbero via i riccioli, non il crespo. Il crespo sta anche sui capelli lisci [è la pura verità, io i capelli li ho lisci e crespi^^].

Insomma, ma che vuoi da me???

Aiutarti a, non dico stare simpatica, ma almeno renderti sopportabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao! Scusate per lo schifo che faceva il capitolo scorso. Spero che questo vi piaccia, anche se non è poi così lungo…

Ringrazio per aver recensito il quarto capitolo:

FireAngel

Francesca akira89

_chan_

Liu Kon

Lisy91

wolverine

Serry

Ju

Kate91

Daniel_The White

Lucyfer

AryrA

E per aver recensito quella schifezza del quinto:

lisy91 (anche se non puoi leggere… ti prego, quando torna leggimi e recensiscimi!!!

Jenna (non ho ben capito se la storia ti piace o no^^ comunque vedrai presto Merisù che avrà quel che si merita)

wolverine (anche io adoro Pansy, e in quel capitolo è proprio brava. Che dici, è una vendetta buona?)

skiblue (lo so, e mi dispiace! Spero che questo sia migliore!)

Mana (sì, hai indovinato. Da me è pieno di Merisù, e io le ucciderei volentieri tutte… ma forse scrivere questa storia è più divertente!)

Romilda (grazie mille, come sei gentile!!^^ spero che ti piaccia anche questo capitolo! Anche io odio le mary sue, e Merisù è una di loro, di nome e di fatto, quindi torturarla è very funny^^)

Lucyfer (niente capelli… roba peggio!)

Little star (sono d’accordissimo con te! Magari prendiamo nottetempo un tizzone ardente e diamo fuoco ai loro abitini di marca e magari anche ai loro capelli! Da me è pieno di queste stronzette… tanto che, quando c’è una/o che è ricco/a e coglione/a abbiamo coniato un aggettivo io e una mia amica per definirle ricco+coglione=ricchione. Così un aggettivo che loro hanno inventato per discriminare gli si rivolta contro. Muahahah)

Mistress Lay (beh, sarebbe strano se ti stessero simpatiche^^ più che nelle storie, sono tremende da trovare nella vita vera! La coscienza di Merisù dice tutto ciò che hai detto tu, in questo capitolo!)

A presto! (spero).

Leggere anche “freaky summer”…