Anime & Manga > Junjou Romantica
Ricorda la storia  |       
Autore: Suzuki_san    04/11/2011    6 recensioni
C’è aria di tempesta nella travolgente storia fra Misaki Takahashi e Usami Akihiko. Nuove esperienze affollano la vita di Misaki, che dovrà vedersela con un nuovo ammiratore e la gelosia di Usagi-san. Riuscirà il nostro beniamino a venirne fuori?
È la prima fanfiction che scrivo, per favore non siate troppo crudeli con le critiche=)
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Eri Aikawa, Misaki Takahashi, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella sera Misaki era più frastornato del solito e con un gran mal di testa. Ovviamente era tutta colpa di quello stupido di Usagi-san. Aveva insistito tutto il giorno perché lo accompagnasse alla conferenza per la presentazione del suo nuovo romanzo, soffermandosi sul fatto che se non ci fosse stato lui, non valeva nemmeno la pena di uscire di casa. Una scusa del tutto patetica, ma era stata sufficiente affinché Aikawa si fiondasse nel loro appartamento supplicandolo di venire. In poche parole: non aveva avuto scelta. Era davanti allo specchio che cercava di sistemarsi la cravatta quando entrò Usagi e vedendolo maledire il nodo non poté fare a meno di sorridere
-Ehi Misaki non sei ancora pronto?- disse avvicinandosi. Lui abbassò lo sguardo imbarazzato mentre Usagi gli sistemava la cravatta come un padre premuroso, ma poi quando fece per dirgli qualcosa vide un sorrisetto malizioso sulla curva delle labbra. Misaki lo conosceva fin troppo bene, quella sua mente perversa stava architettando qualcosa –A cosa stai pensando?- domandò timoroso
-Niente, stavo pensando che in abiti eleganti sei ancora più seducente e mi era venuta in mente qualche idea per il dopo conferenza- Misaki fece per allontanarsi, ma ormai Usagi gli aveva circondato la vita –Lasciami andare brutto pervertito- disse dimenandosi ma si ritrovò sbattuto sul letto, schiacciato dal corpo di Usagi-san e la sua lingua che cercava frenetica la sua. Cercò di opporre resistenza, ma quando Usagi lo strinse il cuore iniziò a battere sempre più forte e presto si ritrovò a ricambiare i suoi baci, anche con un certo ardore. Fu proprio in quell’istante che la porta si spalancò ed apparve Aikawa che vedendo la scena non poté fare a meno di sprizzare gioia e cuoricini dagli occhi –Voi due siete proprio carini- disse eccitata, ma poi divenne scura in volto e prese Usagi per la manica trascinandolo al piano di sotto –Sensei, non è il momento di lasciarsi andare alla passione, il taxi ci sta già attendendo-.
Misaki salì timidamente. Possibile che ogni volta che Aikawa entrava nell’appartamento di Usagi li trovava sempre mentre…Ah non ci posso nemmeno pensare, pensò mentre si agitava nella macchina attirando l’attenzione di tutti i presenti.

Dimenticando gli imbarazzi del momento finalmente arrivarono all’hotel Teito. La sala era gremita di persone e anche se era la terza volta che partecipava ad eventi come quello non poteva fare a meno di stupirsi. Giornalisti, fotografi e grandi star erano riunite attorno ad Usagi, che quella sera sembrava essere più disponibile del solito, specialmente nei confronti dei giornalisti che lo tempestavano di domande. Preferì allontanarsi per evitare di creare delle situazioni spiacevoli e si mise in disparte.
Erano quasi le undici e la conferenza continuava quando un uomo gli si avvicinò. Era alto, un corpo snello e atletico. Indossava un completo blu scuro e una camicia bianca che portava senza cravatta. I capelli erano corti e biondi, mentre gli occhi erano verdi. “Che uomo affascinante” pensò Misaki, ma poi vedendo che veniva proprio verso di lui pensò che potesse essere un giornalista e fece per andarsene ma costui gli chiese di fermarsi. Timoroso si voltò verso di lui –Buonasera- rispose
-Posso presentarmi? Iroshi Yokohama- e gli porse il suo biglietto da visita, che Misaki nemmeno lesse e mise subito in tasca, almeno non era un giornalista!
-Takahashi Misaki, piacere-
-Conosci personalmente Akihiko? Vi ho visti arrivare insieme-
-Diciamo di si, è un amico di famiglia-
-Ah capisco, prendi qualcosa da bere? È tutta la sera che ti osservo e ti vedo sempre in questo angolo da solo- Misaki si sentì un po’ in imbarazzo nel sentire quelle parole, ma anche una strana sensazione.
-Magari grazie, in effetti ho un po’ sete- e passò di fianco a Usagi-san che gli rivolse una strana occhiata che probabilmente diceva “Chi è quello?”, lui proseguì dritto, tanto non aveva niente di cui preoccuparsi. Arrivarono davanti al buffet e Iroshi prese due bicchieri di champagne –Dimmi Misaki, lavori?-
-Diciamo di si, o meglio lavoravo. Studio all’università e per mantenermi facevo un lavoro part-time, ma purtroppo i gestori del bar erano anziani e così hanno deciso di chiudere il locale-
-Caspita che sfortuna…se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi- lui lo guardò perplesso, da quando aveva il suo numero? Iroshi rise –Nel biglietto, trovi tutto li-
-Ah, certo- e rise anche lui. Passarono il resto della serata insieme parlando di vari argomenti, ma poi come al solito era arrivato Usagi che lo aveva trascinato via ed ora erano nel salotto di casa seduti sul divano in silenzio.
Usagi-san fumava la sua solita sigaretta e Misaki, vedendo che non diceva niente fece per salire le scale –Ti piace non è vero?- sbottò lui. Misaki si voltò perplesso –Chi?-
-Quell’uomo, con il quale hai cinguettato fino a mezz’ora fa-
-Stavamo solo parlando, non c’è bisogno che fai il geloso- ma sentì le braccia forti di Usagi prenderlo e spingendolo contro al muro lo baciò. –Usagi-san- provò a dire lui staccandosi un momento, ma la sua bocca fu nuovamente riempita dalla lingua di Usagi. Ma cosa gli era preso quella sera? Non si era mai comportato in quel modo. –Misaki, ti amo-
-Ma cosa stai dicendo? Sei forse impazzito?- Usagi-san si chinò, ma anziché baciarlo l’abbracciò forte. Misaki sentì che non l’aveva mai stretto in quel modo, un abbraccio carico di amore e dolcezza. Senza pensarci anche lui lo abbracciò e poco dopo si ritrovò sul letto con la camicia aperta e Usagi  che gli toglieva i pantaloni. Lo stringeva, accarezzava, baciandogli le labbra, il petto, le spalle e quando Usagi mise le sue gambe sulle spalle chiuse gli occhi e trattenne il respiro. Ma quella notte Usagi-san fu più dolce e passionale del solito e non smise mai di ripetere “Ti amo”.

La mattina seguente Usagi-san era nel suo studio che lavorava ai suoi romanzi mentre Misaki stava facendo il bucato. Guardò nelle tasche per evitare di fare dei danni con la lavatrice e quando mise la mano nella tasca della sua giacca trovò il biglietto da visita di Iroshi. L’altra sera non l’aveva nemmeno letto.

Iroshi Yokohama
Direttore generale
Libreria “Beautiful Dreams”

Misaki rimase molto colpito. Non aveva di certo l’aria di essere un uomo in carriera, oltretutto gli era sembrato piuttosto giovane, sicuramente più di Usagi-san. La curiosità gli riempì la mente e senza nemmeno pensarci si mise le scarpe e uscì, dicendo ad Usagi che andava a fare la spesa.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Junjou Romantica / Vai alla pagina dell'autore: Suzuki_san