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Autore: xstaystrongandsmile    04/11/2011    4 recensioni
Ennesima lettera.
A te.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Avril's lullaby;'
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You’re not alone
Together we stand
I’ll be by your side
You know, I’ll take your hand
When it gets cold
And it feels like the end
There’s no place to go
You know, I won’t give in
No, I won’t give in
 
Keep holding on
‘Cause you know we’ll make it trough, we’ll make it through
Just stay strong
‘Cause you know I’m here for you, I’m here for you
 
So far away
I wish you were here
Before it’s too late this could all disappear
Before the doors close and it comes to an end
With you by my side I will fight and defend
I’ll fight and defend, yeah yeah
 
So keep holding on
‘Cause you know we’ll make it trough, we’ll make it trough
[ Keep Holding On – Avril Lavigne ]

 
Alice

 

10/09

Cara te,
l’ho promesso.
Ho promesso che ci sarei passata sopra.
Ho promesso che avrei dimenticato.
Ho promesso che la mia vita sarebbe andata avanti.
E sai una cosa?
Credo di cominciare a riuscirci.
Piano piano.
Lentamente.
Giorno per giorno.
Ora per ora.
Minuto per minuto.
Credo che, per quanto sia difficile la storia, credo di star iniziando a riempire i buchi neri nella mia memoria.
Sto ricominciando a fare quelle cose di cui avevo paura, quelle cose ‘tabù’.
Certo, i ricordi mi assalgono, ma capisco che ci dovrò convivere probabilmente per il resto della mia vita.
 
Ora sono le una e quarantaquattro.
Dovrei dormire, ma non ci riesco, con i ricordi.
L’ultima volta che ho visto quest’ora ed ero con qualcuno, stavamo parlando.
Parlavamo, e ridevamo.
La battuta che rimane nella mia testa, e che tutt’ora mi fa ridere.
 
‘ – Sai, la luce di ‘sta lampada assomiglia a un alieno. –
Ti alzi a sedere e mi guardi, terrorizzata:
- Cosa? E se magari lo è? –
- Pensa, ora magari da lì ci stanno controllando e studiando. Poi magari nella notte vengono e ci rapiscono per usarci per i loro cervellotici esperimenti. –
- Dio, Vale, mi fai paura! –
La porta si chiude cigolando ed io esclamo:
- Oddio! Gheddafi! –
Tu ti nascondi sotto le coperte e ti richiudo come un bozzolo.’
 
Quella notte fu indimenticabile.
Parlammo fino alle quattro e alle cinque crollammo.
Ricordo che ascoltavamo a palla il cd che tu mi avevi regalato proprio per il mio compleanno, che era stato quella sera, Never Say Never The Remixes.
Sai, ancora oggi non riesco nemmeno a guardarlo, figurati ad ascoltarlo.
Ci lavorerò.
Quella notte hai toccato ogni parte di me.
Anche la pelle.
Tu avevi freddo, - che poi, avere freddo a Marzo, solo tu potevi avere freddo - e dormimmo abbracciate.
Ricordo che pensai che mi sarebbe rimasto per sempre.
 
Hai lasciato il tuo tatuaggio sulla mia pelle.
A te non piacciono, ma non l’hai lasciato.
Posso ancora sentire il tuo profumo.
 
Ho un po’ paura ad abbracciare qualcuno.
È un sacco che non abbraccio qualcuno come abbracciavo te.
Completamente abbandonata.
Lasciavo che la tua forma paffuta mi avvolgesse completamente.
Mi facevano sentire protetta questi chiletti in più.
Era una bella sensazione.
Ora mi sento scoperta quando abbraccio qualcuno.
Questa è un’altra cosa su cui lavorare.
C’è solo una persona che vorrei abbracciare come te, ma è a cinque ore da me.
 
Una cosa che non sa nessuno è che mi mancano i tuoi abbracci.
Il modo in cui mi cingevi con le braccia e mi facevi appoggiare a te.
Ricordi quella volta quando piansi a scuola? Sul banco?
Tu ti sedesti accanto a me e mi abbracciasti per tutta l’ora.
Altre due cose che mi mancano di te sono il profumo e il sorriso.
Non ho ancora trovato nessuno che li abbia come te, che valga la pena ricordare.
 
Cara te,
sto cominciando a riempire i buchi che hai lasciato andandosene all’inizio dell’estate, quel Venerdì di Luglio.
 
Le cose miglioreranno andando avanti, perché migliorano sempre.
Ci sono alcuni punti su cui devo lavorare, ma vedrai che sarai un ricordo.
 
Ora mi rendo conto che questa in cui sto per entrare, è una nuova avventura.
Senza di te.
 
Cara te,
sai, stanotte c’è qualcun’altra che dorme con me, al posto tuo.
 
Cara te,
sto ricominciando a vivere.
Lo faccio per me.
 

Me.

  
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