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Autore: Lord_Trancy    06/11/2011    9 recensioni
Una città di notte.
Due uomini, due vite.
E un solo angelo.
“La neve scendeva leggera, come piume d’angelo, ma non accennava a fermarsi.
Mail Jeevas era uscito di casa senza neanche pensarci, solo con la voglia di sentire il freddo della notte.”
[M♥M]
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Un angelo non c’è sempre. Se no non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Non sapere mai se arriverà, ecco l’essenza, ecco la traccia dell’angelo.”
La Traccia dell’Angelo – Stefano Benni
 

 
 
Prologo
 
La neve scendeva leggera, come piume d’angelo, ma non accennava a fermarsi.
Mail Jeevas era uscito di casa senza neanche pensarci, solo con la voglia di sentire il freddo della notte.
Senza una meta precisa, camminava per le strade di New York, notando come le vie deserte fossero silenziose. Ogni singolo suono era attutito dal candore della neve.
Non seppe dire di preciso da quanto stesse camminando, conscio di aver preso vie dove non era mai passato.
Quasi come se si fosse svegliato dal sonno, il suo corpo reagì al freddo pungente di quella nera notte invernale. Senza pensarci troppo, entrò nel primo locale che gli si parò davanti.
Era un bel posto. Non molto grande. Accogliente, caldo.
Si sedette al bancone, guardandosi intorno.
Un ragazzo biondo, seduto in mezzo al piccolo palco del locale, aveva appena iniziato a cantare, accompagnato dalla chitarra che teneva tra le mani.
L’uomo dietro al bancone gli rivolse il suo sguardo.
- Una birra. Scura. –
Mail si voltò ancora, seduto sullo sgabello nero.
Data l’ora avanzata, la sala era completamente vuota, riempita dalla musica piacevole del ragazzo. 
Oltre che lui e il barista nella sala c’era una coppietta, intenta a scambiarsi effusioni in un angolo, e un uomo che beveva solo, guardando, di tanto in tanto, il ragazzo sul palco. Mail spostò la sua attenzione su questo, catturato dalla sua voce pulita che con sicurezza beava i pochi clienti.
Mail chiuse gli occhi, sorseggiando la sua birra.
Era una bella musica, era così assorto ad ascoltare quella voce che non seguiva nemmeno le parole.
Aprì gli occhi, lentamente, incontrando con sorpresa lo sguardo intenso del ragazzo. Mail rimase interdetto per un attimo, impreparato al contatto con quegli occhi azzurri. Aveva uno sguardo tagliente, i suoi occhi parevano ghiaccio illuminato dal sole, nonostante la frangia gli oscurasse leggermente il viso.
Mail gli sorrise.
Un sorriso bello, attraente.
Un sorriso, inaspettatamente, ricambiato.
 
Quel bizzarro gioco di sguardi durò ancora qualche minuto, stupendo infinitamente Mail, che era uscito di casa in piena notte senza motivo, e ora si ritrovava rapito da due occhi meravigliosi, che sembravano aspettare solo lui.
Quando il biondo smise di cantare, Mail lasciò i soldi della birra sul bancone e coprendosi bene uscì, tornando nel freddo della strada.
La neve aveva smesso di scendere e si gelava.
Accese una sigaretta, appoggiandosi al muro di fianco all’entrata del locale.
Lo stava facendo davvero? E soprattutto, cosa stava facendo esattamente?
Stava aspettando che quel ragazzo biondo, di cui non sapeva nulla, se non che aveva una voce stupenda, uscisse da quel locale. E poi?
Non poteva certo saperlo.
Mentre si apprestava ad accendere la seconda sigaretta, sentì dei passi vicino a sé.
Accolse il biondo con un sorriso, scoprendo i denti bianchi.
Si concesse di soffermarsi sul suo abbigliamento insolito. I capelli lisci si perdevano nella pelliccia del cappuccio di un giubbotto pesante. Indossava  degli anfibi neri, dalla suola spessa. Ma la cosa che suscitò l’attenzione di Mail furono i pantaloni di pelle, perfettamente aderenti alle gambe magre.
Interessante.
- Mail. –
- Mihael. –
Si perse ancora nei suoi occhi, mentre rifletteva su quel nome così particolare. Dannazione, non riusciva a pensare mentre l’altro continuava a fissarlo in quel modo così… intenso?
- Non ho la moto qui con me… -
- Abito qui vicino. –
Mihael sorrise appena, avvicinando il viso a quello di Mail.
- Bene, non ho voglia di aspettare. –
Mail arrossì di colpo, avvertendo con meno intensità il freddo della notte.
Decisamente interessante.
 

 
 
 
 
Qualche Nota:
Eccomi qui, con la mia prima AU e prima Long… Chissà perché ho deciso di iniziare proprio con questa storia, che era un mio filmino mentale nato di notte. Ma poi ho fatto l’errore di parlarne con la mia Beta, che mi ha letteralmente obbligata a scriverla. Spero che, nonostante questo sia solo il prologo, questa storia possa iniziare a piacere a qualcuno ^^. Per quanto riguarda gli aggiornamenti posterò sicuramente un capitolo ogni settimana e, se la scuola dovesse permettermelo, cercherò di aggiornare più in fretta.
Grazie a chi ha letto fin qui!
Lally
 
  
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