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Autore: KeepSmiling    07/11/2011    8 recensioni
Appoggiai le spalle al muro e mi lasciai scivolare sul marciapiede, ero esausta.
Raccolsi le gambe e scoppiai in un pianto isterico, mi mancava tutto della mia vecchia vita, mi sentivo persa, ora.
Singhiozzavo, mi mancava l’aria. [...]
Cinque ragazzi comparvero da dietro una curva, le voci ora erano chiare, ma nonostante questo, capivo poco e niente di ciò che dicevano.
Li guardai con aria interrogativa, e uno di loro, con i capelli castani e degl’occhi scuri e rassicuranti, si accorse di me e si avvicinò incuriosito, mentre gli altri entrarono nell’immensa casa che c’era di fianco alla mia. Con uno scatto mi alzai in piedi immaginando di aver fatto la figura della barbona.
“Hey, tutto okay?” Evidentemente avevo ancora gli occhi pieni di lacrime, perché nella sua espressione e nel suo tono di voce c’era un misto tra compassione e preoccupazione.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                          ~DAMN HOMESICKNESS.

“Signori e signore vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza, tra pochi minuti ci sarà la manovra d’atterraggio, benvenuti all’aereoporto di Heathrow”. Queste parole ripetute in più lingue mi riportarono alla realtà. Scendemmo dall’aereo, recuperammo i bagagli e salimmo su un taxy, destinazione: Londra. Rimasi in silenzio per tutto il viaggio, mia mamma ticchettava la gamba in modo nervoso, si sentiva tremendamente in colpa. “Non era il tuo sogno andare via dall’Italia? Fare nuove esperienze?” mi diceva, cercando in qualche modo di giustificarsi e di farmi vedere il bicchiere mezzo pieno. “Sì, è sempre stato il mio sogno andare via da lì, ma non nel pieno dell’adolescenza lasciandomi tutto alle spalle e scappando come una criminale ricercata!”  Queste parole premevano nella gola, in attesa di fuoriuscire, ma ingoiai questo boccone amaro e me ne stetti zitta. Rimasi sorpresa da quei miei silenzi, non sono una ragazza che riesce a tenersi dentro queste cose, non ho peli sulla lingua. Ma iniziai a comprendere il mio comportamento, io amo mia mamma ed ero stufa di vederla piangere e soffrire in silenzio.
Londra è così diversa dalla mia città nel sud dell’Italia, è chiassosa, super popolata e la cosa che più infonde malinconia è il clima: era luglio e del sole nemmeno l’ombra, era coperto da grosse e minacciose nuvole grigie e soffiava un vento freddo che sembrava avesse gelato anche l’animo delle persone rendendole cupe e scontrose. Il taxy si fermò davanti ad una villetta, la mia nuova casa. Un cancelletto divideva la strada dall’enorme giardino che circondava la casa, che di lì a poco sarebbe stato invaso da piante di tutti i tipi, mia mamma adora tutto ciò che riguarda la botanica. Entrammo, era molto accogliente e spaziosa, al primo piano c’erano la cucina, il salone e il bagno, al secondo piano un bagno e tre camere da letto: quella di mia mamma, la mia e quella degl’ospiti, tutte molto spaziose e confortabili. Entrai nella mia, aveva pareti bianche con disegni bordeaux, un letto a due piazze dello stesso colore dei disegni, una scrivania su cui appoggiai il computer e l’Ipod, una libreria, un armadio capiente e varie mensole vuote che di lì a poco sarebbero state colme di roba. C’era anche un ampio balcone che affacciava sulla villetta accanto, che era molto più grande della mia e ben curata, e aveva anche un’enorme piscina! Invidiavo molto i miei vicini. Trascorsi la settimana a sistemarmi e ad imparare ad orientarmi in quella che era la mia nuova casa. Quando mi collegavo su “Facebook” e parlavo con le mie amiche, mi assaliva la nostaglia, volevo tornare assolutamente in Italia. Per superare questi momenti prendevo la mia Fender, uscivo fuori il balcone, mi sedevo e cominciavo a strimpellare quei pochi accordi che conoscevo, accompagnandoli con la mia voce. Adoro cantare, ma non ho mai preso lezioni di canto perché la mia priorità è la danza, che ho iniziato a studiare all’età di quattro anni; me ne innamorai quasi subito, e tutt’ora, a sedici anni, ne sono ancora innamorata. Ed oltre alla danza classica, iniziai ad avvicinarmi alla danza moderna e l’hip hop con cui mi sfogo e mi scateno. La passione per la musica, invece, me l’ha trasmessa mio padre, che mi insegnò quelle poche cose che so sulla chitarra. Stavo gelando, quindi smisi di suonare e cantare e mi alzai per tornare dentro, quando vidi un ragazzo affacciato alla finestra della villetta di fronte. Era moro e aveva un ciuffo abbastanza lungo che gli copriva appena l’occhio destro, si accorse che lo stavo guardando e mi sorrise, ma io imbarazzatissima tornai dentro casa. Volevo scomparire! Per quei pochi minuti ero riuscita a distrarmi e a pensare ad altro, ma ora ecco che ritornava quel senso di vuoto e nostalgia,”Basta, è arrivato il momento di reagire” pensai tra me e me.


KeepSmiling.

Ecco pubblicato il primo capitolo della mia FF,
sono emozionata ajkhjdgasdfgasd!
Dai, dai, recensite! Accetto anche recensioni
negative, ovviamente, che mi permetteranno
di maturare e migliorare.
Graaazie :)

Ila xx.

   
 
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