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Autore: pinzy81    07/11/2011    8 recensioni
Cosa c’è dopo Breaking Dawn?
La vita di Renesmee è difficile, ma per fortuna, sono in molti a darle una mano.
Solo uno però per lei è veramente importante: Jacob.
Nuovi sviluppi per la Saga di Twilight in una fan fiction piena di colpi di scena, speranze, cuori infranti e, ovviamente, un nuovo cattivo.
Leggetela.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Li trovammo intenti a guardarsi negli occhi sorridendo e ammiccando nella cucina di casa Cullen.
<< Sono così carini! >> sussurrai nell’orecchio del “mio Jacob”.
<< Shh. >> sibilò, mettendosi un dito sulle labbra e sorpassandomi con fare felino.
Si acquattò al terreno lasciandomi ad aspettare sull’uscio della porta e con passo felpato sguisciò in cucina ai piedi di Leah e Nahuel.
Si voltò allora verso di me ridendo in silenzio e, dopo avermi fatto l’occhiolino, gli afferrò le caviglie e si mise ad ululare.
<< Ahuuuuu!! >> che lupo!
Credo che gli uscì praticamente il cuore dal petto ai piccioncini, mentre noi ridevamo a crepapelle… Forse per loro non fu poi così divertente, ma la tentazione era stata troppo forte per non seguirla.
Ovviamente la prima che si riprese fu Leah.
<< Oh… Impiccati Jake! >>
<< Prima tu Leah! >> rispose con le lacrime agli occhi.
<< Amore, era uno scherzo. >> cercò di mediare Nahuel, con una mano sul petto per tranquillizzarsi.
L’aveva chiamata “amore”… Sempre più carini questi ragazzi.
<< Si Leah, “amore”… >> continuò canzonandola Jacob.
<< Era uno scherzo! Non te la prendere! >>
La ragazza non sembrava voler smettere quella discussione, ma una carezza sulla spalla da parte di Nahuel, seguita da un leggerissimo bacio posato dove la mano l’aveva toccata, sembrò diradare i suoi cattivi pensieri.
Aveva già quell’ascendente su di lei?
Riusciva già a calmare il suo temperamento così forte?
<< Siete così carini insieme ragazzi… >> mi scappò.
Lei sorpresa si voltò verso di me e poi verso il suo amato, mentre lui fissandola mi rispondeva.
<< Sono felice. >>
Mi si stava quasi cariando un dente, quando Jacob ci scosse da quel torpore romantico con la sua solita indelicatezza.
<< Beh allora mangiamo o no? Ho una fame! >>
Sempre lo stesso Jacob!
Il suo stomaco veniva per primo… Dopo di me ovviamente.
Ci preparammo una colazione fantastica e molto abbondante, lavorando tutti in allegria.
Ormai non dovevamo più essere tristi e, non so come se la passassero Jacob e Leah prima di trovare l’amore, ma io e Nahuel ridevamo compiaciuti della nostra nuova condizione ed ogni tanto ci scambiavamo qualche occhiatina soddisfatta.
Dopo colazione ci sedemmo fuori in giardino con le pance piene, riparati sotto le fronde di un grosso albero.
La pioggerella estiva andava e veniva dall’alba e sembrava non volerci far godere neanche un misero minuto di sole.
Chiacchieravamo beati, niente ci poteva toccare.
Poi un fruscio catturò la mia attenzione.
Fu un rumore molto leggero, come il vento lieve che muove leggermente le foglie, solo io credetti di averlo sentito.
Mi voltai verso quel suono girandomi impercettibilmente e capii perché ero stata l’unica ad avvertirlo veramente.
Le mie orecchie erano le sole abituate da una vita a sentirlo… Rumore di passi di vampiro.
Un uomo dalla pelle olivastra si ergeva nella sua statura, seminascosto dai primi alberi della foresta oltre il fiume.
Toccai il braccio del mio compagno facendogli segno di voltarsi verso il punto che guardavo.
<< Jacob. >> dissi sentendo un brivido sotto la sua pelle.
<< Che succede Jake? >> chiese Leah vedendolo sorpreso… Infondo era sempre la sua beta.
<< Vampiri. >> fu l’unica parola che proferì.
Ci alzammo tutti in piedi e Jacob e Leah si pararono davanti a noi altri.
<< Credo di conoscerlo… >> sibilai increspando la fronte.
<< Mi ricordo di loro… Tu eri troppo piccola per ricordartelo… Sono venuti a fare da testimoni quando i Volturi ci minacciavano. >>
Ricordavo eccome quel tempo lontano.
La mia mente in questo era molto più simile ad un vampiro che ad un essere umano.
<< Vengono dall’Egitto, non ricordo i loro nomi. >> continuò Jacob.
<< Vengono? >> chiesi sicura che stessimo parlando solo di un vampiro.
Effettivamente guardando meglio vidi la sagoma di un altro essere, ma era così vicino al primo immortale che praticamente veniva nascosto.
Senza aspettare un invito sorpassarono in pochi secondi il fiume con dei salti veloci e ci furono davanti con fare fiero ed altezzoso.
Jacob fece un piccolo passo verso di loro mostrando i palmi delle mani in segno di pace come già avevo visto fare al nonno Carlisle.
<< Benvenuti. >> cominciò.
<< Taci, cane. >> rispose freddo il vampiro.
Restammo tutti e quattro impietriti da quella risposta, infondo Jacob si era rivolto a lui in maniera cordiale.
Un lieve sorriso fece capolino sulle labbra della partner del vampiro scortese, era una donna che restava a pochi centimetri di distanza da quello che doveva essere inevitabilmente il suo compagno.
<< Chiama Carlisle e digli che Amun e Kebi desiderano vederlo immediatamente. >> continuò con lo stesso tono il freddo.
<< I Cullen non abitano più qui, si sono trasferiti in Alaska poco meno di un anno fa. >> cercò di spiegare Jacob.
<< E voi che ci fate a casa loro, luridi cagnacci. >> sempre meno cordiale.
Non potevo permettere che qualcuno gli si rivolgesse in quel modo, ma Jacob continuava a tenermi forte il polso tirandomi dietro di sé.
Sembrava non volesse che proferissi parola, ma quell’essere si stava prendendo un po’ troppe libertà ed in fin dei conti ero pur sempre una Cullen e lui voleva parlare con loro.
<< Questa è anche casa nostra, chiaro? >> mi uscì tra i denti.
<< Fai silenzio Ness. >> mi intimò a bassa voce Jacob.
Ma fu tutto inutile, per quanto lui parlasse piano le orecchie di un vampiro potevano sentirlo.
C’era suono che non riuscissero a captare le loro orecchie?
<< Ness? >> chiese Amun socchiudendo gli occhi.
<< vuoi dire Renesmee Cullen? >>
Inghiottii rumorosamente e mi feci un po’ avanti prima che Jacob mi facesse retrocedere nuovamente.
Non voleva proprio espormi, ma infondo conoscevamo bene il clan egizio, erano rimasti con noi per circa un mese e avevano testimoniato in nostro favore… Perché temerli?
E’ vero che non avevano voluto entrare in contatto diretto con me, ma erano rimasti a differenza di altri che prima erano restati e poi se l’erano squagliata.
<< Cosa può interessarti chi è? Siamo solo luride bestie per te, no? >> chiese sprezzante Jacob.
Un lieve sorriso si fece largo sulle labbra del vampiro scoprendo una fila di denti bianchissimi e perfetti che mi misero i brividi addosso.
<< Mi interessa eccome invece. E ora che me lo fai notare… >> disse lasciandoci un secondo in attesa.
<< … Il suo battito è dissimile dal tuo e da quello della femmina di lupo, come pure quello del ragazzo accanto a voi. >>
Leah si parò subito al centro della visuale tra Amun e Nahuel.
<< Jacob? >> chiesi.
Mi guardò come se il suo escamotage fosse stato smascherato e non ci fosse più modo al mondo di proteggermi.
<< Rilassati. >> dissi con convinzione e mi misi al suo fianco.
Fece cenno di no con la testa e ricominciò a fissare il nostro sgradito ospite.
<< Allora… Sei o non sei Renesmee Cullen? >> domandò l’egiziano alzando leggermente il tono della voce, ma sempre usando una cadenza priva di emozioni.
Mi portai ancora più avanti di un passo.
<< Mi chiamo Renesmee Carlie Cullen. >>
I suoi occhi brillarono per un secondo come se avesse finalmente trovato quello che cercava da tempo immemorabile.
<< Non approvo che parli in modo così scontroso verso quelli che considero la mia famiglia, ma ricordando anche che ci siete rimasti vicini, seppur solo come testimoni, anni addietro… A nome di mio nonno Carlisle vi do il benvenuto. >>
<< Il benvenuto. >> disse beffardo.
<< Tu non sai neanche a cosa stai per andare incontro ragazzina. >>
I suoi denti fenderono l’aria come se davanti a lui avesse avuto un collo da mordere.
Quel gesto fece scattare in avanti sia Jacob, che si mise in prima linea, che Leah, appena dietro di lui, che Nahuel davanti a me.
Io rimasi impietrita.
Erano nostri amici… O no?
<< Ho viaggiato in lungo e in largo per tutto il mondo con la mia compagna, da ormai non so neanche quanti anni. >> cominciò a spiegare.
<< Senza meta, senza rifugio. >>
Non ci muovemmo e loro con noi.
Continuò.
<< Siamo raminghi ormai da troppo tempo, in cerca di chi ci abbandonò per causa vostra. >>
I suoi occhi si mostrarono in tutto il rosso vermiglio della sua iride.
Ora potevo dirmi veramente terrorizzata: in tutta la mia vita solo per un brevissimo periodo avevo potuto vedere quello stesso colore ed era il medesimo che aveva fatto capolino la notte passata nei miei sogni sotto il nero mantello.
<< Noi non vi abbiamo privato di niente. >> disse Jacob, incrementando la forza del suo messaggio dietro un gesto della mano.
<< Sbagli cane… >> riprese il vampiro.
<< Mi avete privato di un bene molto prezioso e ora sono qui per avere giustizia. >>
Eravamo distanti si e no dieci metri da loro e la lontananza sembrava ridursi impercettibilmente secondo dopo secondo.
Muovevano dei passi veloci e brevissimi con una sincronia tale che si riuscivano a nascondere dal battito delle nostre ciglia.
I lupi cominciarono a tremare, non avremo potuto trattenerli dal trasformarsi fra poco.
<< Piano, piano. >> fece Nahuel alzando le mani.
<< Sono sicuro che non c’è niente da reclamare e non c’è bisogno di scaldarsi. Chiariamoci. >>
Amun si voltò serio verso di lui.
<< E tu chi sei? Come osi metterti in mezzo… Nessuno ti ha chiamato in causa. >>
<< Mi chiamo Nahuel e, come Renesmee, condivido con i vampiri una vita da mezzosangue da più di un secolo. >> si spiegò.
<< Un altro mezzosangue… >> gli uscì uno sbuffo leggero.
<< Dove andremo mai a finire. >>
<< Siamo tutti esseri viventi, possiamo trovare un accordo e risarcire il torto da voi subito. >>
<< Sbagli! >> urlò l’immortale.
<< Quello che ho perso nessuno potrà mai ridarmelo. >>
Poi continuò calmandosi.
<< Voi, ridicole creature, non potete permettervi nemmeno di respirare la mia stessa aria! >>
<< Perché? Chi ti credi di essere sanguisuga? >> chiese Jacob sprezzante.
Era spavaldo e attaccabriga, segno che il lupo che era in lui stava per uscire fuori.
Il vampiro emise un sibilo di rabbia, ma tenne la sua posizione.
<< Quando tu giacevi ancora inerme nel tuo brodo primordiale io venivo già adorato come il dio supremo del pantheon egizio. Io venivo glorificato come il creatore di tutte le cose, come colui il quale regolava il tempo e le stagioni, controllava i venti e le nubi. >>
Si stava beando della sua passata grandezza, ma Jacob sbadigliò.
Senza neanche farci caso Amun continuò dicendo.
<< Avevo trovato chi veramente poteva darmi questo: il potere di un Dio. Ma a causa vostra ho perso tutto! >>
<< Mi stai dicendo che Benjamin vi ha abbandonato? >> chiese Leah incredula.
<< Si. A causa vostra e dei malsani legami che il mio Benjamin ha potuto osservare nella famiglia Cullen, ha deciso, assieme a Tia, di abbandonarmi. >> aveva una gran tristezza mista a rabbia che gli si agitava dentro, era palpabile nelle sue parole.
Doveva aver sofferto molto per l’abbandono del suo protetto.
<< Ti capiamo Amun, ma non è colpa nostra se loro hanno deciso di andarsene. >> cercai di dire con comprensione.
<< Sbagli ancora! >> urlò di nuovo.
<< Se non fossimo venuti qui per fare da testimoni alla tua crescita contro l’avanzata dei Volturi, lui non mi avrebbe mai lasciato. >>
Niente lo avrebbe convinto del contrario, era chiaro.
Si avvicinò di un passo, questa volta lo potemmo vedere chiaramente.
Mi fissò dritta negli occhi come a volermi strappare via l’anima e poi scandendo le parole una ad una disse.
<< Perciò… Devi… Morire. >>
In un lampo Jacob e Leah si trasformarono e senza che neanche me ne accorgessi fui sbalzata sulla groppa del lupo rossiccio da Nahuel e cominciammo tutti a correre a perdifiato.
Socchiusi gli occhi per evitare di lacrimare e serrai le dita attorno al pelo del collo di Jacob.
Correvamo velocissimi… In questo i lupi riuscivano a superare di gran lunga i vampiri… La velocità.
Leah era alle nostre spalle e Nahuel con lei.
Appena rallentammo riuscii ad aprire un po’ di più gli occhi e vidi il mare.
Eravamo a La Push, evidentemente avevamo bisogno dell’aiuto del branco… Sperando che fossero disponibili.
Riconoscevo la spiaggia: eravamo vicino casa di Jacob.
Scesi appena rallentammo giusto in tempo per gettare le braccia spaventata attorno al collo di Seth.
<< Che ci fai qui? >> chiesi con la voce rotta dal pianto.
<< Calma Ness. Che succede? >> chiese scrollandomi leggermente dalle spalle.
Non riuscivo a proferire parola… Stavano arrivando.
Entro pochi secondi ci avrebbero raggiunto, per loro sarebbe stato facile seguire il mio odore se non quello dei lupi.
Jacob riprese le sue sembianze umane.
<< Seth la cosa è grave, ci sono dei succhiasangue che vogliono uccidere Nessie. Devi avvertire Sam. Non sono riuscito a sentire nessuno, non sono trasformati. >>
Jacob disse tutto d’un fiato senza quasi prendere aria.
Seth venne travolto da tutte quelle informazioni e, comprensibilmente, rimase in silenzio con gli occhi fissi nel vuoto.
Potevo vedere con i suoi occhi: preannunciava l’imminente battaglia.
<< Seth svegliati! >> gli urlò in faccia Jacob.
Ma…
<< Troppo tardi. >> dissi con un filo di voce.
I due immortali erano di fronte a me a cinquanta metri di distanza appena comparsi dal fitto della vegetazione al limitare della foresta con la spiaggia.
Kebi era sempre attaccata all’ombra del compagno e, con lui, avanzava lenta.
Leah era ancora sotto forma di lupo e ringhiava potentemente.
Nahuel le mise la mano sulla groppa cercando di calmarla.
Jacob mi mise nuovamente dietro di sé.
<< Ma chi… >> non riuscì a terminare Seth.
Nahuel si fece avanti andandogli incontro lasciando nelle fauci di Leah un brandello della sua maglietta, aveva cercato di trattenerlo.
Continuò ad avvicinarsi guardingo, mentre Amun e Kebi si fermarono indecisi sul da farsi e inconsapevoli di cosa aspettarsi da lui, un mezzo vampiro.
<< Fratello ti parla la metà di me più simile alla tua natura. >> disse poi Nahuel calmo guardandolo fisso negli occhi.
<< Cerchiamo un modo di coesistere invece di combatterci inutilmente. Qualcuno potrebbe farsi male seriamente. >>
<< E’ quello che voglio. >> il sorriso riapparve sui volti dei due immortali.
Il cielo in quel preciso istante cominciò a piangere.




Eccomi qui.
Lo so che ora sarete preoccupati per la sorte dei ragazzi, ma dovevo smuovere troppo le acque. E poi nell'intro era ben specificato che ci sarebbe stato un cattivo, no?
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento, se così, ma anche se no, lasciatemi un commento, mi fa piacere.
Ringrazio le mie afecionados che mi sommergono sempre di complimenti. Grazie ragazze, siete uniche! Ringrazio anche chi legge in silenzio, anche se trovo che sia un peccato non sapere cosa veramente ne pensate di SAT. Ringrazio di preferisce, segue e ricorda la mia storia. Grazie a tutti!
Baci

Pinzy

   
 
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