Ebbene eccoci qui, finalmente al 2 dei probabili 5 o 4 capitoli che si prospettano della nostra storia. I prossimi, saranno più corti del primo :3
Questa è la mia prima fanfic e spero vivamente che almeno a qualcuno stia piacendo quindi, vada come vada, ho deciso di postare anche il 2 capitolo di questa storia demenziale °-° Il carattere ironico del raccontarla è molto calcato, e spero che la cosa non risulti troppo sgredevole alla lettura.
Le recensioni ed i commenti sono sempre ben accetti, e un particolare ringraziamento va a quelle  personcine che hanno visto qualcosa di buono in questa fanfic e l'hanno aggiunta tra le seguite " Bayleef 99, Pinkpunk, _SakubakuNoLile_, _Jeslene_ , SweetNightmare ed infine _NeKoGiRl_ '' tra le preferite: ''w_akatsuki'' e tra le ricordate ''Frenkye'' Grazie! çAç
Buona lettura a tutti! :3

MISS KONOHA E AKATSUKI
CAPITOLO 2.


Appagante, liberatorio, stimolante, una serie di bellissime sensazioni percorse il Jashinista nell'istante in cui finiva il sacrificio in onore del suo Dio, un sadico quanto splendido sorriso gli illuminò il volto pallidissimo, gli occhi rossi e le pupille allargate.
Chiuse le palpebre e le dita si strinsero ancora sull'impugnatura della falce, assorbendo e beandosi di quella magnifica scarica di andrenalina che stava via via sfumando, lasciando tutto il tempo all'uomo di assaporarla un'ultima volta.
Uno sbuffò spazientito lo costrinse a tornare alla realtà, ed il sorriso si tramutò in ghigno.
Hidan. Questo il nome del settimo componente dell'Akatsuki, che ora guardava con arroganza i suoi due compagni di squadra. Alto, affascinante, spietato, tutto l'amore che era possibile contenere nel suo corpo era lettaralmente incamerato e mandato verso Jashin, suo Dio. Un tentacolo dell'essere divino che esercitava le sue volontà attraverso Hidan e si estendeva sulla terra.
Davanti a lui, l'ottavo componente dell'associazione supersegreta di mafiosi lo guardava con aria scettica e visibilmente irritata, gli occhi rossi come quelli del compagno e lo sharingan ipnotico che donava allo sguardo dell'individuo in questione un aria cupa: Itachi. Ma costui non era affatto un essere triste, tutt'altro! Il suo amore invece che ha un Dio andava al suo amatissimo fratellino, il quale era in continuo conflitto con lui per palesi complessi di inferiorità. Itachi dal canto suo, avrebbe venduto gli occhi ad un serpente piuttosto che doversi separare da quello che lui definiva (o scambiava) ''affetto fraterno''. Sasuke infondo, non stava cominciando a diventare un ossessivo compulsivo mezzo schizzato e con il solo obiettivo di cavargli gli occhi, decapitarlo ed infierire sulla sua carcassa putrida. Si volevano bene!
Si scostò con disinvoltura una ciocca di capelli neri ed alzò un sopracciglio, quello destro. Poi scosse la testa e rivolse la sua attenzione all'individuo alla sua sinistra: Kisame, il quale stava pulendo con amore la sua spada dalla pelle di squalo. Gli rivolse giusto qualche parole per incanzarlo a sbrigarsi ed incominciare ad incamminarsi.
Kisame, uomo visibilmente alto e dall'espressione enigmatica, crudele, ambizioso, arrogante ed aggressivo, aveva il viso spigoloso ed appuntito quanto i capelli blu, che danzavano in aria sul capo. Uno dei sette spadaccini più esperti e pericolosi del mondo ninja, soprannominato anche ''Il fantasma ninja del villaggio della nebbia'', vantava abilità quali utilizzare tecniche acquatiche e creare fantocci d'acqua che si forniva sputandola dalla bocca.
Tutti e tre gli uomini, apparivano tranquilli e soddisfatti della piena riuscita della missione di elimazione del Ninja Kamoto del villaggio del fuoco: Desposta dalle vaste ricchezze che stava dando qualche fastidio all'organizzazione.


"ALLORA, vuoi muovere il culo oppure vogliamo stare qui tutta la sera per amoreggiare con la tua spada? Mh, Kisame?" domandò con irritazione Itachi
"Non so voi, ma io c'ho una fame pazzesca. "borbottò Hidan, facendo ricadere lo sguardo sulla figura dello spadaccino con un sorrisetto "Uhm...avrei voglia di pesce."
Kisame sussultò. "Ah non guardare me. Io sono Indigesto."
"Siamo seri per favore Hidan, Kisame ha ragione, è indigesto. Che ne diresti di un bel salmoncino cotto al forno? Deidara lo cucina piuttosto bene, diventerà proprio una buona mogliettina." rispose l'altro, ghignando anche lui
"Perfettamente d'accordo, amore." assentì l'albino.
"Ma voi siete dei mmmmostri!"
"Disse l'uomo pesce."
"A cosa staresti alludendo scusa?"
"Al fatto che giri con una spada di pelle di squalo e sembri tu stesso uno squalo."
"Ti rivelo caro Hidan, che gli squali sono mammiferi, non pesci." rispose piccato Kisame, schioccando la lingua.
"Scusa Kisame, ma quelli non sono i delfini?" obbiettò il moro
"Oddio, no, anche gli squali...credo."
"Sicuro?"
"Ahem......"
"Oddio neanche lo sapete, cominciata a camminare và, ch'è meglio."



Tre ore dopo, al covo, gli akatsukiani si stavano finalmente svegliando.
La sveglia lampeggiò e trillò tre volte, e sul display le 11:00 segnavano che era ora di svegliarsi. Sasori stropicciò gli occhi assonnato, stiracchiandosi per benino, mentre tutti i muscoli urlavano dal dolore ed il piede destro incontrava un ostacolo morbido.Il viso si contrasse in una smorfia e la mano mancina corse alla testa. Sospirò, e finalmente quando la stanza smise di ballare davanti ai suoi occhi, si tirò su aiutandosi con i gomiti. Sbatte qualche volta le palpebre, mezzo rintronato. Poi, l'attenzione cadde finalmente sulla persona sdraiata ed ancora addormentata di fianco a lui.
"OK, qui c'è qualcosa che non va. Perché c'è una persona accanto a me se io sono andato ieri sera a dormire da solo? " la voce profonda quanto confusa del ragazzo risuonò per la camera, mentre l'altro mano si mise a massaggiare piano la schiena dolorante e le gambe nude.  "Un attimo. Perché sono nudo?" confuso guardò lo sconosciuto nel letto, quindi cominciò a scuoterlo affernandolo per una spalla, sperando probabilmente in qualche spiegazione.
"Saso-amoruccio, ti sei svegliato vedo, buongiorno" mormorò la persona dalla chioma bionda vicino a lui, voltata dalla parte del muro. Si mise a sedere anche lui, e quando Deidara lo guardò con un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia il ragazzo capì.
"Danna? Tutto ok? Hai una brutta cera..." commentò il bombarolo, stavolta con uno sguardo preoccupato.
"Tu...tu...TU! Che cosa mi HAI FATTO?! MI HAI DROGATO?!" urlò Sasori, il viso rosso quanto i capelli.
"Veramente ti sei ubriacato ieri sera, e quando sei apparso alla porta della mia stanza ero sorpreso quanto tu lo sei adesso. Ma insomma beh, abbiamo passato una notte piacevole...." ghignò.
Sasori si rese conto finalmente del luogo dove stava, sgranò gli occhi sbigottito, e si catapultò fuori dal letto inorridito, incurante del fatto che girava nudo per casa. "TUTTO QUELLO CHE è SUCCESSO NON SIGNIFICA NULLA!" uscì gridando come un ossesso.
"Oh ma Danna dove vai!"
"Deidi ma che è successo?" domandò Konan restata inedibita per qualche secondo davanti la porta spalancata di Deidara, la quale fece capolino nella sua stanza ancora scossa dalla vista di Sasori nudo.
"Ebbravo Deidi!" rise anche Pain, la cui testa spuntò da dietro le spalle della ragazza e sollevando il pollice sorrise a 32 denti al bombarolo.
"Grazie Capo!"
"Uhm...Vabbè, non voglio sapere. Vieni giù, sono tornati Hidan, Itachi e Kisame dalla missione, e dobbiamo riferirgli del piano. Oggi pomeriggio si svolgono le selezioni per Miss Konoha." disse a Deidara" Andiamo a fare colazione, tesoruccio, " stavolta a Pain.
"Ok Konnie, mi vesto e scendo subito!" risponde prontamente il Biondino, e la ragazza chiuse la porta.
Deidara scese dal letto, si stiracchiò ed aprendo l'armadio tirò fuori una tra le tante vesti dell'organizzazione tutte spiccicatamente identiche. L'indossò ed a passo spedito si diresse nel salotto, sobrio ritrovo di tutti i componenti dell'Akatsuki.
Hidan stava parlottando animatamente della missione con il capo, mentre Kisame chiedeva della colazione a Zetsu, ed Itachi salutava Konan e Pain appena scesi. Di Sasori neanche l'ombra. Il biondo fece spallucce e salutò il gruppo con un sorriso gioviale sul viso.
"Eccomi qua ragazzuoli, scusate l'attesa!"
"Bene, ora che ci siamo tutti " cominciò il capo " Cioè, quasi tutti, (Sasori sarà da qualche parte a piangere in un angolino facendosi delle domande sulla sua etero sessualità), annunciamo la riuscita della missione di Hidan, Itachi e Kisame che hanno portato a casa un bel gruzzoletto!" esclamò soddisfatto.
"Soldi? MIEI! DATELI A ME!" sbraitò immediatamente Kakuzu, agitandosi scomposto sulla sedia.
"Mapperfavore, ne hai già abbastaza Kakuzu"
"Zitta donna!"
"Statevi calmi. I soldi ci saranno per iscrivere Deidara e Konan al concorso di Miss Konoha."
"E da quando l'Akatsuki partecipa ai concorsi bellezza?" obbiettò Hidan, trattendo a stento le risate
"Da quando la vincita ammonta a 100 mila dollaroni."
"Ah."
"SìSì! La signorina Konnie vincerà i soldi!" rincarò Tobi, comparso dal nulla.
"Tobi, e tu da dove spunti?"
"Sono sempre stato qui!"
"Davvero?"
"Sì!"
"Già, si uhm..Tobi. Vabbè,q uindi adesso facciamo tutti colazione, e poi io, Hidan e Itachi, accompagneremo Konan e Deidara a Konoha per partecipare alla selezione." annunciò il capo, poi sfoderando un sorrisone, mostrò a tutti un pacchettino di ciambelline fritte "Ho preso la colazione!"
Tutti tranne Kakuzu batterono le mani come bambini il giorno di Natale: "Evviva il capo!"
"Cheee? Con quali soldi le hai prese?! Sperperatore, Mani bucate!"
"Zitto, e mangia."



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Fine del 2 capitolo!