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Autore: FunnyPink    07/11/2011    22 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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So che state imprecando contro di me. Odio gli avvisi e mi rompe leggerli, così non ho lasciato scritto che non sono riuscita a postare Lunedì scorso. Non avevo finito di scrivere il capitolo giovedì e da venerdì in poi fino a martedì seguente non ho avuto pace per potermi dedicare ancora. Vi dico solo che sono stata una giornata al Lucca Comics, e una intera a Roma, a proposito a chi interessa ho avuto l'autografo di Nikky e Jackson e anche la foto con Nikky. Gli altri giorni ho dovuto fare milioni di cose, ho trovato tempo per leggere qualcosa di sfuggita ma non per scrivere.

Inoltre non ho avuto il lampo di illuminazione, questo capitolo è venuto giù abbastanza difficilmente e per quanto mi riguarda fa schifo!

Yuppi! Ci mancava solo questo. Però voglio ringraziare tutti quelli che hanno recensito lo scorso, vedere più di trenta reazioni diverse al capitolo mi ha emozionato, che siano positive o meno scatenano qualcosa.

NON SO QUANDO SARA' IL PROSSIMO AGGIORNAMENTO!!

Ci vediamo in basso.







Pov Edward





Ancora una volta li, ancora una volta qui. Come in un deja-vù, come nei miei più brutti incubi.

Eccomi ancora qui seduto su una poltroncina a lato del suo letto, ed ecco lei coperta di bende e cerotti, con aghi infilati nel braccio che dorme priva di sensi. Ancora una volta.

Purtroppo stavolta dobbiamo condividere la stanza con un'altra ragazza con una gamba rotta.

Ho tirato la tendina fino in fondo quasi al muro promettendo di non uscire dal mio antro per ottenere il permesso della ragazza a rimanere nella stanza quanto volessi, altrimenti per regolamento sarei dovuto rimanere fuori. Un'oretta fa è arrivato un ragazzo forse il suo fidanzato e li sento sussurrare tra loro, non ho il minimo interesse a capire cosa dicono.

Sto contemplando ancora il volto di Bella abbandonato sul cuscino bianco dove dorme quasi da cinque ore, da quando l'hanno portata nella stanza dopo le visite, le cure e il referto.

Nessuna costola rotta stavolta, solo traumi addominali, un lieve trauma cranico, le ha tirato anche un calcio in testa quando era a terra quel gran bastardo, due dita slogate alla mano sinistra che sono fasciate e fermate assieme, lividi e ecchimosi sul viso.

Spero tanto che il mio calcio lo abbia reso impotente. Non mi hanno accusato di niente, hanno fatto finta di nulla e magari verrà scritto che la botta gliel'ha data Bella nel tentativo di ribellarsi, poco male per lui, ma io in compenso avrei voluto fargli più male, non posso credere di aver condiviso la stessa aria con lui per così tanto tempo.

Hanno detto che è normale che dorma così tanto, sicuramente la stanchezza fisica e psicologica l'hanno distrutta. E hanno aggiunto che potrebbe svegliarsi anche domani, non resisterò tanto. Magari dovrei esserne felice che si riposi, o agitato di non poter sapere come sta da lei. No anzi agitato lo sono di già, anzi sono proprio ansioso.

Mi sono dovuto allontanare da lei mezz'ora, e non sono riuscito a andare oltre la porta della stanza, lanciando occhiate dentro ogni tre secondi.

Il ragazzo della compagna di stanza, non faceva che guardarmi storto.

A obbligarmi la distrazione è stato l'arrivo di Irina.

Ci siamo visti solo il giorno prima, è arrivata silenziosa insieme a un collega, mi ha salutato mesta, prima di chiedermi di raccontarle brevemente cosa era successo. Era surreale parlarne, non avevo neanche più la rabbia di qualche ora fa, solo ansia e tutti i pensieri che non erano venuti fuori fino ad allora.

Le sue parole in seguito mi colpirono, e come non avrebbero potuto.

Incredibilmente è stato lui il primo a cedere dei due arrestati, ha confessato quasi subito tutto quello che era successo, erano ubriachi ma ricordava abbastanza bene alcuni dettagli, ha fatto un altro nome, un altro dottore, un quasi trentenne di ortopedia, dei miei colleghi sono andati ad arrestarlo, insieme a suo fratello il quarto e ultimo uomo di quella sera.

Sono quindi tutti in carcere, saranno trattenuti fino al processo, perché credo che come per il nostro primo arresto non verrà concessa la cauzione.

Inoltre un tuo collega delle ambulanze è stato sospeso e multato per aver nascosto che quella sera Newton non era in grado di lavorare, senza denunciare niente, anzi risulta che erano in servizio e hanno operato normale attività, rischiando di mettere qualcuno in serio pericolo.”

Quando entrai a lavoro quel giorno lui stava smontando dal turno di notte, questo lo ricordo.

In quel momento sospirando profondamente, prese a togliersi il giaccone d'ordinanza, lo piegò tenendolo nelle braccia.

Adesso non voglio essere la poliziotta, ti prego dimmi come sta”

Alzai le spalle senza sapere che dire, guardai ancora dentro, senza vedere segnali.

Fisicamente meglio dell'altra volta niente di serio, solo tanti ematomi, è piena di lividi e qualche graffio, un lieve trauma cranico, ma questo lo ha già superato, quello che mi preoccupa è come starà appena sveglia”

non ha ancora mai aperto gli occhi?”

no ma dicono che potrebbe farlo anche domani, è provata, e io ho paura”

di cosa?”

non sai quanto è stato lungo il cammino per riuscire a fidarsi e ritrovare equilibrio, spero che non l'abbia perso”

Mi fissò un attimo intensamente.

E tu come stai?” allargai le braccia, come a mostrargli come ero

sono stanco di tutte queste complicazioni, ma non posso fare a meno di lei, è stata una settimana di merda, in più vorrei andare dai miei, mi hanno chiamato per dirmi che hanno sparato a mia madre..”

Oh mio Dio, Esme? E come sta?”

sto aspettando qualche notizia, i miei fratelli sono partiti e tra poco dovrebbero chiamarmi, sono così...e aspetto” le spalle tornarono a curvarsi

ti serve qualcosa? Posso aspettare un po', tra un po' smonto ti serve compagnia”

no, ma ti ringrazio”

per qualsiasi cosa chiamami, tra due ore stacco e fammi sapere come sta”

lo farò grazie”

ciao Edward”

ciao Irina”

Era stata gentile e stavolta non mi aveva aggiunto particolari dolorosi, le ero grato. Stavo li sulla poltrona grattandomi la testa quando qualcuno mi chiamò:

scusa?”

Mi voltai vedendo il ragazzo dell'altra paziente fare appena capolino discreto.

Senti amico, ho visto che non hai messo la testa fuori da parecchio tempo e sarai stanco, così mi chiedevo se volevi un bricco di caffè l'avevo preso per la mia ragazza, ma lei dice che vuole dormire e il caffè le fa male, così magari pensavo che ne avessi bisogno”

Ne avrei avuto molto bisogno, mi meravigliai della gentilezza.

Ti ringrazio mi servirebbe un flebo di caffè” mi sorrise

forse però dovresti dormire anche tu, magari andare a casa, non hai una bella cera” mi aggiunse dandomi un bicchierone di cartone

lo immagino sono state ore difficili, ma devo aspettare che si risvegli, anche se non so se la mia presenza aiuterà”

Aggrottai le sopracciglia io stesso, nessuno poteva prevedere come si sarebbe svegliata, ma il mio posto era questo.

Sta bene?” chiese timidamente, lanciando un'occhiata distratta a Bella

fisicamente solo tante botte, ma potrebbe essere spaventata”

è troppo se ti chiedo che è successo?”

è una storia lunga, è stata picchiata” si adombrò e guardò a terra imbarazzato

Noi siamo turisti, stavamo facendo una vacanza in moto e siamo caduti, sono scivolato su un tappeto di foglie umide, a lei è andata peggio con la gamba, io non mi sono fatto nulla”annuii

Comunque adesso ti lascio, approposito il mio nome è Marco”

Edward, e lei è Isabella”

Lei è Kate” mi disse indicando l'altra degente, poi alzò la mano in saluto e tornò dalla sua ragazza.

I pensieri che passarono in quelle ore erano tanti e dai più disparati.

Pensai molto al sogno della notte precedente, pensai alle nostre ultime parole quella mattina, poco gentili, non ero arrabbiato solo avrei voluto che mi avesse ascoltato, anche se non sarebbe cambiato nulla.

Pensai quanto fosse stata coraggiosa a venire fino all'ospedale da sola per avvertirmi, e mi chiesi come mai non fosse con Alice.

Ovviamente pensai anche a mia madre, a mio padre, domandandomi più volte come fosse possibile che i mali venissero sempre assieme.

E come se il fato ce l'avesse con questa fantastica ragazza che avevo di fronte.

Era bella, buona, onesta e gentile perché accanirsi?

Quando mosse la testa all'improvviso credetti che si stesse svegliando, ma cambiò solo posizione, questo significava che si era ripresa e adesso stava solo riposando.

Mi chinai verso di lei per spostare la ciocca di capelli che le era caduta sul volto.

Mi avvicinai tanto da sentire il suo profumo e il suo respiro regolare, percepii la pelle appena sotto il mio dito, ma cercai di non sfiorarla, Bella era una ragazza dal sonno leggero.

Quando sentii la tasca dei pantaloni vibrare saltai quasi sulla sedia, e dopo un'occhiata veloce corsi fuori della stanza.

Pronto” risposi senza guardare

figliolo”

papà!”dissi con sollievo di sentire la sua voce, come quando avevo paura del buio sentire la sua voce era sempre un sollievo. Avevo tanta voglio di abbracciarlo.

papà sei solo? La mamma come sta?”

sono arrivati mezzora fa, ma è venuto un dottore a parlarci e siamo stati finora a sentire che diceva. La mamma è viva Edward, ma hanno dovuto operarla”

papà..” non riuscivo a dire altro, mi appoggiai alla parete e scivolai fino a terra, mentre la sua voce mi raccontò strascicandosi

Era al market insieme a Leah, un tizio voleva rapinarlo ed è entrato dentro armato, a un certo punto quest'uomo ha mulinato la pistola in aria, Leah si è spaventata e ha urlato, tua mamma si è portata avanti a Leah per coprirla e l'uomo ha sparato non si sa se per caso, i colpi forse diretti a Leah hanno raggiunto mamma” Appoggiai la testa sulle ginocchia, mentre le lacrime uscivano, recuperai un po' di voce.

Come sta Leah?”

Meglio, si è presa uno spavento grosso ed era agitata perché diceva fosse colpa sua, nel suo stato non fa bene, ma adesso sta meglio, Sam è stato con lei, e sono andato anche io a rassicurarla”

Quindi che dicono i dottori?”

che si riprenderà. Entrambe i proiettili sono usciti. Uno quello allo sterno non so come Edward forse un miracolo del cielo, è passato tra il fegato e la milza, non so dire come sia possibile, bastava un millimetro...” sentii dei singhiozzi dall'altra parte del telefono e un voce vicino a lui, forse uno dei miei fratelli “è incredibile, entrambi sono stati danneggiati, ma in maniera molto minore rispetto a come poteva succedere, e nessuna arteria principale è stata toccata” perse un attimo la voce e attesi tutto il tempo che gli serviva “E' come se il proiettile avesse cercato la via migliore per non fare danni, ha rischiato di morire, ho rischiato di perderla per sempre”

Odiavo sentire mio padre così fragile, era ancora più straziante perché era sempre stato la figura forte che mi aveva protetto.

l'altro proiettile ha ferito la gamba, c'era parecchio sangue, ma non ha ferito arterie, hanno dovuto ricostruire parte del muscolo, e non escludono un'altra operazione nei prossimi giorni quando sarà stabile. Mi hanno detto che non potrà più fare danza” gli scappò una risata isterica e io con lui “come se fosse importante che non possa più fare piroette”

Restammo un po' in silenzio l'uno ad aspettare l'altro.

Edward”

Bella sta bene, fisicamente almeno, ancora non si è mai svegliata, ha traumi e contusioni, forse un lieve trauma cranico niente di tutto ciò che aveva la prima volta. Però ho paura di quando si sveglierà, non vorrei che tutti i nostri sforzi fossero a un certo punto vani”

cosa è successo”

bella era venuta ad avvisarmi della mamma, mi stava cercando è entrata negli spogliatoi, Black gli ha detto che ero la, e lo sarei stato se fossi rimasto un minuto in più, non so che è successo o come ma dentro c'era un mio collega Mike Newton” strinsi i pugni a quel nome, e la parola mi uscì più come se avessi detto una bestemmia “Non so come e chi dei due abbia riconosciuto l'altro, ma l'hanno fatto, lui ha chiuso la porta imprigionandosi con lei, lei cercava di uscire ma lui aveva chiuso a chiave, noi da fuori abbiamo cercato di aprire quella maledetta porta ma era rinforzata, dimmi perché una porta di uno spogliatoio deve essere rinforzata! Per farla stare zitta l'ha picchiata, non so se volesse ucciderla, era in trappola, non so che cosa abbia pensato e non voglio entrare in quella mente malata. Quando siamo entrati dentro c'era la polizia e è stato arrestato, una poliziotta mi ha detto poco fa che ha già confessato e anche gli ultimi sono stati arrestati, ma Bella era di nuovo un lago di sangue” non riuscii a continuare il nodo alla gola me lo impediva.

Edward” la voce era quella di Jasper

Sono con Jasper e Emmett, Edward volevano sapere come stava...io...io non ho parole ragazzo ...è”

Edward come stai?” mi chiese Emmett

sfinito, distrutto, spaventato che vuoi che ti dica Emmett”

ci dispiace Edward, di non essere rimasti con te”

no va bene così Emmett”

No invece!”proruppe Jasper

è meglio così Jasper, papà aveva bisogno di voi, fortunatamente mamma sta abbastanza bene, ma avranno bisogno di voi. Qui c'è poco da fare. Io e Bella l'abbiamo già passato, riusciremo a passare anche questa” dovevo convincere lui, ma pregai che fossi così per davvero.

Edward!” sentii chiamarmi ma stavolta non era dal telefono, era dietro di me, mi volsi quell'attimo per incontrare lo sguardo di Marco

Mi indicò con un braccio il letto oltre il suo

Si sta lamentando, credo sia sveglia” mi buttai in ginocchio e mi rialzai di scatto, correndo in fondo alla stanza.

Devo andare forse si sta svegliando, ciao!” fui brusco ma dovevo concentrarmi solo su di lei

Bella si stava rigirando e si dibatteva sul letto, non riuscivo a capire se fosse solo un incubo o se fosse sveglia, mi avvicinai un attimo

Bella amore va tutto bene”

ma non mi ascoltava o non mi sentiva

noo” mugolò

Corsi fuori dalla stanza, e chiamai un infermiera a voce alta dalla porta

aiuto! un infermiera per favore!”

Edward ho usato il tasto di soccorso” mi disse il ragazzo, lo ringraziai mentalmente, mentre ancora cercavo di attirare l'attenzione di qualcuno, ma non resistetti molto, dovevo tornare da lei.

Si teneva una mano, un polso e si era strappata l'ago ferendosi

No amore, attenta hai strappato tutto, no calmati tesoro non è niente”

le dissi, cercando di staccare le sue mani, la sua presa sul polso era così forte, che si stava facendo male da sola

attenta ti prego”e intanto si dibatteva

ti serve una mano?” chiese il ragazzo affacciandosi

si sta facendo male aiutami a tenerla ferma, si è anche strappata l'ago e graffiata il braccio, dove cavolo sono gli infermieri”

Sapevo che sicuramente era il cambio del turno, ma noi avevamo bisogno di una mano. Per quanto possibile mi aiutò a staccare le mani dai polsi, aveva delle impronte molto rosse.

Noooooo” urlò forte, aprì gli occhi di scatto

LASCIAMI, NON MI TOCCARE, NON MI FARE DEL MALE, LASCIAMI” il ragazzo lasciò la presa di scatto spaventato, io continuai a tenerla

Bella stai calma nessuno ti farà del male, tranquilla sono Edward”

NON VOGLIO, LASCIAMI ,NON VOGLIO!” gridò alla mia mano per farle lasciare la presa, staccò il mio braccio da lei, spostandosi dal letto, e rischiando di cadere dall'altra parte, quando si sbilanciò corsi a riprenderla, scatenando ancora altre grida

LASCIAMI, NON MI TOCCARE, NON FARMI DEL MALE”

Non voglio farti del male amore, ti prego”

Che succede, si è svegliata ora?” chiese finalmente un'infermiera, e un dottore appena accorsi

Si, si è agitata, urlava e si è strappata l'ago, si è svegliata dibattendosi, ho dovuto staccarle la mano si stava facendo male, ma ha paura e ora stava anche cadendo di sotto”dissi mentre con loro la risistemavamo, e lei continuava a urlare.

Un sedativo” disse il dottore, e l'infermiera che ne aveva portato uno, dovette fargli una puntura, mentre gli bloccavano il braccio con forza.

E lei era così spaventata, così agitata, non sembrava neanche lei, dov'era Bella, dov'era la mia ragazza.

Quando smise di dibattersi, forse per i sedativi in circolo, mi riavvicinai di qualche passo titubante, e con lentezza.

Bella, calma tesoro nessuno ti vuole far male” mi fissò, studiando i miei movimenti, senza però dirmi nulla, istintivamente cercai la sua mano, volevo accarezzarla e rassicurarla. Vedevo lei sempre più spenta, quasi addormentata. Ma si accorse del mio tocco.

E ritrasse la mano

tranquilla sono Edward”

mmm...Edward...” disse

si sono io”

Edward, no non mi toccare, non...no non mi toccare” strascicava le parole come se fosse distrutta mentre le disse, con i suoi ultimi barlumi di conoscenza mentre allontanò le braccia da tutti.

Ma le sue parole, il suo gesto, mi aveva riconosciuto? mi aveva allontanato? Non c'era cosa al mondo che mi ferisse più di questo

no Bella...” Strinsi gli occhi, mi morsi il labbro, e le nocche divennero quasi bianche dalla forza con cui le stringevo.

Una stilettata al cuore.

E' meglio se esci ragazzo” Bella si stava riaddormentando, quieta stavolta, e non mi accorsi neanche di essere stato trascinato fuori

perché non torni a casa? Ne avrà fino a domani mattina sicuramente”

non posso”

stai tranquillo si riprenderà è solo spaventata”

lo so, ma le sue parole mi, lei che...”comprese che cosa intendevo

ho letto la sua cartella”

Sono stato l'unico da cui si è fatta avvicinare l'altra volta, l'unico. Non posso credere che mi allontani”dissi scuotendo la testa

stai calmo, potrebbe essere solo lo spavento ragazzo, si è svegliata adesso ed è stata picchiata è normale che deliri, vedrai che riacquisterai la sua fiducia, ma adesso è meglio se vai, sei a pezzi, e non le servi così distrutto”

non posso, non ci riesco ad allontanarmi” se c'era una cosa che sapevo era questa, ero spaventato, distrutto e sanguinavo dentro, ma non volevo andare via

Sospirò pesantemente

vai almeno in sala d'aspetto, fatti portare qualcosa di comodo, lavori qui all'ospedale?” notò i pantaloni da lavoro

sono dottore, ma lavoro alle ambulanze”

sei mica il figlio del dottor Cullen?”

si è mio padre” annuì, dandomi una pacca sulla spalla

sono stato suo collega, un grand'uomo, accomodati un po', dormirà davvero fino a domani”

C'era solo una coppia di persone nella sala, non avevo soldi in tasca ma avevo un po' fame, mi ero imposto però di non andarmene più lontano di qua.

Presi il cellulare e chiamai la persona di cui mi fidavo di più.

Pronto”

Ben”

ciao Edward dimmi”

ho bisogno del tuo aiuto, hai da fare?”

no anzi stavo guardando un po' di fogli della banca, come posso aiutarti?”

sono all'ospedale dove hanno ricoverato Bella, potresti venire qua un attimo”

All'ospedale? che è successo?”

E' una storia lunga, ti chiedo solo questo piacere, mi servirebbe un favore, hai tempo di andare a casa mia se ti do le chiavi a prendermi delle cose?”

certo, non c'è nessun problema devo portare Angela, serve una mano a Bella”

non si fa avvicinare da nessuno, ti spiego dopo, non voglio scomodare anche Angela, è un po' tardi”

nessun problema arriviamo subito”

Gli dissi il piano e il reparto, i ragazzi non abitavano che a pochi minuti a piedi da qua e entro poco li vidi arrivare entrambi.

Ehi”

Edward!”

Oddio hai un faccino stravolto” mi abbracciò confortandomi Angela, sicuramente il mio volto era distrutto mi sentivo davvero stanco.

che è successo, come sta?”

Purtroppo per spiegare il comportamento di Bella dovetti accennare a una violenza. Scioccando entrambi i ragazzi

vi prego però fate come se nulla fosse, non vuole che si sappia ne che qualcuno la compatisca”

mai Edward, solo che ci dispiace non avrei mai detto...povera piccola”

Angela era rimasta sconvolta, non credeva possibile che cose del genere accadessero così a una persona a cui voleva bene, ma la capivo, spesso si tende a pensare alle disgrazie come qualcosa che non ci possa toccare da vicino.

Gli chiesi allora il piacere.

Mi dispiace avervi fatti venire ma avrei bisogno di due favori, potreste andare giù ai garage delle ambulanze a farmi avere la mia roba dall'armadietto? portafoglio, chiavi di casa e i pantaloni? E poi qualcuno potrebbe andare a prendere a casa mia un paio di pigiama e qualche maglia per Bella e qualcosa per me non volevo scomodarvi davvero, ma i miei fratelli sono partiti per Forks c'è stato una disgrazia hanno sparato a mia madre-”

COSA?”

Una rapina mia madre è stata raggiunta da dei proiettili, ma è viva non sta benissimo ha subito un intervento ha detto mio padre e tutti i ragazzi sono partiti, ma è successa questa cosa con Bella” mi massaggiai la testa ero stanco, questa storia ripetuta mille volte mi rendeva ogni sempre più pesante anche solo pensare

Mi dispiace Edward succedono tutte assieme le disgrazie, avevamo sentito solo ieri tua madre, sai che è in gamba, ci aveva praticamente trovato un posticino a prezzo stracciato. Mi dispiace davvero, qualsiasi cosa ti serva la facciamo, se vuoi possiamo anche rimanere qui tutta la notte”

non importa ragazzi davvero, vi chiedo solo questo favore fino a casa mia”

tranquillo andiamo subito, ricordo dov'è casa tua e anche la camera mi pare”

grazie Ben, però la roba di Bella è nella stanza di fronte, in fondo al corridoio a sinistra, e troverai li anche la mia”

giusto, intanto vado a prendere quello che ti serve al garage, torno subito”

si certo, eccoti la chiave dell'armadietto, c'è nome e numero, se qualcuno ti ferma gli fai vedere questa e gli dici che sei venuto per le mie cose”

ok”

Rimasi solo con Angela, ma mi buttai letteralmente sul divano.

La ragazza si sedette sul bracciolo accanto a me, passandomi una braccio attorno alle spalle, accarezzando le spalle con fare gentile e confortante.

Non disse niente per parecchio tempo, era però un conforto gentile e giusto

Hai mangiato qualcosa?”

no ma ho un nodo allo stomaco”

ma qualcosa devi mandare giù”

no davvero”

buono Edward, vado un attimo al bar e ti prendo qualcosa” e se ne andò

Tornarono invece insieme, Ben con la mia roba e Angela con un panino e una bottiglietta di acqua.

Cercai di ridarle i soldi, ma mi disse di sentirsi offesa, e partirono subito alla volta di casa mia.

Mangiai il panino, ma nell'attesa non resistetti a fare capolino fino alla camera di Bella dove lei dormiva placida soprattutto grazie ai tranquillanti.

Mentalmente mi stavo aggrappando alle parole del dottore, perché sapevo quanto fosse spaventata ancora, era ovvio che avesse paura di tutti, forse non mi aveva neanche riconosciuto bene, aveva ripetuto il mio nome e basta.

Con questa convinzione mi appoggiai al divano esausto, finendo per addormentarmi.

Quando sentii un braccio scuotermi, aprii gli occhi, scoprendo che i pensieri confusi che stavo elaborando erano solo frutto di un sogno.

Stai bene? Ci dispiace averti svegliato ma ti abbiamo preso questo zaino” mi disse Ben

grazie ragazzi”

figurati, abbiamo preso dell'intimo e dei vestiti tuoi e suoi” precisò Angela, annuii alzandomi in piedi

vi ringrazio davvero”

lo sappiamo, però basta ripeterlo, possiamo sederci con te?”

fate pure, ma non dovete..cioè avrete di meglio da fare”

non rompere come al solito Edward” scherzò Ben

E nonostante tutto gliene fui grato.

Facemmo più delle due e quando Angela fece due sbadigli di seguito, li spinsi praticamente via, costringendoli a tornare a casa e non farsi vedere prima delle dieci del giorno dopo.

Io mi limitai a ridistendermi sul divano e riaddormentarmi, sulla poltrona davanti a me un signore già se la dormiva.

Quando mi svegliai, fu per una risatina di una signora. Man mano che riprendevo conoscenza e toglievo il torpore di dosso, notai il signore davanti a me chiacchierare con la donna che mi aveva svegliato e rimproverarla di aver fatto troppo rumore.

La sala contava quasi una decina di persone. Corsi in bagno a darmi un aspetto decente.

Quando andai a vedere se Bella era già sveglia entrai nella sua stanza rimanendo perplesso e quasi spaventato, dov'era?

Entrai quasi a corsa nella stanza delle infermiere bloccando quella la sera prima era accorsa col dottore

Si calmi è solo tornata a fare altre analisi e di nuovo una radiografia al braccio perché le faceva male il polso”

sospirai a lungo

tra l'altro è stato anche difficile portarla giù, ero obbligata a farle usare una sedia a rotelle, ma non voleva che nessuno la toccasse, è scesa da sola e ha cominciato spingersi, e con quel polso...”

Mi rabbuiai alle sue parole, era evidente che Bella soffrisse ancora e era tornata insofferente alle persone.

Ne approfittai per scendere a fare colazione e mangiare qualcosa. Lo zaino lo lasciai nella stanza di Bella.

Mi meravigliai di trovare Danilo al bar

Edward ehi speravo di trovarti, sono un po' di corsa, come stai?”

stava ritirando due caffè da portare in garage

un po' stanco i divanetti non sono così comodi”

hai dormito qua? Come sta Isabella?”

ancora non sono riuscito a parlarci, l'unico momento in cui si è svegliata ha cominciato a gridare e hanno dovuto sedarla di nuovo, e stamani un'infermiera ha detto che non voleva farsi toccare da nessuno, spero che...” dovevo smetterla di farmi paranoie.

Mi strinse un braccio

coraggio ragazzo, ce la farà e ce la farete tu non mollare mai mi raccomando, non lasciarla sola”

annuii in risposta, e lo guardai uscire.

Quando tornai al piano superiore trovai i ragazzi con cui Bella condivideva la stanza lungo il corridoio, la ragazza stava seduta su una sedia a rotelle con la sua gamba ingessata stesa avanti, e un borsone in braccio.

Mi fermai sorpreso, e anche il ragazzo sorridente si fermò a salutarmi

ve ne andate?”

si dopo una settimana torniamo in patria oggi, non possiamo più continuare in moto con la sua gamba bloccata”

mi dispiace per le vostre vacanze, sono felice di avervi conosciuto”strinsi la mano a entrambi, grato anche al ragazzo per il suo aiuto la notte precedente

auguri, anche per la tua ragazza”

lo ringraziai e continuai entrando nella stanza di Bella.

Sentii una voce esasperata rivolgersi a Bella, la quale pareva quasi isterica, parlava veloce

devi tenere questo ha detto il dottore”

e io le dico che non mi serve sto benissimo, mi duole solo la testa a che serve la flebo”

sei ancora debole tesoro devi tenerlo per sicurezza non è una medicina”

non voglio gli aghi non mi piacciono e non voglio che mi tocchi”

sentii un altro sospiro profondo e stufo

fai come ti pare...io te l'ho messo ma tu te lo sei tolto, me ne vado non ne posso più”

L'infermiera mi passò accanto e andò via.



Aspettai qualche minuto prima di entrare, nel quale la sentii imprecare sottovoce.

Mi feci forza e la raggiunsi

Bella” le dissi, lei si volse di scatto stupita

Edward”nella sua voce c'era calore ed emozione, sembrava felice di vedermi.

Feci alcuni passi verso di lei, lentamente e sorridendole, sembrava stare bene, tranne la fascia sulla testa e i vari lividi alcuni anche belli grossi che aveva sul corpo.

Bella come ti senti”

sto bene, quasi...un po' la testa, ma mi hanno dato qualcosa prima, medicine non ho capito quali, e mi sento il corpo ammaccato ma sto bene”

sono felice ero...ero terribilmente preoccupato che potesse averti toccata o rotto nuovamente qualcosa o che ti avesse ferito a...io ti giuro ho provato a entrare in tutti i modi ma quella dannata porta chiusa e era rinforzata e non...”

non fa niente Edward” disse triste facendo una smorfia

No Invece ho promesso di proteggerti ACCIDENTI”imprecai

Edward non te ne faccio una colpa non sapevo chi fosse, ad un certo punto mi ha afferrata e ho avuto un deja-vù, credevo di essere pazza, mai avrei mai pensato... poi mi ha detto che avrei dovuto essere morta e li ho...che situazione di merda, ma stavolta ho lottato te lo giuro non volevo, ho scalciato gli ho tirato calci e pugni, mi devi credere”

La sua espressione disperata e addolorata mi strinse il cuore e mi avvicinai subito per rassicurarla.

Purtroppo successe quello che temevo.

Istintivamente mi ero avvicinato per prenderle la mano e rassicurarla.

Ma a pochi centimetri di distanza le ritirò fino al grembo, stringendosele al corpo, i suoi occhi spalancati, stupiti. Lei stessa era stupita del suo gesto.

Sentii una fitta di delusione e tristezza, le mani e le braccia si bloccarono a mezz'aria diventando subito pesanti, ricaddero di lato.

La delusione dovette leggersi molto bene dal mio volto, perché anche lei si mostrò addolorata.

Edward scusa io...”

non è niente” le risposi ma non la rassicurai e non era neanche vero.

E' difficile”disse

Sono sempre io Bella sono io, lo stesso che ti ha preso in braccio l'altra volta, lo stesso che dorme con te, che ti canta le canzoni e che ti ha riempito di baci”

lo so”rispose piano “non è per te”

l'altra volta però ti sei fidata di me, solo di me, sono il...tuo principe”sussurrai le ultime parole fino quasi a non sentirle io stesso.

Dalla sua espressione vedevo il suo dolore, voleva toccarmi ma aveva paura. E a me faceva male, troppo male, per una pura fortuna sentii la tasca vibrare per una chiamata in corso.

Lo presi in mano e vedendo la chiamata di mio fratello, le dissi

Devo rispondere, torno subito”

ok”



Cercai un posto libero in cui discutere in silenzio e non dare noia a nessuno, alla fine mi infilai in un bagno

Emmett”

Edward ehi come stai”

male sto, non vuole che la tocchi”

come neanche da te?”

NO DANNAZIONE, MALEDETTO BASTARDO STRONZO PEZZO DI MERDA, PERCHÉ LEI? HA PAURA DI ME! Emmett ha paura di me...non posso, non voglio, io devo abbracciarla devo stringere le sue braccia o sarò io a sentire male se non... non...”

Ormai non mi trattenevo più ero appoggiato con la fronte alle mattonelle, cercando di artigliarle, avrei voluto tirare un altro cazzotto, ma già mi ero fatto male.

Edward” sentii chiamarmi da due parti, dal telefono e da dietro di me dove apparve Ben.

Appena mi vide non so cosa notò ma mi si avvicinò subito posandomi una mano sul braccio.

Emmett”

scusaci”

no voi dovete stare lì”

sei nostro fratello e vogliamo bene a Bella”

anche la mamma” ruggì quasi fosse un orso

CAZZO” urlò sfogandosi al telefono

Ben accanto a me, mi diede alcuni colpetti sulla schiena, cercai di respirare profondamente avevo già pianto troppo.

Ecco io devo andare adesso” dissi malinconico

ok, le ragazze vi salutano, mandano un bacione a Bella e un abbraccio a te”

grazie...ricambia, ciao fratello”

ciao Ed”

Richiusi il cellulare sbuffando.

Le mattonelle fredde e dure sembravano stamparsi sulla fronte e il gelo annebbiarmi i pensieri...sembrava un sollievo per quanto odioso.



Ben si appoggiò di schiena accanto a me, con le braccia incrociate.

Non so quanto rimanemmo in quel bagno, ma sono sicuro che quando mi ripresi e cominciai a tornare verso la sua stanza non avevo più sensibilità in fronte.

All'inizio della sua porta sentii Angela parlarle, e la intravidi al fondo della stanza parlare e agitare le braccia

si non sai che colore orribili come si fa a mettere le calze giallo uovo, ma proprio uovo marcio, mi sembrava quasi di sentire puzzo di marcio, e il vestito blu, era orribile delle specie di pennacchi ai lati e i bordi delle tasche finti scuciti, per non parlare del cappello nero con una tesa da far impallidire un sombrero, era orribile e si atteggiava a diva, volevo ridergli in faccia”

Quando riuscii a vederla, la trovai serena, stava anche ridendo, non sguaiatamente ne brillantemente come avrebbe fatto altrimenti ma almeno il volto era disteso e sereno.

Edward sei tornato” disse quando spostò lo sguardo dall'amica a me appena entrato

già”

sei stato via un sacco, come sta Esme?”

eeeem” mi ero dimenticata di richiederglielo “sta bene si deve ancora risvegliare ma hanno detto che è meglio che riposi, i proiettili non hanno colpito niente di rilevante, ma l'hanno operata alla gamba e credo non camminerà molto presto”

Sospirò

meno male...mi piacerebbe andare da lei ma...”

lo so tranquilla...tesoro noi...”

Scusate signori, siete un po' troppi devo consegnare il pranzo” intervenne un'infermiera portando un vassoio

ci scusi, ma adesso è sola in stanza”

quando mangiano non vogliamo esterni” posò il vassoio sul tavolino che avvicinò a Bella, tutti notarono senza cercare di farsi notare, come si ritrasse all'avvicinarsi del tavolino e dell'infermiera. Finito l'infermiera si volse a guardarci con le mani sui fianchi

beh..avanti fuori tornate tra mezz'ora”

ok, ciao tesoro torno presto”

mi sorrise storta, dolce.

Andammo al piano inferiore a comprare qualcosa da mangiare.

Ragazzi non lavorate oggi?”

Io ho il week-end libero”

Mentre io ho già chiuso” distolsi subito l'attenzione dal piatto di pasta al forno, fissandolo

cosa? Di già?”

si, si è già preso il mio lavoro, io ho avuto metà dei miei soldi e l'abbiamo usata per ripagare il mutuo, l'altra metà tra due settimane e presto andremo a Tacoma perché qui non c'è più niente per noi”

oh” ero sorpreso “mi dispiace, quindi partite?”

diciamo che ritiriamo i soldi finali ci sbarazziamo della banca e partiamo, lasciamo quel poco che avanza alla mia famiglia, abbiamo pagato la caparra con dei soldi di Angela e pagato così anche un semestre d'affitto, in pratica siamo legalmente gli affittuari dell'appartamento, e tra tre settimane esatte lei inizierà a lavorare, per me sarà più lunga la storia, ma intanto arriveranno le macchine e dovrò organizzare tutto l'ufficio e trovare i collaboratori, diciamo che nonostante il dispiacere della partenza saremo occupati”

immagino...”sono felice e dovrei dimostrarlo meglio

Edward ci sentiremo no? insomma adesso è facile con tutta questa tecnologia”

si si, scusate, sono un po' fuori in questi giorni, sono davvero felice, iniziate una nuova vita assieme, nuovo lavoro e sono felice per voi davvero”risposi un frettolosamente

Ehi Edward tranquillo” mi sorrisero “noi non navighiamo nei soldi ma siamo sereni e presto lo tornerete anche a esserlo voi, Bella ti ama lasciale qualche ora, qualche giorno per ritrovare un po' di sicurezza, tranquillo ti ama ancora si vede da come ti sorride”

Gli sorrisi grato, e loro risposero allo stesso modo, Angela mi massaggiò la spalla gentile

tranquillo ti vuole sempre sposare” e mi scambiò un sorriso che arrivava agli orecchi, poggiando simpaticamente la testa sulla mia spalla.

sposare?”chiese stupito Ben fissandomi

non gliel'hai detto tu?” chiesi alla ragazza confuso

speravo lo facessi tu, è il tuo amico”

cioè le hai chiesto di sposarti?”

si con l'anello”risposi

e si è anche inginocchiato” aggiunse Angela

le hai chiesto di sposarla” continuò a ripeterlo, mi scambiai uno sguardo divertito con Angela

da quanto state insieme?”

all'incirca due mesi”

cosa?”

ma è come se lo fossimo da sempre, più di sei mesi in pratica”

tu sei tutto matto!”

mai detto il contrario” gli risposi a tono

invece è terribilmente romantico”rispose Angela

donne” rispose lui

oh-oh” dissi sorridendo sotto i baffi e scuotendo la testa

cosa?”chiese lui

niente, niente...pensieri”

cosa, quali pensieri?”

non importa, niente di importante davvero”

no aspetta adesso lo spieghi”

ma non è nulla...insomma...ehi io ho finito credo che tornerò su nella sua stanza”

ma...ok tanto me lo dirai” mi puntò il dito “noi dobbiamo andare ora, c'è da sentire qualche prezzo dai corrieri per spedire le nostre cose, torniamo più tardi però”

non fatevi problemi davvero”

noi ci teniamo agli amici, anche a quelli che ti lasciano dubbi”mi rispose lui, mentre Angela ridacchiava, di nascosto mi fece l'occhiolino.

Quando tornai al piano di sopra ebbi la sorpresa di trovarla sola, senza pranzo, ma anche addormentata.

Aveva in bocca uno stecchino da denti, era buffa, glielo tolsi delicatamente per via che non si facesse male. Presi la sedia e sollevandola, l'appoggiai accanto al letto, vicino.

Poggiai un gomito sul letto e la testa sulla mano. E la guardai.

Era Bellissima, come la prima volta che l'avevo vista.

La tentazione di afferrare la sua mano così vicina alla mia sul materasso era tanta, ma non potevo, così continuai a osservarle il volto armonioso.

Finì che mi addormentai anche io esausto.







Pov Bella







Non so perché, forse il silenzio e lo stomaco pieno mi avevano annebbiato la testa, forse era tutte le fitte ovunque e il corpo peso, ogni gesto mi sembrava più pesante. Ma mi ero addormentata.

La stanza era silenziosa, sentivo solo passi e voci provenienti dal corridoio. Continuai a guardare il muro e il quadro che vi era appeso proprio davanti a me per ritrovare i sensi.

Mi passai una mano sul volto, muovendo le gambe intorpidite.

Quando però guardai in basso, ebbi un sussulto di paura.

C'era qualcuno accanto a me addormentato, con la testa sul braccio poggiato sul materasso.

Era Edward.

Un moto di amore mi colpì, chissà quanto era stanco, sarà rimasto un sacco di ore a vegliarmi, ad aspettarmi, conoscendolo deve aver passato momenti orribili, e io lo avevo ripagato allontanandolo.

Io l'amo con tutta me stessa, di questo sono pienamente consapevole e certa.

Soltanto l'istinto mi diceva di non voler nessuno troppo vicino.

Perché deve esser così brutto, insomma lui mi ha sempre regalato solo carezze, affetto e amore perché dovrei temerlo.

Mi perdo a guardarlo, ha dei lineamenti che sono perfetti, sarà che sono di parte, ma è bello, con i suoi capelli scompigliati, la bocca leggermente carnosa, le spalle larghe. Le sue mani abbandonate vicino alle mie come a cercarmi, adoro le sue mani, grandi ma morbide e affusolate, perfetto per il pianoforte e perfette per farmi cullare...

e l'unico pensiero che concepisco è...

Le voglio!

E non passa un attimo, che allungo la mia mano malconcia con il tutore che tiene due dita, e la passo sotto la sua, cercando con le dita sane di stringerla.

Sospiro sorridendo, è bellissimo toccarlo, è assurdo ma mi sento emozionata come la prima volta ed è stupido, assurdo, ma è ancora il suo calore ad rassicurarmi.

All'improvviso si muove un attimo, mugola, alza la tesa mi guarda, guarda la mano sorpreso.

E gli sorriso felice.

ti amo Edward, non dubitarlo mai”

E' confuso lo vedo, ma è carino, i capelli tutti storti e ritti appena sveglio, e l'aria da bambino.

Non è un bambino però quando risponde alla presa della mia mano, e se la porta alle labbra e la bacia delicatamente, come se potesse romperla ancora.

neanche tu, ti amo anche io”

Sono sempre gli stessi brividi e lo stesso piacere che corrono come l'adrenalina, allungo la mano sana e gli carezzo i capelli abbassandoli.

Mi passi la scatolina di plastica, sul comodino”

quale questa” l'alza, e io annuisco

Dentro ci sono i miei effetti personali che hanno tolto in ospedale per farmi radiografie e tac, me l'ha detto l'infermiera.

La prende e la apre

oh”

c'è qualcosa che dovrebbe stare alla mia mano, ma dato il dito indisposto forse potrebbe stare di qua perora che ne pensi” mi sorrise entusiasta prendendo l'anello, mettendolo all'altra mano.

E' emozionato come la prima volta, e questo mi da calore, mi ama come allora, quello che è successo non ha cambiato nulla.









Come ho detto non mi è piaciuto, è venuto giù troppo lentamente e questo lo odio, perché dovrebbe essere un piacere no? e quando viene a fatica ti sembra quasi una pressione, sarà i mille pensieri, il lavoro che non arriva e tutte queste avventure, più il fatto che ho già la mente a Londra!

Ok torniamo al capitolo.

Era ovvio, previsto anche da voi suppongo, la disperazione, alternata a rabbia di Edward, classica impotenza, già dimostrata la prima volta ma evidentemente più forte adesso, tanto da farlo diventare un vero e proprio lunatico, da incazzato ad apatico.

Ha avuto la fortuna di avere due cari amici accanto.

Angela e Ben si sono rivelati due tesori (chi trova un amico trova un tesoro, no?) sia come alleati, aiuto, che come distrazione soprattutto quando pranzano assieme.

La famiglia è sconvolta e non si da pace per non essergli accanto ma che fare, dividersi, quando vorrebbero stare entrambi da tutte e due le parti.

Ben e Angela presto partiranno purtroppo. Tacoma li aspetta, non sono riusciti a trovare una soluzione migliore. Però come dice Ben sarà una nuova avventura, andranno a vivere assieme credo che questo li emozioni e carichi questa storia di ulteriore significato.

Per quanto riguarda Bella la paura iniziale credo sia abbastanza fondata, non vi pare? E' confusa, dolorante.

E' tornata la paura degli estranei anche se in modo diverso non ha paura dell'infermiera ma più che altro del tocco della sua pelle come se potesse essere troppo forte e farle del male.

E' solo il trauma.

Per questo, quando trova la mano di Edward adagiata inanimata a accanto a lei, toccarla di sua iniziativa è più semplice.

Infondo il suo amore è immutato, così come quello per le altre persone, non ha dimenticato nulla, non ha perso la testa.

SPERO SI CAPISCA QUELLO CHE STO CERCANDO DI SPIEGARE.

Ripeto che non so quando potrò postare dato che lunedì prossimo non ci sarò fino al giovedì seguente, e forse parto addirittura prima la domenica.

I nomi dei ragazzi con cui dividono la stanza non sono casuali, ma mi sono venuti spontanei, spero mi concediate questa cosa.

A presto

Fp.

   
 
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