Prima di iniziare vorrei solo dire che non voglio offendere nessuno dei due generi di musica che ci saranno in questo capitolo, è solo un modo per divertirsi, nulla si più! E che a Mur gli voglio tanto bene! XD Spero che troviate il capitolo divertente! Le recensione le risponderò domani, ora come ora con la mezza influenza che ho non me la sento, scusatemi >o<'



“Mi chiamo Ermenegildo, il gatto ballerino.” Si presentò e fece dei passi del Tip Tap.
Mur rimase a fissarlo per svariati secondi. “…”
“Che c’è? Spero ti piaccia il mio fighissimo balletto. Perché sennò…”
“No,no! Mi piace tantissimo, eh! E che non è una cosa da tutti i giorni vedere un gatto che parla e balla il Tip Tap.” Spiegò.
“Ah, bene bene… Beh, ora partiamo con la tua prima missione, su!” Ed iniziò a camminare verso l’esterno del Santuario.
“Aspetta! Devo prima andare da una persona! E poi che missione?”
“Ci andrai dopo! Non senti i segnali che stanno captando gli orecchini?”
“Veramente no…”
“Argh, sei un caso disperato! Controlla se sono accessi… Aspetta! Faccio io.” Saltò sulla spalla di Mur e controllò gli orecchini, poi pigiò un piccolo pulsantino. “Ora dovrebbero essere accesi.”
Infatti Mur riuscì a sentire delle richieste d’aiuto. “ Oh! Ma hanno bisogno del nostro aiuto!”
“Gangabananaaa, andiamo ora?” Esortò il gatto verso la donna dai capelli lilla.
“Ehm , sì!” E i due iniziarono a correre verso l’esterno del Santuario.
Dopo qualche secondo si aprì la porta della casa di Marin, dalla quale uscì lei con indosso la sua maschera ovviamente. “Ma… non c’è nessuno. Strano; prima c’era un casino assurdo! Bah, meglio che finisca di prepararmi..” E rientrò perplessa.

Nel frattempo Sailor Aries ed Ermenegildo avevano quasi raggiunto la loro meta prestabilita e quando vi arrivarono, trovarono uno spettacolo agghiacciante; alcune case erano quasi rase al suolo e le persone scappavano da tutte le parti, in modo da sfuggire al nemico.
Il nemico in questione non si accorse della presenza della Sailor e continuava con il suo lavoro da bullo, reppando:

Nemico: “Yo, Yo, Yo, Yo
Ehy, sì, dico proprio a te
cosa credi di fare di fronte a me?
Yo
Ma lo sai che
ma lo sai che
non puoi sfuggire a me.
Perché io sì
perché io sì
Ti faccio un sedere così!

Yo, yo, yo, yo
Non puoi sfuggirmi
non puoi più sfuggirmi.
Perché lo sai che
perché lo sai che
ti ucciderò all’istante!”

La povera vittima che era stata catturata dal cattivone di turno non sapeva che fare, quindi, dalla disperazione, si mise a cantare pure lei, ma in versione pop music.

La povera vittima: “No, no, no, no
no, no, no, no maii
Perché io sono troppo giovane per morire
Quindi per favore lasciami stare, ti darò tutti i soldi che vorraiiii!”

E il cattivo rispose(ovviamente sempre in rap): “No, no, no.
Non ci siamo capiti, cara mia
ma io non voglio i tuoi inutilissimi soldi.
Lo sai il perché?
Lo sai il perché?
Il mio signore vuole dominare il mondo e quando lo farà
quando lo farà
quando lo farà
non gli serviranno
non gli serviranno.
Oh, no.”

Mur e il gatto erano rimasti ad osservare il piccolo spettacolino, ma bisognava subito intervenire! Mur ben sapendo di contare sui suoi poteri corse verso il nemico, ma Ermenegildo lo bloccò con una zampetta, la lillosa Sailor si fermò stupita e con aria sorpresa gli disse:

“Perché? Dobbiamo subito aiutare quelle persone!”
“Lo so.” Rispose, “Ma non è un avversario alla tua altezza; solitamente come primo scontro ci sono sempre personaggi maffissimi e questo non lo è, Heidi.” Osservò. “Quindi necessiti di un’arma!”
Però Mur non la pensava a questo modo, per cui si rimise a correre verso il malvagio e disse: “Star-“
“FERMO!” Lo bloccò nuovamente Ermenegildo.
“MA PERCHE’?!” Urlò ormai esasperata/o.
Il grigio gatto ormai era spazientito: quella mattina infatti l’avevano cacciato fuori di casa senza (o quasi) una spiegazione e poi si era ritrovato questa tizia in cui credeva di essere una ‘Saint di Athena’, bah. “PERCHE’ NON C’HAI UNA CA**O DI ARMA, IMBECCILLE!!!”
Mur si ammutolì e gli si addrizzarono i capelli.
“Oh, era ora.” Si calmò. “Bene, ora prendi questa cosa qui.” Dal nulla fece comparire una specie di bastone dove da una parte finiva con una punta a freccia, dall’altra prendeva la forma del simbolo dell’ariete ed in mezzo alle due corna vi era una piccola sfera.  “E dovrai fronteggiarlo, la frase che dovrai dire è la seguente: ‘Potere stellare dell'ariete di fuoco’”
Mur prese lo strano oggetto e lo guardò perplessa, poi annuì e ripartì alla carica, quando arrivò a pochi metri dal nemico la Neo Guerriera Sailor disse: “ Ehy, Tu! Smettila di far male ai dei poveri innocenti!”
Il nemico in questione lasciò la povera vittima che scappò subito e si voltò furente verso la donna dai capelli Lilla. “Mft! Chi ti credi di essere? Tzk, non sai con chi hai a che fare, donna!” E le lanciò un colpo sonoro.
Mur in tutta risposta cercò di pararlo con lo scettro (?), ma non ci riuscì e venne sbalzata qualche metro indietro, dopo di che si rialzò. “Uff! Dovrò provare quell’attacco che mi ha detto Ermenegildo… Com’era? Ah già!” Puntò il bastone verso il cattivo e pronunciò la fatidica frase: “Potere stellare dell'ariete di fuoco!” E uscirono dal nulla delle piccole meteore di fuoco che andarono a colpire  il nemico.
Però il bullo riuscì a parare l’attacco. “Muahahah! Cosa credi fare con un attacco simile? Ora sta a vedere!” Così, col suo microfono partì un acuto che fece cadere a terra la povera pecorella, pardon, la povera ex Gold Saint.
“E’ un avversario  troppo forte!” Si rialzò da terra.
Nel frattempo Ermenegildo stava guardando la scena e si portò una zampa sul muso, in segno di rassegnazione, ma doveva fare tutto lui? Con tutta la velocità che possedeva andò contro il nemico (che l’autrice si rifiuta di descrivere) e con attacco di chitarra elettrica fece balzare di qualche metro indietro il cattivo. “Potere del Black Metal a me, stupido repparo, vedrai cosa significa la parola terrore in questo istante!” E partì una risata satanica.

Mur si trovava in mezzo a due fronti di genere di musica che non ascoltava, e sapeva che se non si sarebbe affrettato a levarsi di torno ci avrebbe messo la pellaccia, però doveva ammettere che stava subendo una pessima figura perciò si tolse dalla scena in tutto silenzio.
“Ptf! Cosa credi di fare, eh? Il Black Metal non potrà mai sconfiggermi!” Si rialzò in piedi.
“Questo è da vedere!”

Ed iniziò un duello all’ultima nota musicale.
Intanto alcune persone si erano radunate per assistere allo strano duello e Mur era a pochi metri, seduta su uno degli scalini dei pochi edifici ancora in piedi.
Poi, finalmente, sembrò che lo scontro stesse per finire, infatti…

“Argh, nooo! Non posso essere sconfitto dal Black Metal… Oh mio Signore Aldebarando, la prego-“ Ma non finì la frase che svanì in un mucchietto di polvere.
“E anche stavolta abbiamo vinto.” Si asciugò la fronte con la sua zampetta.

E così, Mur ed Ermenegildo, ritornarono al Grande Tempio e il caro Ariete si affrettò a raggiungere la propria casa, nel mentre il gatto parlava:

“Bene. Ora sappiamo qualcosa in più sul nostro nemico; ora siamo a conoscenza che hanno un capo di nome Aldebrando… Mhh… Chissà chi è.” Ci rimuginò.
“Mi sembra di averlo già sentito questo nome, ma non ricordo dove!” Commentò Mur.


Chi sarà mai questo Aldebarando? L'autrice inventerà canzoni normali? Com'era fatto l'aspetto del nemico? E soprattutto: Mur riuscità a sconfiggere un nemico? Tutto questo sui cartelloni pubblicitari!