Jasper – confusione
Peter, Charlotte, io.
Avevo abbandonato l'esercito di Maria, vivevo con loro da quarantasei anni.
Era strano che dessi importanza al tempo, non era mio solito.
Un giorno capii cosa volevo veramente, chiesi ai miei due amici di lasciarmi prendere la mia strada e partii.
Contavo i secondi dalla mia decisione, dalla mia nascita, erano un paio di mesi che vagavo, quell'interminabile e fastidioso turbine nella mia mente.
Allora mi vidi arrivare incontro lei, e quella confusione divenne improvvisamente piacevole.
Mi disse soltanto un: "mi hai fatto aspettare parecchio!", aveva una voce melodica, quasi ipnotica.
Realizzai di aver perso il conto del tempo in un attimo.
Ma non avrei ricominciato più.