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Autore: Yuki 31    07/11/2011    3 recensioni
E se la ciurma avesse incontrato Ace al villaggio di Nami? E se per qualche strano scherzo del destino il ragazzo fosse rimasto su quell'isola per un mese assieme alla sorella della rossa? Sarebbe cambiato qualcosa nella storia di One Piece? (Nojiko x Ace)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai dopo quattro ore, Makino non era ancora arrivata così decise di farmi una bella doccia calda.  Ne avevo decisamente bisogno, sia io che il bambino.
- Nojiko dove sei?.- Makino finalmente era rientrata, mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e la raggiunsi.
- Ciao sono qui.- La salutai con gentilezza, anche lei stava rischiando grosso.
- Oh eccoti. Fa pure tutto con calma quando sarai pronta ti porterò da Dadan.- Annui felice Nojiko e poi corse in bagno a finire di prepararsi. Uscì  dopo una buona mezz’oretta tutta profumata  e coi capelli sistemati.
- Sono pronta.- Makino si alzò dal divano e la invitò a seguirla. Uscirono dall’appartamento , per loro fortuna iniziò a piovere quindi la gente si era rifugiata tutta nelle proprie abitazioni.
Camminarono per una decina di minuti, percorsero dei sentieri ripidi e molto pericolosi. Nojiko era molto affaticata, il pancione era molto evidente e pesava parecchio.
- Ce la fai?.- Le chiese Makino dinanzi a lei.
- Si tranquilla.- Strinse i denti proseguì la camminata. Non volle fermarsi per nessun motivo e alla fine ce la fece. Raggiunsero una piccola casetta di legno, dove la dentro vi abitava Dadan e tutti i banditi.  Makino bussò alla vecchia porta in legno e poco dopo un piccolo ometto aprì.
- Ciao Makino che ci fai da questa parti e con so tempo?.-
- Ciao Dogura , Dadan è in casa? Devo fargli conoscere una persona. – L’ometto si espose fuori dalla porta ed analizzò la figura di Nojiko.
- Si c’è. Entrate pure.- Si accomodarono nel salotto e simisero davanti al camino per riscaldarsi.
- La chiamo e arrivo.- Dogura se ne andò in un'altra stanza e ritornò poco dopo al fianco della famigerata Curly Dadan.
- Makino, ragazza mia che ci fai qui?.- La giovane si volto e guardò il capo dei banditi, nei suoi occhi si poteva leggere chiaramente la tristezza, da quando Ace se n’era andato Dadan avevva smesso di vivere, il suo carattere, la sua indole che la rendevano una donna forte se ne erano andate assieme a quel giovane pirata , e ora l’unica cosa che gli rimaneva era solo Rufy.
- Dadan devo farti conoscere questa donna. – Nojiko si alzò in piedi e tolse e si voltò verso Dadan
- Piacere mi chiamo Nojiko.- Fece qualche passo verso quella donna e nel mentre estrasse dalla maglia una lettera bianca. – Mi manda Portugues D. Ace. - 
Alla bandita mancò il fiato per qualche secondo, quel nome anche le bruciava era una ccatrice sul cuore una ferita desitanata a far male in eterno.
- Ace? Ma che diavolo dici!.- S’arrabbiò e iniziò a sbraitare contro la ragazza. – Come osi prendermi ingiro? Chi sei un Marines? Una spia del govero? E’ chi diavolo sei.-  Le lacrime le uscirono veloce, non seppe dare una ragione precise a quelle piccolo goccioline salate.
-Nulla di tutto questo.- Le rispose calma Nojiko.- Io ero la fidanzata di Ace. Dtavamo assieme prima della sua morte.- Abbassò il capo e ingoiò a vuoto. – Sono anche incinta di suo figlio e purtroppo la Marina lo sa. Ace i ha detto di rifugiarmi qui da lei e mi ha detto di consegnarle questa. – Allungò la mano e le porse la lettera a Dadan che dopo qualche minuto di esitazione la prese. – Signora Dadan la prego, se lei non vuole una bocca in più da sfamare e creda che io sia di troppo l’accetto e sono disposta ad andarmene, l’unica cosa che mi importa è che mio figlio cresca qua. La prego.- Si fissarono negli occhi, erano l’una l’opposto dell’altra l’unica cosa che le accomunava era l’amore per Ace.
Dadan non disse nulla, prese la lettera e se ne andò in camera sua. Sui chiuse dentro a chiave e prese un respiro profondo.
 
 
Ciao vecchiaccia ci sei ancora? Immagino che sarai contenta che finalmente io e Rufy ce ne siamo andati, almeno hai due bocche in meno da sfamare no?
Bè sappi che di me non ti libererai tanto facilmente. Se stai leggendo questa lettera è perché Nojiko ce l’ha fatta ed è arrivata da te e quindi le cose non stanno andando bene. Ma immagino che una donna forte come te sia tranquilla e pazza come sempre. Volevo chiederti una cosa, probabilmente l’ultima. Abbi cura di lei e del nostro bambino. Te ne prego Dadan cresci mio figlio come hai cresciuto me fallo diventare forte e fagli capire, anche se a modo tuo, quando gli vuoi bene come ai fatto con me.   Saluta tutti ciao vecchia pazza.   
                                                                                        Ace.
 
 
L’inchiostro sbavò quando le calde lacrime di Dadan bagnarono il foglio, iniziò anche a singhiozzare e strinse a se il foglio. Le venne in mente quel bambino arrogante con le lentiggini che se ne stava sempre in disparte, che lottava per un pezzo di carne e che amava e proteggeva quella peste del suo fratellino. Gli mancavano, tutti e due , anzi tutti e tre.
- ACE IO PROTEGGERO’ TUTTI I TUOI CARI!.- Urlò alzandosi e tornando in sala.
- Dadan tutto bene?.- Le chiese uno dei suoi, lei non lo degnò di uno sguardo e con un gesto di stizza si pulì le lacrime dagli occhi.
- Nojiko sappi che qui sei la benvenuta.- Era tornata, Dadan ora aveva un motivo per vivere, ed era quello di proteggere il bambino del suo piccolo Ace. 
  
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