Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: saramichy    08/11/2011    4 recensioni
Bella ha sedici anni è la sorellina minore di Jasper che ne ha diciotto e si occupa di lei perché i loro genitori sono morti. All'improvviso una scommessa di Jasper metterà fine alla monotonia della loro vita e proietterà la piccola Bella nel mondo dei ricconi, dove incontrerà Alice ed Edward Cullen. Cosa potrebbe accadere se i due mondi così distanti tra loro collidessero? Tutti umani!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rieccomi, non sono sparita. Mi è servito del tempo per decidere che cosa far mangiare ai poveri invitati di Edward. Un bacio Sara e buona lettura!



una scommessa che cambia la vita



SETTIMO CAPITOLO: UNA CENA MOVIMENTATA



POV EDWARD



Ero uscito di pomeriggio, pensando di lasciare campo libero in cucina a Isabella. Me ne ero andato a fare una passeggiata e poi una corsa in moto, mi rilassava sempre ed anche quel giorno ebbe quell’effetto su di me. Una volta rientrato a casa, me ne andai a prepararmi per la serata. Sentivo un buon odorino provenire dalla cucina ed ero curioso di sapere che cosa Isabella avesse preparato di buono. Verso le otto arrivarono i miei amici ed io andai ad aprire la porta, visto che Isabella e mia sorella sembravano essere sparite. Feci accomodare tutti in salotto e andai in cucina a vedere a che punto era la cena. Quando arrivai in cucina, rimasi sorpreso, c’erano tanti di quei piatti già pronti che mi sembrava ci fosse da mangiare per un esercito, anche se in fondo me lo aspettavo. Isabella, in quel momento, stava preparando gli aperitivi e dovetti ammettere a me stesso che ero venuto in cucina proprio per quel motivo. Si girò verso la porta e nell’istante in cui mi vide, si mise a parlare.

«Sono già arrivati tutti? Stavo per venire di là a servire gli aperitivi. Edward, ci sei? Mi rispondi?» Ero rimasto imbambolato, non riuscivo a spiccicare parola, ma cercai di riprendermi.

«Si, sono arrivati tutti. Vedo con piacere che hai cucinato tutto il giorno, ci sarà da mangiare per un plotone di soldati. Andiamo, gli altri stanno aspettando in soggiorno.» Mi ero ripromesso di essere stronzo, ma in quel momento non ci riuscivo, forse era colpa di Isabella se ero diventato più tollerante. Se era riuscita a farmi addolcire in due giorni, avevo paura di sapere che cosa sarebbe successo alla fine della settimana. Andammo in soggiorno e James non perse tempo per fare una delle sue battute, alquanto spinte.

«Ecco la nostra stupenda cameriera. Hai ripensato a quello che ti ho detto, ieri sera?» Non riuscivo a crederci, non sarebbe mai cambiato, nemmeno con la sua ragazza vicino riusciva a contenere i suoi ormoni.

«La ringrazio, ma preferisco glissare sulla sua offerta e credo che dovrebbe pensare di più alla splendida ragazza che ha vicino, rispetto a me.» Mi stava venendo da ridere, Isabella era in grado di difendersi da sola da qualsiasi attacco, ma quello che era veramente divertente era l’espressione di James, quando Victoria gli diede uno scappellotto in testa.

«Vic, che diavolo ti è preso? Sai perfettamente che scherzo, non facevo mica sul serio. Non andrei mai a letto con una cameriera.» Questa si che era una dichiarazione d’amore, invece di dirle che la amava e non l’avrebbe mai tradita, le aveva detto che non sarebbe mai andato a letto con una cameriera. Questa cosa, tra l’altro, era falsa. Sapevo che James era stato a letto con più di una delle cameriere dei suoi genitori e ci aveva persino provato con quelle di altri amici.

«Sai che sei uno stronzo? Avresti potuto benissimo dirmi che mi amavi e mi rispettavi troppo per tradirmi, invece di fare certi discorsi.» Dovevo intervenire, altrimenti qui a fine serata sarebbe scattata una rissa.

«Andiamo, ragazzi, smettetela. Non mi sembra il caso di litigare per uno stupido scherzo. Ora che ne dici di portarci gli aperitivi, Isabella?» Lei sembrava essere estremamente soddisfatta del comportamento di Victoria, ma appena le parlai si riprese e riparlò.

«Me ne ero quasi dimenticata. Eccovi i vostri Bellini.» Così dicendo, posò il vassoio con gli aperitivi sul tavolo. Tanya, però, sembrò non gradire molto la scelta e lo disse apertamente.



bellini



«Edward, ma non ti ricordi che io sono allergica alla pesca. Isabella, ti dispiace farmi un altro tipo di aperitivo? Sai il mio ragazzo, a volte, ha la testa nelle nuvole.» Gesù, ma che avevo fatto di male? Io non ero il suo ragazzo, ma guardai Isabella che era sull’orlo di una risata e la incitai ad andare in cucina.

«Ma certo signorina Tanya, che cosa preferisce?» Tanya sorrise, compiaciuta e poi le rispose.

«Fammi un Martini, cara. Grazie.» Bella rientrò in cucina e nel giro di qualche minuto fu di ritorno con il Martini ordinato da Tanya, la quale si sentì forse padrona della situazione.



Martini



Proprio in quel momento, Rosalie fece un’osservazione che a me era completamente sfuggita.

«Edward, dove è finita tua sorella? Mi sembrava che tu avessi detto che anche lei sarebbe stata presente alla cena.» Accidenti, aveva ragione. Dove si era cacciata Alice? Guardai Bella, in cerca di aiuto e lei prontamente colse la mia supplica.

«Signorino Cullen, vado io a vedere se sua sorella è pronta.» Isabella si diresse di sopra a chiamare mia sorella, si stava comportando come una perfetta cameriera. Si rivolgeva a me e agli altri ospiti dandoci del lei, era ammirevole da parte sua e mi stavo divertendo a metterla in difficoltà. Pochi secondi dopo, fece la sua entrata in scena mia sorella, vestita in modo bizzarro. Portava un vestito a fiori rosa, che io non avevo mai visto in vita mia, la guardai di sbieco e lei si limitò ad alzare le spalle. Lasciai perdere, cercando di farle fare quello che voleva, ma Tanya non sembrava voler glissare su quell‘argomento.



vestito-fiori-rosa-1



«Alice, ma come ti sei vestita? Santo cielo, sembri una provincialotta.» Alice, la guardò molto male e poi le rispose a tono.

«Se io sembro una provinciale, tu sembri una prostituta. Guarda che razza di vestito scollato che ti sei messa. Cosa volevi farti controllare le tonsille da tutti i presenti?» Tanya era rimasta scandalizzata, anche se Isabella tratteneva le risate ed io con lei.

«Ma come ti permetti? Edward, tu non le dici niente?» Lo sapevo io che stasera ci sarebbero stati i fuochi d’artificio, mia sorella non tollera Tanya e quest’ultima non fa niente per andarci d’accordo.

«Ragazze, vi prego. Cerchiamo di non litigare, anche stasera. Ora che ne dite di spostarci in sala da pranzo?» Vidi Bella rientrare in cucina, probabilmente per prendere gli antipasti. Speravo solo che la cena sarebbe stata deliziosa come il profumino che aleggiava in casa. Ci accomodammo ognuno al proprio posto, vicino a me c’erano mia sorella e Tanya e gli altri si erano messi vicino alla propria metà, tranne James che era all’altro capo del tavolo, tra Emmett e Victoria. Sperai che la cena non finisse in tragedia, altrimenti avrei avuto sulla coscienza tutti, visto che l‘idea era stata mia. Bella arrivò in sala con dei piatti ripieni di insalata di mare e cozze gratinate al forno. Santo cielo, questa era decisamente una donna da sposare, sapeva cucinare qualsiasi cosa, persino il pesce. Speravo che tutto fosse all‘altezza della situazione, ma forse era scontato che lo fosse.


insalata_di_mare cozze_gratinate_al_forno



«Questa sera il menù prevede una cena a base di pesce, spero che tutto sia di vostro gradimento. Se gradite qualcos’altro io sono in cucina a preparare il primo.» Detto questo Isabella, se ne riandò. Tutti iniziammo a mangiare, dovevo ammettere che tutto era molto buono. Nessuna mosca volava, mentre mangiavamo quello che Isabella aveva preparato. Quando finimmo di mangiare gli antipasti, Isabella tornò e con fare molto professionale, tolse i piatti da tavola e li cambiò con quelli del primo. Quando riapparve dalla cucina, portava un enorme piatto di spaghetti allo scoglio e subito dopo portò anche un enorme piatto di polpo con le patate.


spaghetti_allo_scoglio polpo-e-patate



Emmett era meravigliato e si lasciò scappare un’esclamazione di meraviglia, verso Isabella.

«Credo di doverti fare i complimenti Isabella, era tutto ottimo e se i primi saranno come gli antipasti, credo che potresti avere un futuro assicurato come cuoca.» Quella che a lui sembrava un complimento, per Isabella era invece un modo per ricordarle la sua posizione inferiore alla nostra. Cercai perciò di farle capire che Emmett non intendeva offenderla.

«Emmett, intendeva dire che cucini molto meglio della nostra cuoca. Giusto, Emmett?» Lui annuì, mentre Isabella aveva una strana espressione sul viso, che non riuscivo a decifrare. Lei si ritirò in cucina, ma si vedeva che stava poco bene, così con una scusa mi allontanai dal tavolo per andare a vedere come stava. Entrai in cucina e la trovai appoggiata sul tavolino che piangeva, mi faceva male al cuore vederla così e mi avvicinai a lei da dietro, poi le posai le mani sulle spalle. Lei rimase spiazzata e cercò di nascondere le lacrime, pulendosi gli occhi.

«Che cosa ci fai qui in cucina? Dovresti intrattenere i tuoi ospiti, non ti preoccupare. Sarò professionale quanto basta, ma lasciami in pace.» Scossi la testa, questa ragazza era una testarda proprio come me.

«Emmett non intendeva offenderti, credimi. E’ l’unico qui dentro che non farebbe mai una cosa del genere, la sua è stata solo un’esternazione di meraviglia. Lo conosco da molto tempo e so perfettamente che non è il tipico ragazzo ricco e viziato che gode a prendere in giro gli altri. Tranquillizzati e quando ti sembra di stare meglio, vieni a portare i secondi. Isabella, nessuno aveva intenzione di prenderti in giro, te lo assicuro.» Non so perché avevo sentito il bisogno di dirle quelle cose, ma mi aveva fatto tenerezza. Era come se fosse una sorellina minore, proprio come se al suo posto ci fosse Alice. Ritornai in sala da pranzo, portando con me una bottiglia di vino bianco, giusto per celare le mie intenzioni. Tanya, appena rientrai, si complimentò per la mia scelta del vino. Quando Isabella riemerse dalla cucina portò in tavola una stupenda aragosta alla catalana e subito dopo un bel piatto di frittura di pesce. Accidenti, aveva pensato proprio a tutto, ero già pieno come un uovo ed ancora dovevamo finire i secondi, e avrei scommesso che ci sarebbe stato pure il dolce.


aragosta-alla-catalana frittura di calamari



Tanya, come al solito, si lamentò di non poter proprio mangiare l’aragosta in quanto era allergica pure a quella. Io invece stavo diventando allergico a lei, se proprio dovevo dire la verità. Era pesante, aveva fatto la svenevole tutta la sera, forse sperando che la facessi rimanere anche dopo cena, ma si sbagliava di grosso. Avevo già appuntamento con sua sorella Irina e non intendevo cambiare le mie abitudini solo per lei. Arrivò finalmente il momento del dolce e con mia somma sorpresa Isabella aveva fatto la cheescake ai frutti di bosco, il mio dolce preferito. La guardai un attimino spiazzato, ma fu Alice a rispondere alle mie domande.



cheescake ai frutti di bosco



«Mi sono permessa di chiedere ad Isabella di fare il tuo dolce preferito. So che ne vai pazzo e volevo farti una piccola sorpresa, fratellone.» Capivo solo adesso che la mia sorellina, nonostante il mio comportamento da farfallone, mi voleva un gran bene. La fine della serata fu un fuoco d’artificio continuato, perché Tanya se la prese con me per non averla invitata a restare ed io fui costretto a sbatterla fuori di casa. Per il resto mi era sembrata decisamente una bella serata e ne trascorsi il resto insieme ad Irina, che grazie al cielo, non parlava così tanto come Tanya. Potevo assicurare che era addirittura meglio di lei, anche a letto, perché pensava prima al mio piacere, piuttosto che al suo. La mattina dopo, comunque avrei avuto un risveglio piuttosto movimentato.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: saramichy