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Autore: Levineisabitch_    08/11/2011    5 recensioni
A ognuna di voi verrà assegnato un nuovo nome,una nuova casa,nulla sarà come prima.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Monique.'
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CAPITOLO DICIASSETTE
Stavo sistemando le mie valigie nella camera che mi era stata assegnata nel college di Londra, aspettando notizie da Michael e Davide.
“Ce l’abbiamo fatta, arriviamo tra un mese. So che è tanto, ma è meno di un anno (:” mi arrivò come messaggio.
Un mese senza di loro..era troppo, ma dovevo sopportare, pur di averli con me a Londra.
“Come avete fatto? :D” risposi.
“Vacanza - studio. Ceeeeerto.” Mi faceva morire dal ridere quel ragazzo.
“Bene, ti aspetto. *-*”
Ricontinuai a sistemare la mia roba e intanto cantavo What Goes Around Comes Around.
In quel momento entrarono due ragazzi, probabilmente convinti fosse la loro camera. E in effetti lo era, scoprimmo. Era da tre, ma c’erano solo due letti. Decidemmo che loro avrebbero diviso quello a una piazza e mezza.
I due ragazzi si chiamavano Christian e Marcus, erano simpatici, molto.
E fu così che passò anche quel mese, gli unici con cui parlavo erano i miei coinquilini perché pensavo sempre e solo a Milano e ogni tanto a Los Angeles. In entrambi i posti avevo lasciato un pezzetto della mia vita.
Christian e Marcus erano carini con me e avevo un buon rapporto con loro, ma nulla di speciale.
I due ragazzi che volevo e di cui avevo bisogno sarebbero arrivati da lì a poco, difatti pochi giorni dopo arrivò Michael.
La sua faccia non diceva nulla di buono, sembrava. La prima cosa che mi disse fu “Scusa.”.
Poi mi spiegò che Davide non era venuto perché non voleva soffrire per me. Diceva che sarebbe stato difficile.
Non lo capivo, non c’era nulla di difficile! Semplicemente non mi amava come diceva, a quanto pareva.
Passai la notte in bianco piangendo.
Chri e Marc mu guardavano soffrire in silenzio scambiandosi occhiate furtive, ignorando cosa si poteva fare per farmi sorridere.
-Se mi vendicassi?- chiesi a Michael una settimana e molti fazzoletti di carta dopo.
-Ne sei sicura? Non penso ti aiuterà.- si morse il labbro, cosa che facevo spesso pur’io.
-Ho già un piano, ma ho bisogno di te, ti prego.- lo implorai.
-Va bene.- sospirò, non era convinto, ma io sì.
Aspettammo qualche ora e dopo poco entrarono Chri e Marc.
-Ragazzi, ho bisogno di voi. Qualcuno che si fa baciare per un favore? Vi prego, è importante.- si guardarono e per poco non si uccidevano solo per me. Manco fossi stata una modella. Ero bella, ma non così tanto.
Marcus ebbe la meglio e ci baciammo, non sentii assolutamente nulla. Intanto Michael ci fece una foto.
Me la feci mandare sul cellulare e poi la mandai a Davide con dedica: “Grazie per avermi fatto capire che posso vivere senza di te.” Bene.
Non rispose né in quel momento né il mese dopo. Rimasi un po’ delusa, ma nemmeno troppo, anche se mi mancava da morire.
Passai un altro mese orribile, tra pianti e depressione. Michael cercava di starmi accanto, ma neanche lui sapeva come.
Il 27 luglio arrivò Davide a Londra, quando lo vidi mi sentii una stupida incredibile. Cosa gliene fregava a lui se avevo baciato un altro? Assolutamente niente. Poteva avere tutte le ragazze che voleva.
Io ero insignificante. Mi vide anche lui e mi venne incontro.
-Posso vedere la tua camera?- mi chiese.
Io, la ragazza che hai detto d’amare più di una volta, quella ragazza che darebbe tutto e dico tutto per te, sono qui e tu mi chiedi di vedere la mia camera? Ovviamente.
-Certo, vieni.- cosa potevo fare?
Lo portai nella camera e dentro c’erano Chri e Marc. Davide si avvicinò a Marcus e lo guardò male.
-Sei tu che l’hai baciata?- aveva un tono spaventoso.
Marcus non rispose e Davide lo prese per un sì.
Gli mollò un pugno sul naso e poi mi baciò.
Mi staccai subito da lui incazzata.
-Mi fai diventar matta! Non capisco cosa vuoi! Prima dici di amarmi e poi non vuoi nemmeno venire con me a Londra. Non ti capisco e mai lo farò. Sai quanto mi hai fatto soffrire? LO SAI?- ero un fiume in piena, non smettevo un secondo di parlare.
-Avevo paura di soffrire. Volevo dimenticarmi di te, perché ci perderemo, lo so. E non voglio soffrire, è così strano?- sentii le lacrime bagnarmi le guancie.
-Non si fanno soffrire le persone che si amano, nemmeno a volere. Così funziona da me.- io lo amavo, non c’era molto da fare.
-Dimmi che mi ami.- aveva paura non fosse così?
-Ti amo. Non ho mai trovato nessuno come te, magari non è per sempre, ma è per quanto basta.- gli risposi.
Mi prese per mano e mi baciò.
Così passammo un anno a Londra insieme e poi tornammo a Milano, dove mi permisero di rimanere fin quando volevo. Semplice, ci rimasi fin quando potei, fin quando morii. Non lasciai mai Davide, era la persona a cui volevo più bene di sempre, non potevo vivere senza di lui. E senza di Michael. Volevo un bene immenso anche a lui, decisamente.
Ed ecco che finisce la storia di una ragazza che per avere tutto prima l’ha dovuto perdere. La mia storia.
P.S.: La scommessa con Thomas non la vinsi mai, anzi la persi, perché non ci pensai più , avevo altro per la testa. E Davide e Thomas rimasero amici nonostante tutto, perché sapevano che il rapporto mio e di Thomas non era nulla più di amicizia.

NOTE AUTRICE.
Ecco, questo era l'ultimo capitolo. *gente che urla,gente che si dispera* No.
Scommetto che siete addirittura felici che ho finito *ww*
Passando alle cose importante...se siete prossimi al suicidio perchè ho finito, vi avviso che ho iniziato una nuova storia, la trovate qui:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=862010&i=1
   
 
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