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Autore: Saturn Hota    09/11/2011    1 recensioni
Adoro il personaggio di Bellatrix Black e ho voluto raccontare la sua storia secondo il mio punto di vista =)
Genere: Fantasy, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Famiglia Black, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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-" Muoviti Cissy o perderemo il treno"-
Narcissa correva a perdifiato trascinando il suo pesante baule con sè. Erano in ritardo, e ancora dovevano arrivare al binario.
La sorella la affiancò e insieme corsero verso la barriera del binario nove e tre quarti. Il fiammante treno rosso che le avrebbe portate a scuola era lì di fronte a loro.
-"Wow"- disse Narcissa, guardando ammirate il treno.
Io sbuffai. Era solo uno stupido treno.
-" Per Salazar Cissy, muoviti a salire. Non vorrai mica finire nello scompartimento con dei mezzosangue?"-
Mia sorella fu come scossa dalla mia ultima parola e si affrettò a salire sul treno. Come immaginavo. Gli scompartimenti erano quasi tutti pieni.
-" Maledizione"-
Passarono davanti ad uno scompartimento dove c'erano tre ragazzi che ridevano.
Uno di loro usci dallo scompartimento e mi bloccò la strada.
-"Ehi bambolina, perchè non entrate qui? Ci sono dei posti liberi"-
Lo guardai con disprezzo e stavo per rispondergli a tono quando il secondo ragazzo nello scompartimento disse beffardo:
-" Prima devi controllare il loro stato di sangue. Non vorrai mica farci mischiare con delle sporche mezzosangue o peggio ancora delle nate babbane."-
Le guance mi bruciavano. Io una Black considerata una vile mezzosangue? Come osava.
Mi girai verso di lui ed entrai nello scompartimento, ponendomi di fronte a quel ragazzo. Era biondo, magro con degli occhi grigi che mi fissavano come per valutarmi. Mi salì la rabbia e gli rifilai un sonoro schiaffo in pieno viso.
-" Come osi chiamarmi mezzosangue inutile essere! Io sono Bellatrix Black, discendente di una delle più nobili e pure famiglie di Purosangue. Non dimenticarlo!"-
Il ragazzo si portò la mano sulla guancia ormai rossa e mi guardò con odio.
Gli altri due ragazzi fischiarono e io tornai a prendere il mio baule. Guardai il ragazzo che mi bloccava la strada e quello subito si spostò per farmi passare. Avevano capito che ero pericolosa. Per nostra fortuna poco più avanti trovammo uno scompartimento vuoto e ci sistemammo lì.
-" Bella secondo me hai esagerato"-
Continuavo a guardare fuori dal finestrino.
-" Quel ragazzo ci ha insultate Cissy e io non perdono affronti simili. Gli è andata bene perchè ancora non conosco le maledizioni senza perdono, perchè sennò un Cruciatus non gli e lo levava nessuno."-
Cissy non rispose e continuò a leggere la Gazzetta del Profeta.
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Finalmente lo Smistamento. Non vedevo l'ora. Narcissa vicino a me tremava. Io la guardai e la presi per le spalle.
-" Guardami"- le ordinai.
Lei mi guardò. I suoi occhi blu erano velati di lacrime.
-" Tu sei una Black, questo comportamento è indegno di te"-
-" Lo so. Ma ho paura di non essere smistata nella tua stessa Casa! Te sarai chiaramente una Serpeverde. Ma io no, siamo cosi diverse."-
Resistetti all impulso di darle uno schiaffo.
-" Finiscila! Te finirai sicuramente a Serpeverde. Nessuno ci dividerà."-
-" Black Bellatrix"- Cissy cercò di prendermi la manica della veste ma io camminai decisa verso il Cappello Parlante. Intorno a me sentivo molte voci, che pronunciavano il mio nobile cognome. Alcuni anche con paura. Bene. La cosa mi faceva molto piacere.
Appena il cappello parlante fu messo sulla mia testa, una vocina stridula e parecchio fastidiosa mi parlò:
"Bene un'altra giovane rampolla Black. Vedo molta determinazione in te e sei destinata a fare grandi cose. Hai un cervello e un talento niente male cara mia e..."
Io sbuffai annoiata da tutte quelle chiacchiere.
"Ti sto infastidendo per caso signorina?" la vocina fastidiosa si era fatta severa.
"Abbastanza. So benissimo a quale Casa appartengo. Non vedo a cosa servono tutte queste inutili chicchiere sulla mia bravura e grandezza"
"Ah si? Beh con questo temperamento sicuramente finirai a quella che più ti merita ossia Serpeverde."
Mi sfilai il cappello dalla testa e mi diressi verso il tavolo di Serpeverde che applaudiva.
-"Ciao"- mi disse un ragazzo moro seduto di fianco a me, che mi porgeva la mano.
-"Silenzio! Devo assistere allo Smistamento di mia sorella". Mi voltai verso di lei. Tremava. Era assolutamente ridicola. Che bisogno c'era di tremare? Era forse spaventata? La paura era per i deboli e lei essendo una Black non si doveva mostrare tale, perchè lei non era debole.
Il Cappello Parlante la smistò subito in Serpeverde e lei corse verso di me e fece per abbracciarmi ma io la fulminai con lo sguardo. Per la barba di Merlino noi siamo Black, non mostriamo i nostri sentimenti in pubblico. Le sorrisi solamente e lei ricambiò dimostrando di aver capito le mie intenzioni.
-"Quindi loro le conosci?"- chiese lo stesso ragazzo di prima ad una ragazza che mi dava le spalle.
-" Si sono le mie due sorelline"-
Narcissa di fianco a me trattenne le lacrime e il respiro. Io provai una sensazione di fastidio guardando negli occhi Andromeda Black, la mia "defunta" sorella.
-" Ciao Cissy, ciao Bella"- disse lei sorridendoci. -" Benvenute nella casa di Serpeverde"-
-" Io per te sono Bellatrix"- le risposi io.
Lei sollevo un sopracciglio.
-" Vedo che non sei cambiata per nulla, sempre la solita altezzosa!"-
-"Non ho niente a cui spartire con una traditrice come te Andromeda"-
Qualcuno mi mise una mano su una spalla e io mi voltai per intimare a quel qualcuno di togliere la sua mano dalla mia spalla. Incrocia gli stessi occhi grigi del ragazzo che avevo schiaffeggiato sul treno.
-" Vedo che siamo nella stessa Casa. Bene almeno potrò fartela pagare!"-
Io risi.
-" Tu farla pagare a me? Rido solo al pensiero. Leva la mano dalla mia spalla"-
Il ragazzo stava per prendere la bacchetta, ma una voce femminile lo fermò.
-" Fermati Lucius! Guai a te se fai anche solo una mossa!"-
Una ragazza dalle stesse caratteristiche di Lucius si avvicinò a noi. Aveva i lunghi capelli biondo platino raccolti in una coda alta da cui scendevano aggrazziati dei boccoli, i suoi occhi grigi erano fissi sul ragazzo, che tolse la mano e abbassò lo sguardo.
Le movenze della ragazza erano aggrazziate e delicate.
-" Piacere io sono Lucretia Malfoy. Perdona mio fratello Lucius, ma tende a fare lo spaccone a volte!"-
Lucius rivolse uno sguardo adirato alla sorella e si allontanò, rosso in viso, il più lontano possibile da noi.
-" Piacere mio io sono Bellatrix Black"- dissi io stringendo la mano che Lucretia mi porgeva.
Lei mi sorrise. Andromeda sbuffò e noi due ci girammo verso di lei.
-" Non dovresti essere cosi indulgente con la mia sorellina Lucretia. Sa difendersi benissimo da sola. Fidati, non ha un buon carattere ed è sempre pronta a litigare. La colpa quindi non è tutta di tuo fratello!"-
Io arrossì vistosamente e feci per rispondere a tono a quella traditrice, ma Lucretia fu più veloce di me.
-" Indubbiamente voi due siete completamente diverse Anromeda. Mi sono sempre chiesta, come tutti noi del resto, come mai sei finita nella casa di Serpeverde. Il Cappello l'avrà fatto solo per il sangue che ti scorre nelle vene. Noi sei degna di stare in questa Casa e tantomeno di criticare il mio operato."-
La traditrice si alzò e guardò Lucretia. Erano alte uguali. I capelli di Andromeda erano lunghi e ricci, ma di un caldo color ciocolata, come gli occhi.
." Mia cara Lucy, nessuno ti ha chiesto niente. Volevo solo avvisarti che quella che ti stai mettendo vicina è una serpe quanto te. Deduco da questo che due esseri cosi velenosi insieme non possono che andare d'accordo."- detto questo si alzò e andò a mangiare al tavolo di Corvonero, accolta da tutti con gioia.
Lucretia mi sorrise.
-" Non considero più Andromeda, una mia parente. Da quando ha lasciato casa, per me lei non esiste più."-
-" Fai bene! Una come lei è indegna di te! Vuoi venire a mangiare con me e le mie amiche?"-
-" Volentieri!"- mi alzai dal tavolo e feci per seguirle.
-" Lucretia, può venire anche Narcissa mia sorella?"-
-" Certo! Saremo liete di accoglierla nel nostro Slytherin Club!"-
Cissy ci seguì. Ogni tanto scuoteva la testa e guardava in direzione di Andromeda, che ci dava ostentatamente le spalle.
   
 
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