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Autore: ParanoidxX    09/11/2011    8 recensioni
-Tu sei quel ragazzo carino che ha un sacco di ammiratrici , giusto?-
-Si- annuì , atteggiandosi.
-Umh..Tom , Tom Kaulitz?-
-Esatto- si compiaceva ad ogni domanda e risposta.
-Quello del viagra , si?-
-Già , propr..- un momento , come? –No io..-
-Peccato- sospirò , scrollando le spalle –Sei così giovane..-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che non è da me tutto questo ritardo ma la scuola non mi sta dando respiro , sul serio. Non vedo l’ora che arrivi Natale!
Ringrazio velocemente :

-Memy881
-Layla
-Aliens
-_Francesca_
-Elibeke

Grazie a voi e a tutte le altre che hanno letto senza commentare.
E se qualcuna non riesce a seguire il filo logico , vi dico : ogni cosa a suo tempo v.v .

Buona lettura!




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-…Allora Tom?Tomi?-

Per tutto il viaggio di ritorno , nella sua audi , Bill non aveva fatto altro che parlare , parlare , parlare e ancora parlare.

Per Tom , però , risultava un basso rumore di sottofondo.

Crudele da dire , già , ma necessario dal momento che da una parte si concentrava per evitare un brutale incidente , dato che alla guida c’era lui , e dall’altra i suoi pensieri erano altrove.

Precisamente a quello accaduto qualche ora prima , all’uscita del Katsuya restaurant.

I paparazzi e la fan erano li , a circondarli , gasati e frizzanti come sempre. Non ne era infastidito , per nulla , anzi , dopo mesi e mesi di silenzio e di vita quasi normale , tornare ad essere protagonista di certe situazioni , sommerso da flash e domande , era quasi..piacevole?

Qualcuno però gli aveva rubato la scena e , da classico e perfetto egocentrico , non era riuscito a digerire la cosa.

Ricordava il nome urlato.

Shadi Kurt.

Cognome tipicamente tedesco ma un nome così strano che temeva di aver sentito male.

D’altronde da ateo che era non poteva certo sapere che si trattava di un nome puramente ebreo.

Shadi Kurt..

-Bill- piantò la quinta e accelerò , come era solito fare.

-Tom- rispose lui , girando il viso per guardarlo –Non hai ascoltato neanche una parola di quello che ho detto , vero?- piagnucolò come un bambino viziato.

-No- rispose in tutta sincerità , sapeva che farneticare era inutile con lui. –Ascolta- ma non parve dar peso alla cosa –Shadi Kurt..-

-Ah si- esultò , sbuffando poi –Mi sarebbe tanto piaciuta conoscerla- sprofondò nel sedile , deluso.

-Perché , chi è Shadi Kurt?- aggrottò la fronte , senza distogliere lo sguardo dalla strada.

-Oh Tomi , possibile che non segui neanche i programmi di gossip? E pure li trasmettono ogni mattina in tv-

-Scusa tanto se nei miei giorni di ferie voglio dormire fino a tardi-

-Fino all’ora di cena , intendi?- lo schernì , puntualizzando.

-Fai poco lo spiritoso- ribadì ammonendolo –Chi è costei?- perseverò.

-Shadi Kurt , sai quella ragazzina famosa , figlia di uno scrittore.. –

Dal silenzio del fratello poté ben comprendere il suo disappunto.

Sospirò –Tom , la ragazza che l’anno scorso volevi scoparti-

-E capirai!- sbottò l’altro –Ce ne sono state almeno cento che volevo farmi- rispose schietto.

-Sei scandaloso.-

-Bill , pochi giri di parole. Chi è Shadi Kurt?-

-Nulla.. nessuno. Semplicemente è la ballerina di hip-hop più giovane e portata che il mondo abbia mai conosciuto. Una sciocchezzuola-

-Ed è più famosa di noi?- sembrava quasi oltraggiato.

-Il tuo ego non ha limiti , eh?- commentò sarcastico , inarcando un sopracciglio. –Beh si , specialmente dopo il suo incidente-

-Quale incidente?-

-Oh , mi hai preso per Novella duemila?- rimbeccò risentito , incrociando le braccia al petto –Domani connettiti ad Mtv e segui il gossip come faccio io-

-Seguire il gossip è da froci- borbottò per poi rendersi conto troppo tardi cosa aveva involontariamente insinuato.

Bill rimase in silenzio , Tom non poteva guardare il suo viso concentrato sulla guida : sapeva però che era contratto in una smorfia risentita e di disapprovazione.




Tornò a casa a mezzanotte inoltrata.

Lentamente diede l’ultimo scatto alla serratura e , delicatamente , aprì la pesante porta d’ingresso , evitando in tutti i modi di farla cigolare.

Suo padre e sua madre sarebbero divenuti l’esatta reincarnazione di satana se solo l’avessero vista rincasare così tardi.

Specialmente con le restrizione che le avevano imposto.

Salì in camera sua , una volta chiusa con calma la porta di casa , e , una volta dentro , si buttò di peso sul suo morbido ed enorme materasso matrimoniale.

Sospirò , prendendo un cuscino soffice e premendoselo sul viso.

Aveva rischiato.

Anzi no.

Non rischiato.

I paparazzi come minimo le avevano scattato venti foto e fatto talmente tanti di quei video da poterci creare un film.

Riusciva già ad immaginarsi i notiziari , i canali di rumors e gossip , spettegolare e chiedere “cosa ci faceva Shadi Kurt in quel vicolo buio e stretto?”

E da li sarebbero nate le ipotesi più possibili e immaginabili.

Non si sarebbe meravigliata se una di essere riguardasse gli alieni o roba mistica , era già successo altre volte.

Assurdo.

Si liberò dal cuscino , tornando alla difficile realtà , e si tirò a sedere sul letto.

Dopo essersi tolta le scarpe , salì in piedi sul materasso , sfilandosi i jeans , restando così in intimo. Si ributtò nuovamente seduta sul letto , piegando il ginocchio destro , esaminandolo con malinconia.

Quanto tempo era trascorso?

Due mesi?

E la sua articolazione non era ancora del tutto guarita.

Gonfia , rossa , forse anche a causa della corsa improvvisa e lunga.

Il medico le aveva detto che sforzarsi era severamente vietato.

Lei l’aveva fatto.

Tanto non aveva più alcuna importanza.

Sospirò nuovamente , stendendosi e abbracciando il cuscino.

Chiuse gli occhi , addormentandosi profondamente , così stanca che la sua mente rifiutò di perdersi in qualsiasi pensiero o complesso.




Fu brusco il suo risveglio.

Tanto , troppo brusco.

-Sonno?- sua nonna , nel letto d’ospedale , sorrise nel vederla sbadigliare.

-Un po’- ammise , scrollando le spalle e sbracandosi nella sua sedia in plastica.

-Shadi- l’ammonì l’anziana –Sei una ragazza , contegno!-

-E dai , nonna.. non rompere- sbuffò , roteando gli occhi.

Voleva molto bene a sua nonna , ricoverata a causa della sua età avanzata.

Aveva ben più di ottantacinque anni ma ai suoi occhi pareva ancora una ragazzina adolescente , quasi sua coetanea , perché con lei si poteva parlare di qualsiasi cosa.

In sostanza era una nonna molto , molto moderna.

-Oggi niente scuola , come al solito?-

-No.- abbassò lo sguardo , sospirando.

-I giornalisti non ti lasciano in pace , eh?-

-Già-

-Ah , ai miei tempi non esistevano queste cose-

Shadi sorrise , impuntando i gomiti sul materasso e sorreggendosi il viso con le mani –Raccontami un po’ una delle tue storie.. com’era il millenovecentoquaranta?-

-Discreto. Non c’erano i piercing , altrimenti ora sarei peggio di te- ridacchiò dolcemente e anche la nipotina sorrise divertita.

Nella stanza entrò poi un’infermiera , dicendo che era arrivata l’ora dei controlli.

-Vado da Rebeckah- annunciò la ragazzina , alzandosi dalla sedia.

-Fa attenzione , amore-

-Si..nonna Annerie- ed uscì.

  
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