Coperta dal gelo
Immersa nel gelo di me stessa,in questo inverno di durezza
che sferza il candore della pelle,
graffia e secca il sangue vivo.
Lacrime antiche, già prosciugate
di tutto il loro aspro fiato,
mi tirano le guance, le bruciano,
le accendono nel panico.
Ma è cambiato il vento.
Mi copri con setose coltri di Sole,
mi porti via dal disperato
morire, desiderio di chi paventa
il rischio. Il Timore rimane,
e respira lungo le mie spalle,
trascina brividi nelle ossa,
ma un sospiro caldo con dolcezza
mi tiene la mano sul viso.