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Autore: Dreamersan    11/11/2011    9 recensioni
"Padre, forse stiamo commettendo un errore e se fosse veramente il nostro Edward?" provò a intervenire mio padre, lo guardai speranzoso.
"Menzogne, solo i diavoli hanno gli occhi color sangue!" mi sputò le parole in faccia.
"Mostrami il resto del viso!"
No, questo no, vi prego...
Il nonno mi si avvicinò a grandi falcate, mi afferrò per i capelli e fui costretto ad alzare la testa.
Alla vista del mio volto ed in particolar modo dei miei occhi rossi emise un urlo rabbioso, poi senza esitazione mi afferrò la mascella e mi ordinò di aprire la bocca con rabbia… a quel mio gesto seguì un altro urlo se è possibile ancora più furioso.
"Guarda, Edward! Guarda anche tu Carlisle! E spiegatemi come avete fatto a non rendervene conto! È una vita che vi istruisco per dare la caccia ai demoni e voi come degli sciocchi vi siete fatti abbindolare! Avanti, non fate quelle facce, ditemelo! Coraggio, ditemi che non li avevate notati! Perché anche gli stupidi se ne sarebbero accorti, ha delle zanne che sembrano quelle di una tigre, stolti!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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LA GUERRA NON PERDONA

Capitolo 58- Le fiamme dell'Inferno

Il suo sangue... era... era come una droga e io ne volevo ancora, sempre di più.

Era... era quanto di più dolce avessi mai assaggiato ed era indescrivibile il piacere che provavo nel succhiare quel nettare delizioso, ma nonostante questo ogni minuto che passava, lei era sempre più debole.

<< Edward, ti prego... >> la sentii implorare senza voce mentre le sue braccia cercavano inutilmente di spostare il mio corpo di pietra.

Le strinsi il capo con violenza e bevetti ancora più avidamente dal suo tenero collo, era quasi senza forze, le gambe non riuscivano più a reggere il peso del suo corpo e dopo un paio di secondi cadde impotente fra le mie braccia.

Mi dispiace Bella, ma io non ci riesco, non posso fermarmi.

Una volta mi hai detto che amare non è mai sbagliato, ma ti sbagliavi.

A cosa ha portato il nostro amore alla fine?

L'amore...

Dovrebbe essere la forza più pura e potente del mondo, ma allora perchè?

Perchè stava accadendo tutto questo?

Ti avevo promesso che non ti avrei mai fatto del male e tu... e tu ti sei fidata di me come un piccolo uccellino che ingenuo si avvicina alla bocca di un serpente...

La mia mente era sempre più annebbiata, sentivo solo il mio corpo diventare sempre più caldo e il sangue accarezzarmi dolcemente la gola e tutto questo mi provocava piacere e mi piaceva... Dio quanto mi piaceva...

La mia anima stava per macchiarsi del sangue più puro quando una lacrima, una sua piccola lacrima cadde sulla mia guancia.

Come un secchio d'acqua gelida quella piccola goccia salata risvegliò l'essere umano che era in me riuscendo a darmi la forza per fermarmi.

Mi ci vollero un po' di secondi prima di poter ragionare di nuovo lucidamente e per rendermi conto della situazione che mi si parava dinnanzi agli occhi.

Lei giaceva lì, ferma fra le mie braccia, pallida come la morte e con gli occhi bagnati da mille lacrime silenziose... Il suo cuore batteva lentamente e le labbra un tempo rosse come il peccato erano diventate secche e viola, come i petali di un fiore sfiorito.

Il mio viso si trasformò ben presto in una maschera di puro terrore.

I miei occhi si spalancarono diventando immediatamente lucidi.

Le toccai piano una spalla, in stato di shock, ma lei non si mosse.

Provai ad aprile la bocca, ma le mie labbra si mossero senza pronunciare alcun suono.

Questa...

Questa non poteva essere la realtà, lei non poteva essere morta, io non potevo averla uccisa!

<< Bella... >> la chiamai con la vocce rotta dal dolore.

Niente, nessuna risposta. 

<< Bella! Rispondimi, ti prego... >> la supplicai disperato.

Le asciugai le lacrime dal viso, poi guardai tremante i due segni insanguinati sul suo collo.

No...

Non potevo averlo fatto davvero... Io non...

<< Isabella... Ti prego... ti prego non morire, non puoi lasciarmi, non così! >> singhiozzavo senza lacrime sempre più forte.

Strappai un pezzo della mia camicia avvolgendoglielo rapido attorno al collo.

<< Isabella, coraggio! Tu devi vivere! >> urlai abbracciandola disperato prima che un rumore di vetri spezzati mi facesse sobbalzare.

No!

Non poteva accadere proprio ora!

Lui... Lui era quì e questa volta ci avrebbe uccisi tutti.

Strinsi Isabella contro il mio petto e gli ringhiai contro sconvolto.

Il suo sguardo si posò prima sul collo della mia ragazza e poi su di me; in un primo momento mi fissò incredulo poi notando il mio sguardo disperato esplose in una fragorosa risata.

 << Beh... Vedo che alla fine il tuo grande amore ha vinto proprio su tutto! >> disse divertito, ai suoi occhi in quel momento ero più che ridicolo.

<< Sta zitto!>> ringhiai furioso ottenendo come reazione una sua risata ancora più forte.

<< Io... Io non ci posso credere! Dopo tutti quei discorsi sul bene, sulla famiglia e sull'amore tu... tu ti sei nutrito di lei! E il fatto che tu avessi giurato di amarla non fa altro che rendere questa scena ancora più ridicola >> disse cercando di ridarsi un contegno.

<< Taci, tu non sai niente di me e Isabella >> lo accusai.

<< Forse hai ragione, ma dico solo quel che vedo. E indovina cosa vedono i mie occhi in questo momento? Una bella ragazza mezza morta fra le tue braccia. Come hai potuto farle questo Edward? Lei pensava che tu l'amassi, ma l'unica cosa che tu abbia mai amato in lei non era altro che il suo sangue!>>

<< Questa è tutta colpa tua, sei stato tu a rendermi un mostro! >> lo accusai.

<< Che ingrato! Ti ho donato la vita eterna e osi pure lamentarti? >> disse fingendosi offeso.

<< Tu mi hai ucciso e mi hai condannato a un esistenza fatta di morte e di sangue! >> ringhiai.

<< Ma non sono mica stato io a dirti di ucciderla, o mi sbaglio? Il tuo posto non è più quì Edward, quanti tuoi familiari dovrai ancora uccidere prima di poterlo capire? >> domandò guardandomi come si osserva un bambino incapace di comprendere un fatto lampante.

<< Lei non è morta! >> urlai con tutto il fiato che avevo.

<< Non ancora... Ma credi veramente che potrebbe ancora amarti se riuscisse a riprendersi? Come pensi che ti guarderebbe? Non certo con un sguardo pieno d'amore... No, aspetta prima di ribattere, ho una proposta da farti... >>

<< Non accetterò nessuna proposta da te >>

<< Unisciti a me, come ti ho detto prima la tua vita non è più quì e se lo farai io guarirò la tua bella... >>

Provai a leggere i suoi pensieri, ma per qualche strana ragione non ci riuscii.

Guardai il viso pallido del mio amore, era inutile che lo negassi, stava morendo ed io avrei fatto qualsiasi cosa pur di salvarla.

<< Accetto... >> mormorai con un filo di voce, senza pensarci troppo.

<< Molto bene, hai fatto la scelta giusta! >> prima che potessi rendermene conto il suo viso divenne come quello di un animale e mi diede un colpo talmente forte da farmi spaccare il muro e arrivare nell'altra stanza.

In quel momento mi resi conto di come esattamente volesse salvare Isabella, ma quando tornai di corsa nell'altra stanza lui l'aveva già morsa.

Lo colpì furioso con tutte le forze che avevo fracassando un'altra parete, ma lui continuava a ridere.

 Ero stato un stupido.

<< Così mi piaci ragazzo, tira fuori il vampiro che è in te! >> esclamò.

<< Assassino! >> urlai dandogli un altro pugno in pieno viso.

<< Edward, cosa succede? >> il rumore provocato dal nostro scontro aveva svegliato tutti che ora osservavano prima me e poi l'altro vampiro.

Gli occhi del mio migliore amico si spalancarono e si riempirono di lacrime quando vide sua sorella buttata sul tappeto e sporca di sangue.

<< Oh mio Dio! Bella! Bella, rispondimi! >> gridò Emmett prendendo fra le sue braccia Isabella che aveva iniziato a urlare per il dolore della trasformazione.

<< Edward, cos'è successo? >> chiese mio padre osservando profondamente turbato la mia bocca sporca di sangue.

<< Lui... Lui l'ha uccisa >> ringhiai fuori di me e gettandomi nuovamente all'attacco.

Il vampiro riuscì a schivare il primo pugno, ma il secondo lo colpì nello stomaco facendolo piegare in due per il dolore.

 Ci azzuffammo come due animali distruggendo mobili e pareti sotto lo sguardo incredulo della mia famiglia.

Non avrei mai voluto che mi vedessero in quello stato, ma se volevo vincere dovevo tirare fuori tutta la mia forza di dannato.

<< Sai qul'è l'unico modo per ucciderci Edward? >> mi domandò quando ormai l'avevo afferrato per la gola sollevandolo da terra.

<< Qual'è? >> domandai sprezzante; il vampiro mi sorrise e prendendo la candela sopra il tavolo la buttò sul tappeto.

<< Il fuoco! >> esclamò liberandosi dalla mia presa e dandomi un calcio in pieno stomaco. 

Nel frattempo l'incendio aveva iniziato a diffondersi, le tende bruciavano annerendo il soffitto e i vetri, il calore stava aumentano in maniera smisurata e la mia famiglia aveva iniziato a tossire per il fumo.

<< Uscite! >> gridai preoccupato.

<< Emmett, portali fuori di quì! Penserò io a Bella, scappate! >> dissi, leggendo nella sua mente.

<< Non preoccuparti per me, io non morirò, sarà lui a morire! >> ringhiai afferrandolo per la giacca e lanciandolo contro l'armadio del salotto che si distrusse all'istante.

Il fuoco aveva reso il mio corpo gelido caldo come quello di un essere umano; dovevo sbrigarmi o sarei morto per la seconda volta...

Dovevo...

Dovevo riuscire a salvare Isabella.

<< Perchè continui ad attaccarti in questo modo alla tua vita umana? I tuoi sentimenti sono patetici, ti rendono debole! >> disse guardandomi minacciosamente.

<< Ti sbagli, mi danno la forza per continuare a lottare. Solo quando una persona deve proteggere qualcosa di veramente importante può diventare realmente forte... Ed è per questo che tu perderai! >> ringhiai afferrandolo per il braccio e mordendo talmente forte il suo collo da riuscire a staccargli la testa che rotolò sul tappeto venendo subito avvolta dalle fiamme.

Smembrai il resto del corpo del vampiro e lo buttai nel fuoco, guardandolo bruciare, era finito, era tutto finito.

Un sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra, avevo vinto, l'avevo ucciso, ma nonostante ciò tutto questo non mi avrebbe reso la mia vita umana e mentre le fiamme si riflettevano nei miei occhi rossi mi lasciai andare contro la parete e ripensai alla mia esistenza, a mio padre, a mia madre, a Bella e capii che non ci si accorge di quello che si ha finchè non lo perde.

Su una cosa il mio creatore aveva ragione, ormai io non ero più uno di loro, il mio mondo fatto di tenebre e sangue avrebbe finito per portargli via tutta la gioia dal cuore.

Ormai era realmente tutto finito e avevo avuto bisogno di rischiare di ucciderli tutti per capirlo.

Sentivo Carlisle e mio padre urlare disperati il mio nome, ma era finita.

Il fuoco aveva bruciato tutto quello che ero stato e ora stava bruciando anche le ultime lacrime del mio amore.

Mi inginocchiai davanti al mio angelo sfiorandole il viso con la punta delle dita. 

<< Puoi perdonarmi? Mi dispiace così tanto... >> dissi accarezzandole dolcemente e prendendola fra le braccia.

Mi voltai verso la mia famiglia, quella sarebbe stata l'ultima volta in cui li avrei visti.

Incrociai gli occhi di Carlisle e gli sorrisi finchè le fiamme mi impedirono di vederlo.

Abbracciai forte la mia Bella, sorridendole tristemente.

<< Ce ne andremo amor mio, solo io e te e staremo insieme per sempre >> mormorai baciandole la fronte e sparendo in mezzo alle fiamme con lei fra le mie braccia.

 

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Eccoci quà, all'ultimo capitolo di questa lunghissima storia... che dire? Con queste poche righe si conclude un ciclo durato due anni... 

Sono stata molto indecisa per quanto riguarda il finale, l'idea di far finire tutto con un incendio l'avevo già dai primi capitoli della storia, ma non sapevo se concludere in maniera drammatica o con un bel lieto fine...  

Devo essere sincera però; i finali del tipo "e vissero per sempre felici e contenti" con Bella, Edward, il bambino e tutta la famigliola felice non mi son mai piaciuti, anzi il più delle volte li ho sempre trovati ridicoli... per carità, non fraintendetemi, ho letto storie con il suddetto finale che mi son piaciute veramente tanto, il mio è solo un discorso molto generale.

Giro su questo sito da parecchi anni ormai, specialmente nella sezione di Twilight e soprattutto negli ultimi tempi ho notato che ormai le storie son quasi tutte uguali, quasi tutte han lo stesso inizio e lo stesso finale e anche per questo volevo fare qualcosa di diverso.

Ho sempre voluto dare alle mie storie un pizzico di verità e noi tutti sappiamo che nella vita reale non sempre va tutto per il meglio. Le persone muoiono, commettono sbagli, soffrono, ma il più delle volte la sofferenza riesce ad aprire loro gli occhi sulla realtà del mondo e aiuta a comprendere gli altri. Il dolore, la morte e la sofferenza fanno parte della vita reale che senza non si potrebbe più chiamare tale, quindi perchè creare una realtà dove tutto finisce bene e tutti son felici?

Dopo molti dubbi e indecisioni quella di lascire un finale un po' aperto mi è sembrata la scelta migliore.  

Per alcuni di voi forse Edward e Bella si salveranno e vivranno felici e contenti per l'eternità, per altri invece moriranno nell' incendio...

Sta a voi decidere cosa credere ;)

Spero che possiate capire questa mi decisione e non avercela troppo con me xD

In ogni caso mi sento in dovere di  ringraziarvi per tutto il sostegno che mi avete dato in questi due anni, senza di voi probabilmente avrei mollato la storia a metà, visto che come ho spiegato anche nelle note dei capitoli precedenti nell'ultimo periodo ho perso quasi ogni interesse per la saga...

Mando un ringraziamento speciale a tutti i recensori e i lettori silenziosi che mi hanno seguito sin dall'inizio ;)

Come ultima richiesta mi piacerebbe che tutti coloro che han letto la mia storia lascino un piccolo commento per dirmi cosa ne pensino del finale e della storia in generale, per me sarebbe molto importante :)

Con affetto.

Dramerchan

 

 

 

   
 
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