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Autore: MissCherie    11/11/2011    6 recensioni
Lei lo odiava con tutto il suo cuore, lo aveva amato ... Lui la stuzzicava in tutti i modi possibili , ma l'avrebbe amata .. Da una scommessa era nato l'inimmaginabile, da un bacio era scoppiato il desiderio. Due vecchi amici, divisi dall'odio, ma che con il passare dei giorni valicheranno ,in un Estate focosa , il filo di quello che noi chiamiamo Amore ... 
“Perché quello era un bacio rubato dal passato, un bacio privato dei ricordi perché troppo perfetto, un bacio rubato perché aveva completamente ammaliato il mio cuore […] In quell’estate, avevo imparato ad amare proprio lui, il ragazzo che odiavo con tutto il cuore, ma che era diventato il centro di ogni mio pensiero … "
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
 


 Vivo con la speranza che il mio cuore possa curarsi dal passato ... 



Con la faccia appoggiata teneramente sul cuscino , gli occhi chiusi e leggiadri mentre guardavano un film chiamato “sogno” , le labbra dischiuse senza emettere nessun tipo di suono e i capelli sbarazzini scompigliati … Beh , Riccardo era il ragazzo più tenero che io avevo mai visto. A volte rimanevo lì, in camera sua, a guardarlo per ore a disegnare i tratti del suo viso angelico seppur così buffo e amorevole . Eravamo vicini di casa dalla nascita però , chissà come, quando Fede era il mio migliore amico, a lui non lo avevo mai visto. Forse per il fatto che la mia vita, a quel tempo, girava completamente attorno a quel ragazzo sfrontato o forse perché non avevo mai voluto vedere con i miei occhi quello che realmente mi circondava. Mio fratello Filippo era un suo conoscente e , grazie a lui, eravamo diventati ottimi amici. Che dire! A volte i fratelli o le sorelle servivano a qualcosa. Riccardo era sempre stato un mio punto di riferimento dopo che io ero ritornata qui a Capri con la mia famiglia, sempre stato la mia piccola ancora di salvezza dalla quale rifugiarmi anche le notti nelle quali non riuscivo a dormire. Scavalcavo il davanzale e Puff … entravo nella sua camera come se niente fosse. Ormai il ragazzo aveva capito che la sua stanza era come una casa per me e così mi lasciava sempre aperta la finestra, aspettando un mio possibile agguato. In quel momento tenevo tra le mani ,stretta, la matita mentre continuavo a guardare il suo viso coperto da una bellissima smorfia . Chissà cosa stava sognando. Sospirai e guardai la piccola bozza che avevo tirato giù dopo una prima “ analisi” del suo volto e sorrisi. Avevo una passione sfrenata per il disegno. Quando prendevo un pennello in mano, sentivo che mi si apriva un mondo fatto dei miei sogni, delle mie paure e delle mie incertezze le quali potevo dipingere su un telo e vederle realmente per poi fermarmi a pensare al perché di quel disegno . La mia mente era come un vortice, pieno di parole, pieno di immagini senza un vero significato .. ma che se le guardavo bene, sapevano trasmettermi una grande emozione . Tutto ciò lo avevo ripreso da mia madre Anna, alla quale volevo un grande bene. Lei ,per me, non era mia madre. Era la mia migliore amica , quella che non mi avrebbe mai giudicata male, quella che mi poteva dare veri e amorevoli consigli, quella che non mi avrebbe mai detto una bugia per il mio bene. A volte mi ritrovavo a pensare a Veronica, alle sue supposizioni, ai suoi scherzi … Eh si, lei era la mia migliore amica eppure non riuscivo a dirle del tutto la verità per paura che poteva prendermi in giro o tutt’al più non dirmi nulla e fregarsene come era suo solito. Benché le volessi bene, Vero, aveva anche moltissimi difetti. Uno? Beh pensava sempre a sé stessa . Alcune volte, quando le chiedevo dei consigli, lei mi rispondeva che non aveva tempo di pensare o che doveva pensarci. Comunque sia io le volevo bene per quella che era, non per una sua fotocopia o quant’altro. L’ammiravo per il suo carattere forte e aggressivo, ammiravo il suo modo grazioso di porsi ai ragazzi affascinandoli. Cose che io non ero capace né di fare né di volere. Ero una ragazza troppo buona, troppo … normale . Per alcuni avevo tantissimi difetti, per altri troppi pregi che non vedevo. Eppure io mi sentivo come la solita ragazzina sfigata che nessuno si calcolava minimamente. Sbuffai sonoramente mentre , con il capo chino e gli occhi ridotti a due fessure , cercavo di disegnare i capelli sbarazzini di quello stupido. Ma proprio quando , concentrata, stavo quasi per finire il mio disegno un lamento mi fece sobbalzare spaventata portandomi le mani sul cuore e cercando di respirare  normalmente. Riccardo si stava strofinando con una mano l’occhio sinistro, mentre il destro mi stava scrutando birichino in attesa che io parlavo.

<< Finalmente ti sei svegliato, dormiglione! >> sbottai lanciandomi su di lui ridendo e Riccardo soffocò un gemito di dolore visto che con il gomito gli ero andata a premere sullo stomaco.

<< In effetti era meglio se rimanevo a dormire … >> borbottò offeso ed io gli lasciai un bacio sulla guancia con affetto , prima di alzarmi e prendere il disegno. Glielo misi davanti alla faccia e lui socchiuse gli occhi, ancora un po’assonnato.

<< Wow .. devo dire che , piccola, mi stupisco sempre di più. Ma sono davvero così figo? >> sbottò arcuando le sopracciglia malizioso ed io gli tirai addosso la matita cercando di non colpirlo negli occhi .

<< Sei un cretino! Ma non per questo ti sono venuta a chiedere di uscire >> dissi sorridendogli sorniona. Riccardo sbuffò e si buttò , letteralmente, con la schiena sul letto . Sbuffai. Sempre il solito al quale non andava di fare nulla!

<< Non mi va . E poi , scusa, che devi fare? >> .

<< Mah .. sai … solite cose, noie >> dissi vaga gesticolando con le mani. Unico mio pensiero in quel momento? Alessio . Un solo nome e un solo tormento. Quel pomeriggio il ragazzo aveva la partita di calcetto ed io non volevo assolutamente perdermela visto che mi aveva invitata! Che dire, mi ero ritrovata un suo messaggio su Facebook che mi domandava con una faccina sorridente ( Troppo sorridente ) , se avevo voglia di andarlo a vedere. Ed io come potevo rifiutare? Ovviamente mi serviva il mio amico Riccardo per farmi da supporto , cosa che a lui non piaceva affatto. Infatti lo vidi guardarmi con gli occhi sbarrati e annoiati, mentre cercava di dirmi qualsiasi plausibile scusa per non venire.

<< Ecco , vedi, mi piacerebbe davvero venire … ma sai , mia madre mi ha detto che devo aiutarla a fare … >> .

<< Ok, ok! Non c’è bisogno di inventare scuse >> dissi assottigliando gli occhi mentre interrompevo il suo monologo di “ scuse” . Odiavo che non mi dicesse semplicemente che non aveva voglia o che non voleva subirsi i miei “ Oh , ma quanto è bello? “ e cose varie? Certo, ormai io mi ero abituata al suo stile di sviare le cose e forse era questa una delle cose  che caratterizzava il mio Riccardo.

<< Brava e ora smamma pulce che devo cambiarmi >> mi disse alzandosi mentre si stiracchiava lasciando intravedere una buon parte di addominali. Se non era il mio migliore amico un pensierino ce lo avrei fatto … Gli sorrisi grata visto che alla fine, dopo i miei vari sbuffi, aveva accettato di accompagnarmi. Santo ragazzo! Riccardo , prima di scomparire in bagno, mi fece un’attenta radiografia prima di alzare gli occhi e aggrottare le sopracciglia perplesso.

<< Ma come siamo belle , pulce! Vuoi fare colpo su Rasat- Man ? >> disse lui ghignando malefico .Odiavo che lo chiamava in quel modo visto che aveva i capelli , in parte, rasati. Alzai lentamente il dito medio in sua direzione e poi gli sorrisi sbattendo le ciglia teatralmente e Riccardo scompari dietro la porta ridacchiando lievemente. Beh .. che c’era di male se per una volta avevo deciso di mettermi qualcosa di carino? Mi guardai allo specchio a muro e mi morsi le labbra mentre mi scrutavo per tutta la mia lunghezza. Un paio di shorts di jeans , eccessivamente corti , dei sandali bianchi carini con qualche paillettes e una maglietta viola che lasciava scoperta una spalla con un motivo floreale. I capelli avevo deciso di tirarli in una coda accurata e senza bozze mentre , invece, per la prima volta mi ero messa la matita sugli occhi . Beh io non amavo molto truccarmi. I miei amici mi dicevano spesso che io ero più bella senza tutto quel trucco ad appesantirmi gli occhi. Nel complesso ero vestita comodamente e con un tocco femminile , avrebbe detto mia madre. Non volevo apparire come la solita ragazzetta che si agghindava tutta perfetta per un ragazzo. Volevo solamente, per un giorno, sentirmi bella davvero. Avete presenti quelle bellezze che non potete fare a meno di guardare ammirandone il colore dei capelli, le labbra piene e solari, gli occhi splendenti? Ecco! Per una giornata volevo sentirmi in quel modo e non avrei permesso a nessun Federico di intralciarmi inutilmente visto che lui era nella stessa piccola squadra di Ale . Speravo solo, in cuor mio, che quel babbuino non se ne uscisse con le sue solite frasi idiote …
 
**************** 

Sbuffai annoiata mentre tenevo la testa appoggiata sul palmo della mano, seduta sulle gradinate gremite di ragazzine starnazzanti, mentre aspettavo che i miei amici entrassero in campo . Continuavo a torturarmi inutilmente il braccialetto che mi aveva regalato Riccardo un mese fa e capì che ero parecchio nervosa. Guardai il mio amico che , stupidamente, stava flirtando  con una ragazza forse della sua stessa età . Ovviamente la classica bionda tutta tette e niente cervello. Ma potevo quell’idiota scegliersene una migliore no? Sentivo intorno a me solo le urla e gli schiamazzi di bambini che giocavano con un pallone trovato lì per caso o altri che si tiravano i popcorn come se erano delle cerbottane. In teoria un campo di sterminio . Al mio ennesimo sbuffo sentì il fischio, finalmente, dell’arbitro . Un uomo sulla cinquantina vestito con un orrendo ,devo dire , abito giallo canarino e con una tozza pancetta che faceva capolinea da essa. Per poco non feci una smorfia se un ragazzo non mi aveva , improvvisamente, catturato l’attenzione. Sorrisi e mi alzai dalla gradinata cercando di farmi vedere da lui che in quel momento scrutava la tribuna. Quando i suoi bellissimi occhi si posarono su di me lo vidi aprirsi in un grande sorriso e farmi un cenno con la mano . Dire che ero diventata rossa era un eufemismo! Il mio sorriso si destabilizzò non appena Federico incominciò a mandarmi bacetti e stupidate varie come era suo solito fare per prendermi in giro visto che sapeva che avevo una  cotta per Alessio. Lo guardai torvo e mi trattenni dal fare possibili gestacci vari in presenza di vecchietti che mi stavano intimando di mettermi seduta  per poter vedere meglio . Alla fine , sbuffando, mi misi a sedere e continuai a guardare Alessio. Guardavo i suoi capelli castani e corti , i suoi occhi nocciola in quel momento così seri in attesa che l’arbitro fischiasse la partita , le sue forti e grandi mani poggiate sulle ginocchia mentre la maglietta larga faceva intravedere il suo petto abbronzato che troppe volte al mare avevo visto. Alessio era così perfetto , così bello che sentivo ogni volta il cuore battermi furioso sotto la pelle, che sentivo le labbra tirarsi sempre in un sorriso e le guance imporporarsi di un leggero rossore. Peccato che a lui non piacessi, peccato che mi vedesse soltanto come un’amica con la quale scherzare . Peccato che tutte queste cose per me non erano così …

<< Oh, quanto è carino quello con il numero 19 ! >> squittì una ragazza seduta vicino a me e subito i miei occhi individuarono il ragazzo del quale parlavano . Feci una smorfia e trattenni a stento una risatina. Quel cavernicolo attirava poli di ragazze anche a distanza di 1000 km ! Però … non potevo dargli torto. Con quel capelli mori lisci e perennemente scompigliati tanto che ti veniva voglia di passarci una mano dentro e sentirne la morbidezza, con quegli occhi nocciola caldi e fusi tanto da sembrare cioccolata con qualche pagliuzza dorata , con quelle labbra fini e piene che ti intimavano a baciarlo … Con tutto questo era veramente bello e dovevo ammetterlo. Con la sua bellezza , ma anche il suo carattere, il vecchio bambino che era dentro di lui mi aveva conquistata portandomi ad innamorarmene inconsapevolmente. Sentivo ancora quel grande affetto che mi legava a lui e non ero del tutto indifferente alle sue mani, al suo profumo, al suo calore. Ogni qual volta le sue braccia mi circondavano scherzosamente mi sentivo bene , a casa. Dopotutto lui era stato il primo ragazzo al quale avevo voluto veramente bene, il primo al quale avevo dato tutta me stessa, del quale mi ero fidata ciecamente. Eppure mi ero dovuta ricredere in futuro su ciò. Federico era il classico ragazzo che nascondeva i suoi problemi sotto quel carattere strafottente , ma io sapevo in realtà che non era così. Nessuno, nemmeno Veronica, sapeva che lui era stato il mio primo vero amore. Il primo del quale potevo veramente dire di essermi innamorata . E mentre continuavo a guardarlo io lo vedevo per quello che era stato, per quello che mi aveva dato. E anche se ora non eravamo più legati come una volta non potevo disperdere tutto quello che avevamo passato insieme, tutti i nostri guai, tutti i nostri ti voglio bene. Erano menzogne? Non lo sapevo , ma quello del quale ero certa era che io in cuor mio gli avevo voluto  più che bene e che forse ancora oggi non ero del tutto indifferente a lui , ancora oggi il mio cuore non si era curato …

<< Oddio … >> sussurrò Riccardo  e mi girai di scatto trovandolo che mi fissava sconvolto e con una punta di ironia su quelle labbra che cercavano di non sorridere.

<< Cosa? >> .

<< Perché stai guardando Federico? >> mi chiese accigliato ed io dischiusi le labbra presa in contropiede. Oh , cavolo … Ecco vedete, a lui non avevo mai parlato del fatto che il ragazzo non mi era affatto indifferente. Anzi diciamo che non lo avevo detto a nessuno se non a mia madre.

<< Non sto guardando Federico! >> dissi stizzita e riportai la mia attenzione su Alessio che in quel momento correva sulla fascia e urlava contro un suo compagno di squadra aspettando che gli passasse la palla . Mi accovacciai tenendo stretta tra le braccia le mie gambe e giocherellando con il braccialetto che portavo al polso mentre i miei occhi continuavano a seguire la partita incurante che altre due paia di occhi mi stavano guardando …
 
*****************


<< Allora? Come sono andato? >> . Alessio era completamente stravaccato accanto a me sul prato sintetico del campo dal calcio , dopo finita la partita che avevamo vinto . Gli sorrisi . Non avevo distolto lo sguardo da lui nemmeno un secondo . Avevo avuto solamente voglia di entrare dentro il campo e abbracciarlo, baciarlo senza che mi importasse di quello che in quel momento potevano pensare gli altri. Ovviamente ero troppo codarda per fare una simile cosa.

<< Diciamo bene , dai! >> dissi dandogli una leggera spallata e un ciuffo di capelli mi cadde sopra gli occhi coprendomi per un attimo la vista. Trattenni il respiro quando sentì una mano calda e grande carezzarmi dolcemente una guancia mandandola completamente a fuoco per poi portare il ciuffo di capelli dietro il mio orecchio in un gesto affettuoso. Sorrisi imbarazzata notando che Alessio non aveva tolto la mano dalla mia guancia e in quel momento arrossì veramente tanto che pensavo di poter diventare un peperone ardente.

<< Diciamo bene? Sicura di aver guardato la partita e non altro? >> mi chiese ridacchiando ed io gonfiai le guance cercando di trovare una possibilissima scusa. Cavolo, ero stata tutto il tempo a farmi filmini mentali e a guardarlo che proprio la partita mi era passata completamente di mente. Alessio mi si avvicinò appoggiando il suo braccio attorno alla mia spalla per poi attirarmi contro il suo petto coperto solamente da una leggera maglietta bianca a maniche corte che faceva intravedere i suoi muscoli. Mayday! Qui serve ossigeno!

<< Sicurissima! Ma bisogna proprio parlare di te? >> dissi alzando gli occhi al cielo mentre un sorrisino furbo mi appariva sulle labbra increspate di burro cacao. Alessio mi prese completamente in braccio facendomi scappare un urletto di divertimento , ma in quel momento , quando mi trovai i suoi occhi vicini capì che ero finita a sedere proprio sopra di lui. Un tumulto di emozioni e strane sensazioni che mai avevo provato prima mi pervasero completamente portandomi su un altro mondo fatto solo dei suoi occhi che in quel momento si specchiavano nei miei,delle sue mani che mi tenevano stretta dolcemente, delle sue labbra che quasi sfioravano le mie in un casto bacio. Mi sembrava di essere in un sogno o almeno in una bolla e diamine non volevo svegliarmi affatto. Peccato che tutto ciò doveva avere una fine e per mano di chi?

<< Charlie! >> mi urlò completamente nell’orecchio Federico trapassandomi un timpano quasi. Mi alzai di scatto da Alessio frastornata e lo fronteggiai con tutta la possibile ira che avevo negli occhi. Ma proprio adesso doveva venirmi a rompere?

<< Fede! >> dissi congiungendo le mani in un muto applauso e gli sorrisi falsamente prima di socchiudere gli occhi e con il tono più minaccioso possibile sibilargli un bel :

<< Levati dai piedi >>. Fede ridacchiò facendo mostrare una fila di denti bianchi perfetti e poi mi abbracciò zittendo i miei pensieri con il solo suo calore, con il solo suo profumo che ancora mi faceva vedere le stelle. Per un momento chiusi gli occhi e una marea di ricordi mi trapassarono la mente . Mi faceva male non averlo più vicino, mi faceva male ogni singolo giorno dover mettere su una maschera e far finta di odiarlo mentre invece tutto quello che provavo era altro. Sentivo le sue mani poggiate dolcemente sulla mia schiena dove un calore innato si stava espandendo per tutta la mia colonna vertebrale provocandomi brividi. Sentivo il suo respiro sui miei capelli leggermente affannato e il suo profumo di menta mi pervadeva come in una dolce culla. No , ancora non ero riuscita a dimenticarlo . Ancora non ero riuscita a dimenticare tutto quello che avevo provato per lui e forse mai me n’ero dimenticata. Ma io non volevo lui, io volevo Alessio che in quel momento rimaneva zitto mentre mi fissava risentito . Sospirando mi districai dalle braccia di Federico che sembrava imbambolato da chissà quale pensiero contorto.

<< A cosa lo devo questo ? >> dissi sospirando e lui alzò i suoi occhi color cioccolata puntandoli nei miei e per un attimo mi sentì disorientata dall’intensità che mi stavano trasmettendo.

Perché? Perché ancora mi facevi questo effetto?

<< Non posso abbracciare una mia amica? >> mi rispose sfrontato arricciando le labbra in modo ovvio. Non c’era nulla di ovvio in quello che aveva detto. Non eravamo amici , anzi era lui che aveva voluto rompere quel legame che ancora sentivo mi legava a lui in modo strano. Forse non in un’amicizia …

<< Non sono tua amica >> dissi incrociando le braccia mentre speravo con tutta me stessa che quel discorso finisse perché sentivo che stava per prendere una brutta piega. Perché mi guardava così intensamente tanto che sentivo le ginocchia molli, le guance che per poco non si ustionavano dall’imbarazzo che stavo provando …? Fede fece una smorfia leggera e poi con un cenno di saluto se ne andò , senza nemmeno rispondermi. Rimasi così , immobile in mezzo a quel prato con la mente che vagava a mille pur di capire che cosa passava nella mente di quel ragazzo.

<< E’ solo confuso , gli passerà vedrai >> mi sentì dire dietro da una voce calda e rassicurante. Sospirai e voltai il capo, fronteggiando i suoi occhi nocciola caldi e profondi. Perché in quel momento tutto … mi sembrava così perfetto? Noi due insieme , da soli, con gli occhi specchi gli uni negli altri, le mani che leggermente si toccavano in un muto abbraccio e le parole che mute mi sembravano perfino troppo chiare per capirle. In quel momento sentivo soltanto il battito accelerato del mio cuore e una strana consapevolezza mi pervase . La consapevolezza che forse poteva nascere qualcosa, la consapevolezza che dopotutto quell’Estate mi avrebbe portato ad innamorarmi per la prima volta …
 
******************

Mi buttai completamente sul letto sbuffando , mentre sentivo la pesantezza di tutto quel trucco che mi ero messa pesarmi sugli occhi lucidi e caldi. Mi tolsi in un attimo i saldali buttandoli per terra mentre un giramento di testa mi sopraggiunse. Certo, rimanere per tre ore sotto il sole delle quattro non era stata una bella idea. Ma questo e altro per rimanere un po’ a parlare con Alessio. Ripensai a quello che era successo, alle cose che mi aveva detto facendomi sorridere e provare strane emozioni . Chiusi gli occhi mentre sentivo ancora il suo profumo dolce e intenso avvolgermi dolcemente in quella veglia, sentivo ancora le sue mani sulla mia pelle e mille brividi mi percossero. Un suono dal telefono mi fece ridestare , per un momento , dai miei pensieri. Lo presi tra le mani e vi lessi “ Veronica :D “ . Con controvoglia aprì il messaggio e feci scorrere i miei occhi celesti lungo tutta la scritta per poi emettere un grandissimo si , esclamato ad alta voce.

Guai a te se domani non vieni in piscina con me , stupida! :D Ci sarà anche Alessio e mi ha detto che non vede l’ora di rivederti :) Ma che è successo oggi???? O.O “

Il mio povero cervellino era rimasto impallato solamente alla seconda frase e un enorme sorriso irradiava sulle mie labbra increspate di burro cacao alla ciliegia. Cosa era successo quel pomeriggio per poter far dire al ragazzo che non vedeva l’ora di rivedermi? Ovviamente ero così felice da non riuscire più a capire nulla, tanto che mi dimenticai persino di rispondere a Veronica. Era sicurissimo che ci sarei stata domani in piscina. Me lo sentivo con tutta me stessa che in quell’Estate qualcosa di buono, per una volta, per me sarebbe successa . Mi piaceva! Eccome se mi piaceva Alessio! Sospirai e chiusi gli occhi beandomi del tepore che la brezza fresca di quella sera mi stava lasciando sulla pelle nuda e abbronzata. Mi addormentai così, con la speranza che qualcosa poteva succedere, con la speranza che il mio cuore si sarebbe curato dal passato …
 

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Angolo Autrice !

Scusatemi enormemente per il ritardo! Davvero! In queste settimane sono stata piena di interrogazioni e verifiche e non sono riuscita ad aggiornare in tempo breve LPassando al capitolo .. che ne pensate? Scopriamo qualcosa in più dell’amicizia tra lei e Riccardo e vediamo che Alessio incomincia a provare qualcosa per lei , ma chissà? Vi chiederete come mai del comportamento di Federico. Beh .. si scoprirà molto più avanti in cosa passa per la testa a quel “babbuino” xD Cosa dire? Spero che questo capphy vi sia piaciuto anche se con un pochino di ritardo ( mi scuso di nuovo ) e ringrazio quelle che hanno messo la mia storia tra le preferite , le seguite e le ricordate e un GRAZIE speciale alle ragazze che commentano facendomi sorridere! Fatemi sapere cosa ne pensate e un grande bacio ragazze!

SoFunny :) 
 
 

  
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