Igraine,
attraversando la città di giorno, si accorse di quanto fosse
caotica e
rumorosa. Vide un grandissimo mercato, dove le donne facevano
continuamente
acquisti. Non fu sorpresa di vedere tante giovani, della sua stessa
età, che,
dinanzi alle bancarelle dei vestiti, lanciavano dei gridolini
estasiati. La
strega rise nel vederle così felici, ma provò un
po’ d’invidia nei loro
confronti. Avrebbe dato qualsiasi cosa, per avere anche lei uno sguardo
così
spensierato.
Scuotendo
la testa, superò il mercato e raggiunse le porte della
città. Il sole splendeva
alto nel cielo e i prati erano ancora rigogliosi. Era proprio una bella
giornata. Sembrava che il temporale del giorno precedente non fosse mai
esistito. Camminò per i prati fino a raggiungere
l’inizio della foresta.
Durante il suo tragitto colse dei fiori. Le piacevano molto. Erano
così
colorati e profumati, le mettevano allegria. Aveva intenzione di
raccoglierne
qualcuno per Gaius, come segno di ringraziamento per
l’ospitalità ricevuta.
Passeggiò
per un po’ di tempo, finché un rumore non
attirò la sua attenzione. Subito si
girò guardinga verso un cespuglio. Senza nessun timore, si
avvicinò lentamente,
chinandosi dinanzi al cespuglio. Con la mano scostò delle
foglie e un corvo la
aggredì. Lei, per la sorpresa, cadde per terra, facendo
sparpagliare i fiori,
che teneva con la mano sinistra, per terra.
Il
corvo
si posò sul ramo di un albero e la tenne d’occhio.
Igraine non tardò ad
alzarsi, fissò il corvo con rabbia. Alzò la mano,
puntandola verso il volatile,
che prontamente gracchiò. Igraine spalancò la
bocca, in un misto tra stupore e
a paura. Il corvo continuò a gracchiare, mentre Igraine
cercava di ricomporsi.
<< Non credo proprio! >>,
esclamò la ragazza, avvicinandosi
furtivamente all’albero, in cui si trovava il volatile.
<< Anzi,
>>, aggiunse in tono glaciale, <<
perché non ci vai prima tu
>>. Gli occhi di Igraine si fecero più chiari
e il corvo esplose. I suoi
resti caddero per terra, sotto gli occhi della giovane, che si
girò prontamente
verso un altro albero, urlando: << tu >>.
Puntò la mano contro
delle foglie e un altro corvo cadde ai suoi piedi. << Ti
sto lasciando in
vita, non perché sono magnanima >>, lo
avvertì fredda, << ma solo
perché tu riferisca alla padrona il messaggio
>>, continuò, << dì
che quello che è accaduto al tuo compagno è
soltanto l’inizio >>.
Il
corvo
scattò in piedi e volò via, mentre Igraine
pronunciava a bassa voce una
formula. I resti del corvo morto sprofondarono in una buca, che poi fu
coperta
dalla terra. Igraine raccolse un fiore, che le era caduto dalle mani, e
lo
poggiò sul punto esatto, dove giaceva quel che restava del
corpo del corvo.
<< Mi dispiace >>, sussurrò.
<<
Igraine >>, sussultò nell’udire il
suo nome, appellato da qualcuno. Si
girò e vide Merlino, che teneva una balestra in mano.
<< Emrys >>,
rispose lei, accennando un sorriso. << Che ci fai qui?
>>.
<<
C’è una battuta di caccia >>,
spiegò il giovane mago con voce sconsolata.
<<
Non mi sembri molto entusiasta >>, giudicò
Igraine, scrutando la sua
espressione.
<<
Per nulla >>, ammise Merlino.
<<
E allora perché sei venuto? >>.
<<
Perché quel somare reale… >>.
<<
Quante altre oscenità dovranno udire le mie orecchie
>>, dichiarò una
voce prorompente, che fece sobbalzare Merlino.
<<
Eccolo >>, mormorò il mago, sbuffando,
provocando una risatina da parte
di Igraine.
Un
giovane dagli occhi azzurri e dai capelli biondi fece capolinea da
dietro gli
alberi. << Sei sempre il solito idio…
>>, commentò il biondo, ma
s’interruppe nell’accorgersi che non era presente
solo Merlino. I suoi occhi
erano pieni di sorpresa nell’osservare Igraine, che
ricambiava lo sguardo
sorridente.
La
ragazza fece un profondo inchino, sussurrando: << vostra
altezza
>>. Subito Artù ricambiò. Merlino
fu curioso di vedere la sua reazione, se avesse rivelato il nome della
ragazza.
Infatti, non tardò a presentarla. <<
Artù, permettetemi di presentarvi
una nuova cittadina di Camelot, giunta qui da poco >>,
fece una pausa
pregustando la scena, << Igraine >>.
Artù
sbarrò gli occhi e aprì leggermente la bocca. In
lui si manifestarono
tantissime emozioni, causate solo da quel nome. Non passò
molto tempo e Artù si
ricompose. << E’ un piacere >>,
dichiarò, rivolgendosi a Igraine.
<< Mi chiedo solo cosa ci faccia una giovane fanciulla,
qui, tutta sola
>>, espose il suo dubbio, per sviare il suo
comportamento, assunto
precedentemente.
<<
Non temete altezza >>, lo rassicurò Igraine,
<< ci sono cresciuta
nelle foreste >>, spiegò.
<<
Non lo metto in dubbio >>, rispose Artù,
avvicinandosi, << ma
comprenderete che non posso lasciare una fanciulla
qui sola nella
foresta. Quindi, sarei molto lieto se vi scortassi a Camelot
>>,
concluse, molto formalmente.
Igraine,
senza pudore, guardò Merlino, che scosse la testa. La
giovane sospirò,
spostando il suo sguardo su Artù. <<
Volentieri >>, accettò
Igraine.
<<
Bene >>, dichiarò Artù infastidito,
dall’occhiata che Igraine aveva
lanciato a Merlino, << Merlino, prendi i cavalli
>>, ordinò al suo
servitore.
Merlino
annuì, lasciandoli soli.
<<
Bene >>, ripeté Artù, offrendo il
braccio alla giovane, << se
volete seguirmi >>.
Igraine
trattenne una risata per il comportamento del giovane Pendragon.
L’avevano
avvertita che avrebbe suscitato in lui qualcosa a causa del suo nome.
Come
poteva giudicarlo? Infondo, quel nome doveva essere molto importante
per lui.
Comunque,
la fanciulla si avvicinò al giovane e accettò il
possente braccio. Insieme
s’incamminarono nella direzione in cui Merlino si era
diretto. Il silenzio
regnava sovrano tra i due. Nessuno si accingeva a proferire parola,
finché l’erede
dei Pendragon prese la parola: << da dove provenite?
>>.
<<
Da un paese lontano da qui >>, rispose Igraine, che
fissava inespressiva
gli alberi. << Sono giunta a Camelot per trovare un
lavoro >>,
espose le sue ragione al re, che l’ascoltava piuttosto
interessato.
<<
Di che genere? >>, chiese Artù.
<<
Qualsiasi cosa >>, specificò Igraine,
<< anche se ho un particolare
talento per l’ago e il filo >>,
rilevò volutamente, sperando che
l’interesse di Artù verso il suo nome la aiutasse
in qualche modo, come ad
esempio trovare un lavoro in cui fosse brava.
<<
Interessante >>, mormorò.
Nel
frattempo Merlino, che aveva già preso i cavalli,
involontariamente aveva
ascoltato quasi tutta la conversazione tra i due. Borbottò
tra se: << Incredibile
>>. Era pur vero che fosse un nome molto particolare, ma
mai aveva visto
Artù così galante nei confronti di una semplice
ragazza, eccetto Gwen.
I
due,
finalmente, giunsero nel luogo dov’era Merlino e Igraine
lasciò il braccio di
Artù. Senza aspettare le disposizioni del principe, Igraine
si diresse verso un
cavallo, che casualmente risultò essere quello di Merlino.
Fece per montare e i
due accorsero. Merlino rimase ancora più sorpreso dalla
reazione di Artù, che
era intervenuto per aiutare Igraine a salire sul cavallo, ma non
occorse
l’aiuto di nessuno dei due, poiché Igraine, nella
stessa posizione di un
amazzone, era già pronta sull’equino.
Artù
montò sul suo cavallo, non distogliendo lo sguardo dalla
ragazza. Merlino salì,
imbarazzato, sul cavallo. Cercò di prendere le briglie, ma
si accorse che erano
già tra le mani di Igraine. Artù scosse la testa,
con un mezzo sorriso sulle
labbra e spronò il suo cavallo a partire. Igraine
imitò il principe, con dietro
un Merlino rosso.
Nel
frattempo, molto lontano da lì, un corvo volava su una
foresta, finché si posò
sulla finestra di un piccolo tugurio. Gracchiò per attirare
l’attenzione,
guadagnando lo sguardo su di lui da parte di una donna, che non appena
lo vide
sorrise compiaciuta. Si avvicinò a lui e gli chiese:
<< che notizie mi
porti, amico mio? >>.
Il
corvo
gracchiò di nuovo, ma stavolta la donna non ne fu contenta.
I suoi occhi divennero
rossi ed emise un ringhio. Scacciò in malo modo il corvo,
mormorando: <<
maledetta traditrice >>.
Disclaimer:
I
personaggi citati in questo racconto non sono miei;
appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi
è alcuna forma
di lucro, da parte mia.
Salve,
sono riuscita ad aggiornare a poca distanza di tempo e il capitolo
è un po’ più
lungo. Qui, avviene uno dei momenti che preferisco di più:
l’incontro tra
Igraine e Artù. Ancora non avete visto niente riguardo a
loro!!!!! Riguardo Igraine,
la sua figura è leggermente chiarita. Spero che il capitolo
vi sia piaciuto. Ringrazio
di cuore:
Grinpow, Daphne91 e Raen91 che mi hanno dedicato un po’ di
tempo, recensendo il
capitolo scorso e ringrazio anche coloro che l’hanno letto e
messo tra le
storie seguite.
Guardate
che sono graditi anche nuovi recensori, mi piace sapere cosa pensate
della
storia. Buona lettura a tutti. Un bacino, Any.