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Autore: Ayumi Yoshida    12/11/2011    2 recensioni
16 flashfic con due fattori ricorrenti: il pairing e le canzoni ispiratrici.
[Jiraiya/Tsunade - Album "Io canto" di Laura Pausini]
Undicesima flash: “E’ l’allenamento che ho assegnato oggi.” spiegò lui a mo’ di scusa “Ho detto ai miei alunni che devono bac-“
“Tu sei pazzo.”
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Tsunade | Coppie: Jiraya/Tsunade
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Da quando il trasformismo è diventato un’esigenza



 

Lui ti penetra nei muri ti fa breccia nella porta,
ma in fondo viene a dirti che la tua anima non e' morta

 

 

 

Si rilassava troppo a scrivere, specialmente quando la sera sentiva una sensazione opprimente scendergli addosso e, non avendo nient'altro da fare, nessuno da stare ad ascoltare o con cui poter parlare, intingeva la penna nell'inchiostro e viaggiava nel passato, nelle sue mille delusioni di vita. Le soppesava tranquillo, lontano, quasi non fossero state sue, e rideva di come fossero così tremendamente da libro, senza neppure rimaneggiarle. E pensare che una volta Minato si era complimentato per la sua fervida fantasia! Di solito tentava di renderle un po' meno personali, perché riconducessero il meno possibile a lui, ma quella sera Jiraiya decise di prendere semplicemente in mano la penna e farla scorrere sul foglio senza controllare svolgimenti, trama, originalità o altro. Aveva deciso semplicemente di scrivere.

Una donna si muoveva sul suo foglio: era terribilmente bella, aveva un seno grande - come avrebbe potuto essere altrimenti? - e lunghi capelli. Era statuaria e coraggiosa, tutta d'un pezzo, aveva un temperamento piuttosto maschile. Forse dipendeva dal fatto che non faceva altro che scrivere di uomini assetati di donne. Aveva un bel viso, e un bel corpo, e non stava facendo il bagno. Jiraiya si fermò un attimo, sorridendo sornione, e riprese a scrivere. Stai a vedere che con il passare degli anni diventava più casto, invece che più pervertito!

Non stava facendo il bagno, non stava facendo neanche l’amore. Indossava una semplice vestaglia annodata in vita e se ne stava seduta a guardare davanti a sé, cosa non lo sapeva. Il modo in cui era corrugata la sua fronte, il modo in cui stringeva le labbra infastidita erano bellissimi.

Poi, ad un tratto, comparve un uomo: era alto, smilzo, dai lunghi capelli. Gli assomigliava un po’. Le si avvicinò in silenzio e disse qualcosa, qualcosa di terribile, perché prese un bel pugno in faccia da lei, che all’improvviso sembrava rinfrancata. Rise persino e le sue labbra rosse si rilassarono, diventando ancora più belle. Poi lo baciò senza dire altro, e Jiraiya si sentì in paradiso. Sapeva bene chi fosse quella donna.

Posò la penna sul tavolino e fissò il foglio, malinconico.

Nonostante gli anni passassero, aveva ancora dei sentimenti. Provava ancora quei sentimenti. Ricordarsene proprio quel giorno era stato stupido e crudele.

Si stiracchiò con un sospiro e si alzò in piedi. Fuori dalla finestra dietro di lui era sceso il buio e quando se ne accorse capì di essere in ritardo: aveva promesso a Naruto di offrirgli una cena, dopotutto era sempre il suo compleanno. Scribacchiò sul foglio frettolosamente ’11 novembre’, lo appallottolò e se lo infilò in tasca: in quel modo avrebbe avuto Tsunade per sé almeno il giorno del suo compleanno.

 

 

 

E’ come un treno che è passato
con un carico di frutti
eravamo alla stazione, sì, ma dormivamo tutti

(La mia banda suona il rock – Laura Pausini)



*** 

Auguri, Jiraiya-sensei!

 

Credo di aver superato tutti i canoni dell’ “occulto” con questa flash e so che non è bene aprire le mie considerazioni con questa frase. XD

Si sono combinate in me diverse esigenze, tanto per citare il titolo, tra cui quella di scrivere qualcosa per il compleanno dello splendido personaggio maschile protagonista di questa raccolta (è uno dei miei preferiti di tutti i tempi, perché nonostante tutte le brutte esperienze di vita ha saputo sempre farsi forza ed andare avanti, senza rigettare i suoi fallimenti sugli altri), scrivere qualcosa di fluff, che ben si adattasse alla canzone, una delle poche “felici” dell’intero album (ovviamente non ci sono riuscita, perché ho l’angst nel sangue) e cercare di trascrivere con le parole nella storia il significato che questi versi che ho citato hanno per me. Rileggendo, però, credo che non si capisca per niente.

Allora provo a spiegarlo: i primi versi si riferiscono ai sentimenti che Jiraiya prova per Tsunade, gli ultimi al fatto che ha perso con lei ogni occasione. Il trasformismo a cui alludo nel titolo è la vera e propria personalità di Jiraiya, capace di essere l’uomo più profondo, ma anche più stupido del mondo.

Spero, in ogni caso, che questa flash vi sia piaciuta e che non via abbia deluso; io ho amato scriverla.

Un grazie particolare va a Katia, che mi ha riempito di gioia dicendomi di aver visto davanti a sé ciò che ho scritto (<3) e a ellacowgirl (posso chiamarti così? ^^) che è stata tanto buona da recensire ogni singolo capitolo di questa mia raccolta: ho apprezzato ognuna delle tue parole e ti ringrazio per gli appunti sinceri che hai mosso su alcune flash. ^^ Questa flash è dal punto di vista di Jiraiya, ma quelle dal punto di vista di Tsunade arriveranno. E’ una personalità troppo attraente per non essere più analizzata. ^^

 

Alla prossima ^^

 

 

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