22° CAPITOLO
Il giorno dopo ero felicissimo di incontrare Marta.
Mi preparai ben bene e preparai anche un discorsetto da farle in caso lei non volesse perdonarmi.
Ero per strada e camminavo canticchiando.
Cazzo l’amore mi fa sentire un tale idiota.
Arrivato al bar, mi sedetti in una sedia e iniziai a pensare il perché del bigliettino e non della chiamata.
Dopo qualche minuto i miei sospetti furono svelati.
Davanti a me c’era Veronica.
L’avrei voluta picchiare con le mie stesse mani.
-C-ciao-. Mi salutò.
-Cosa vuoi?
-I-io volevo chiederti scusa per quello che avevo fatto e…-. Mi baciò.
No questo no!
Mi girai e vidi Marta di nuovo con le lacrime al viso che mi guardava delusa.
La inseguii fuori dal locale.
-Tu cosa ci fai qua?
-Mi hai mandato un bigliettino-. Mi rispose Marta.
-Io… Io non ti ho mandato niente! Tu l’hai mandato a me.
-Non importa perché con te ho chiuso.
-C-c-come?
-Ti ci sei pure baciato!
-Ma mi ha baciato lei!!!
-Perché devi sempre dare la colpa a lei quando sei tu?
-Non sono io, dimmi: cosa ci ricaverei da una come lei?
-Non lo so ma con me hai chiuso-. Detto questo se ne andò lasciandomi in piedi come uno stoccafisso.
Quanto odio l’amore!
Anonima G: Scusate ragazzi se questo capitolo l’ho fatto corto ma il fatto è che l’ispirazione per questa storia se ne sta andando lentamente così ho deciso che il prossimo capitolo sarà il finale della storia :’(. Mi scuso in anticipo se l’ho fatta corta…