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Autore: Lucas Zabini    13/11/2011    0 recensioni
“Non tornerai, vero?” chiese la strega, fissando testardamente l’uomo ad un paio di passi da lei.
Se voleva lasciarla senza nemmeno una misera spiegazione, avrebbe dovuto quantomeno sopportare l’accusa nel suo sguardo nocciola, e che questo potesse perseguitarlo a vita.
"Sei uno stupido, Tom."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Potter Family
 

Capitolo 15
 
Quando Helena attraversò la barriera che divideva il mondo babbano dal binario 9¾ si sentì avvogere da una destabilizzante cacofonia di voci colori e persone. Non si era resa coto di quanto gli ultimi due mesi fossero stati pacifici in realtà fino a quel momento, aveva passato tutte le sue gornate con pochissime persone e si era in qualche modo abituata alla stabile certezza della sua routine.

In un angolo un po’ appartato notò Draco che cercava di convincere sua madre a lasciarlo libero dall’abbracio in cui l’aveva stritolato appena l’aveva visto arrivare, mentre suo padre poco distante cercava di valutare senza farsi notare le sue condizioni fisiche.

Dovevano essersi preoccupati a morte sapendo il figlio in missione per conto dell’Oscuro Signore e senza ricevere nessuna notizia da parte sua per tutto quel tempo.

Helena passò oltre sorridendo tra sè al pensiero che quella scena fosse tenera e che fosse evidente quanto l’amico fosse amato. Persa nei suoi pensieri Helena non si accorse delle persone che le giunsero alle spalle fino al momento in cui si setì afferrare per un braccio.

La reazione fu istintiva ed immediata, il suo corpo si mosse ancor prima che Helena avesse capito cosa stesse succedendo piegandosi verso il basso fece leva sul fianco destro scaraventando a terra il suo aggressore che si rivelò essere Alastor Moody.

Helena rimase paralizzata per un secondo a fissare la faccia sconvolta dell’ex-Auror prima che il fischio impressionato di Tonks e il suo conseguente “Wow, Helena sei davvero una forza della natura.” la riscuotessero.

La giovane non riuscì a impedirsi di storcere la bocca in una smorfia alla scelta delle parole della tanto variopinta quanto sbadata Auror prima di rendersi conto di aver appena atterrato uno dei migliori Auror di tutti i tempi, sua nonna sarebbe stata fiera dei suoi progressi. Sogghignando malefica stese una mano per aiutare il paranoico mago ad alzarsi sapendo bene che c’era un solo modo di evitare di beccarsi una ramanzina “Malocchio, non si deve mai sottovalutare la forza dell’avversario, sai? Vigilanza costante!” gli ricordò tutta seria ricevendone in cambio un borbottio intelleggibile che alle sue orecchie però suonò particolarmente orgoglioso.

Dopodichè tutti i presenti tra cui oltre ai Weasley ed Hermione spiccavano diversi membri dell’Ordine tra cui anche Remus vollero sapere tra abbracci e saluti di tutto: come stava, dov’era stata, che tipo era sua nonna, se aveva portato qualche souvenir dalla spagna, perchè non aveva scritto più spesso, dove aveva imparato quelle strane acrobazie.

In dieci minuti Helena si trovò con un mal di testa da primato e ringraziò Merlino quando Remus con una scusa la allontanò da quel gruppo di pazzi invasati.

“Come stai?” le chiese immediatamente l’uomo, nonappena furono fuori la portata di orecchie indiscrete, con malcelato nervosismo.

Helena impiegò qualche istante, fissandolo stupidamente, prima di rendersi conto che si trovava davanti al confessore di Sirius e pertanto con ogni probabilità questi gli aveva raccontato ogni cosa sul viaggio e gli incontri inattesi di quell’estate.

“Ti… te l’ha detto?” riuscì a chiedergli con un filo di voce, sentendosi ghiacciare dentro. Helena si maledisse per non essersi informata meglio con Voldemort su come funzionasse la maledizione – perchè era certa che di questo si trattava - che aveva lanciato a Sirius.

Il licantropo sbattè le palpebre stupito dal tremito presente nella voce della giovane a cui era molto affezionato, si oscurò capendo di aver fatto bene a preoccuparsi davanti al silenzio ostinato del vecchio compagno di scuola “No, ha continuato a ripetere di non poter dire nulla, ma ho visto quanto era preoccupato.” ammise diplomatico, cercando di apparire il più rassicurante possibile “Oggi voleva venire a vedere come stavi ad ogni costo, alla fine l’ho dovuto schiantare e legare per impedirglielo.” fece una pausa significativa “Tu sai dirmi cosa gli è preso?”

Helena scosse il capo implorandolo con lo sguardo di non costringerla a mentirgli “Va tutto bene, Remus davvero, io… ho trovato mia nonna e lei è splendida, anche se alcune rivelazioni mi hanno lasciata un po’ scioccata sono davvero felice.” ammise accorgendosi di star dicendo il vero solo mentre parlava “Per la prima volta ho una famiglia vera, persone che si prendono cura di me perchè volgliono e non perchè devono e io… non voglio che finisca.” concluse in un mormorio sofferente.

Non voleva perdere Remus raccontandogli la verità.

Non voleva che Voldemort si ricordasse che lei era un ostacolo.

Non voleva perdere i suoi vecchi amici in favore dei nuovi né che accadesse il contrario.

Al momento tutti i suoi desideri e pensieri si confondevano avviticciandosi su sé stessi senza mai darle una vera scelta.

Remus parve capire che Helena non era affatto pronta a parlarne e posandole una mano sulla spalla la consolò “Non devi preccuparti, noi ci saremo sempre, in qualunque momento avrai bisogno.” disse con incrollabile sicurezza poi sospirando aggiunse “A tal proposito, Sirius mi ha dato un messaggio per te.”

A quanto pareva il Malandrino era stato più nevrotico e intrattabile del previsto negli ultimi tempi sentendosi in colpa per il modo in cui l’aveva lasciata. Era certo che Helena fosse arrabbiata con lui e per questo aveva cercato in tutti i modi di convincere Remus a lasciarlo uscire quel giorno, senza troppo successo, per chiedere scusa alla figlioccia e rassicurarla che nulla sarebbe cambiato tra loro.

Il Licantropo non aveva capito nemmeno la metà di quanto il vecchio amico avesse ora borbottato, ora strepitato per giorni, ma Helena parve riuscirci con facilità rivolgendogli un caldo sorriso molto più rilassato quando le ebbe riferito ogni cosa.

“Dì a Sirius che lo capisco e che nemmeno per me è cambiato nulla.” gli rispose allegra prima di ghignre malvagia e facendogli segno di avvicinarsi aggiungere in gran segreto con tono allegro “Voldemort non avrà affatto vita facile ora che io e mia nonna ci siamo alleate, non ha nemmeno idea di quanti guai stanno per piovergli addosso.”

All’espressione confusa di Remus, Helena rispose semplicemente con una scrollata di spalle e un “Sirius capirà.” che precedette di appena qualche istante il tipico fischio del treno che avvertiva dell’imminente partenza.

Salutando in tutta fretta, come ogni anno, tra le ultime raccomandazioni di Molly per un improbabile buon comportamento che si aspettava tutti loro tenessero e i borbottii di Hermione che si chiedeva come facessero ogni volta a ridursi all’ultimo istante utile per salire sul treno con il rischio di perderlo i ragazzi salirono in carrozza.

Un nuovo folle anno ad Hogwarts li attendeva.

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Note finali: pronti... partenza... via! Eccomi qui con questo nuovo capitolo, fatemi sapere che ne pensate. Baci a tutti,
L.Z.

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