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Autore: saramichy    14/11/2011    5 recensioni
Bella e la sua famiglia sono rovina dopo la guerra di secessione e suo padre decide di darla in sposa al figlio di un ricco industriale il cui nome è Edward. Nascerà l'amore?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Mi sono dilungata questa settimana e non sono riuscita a postare il capitolo in tempo. Volevo ringraziare le 28 anime pie che mi hanno inserito tra i loro scrittori preferiti, mi fate piangere. Ringrazio anche le 107 persone che hanno messo questa storia tra le seguite, le 36 che l’hanno messa tra le preferite e le 9 che l’hanno messa tra le ricordate. Mi fa piacere che vi piaccia così tanto, ma volevo anche ringraziare chi spende un pochino del suo tempo per recensire i capitoli e dirmi che cosa ne pensa. I vostri commenti mi aiutano sempre a scrivere il prossimo capitolo. Eccolo adesso, buona lettura!



matrimonio combinato, amore complicato



SETTIMO CAPITOLO: REGALO DI FIDANZAMENTO



POV EDWARD



Le parole di Alice avevano frullato nella mia testa per l’intera nottata. Un regalo di fidanzamento, ma quale? Non avevo la minima idea di che cosa potesse piacere a Bella, dovevo chiedere aiuto, ma la vera domanda era a chi? Dormii poco quella notte, mi venivano tante idee in testa, anche se nessuna sembrava essere quella giusta. Mi svegliai presto la mattina dopo e avevo una soluzione in testa. Andai nello studio di mio padre per chiedere il suo aiuto, ero sulla via giusta per risolvere questo intrigo. Entrai, dopo aver bussato e gli esposi il mio problema.

«Padre, mi serve il vostro aiuto. Ho fatto un casino ieri sera e vorrei farmi perdonare da Bella facendogli un regalo di fidanzamento, ma non ho la più pallida idea di che cosa regalarle. Voi mi aiutereste?» Mio padre sorrise e annuì, poi insieme partimmo alla volta della cittadina. Mi portò da un suo amico, era un orafo molto bravo e mi disse che avrebbe fatto un prezzo di cortesia, vista la sua lunga amicizia con mio padre. Mi mostrò svariati modelli di anelli di fidanzamento, ma all’improvviso ricordai che mia nonna mi aveva lasciato il suo anello. Le sue ultime parole erano state per me e la mia futura moglie, mi aveva pregato di darle l’anello di famiglia che si tramandava da generazioni, quindi parlai con l’orafo.

«Mi sono spiegato male, mi scusi. Vorrei un regalo di fidanzamento che non fosse un anello, quello ce l’ho già.» L’orafo mi squadrò e sembrò capire all’istante, quindi prese fuori delle collane. Erano tutte davvero molto belle, ma una in particolare attirò la mia attenzione. Era stupenda, una collana davvero molto scintillante. Una collana d’oro con dei diamanti e al centro uno stupendo zaffiro blu a forma di cuore, era davvero quella giusta. Non mi lasciai nemmeno consigliare da mio padre, scelsi quella ad occhi chiusi perché ero sicuro che sarebbe stata d’incanto al collo di Bella. Pagai l‘orafo e mentre stavamo uscendo mio padre mi parlò.

«Hai un ottimo gusto, ragazzo mio. Credimi se ti dico che io non avrei saputo fare di meglio. La prima volta che ho regalato qualcosa a tua madre, credo che si sia messa a ridere per l’assurdità di quell’obbrobrio. Quando hai detto che hai già un anello stavi parlando di quella di nonna Elisabeth, giusto?» Annuii, nonna Elisabeth era la mamma di papà e nonostante fosse morta da un anno, faceva ancora male parlare di lei.

«Spero che anche Bella gradirà il regalo, non ne sono tanto sicuro, ma mi ha colpito subito e so che le starà d’incanto.» Tornammo a casa verso le dieci e mezzo e trovai della gran confusione. C’erano Alice e Rosalie in soggiorno che cercavano di convincere Bella a fare qualcosa. Non capivo quello che dicevano così mi misi ad origliare, cosa poco fine, ma molto vantaggiosa.

«Bella, andiamo perché non vuoi farti fare un vestito nuovo per il matrimonio. Il sarto di Rosalie è bravissimo e sono sicura che ti renderebbe favolosa.» Mia sorella e la mia quasi cognata stavano cercando di convincere Bella a farsi fare un vestito nuovo e a me sembrava una buona idea, in fondo che cosa c’era di male?

«Ti ho già detto di no, Alice. Non voglio spendere i soldi di tuo padre, per qualcosa che potrei benissimo riciclare. In fondo ho il vestito di mia madre e lei sarebbe contenta se lo indossassi il giorno del mio matrimonio.» Avevo davvero preso un grande abbaglio il primo giorno, me ne rendevo conto solo adesso. Bella era troppo riservata e scrupolosa e per niente arrampicatrice per puntare ai miei soldi. Avrei dovuto origliare le conversazioni più spesso, fornivano particolari inediti delle donne.

«Bella, non sarebbe un furto, ma solo un regalo di matrimonio. Papà ci terrebbe molto e persino mamma, credimi, io li conosco.» Mia sorella non demordeva tanto facilmente, avevo idea che lei avesse già in mente come vestire Bella, si stava scaldando un po’ troppo. Decisi quindi di andarle incontro e aiutarla, feci la mia comparsa nella stanza e Rosalie colse la palla al balzo.

«Edward, diglielo tu a Isabella che dovrebbe farsi fare un vestito nuovo per il matrimonio. Serve per forza qualcosa di nuovo, di blu, di prestato e di vecchio, è la tradizione.» Sorrisi, i pensieri delle ragazze a volte erano davvero troppo romantici per la mia idea di matrimonio, comunque sorvolai su questo aspetto.

«Io credo che staresti bene con un vestito fatto su misura per te. Perché non vuoi farne uno nuovo?» Bella era rimasta sbalordita, forse non si aspettava di vedermi così presto.

«Io… Non voglio spendere ancora i soldi dei tuoi genitori, mi sento a disagio, perché loro pagano già tutto il matrimonio e non mi sembra giusto.» All’inizio aveva tremato con la voce, sembrava essere spaventata dalla mia reazione e non potevo di certo dargli torto, dopo la serata di ieri.

«Facciamo così, tu ti fai fare un vestito nuovo e lo pago io, dato che da quel giorno in avanti sarò tuo marito. Non ti sembra un compromesso originale?» Lei si mise a ridere, forse avevo davvero detto qualcosa di divertente, poi si riprese e parlò.

«Stai dicendo sul serio? Io… pensavo che tu scherzassi. Insomma la tua mi sembra un compromesso accettabile, dopotutto.» Sorrisi, consapevole di aver avuto una piccola vincita. Mentre mia sorella Alice saltellava per la stanza, gridando evviva. Era davvero da curare, poi ripresi compostezza e chiesi alle due giovani ragazze di lasciarci da soli.

«Rosalie, Alice, potreste lasciarci da soli, solo un attimo. Devo parlare con Isabella, da soli!» Mia sorella e la mia cognatina uscirono dal soggiorno, lasciandoci soli. Mi avvicinai a Bella e ripresi a parlare.

«Vorrei che tu iniziassi a fidarti di me e quindi ho deciso di chiederti scusa per ieri sera. Non intendevo dire quelle parole e non le pensavo, ero solo un pochino agitato e la situazione mi è sfuggita di mano. Diciamo che io e Black non siamo proprio in buoni rapporti, ce l’avevo con lui, non con te. Mi perdoni?» Lei mi guardava negli occhi, cercando di capire se stessi mentendo oppure no. Non so cosa vide, ma mi rispose all’istante.

«Certo che ti perdono, però tu devi promettermi di non fare mai più niente del genere. Ci sono rimasta male e sapevo di non aver fatto niente di male, ma le tue parole mi hanno ferito lo stesso.» D’accordo, mi aspettavo questa risposta, in fondo me lo ero anche meritato. Tirai fuori il pacchetto e ripresi la nostra discussione.

«Te lo prometto e per farmi perdonare ti ho fatto un piccolo regalo. Ti va di vederlo?» Le porsi il pacchettino e lei lo prese, facendo però notare il suo disappunto.

«Non avresti dovuto, dico sul serio. Bastavano le tue scuse, ma visto che ormai è fatta…» Mentre diceva queste parole, scartò il pacchetto e il discorso rimase a metà, perché alla vista della collana gli occhi di Bella si illuminarono.



cuore dell'oceano



«Permetti? Lascia fare a me, te la metto io al collo.» Lo dissi convinto e anche fiero di aver azzeccato il regalo, mentre Bella riprese l’uso della parola.

«Edward, è stupenda! Deve esserti costata una fortuna, non avresti dovuto.» Scossi il capo e le dissi delle parole che difficilmente avrebbe scordato.

«Niente è troppo se fatto per te. Ora signorina Swan, mi farebbe l’onore di accettare il mio invito come accompagnatrice per la festa di stasera a casa Denali?» Bella sorrise felice e il suo viso era splendido, cento volte meglio di quello di ieri sera quando avevamo ballato.

«Il piacere è tutto mio, signor Cullen.» Detto questo passammo ancora qualche minuto insieme conversando civilmente e poi mia sorella e Rosalie rapirono Bella, per poterla preparare per la serata. Le donne chi le capisce è proprio bravo!
  
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