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Autore: Laura Anita Winchester    14/11/2011    5 recensioni
questa è il seguito di una one-shot (alla quale mi è stato chiesto di proseguirla) Il primo capitolo lo trovate nella ff chiamata "il bagno dei mangiamorte (one-shot)"
riassumendo Hermione è entrata nel bagno dei prefetti per prendere una pausa di riflessione tra una lezione e l'altra. All'interno del bagno, però, troverà una persona che non si aspettava...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 Difesa contro le arti oscure.
Che materia patetica.
Ancora più patetica se è in comune con i Grifondoro, i grandi salvatori del mondo magico.
Avevo riposato per circa venti minuti buoni di lezione, con la testa posata sul banco.
Poi improvvisamente Pansy, costretta a sedersi affianco a me per una mancanza di posti, mi aveva tirato una gomitata per attirare la mia attenzione.
La lezione era più fragorosa del solito a causa degli studenti che non la smettevano di parlare sulla notizia più succulenta dell’ultima settimana.

- Guarda – sussurrò Pansy, attirando per l’ennesima volta la mia attenzione.

Seguii il suo sguardo e guardai la Granger vicino al professore con gli occhi chiusi e la bacchetta puntata.
Dopo qualche secondo, da questa uscì una luce azzurra, quasi irreale, dove fili si intrecciavano fino a formare un animale.
Si formò prima il muso quadrato, i baffi, gli occhi seguiti da un corpo affusolato e lungo.
Una lontra…
Guardai la lontra lottare contro qualcosa di invisibile.
Poi qualcosa aveva spaventato la sua creatrice.
La lontra era sparita e la bacchetta era caduta a terra.
Il mio cuore aveva perso un battito, ma il mio viso non aveva lasciato trapelare emozioni.
La Granger uscì dall’aula, lasciando il professore momentaneamente senza parole.
L’ordine però era stato ripreso immediatamente e il professore aveva chiesto un altro studente per fare da cavia.
Nessuno aveva più fiatato e il professore ci aveva fissato, fino a scontrare il suo sguardo con il mio.

- Malfoy, prego.

Mi alzai pigramente e mi avvicinai al professore.

- Ti serve la bacchetta – mi ricordò.

Sbuffai e afferrai la bacchetta – Ora?

- Chiudi gli occhi e rilassati.

Chiusi gli occhi e presi un bel respiro - Ora?

- Pensa al tuo più bel ricordo.

Il mio più bel ricordo…
I miei genitori.
Aprii un occhio, ma la bacchetta era ferma immobile.
Quando mi hanno detto di essere un mago.
Nulla.
La ricchezza.

La fama.
Ancora nulla.

- Concentrati, pensa a ciò che ti riempie sempre la testa, che al solo accennare ad essa il tuo animo manca di vivere per pochi secondi – sussurrò il professore.

Che poeta, pensai alzando un sopracciglio.
Le sue parole però mi aiutarono.
L’immagine di me vestito con la divisa da quiddich…
Lo sport, che stupido.

- Non ti stai concentrando abbastanza – mi rimproverò il professore.

Lo sport non è il pensiero giusto? Allora cosa?
Tre figure che si avvicinavano: Potter, Weasley e…
Mezzosangue.
Il suo viso si deformò in una smorfia di disgusto.

- Pensieri felici – ripetè il professore, ormai esasperato.

Il ballo del ceppo, li si che mi sono divertito.
Nuovamente lei, era bellissima… non l’avrei nemmeno riconosciuta se Blaise…

- Ci sei… più potente.

Il momento in cui mi aveva trovato nel bagno.
Il momento in cui aveva visto il marchio…
Come ci eravamo lentamente conosciuti.
Come mi ha sempre tenuto testa…

- Un furetto, che razza di patronus è?

La voce mi distrasse, ed ebbi giusto il tempo di aprire gli occhi e vedere il furetto che saltellava nella stanza, prima di rifugiarsi all’interno della mia bacchetta.

- Signor Weasley, ha qualcosa da dire prima che elimini dei punti alla sua casa? – disse il professore infuriato.

Lenticchia fece qualche passo indietro, accennando a un “mi scusi” mentre Harry mi fissava con ira.
Ma che diavolo voleva ora quello?

- Direi che la sua pratica non è male, ha solo bisogno che qualcuno la aiuti a concentrarsi di più se vuole ottenere la sufficienza quest’anno nella mia materia.

Dovetti trattenermi per non insultarlo. Nascosi la bacchetta e tornai al mio posto in silenzio.
Il mio sguardo si posò sulla ragazza che era rientrata in classe e che continuava a fissarmi.
Cosa diavolo voleva?

- Sia chiaro per tutti – disse il professore, attirando nuovamente la mia attenzione – per ottenere la sufficienza, quest’anno, dovete tutti quanti imparare ad evocare un patronus.

Sbuffai, volevo finire quel maledetto anno e già i compiti assegnati dal signore oscuro erano d’impiccio.
- Ci mancava solo questa – sibilò Pansy, quasi leggendomi nel pensiero.
Sospirai acciuffando la cartella e caricandomela sulla spalla.
Nessuno dei ragazzi serpeverde mi chiese se ci saremmo visti a pranzo.
Ormai ero isolato.
Non era una novità, sicuramente le cose si semplificavano.
Il mio primo tentativo era già in atto, nel giro di due giorni avrei assistito alla probabile morte del preside della mia scuola.
Sospirai e mi diressi in Sala Grande.

angolo dell'autrice
Eccomi come promesso =D
Questo capitolo è concentrato tutto su Draco e sul suo patronus.
Ok! E' vero che i mangiamorte, apparte Piton, non hanno un patronus, ma volevo provare u.u
Beh fatemi sapere =D
   
 
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