CAPITOLO 4: MOONY, PADFOOT, PRONGS E GARY
Non appena Lily Evans apre gli occhi, ritrovandosi a pochi centimetri il viso assonnato di James Potter, inizia a gridare.
Non perché sia effettivamente bizzarro svegliarsi nel letto del proprio peggior nemico, ma per pura abitudine: quando il tuo compito principale in una storia è quello di essere figa e di urlare, se al primo ci pensa l’Autrice, per il secondo devi iniziare ad esercitarti sin di prima mattina.
James grida a sua volta, sobbalzando e cadendo dal letto.
Anche Remus grida e cade dal letto.
E così anche Sirius e la ragazza che vive nel suo letto.
In una James/Lily persino Peter urla, cadendo ancora più in basso nel baratro di nulla e di non esistenza in cui è stato gettato dall’odio di milioni di Autrici.
In un’altra James/Lily, l’urlo di Peter arriva da lontano, precisamente da casa della sua povera e malata nonna che è stato costretto, letteralmente,ad andare a trovare. Nonna che, precisiamolo, si ammalerà altre quindici volte nel corso dell’anno, per permettere alle Autrici di levarsi il suo adorato nipotino dalle palle.
In un’altra James/Lily ancora sarà Gary ad urlare. Gary è il quarto Malandrino, nel caso non lo sapeste. È bello, biondo e dagli occhi verdi, corpo statuario, brillante e simpatico. Si trasforma in un animale figo, come un leone o una pantera ed è stato scelto dall’Autrice per sostituire Peter.
Perché nelle James/Lily non c’è spazio per Peter.
Era un Malandrino, è vero.
Era il migliore amico di James, insieme a Sirius e Remus.
Si è trasformato in un Animagus pur di fare compagnia a Moony durante le notti di Luna Piena.
Ha contribuito a disegnare la Mappa del Malandrino e James e Lily si fidavano di lui al punto da affidargli la loro stessa vita.
Eppure non può esistere in una James/Lily, perché la sua colpa è troppo grave. Imperdonabile.
Come può un’Autrice di James/Lily accettare nella sua storia un personaggio così abietto? Un personaggio...brutto?
Corpo flaccido, grassoccio. Niente addominali scolpiti dal Quidditch! Viso infantile. Niente lineamenti perfetti e affascinanti! Occhi piccoli, liquidi. Nessuno sguardo profondo ed intrigante!
Senza contare che si trasforma in un ratto.
Come può un’Autrice di James/Lily inserire tra i suoi fighissimi, perfettissimi ed invidiabilissimi personaggi un simile abominio?
Ah già, poi c’è anche il fatto che ha consegnato James e Lily a Voldemort facendo incolpare Sirius al suo posto e condannandolo a dodici anni di Azkaban, lasciando Remus solo e all’oscuro di tutto, per poi aiutare il Signore Oscuro a risorgere e riacquistare i suoi pieni poteri.
Ma vabbè, questo sarebbe stato anche perdonabile, se solo fosse stato almeno un po’ figo. Sarebbe passato in secondo piano.
Ma, ahimè, la Rowling ha scelto di rendere Peter brutto, quindi all’Autrice non resta che farlo sparire dalla faccia della James/Lily.
Ma tornando alle cose veramente importanti -e con questo intendo veramente fighe...
- AAAAAAAAH!
- AAAAAAAAH!
- AAAAAAAAH!
- AAAAAAAAH!
- AAAAAAAAH!
- AAAAAAAAH!
I personaggi continuano a guardarsi a vicenda e a gridare per un po’, perché l’Autrice è convinta che una scena in cui tutti gridano sia necessariamente esilarante. Quando poi Lily inizia a correre dietro a James, dandogli del maniaco e ignorando tutti i suoi tentativi di parlare, l’Autrice si batte il cinque da sola, autoproclamandosi genio della comicità. E dell’originalità, già.
Poi arriva un momento di serietà, perché in questo capitolo non ci si era ancora soffermati abbastanza sul corpo mozzafiato di Lily, quindi l’Autrice inizia a sorridere adorante, immaginando di essere al posto della rossa, e a descrivere con minuzia le curve della Grifoncina coperte a malapena dalla cortissima, leggerissima e trasparentissima camicia da notte. Quale studentessa di Hogwarts non si addormenta vestita come una pornodiva nel bel mezzo della Sala Comune, dopotutto?
Per il bene di tutti coloro che leggono questa parodia è meglio non entrare nei dettagli, perché questa scena, tanto è scontata e identica in ogniJames/Lily, potrebbe provocare nausea e giramenti di testa anche se parodiata.
Vi dirò solo che si conclude con il ritorno alla normalità, e per storie come questa la normalità è data, ovviamente, da una Lily che cammina leggiadra per Hogwarts,seguita da un corteo di usignoli e violini, e di un James Potter che segue il corteo, a sua volta seguito dalla sua abbondante striscia di bava, in cui galleggiano i poveri Malandrini. Remus, Sirius e Gary.