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Autore: Agapanto Blu    15/11/2011    7 recensioni
Questa fan-fic è la storia di due angeli profondamente innamorati, Miriam e Nicola... La loro relazione è ostacolata dal fatto che lui è un Caduto mentre lei è uno degli Angeli più importanti del Paradiso perchè è destinata a succedere a Gabriele come Arcangelo... A cent'anni dalla loro separazione arriverà qualcuno a scombinare le carte in tavola: una ragazza di nome Lucia che potrebbe spazzar via il passato e dare ai due angeli una seconda possibilità...
Autrice: Non sono brava e questa è la prima long-fic che scrivo... Siate clementi e recensite!!! Anche per scrivere critiche, mi raccomando!!! Ne ho bisogno!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La saga degli Angeli di Victoria'
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Ehyyyyy!
Sì, sono tornata con il capitolo...
So di aver lasciato tutti un po' in ansia e mi spiace dover dire che mi toccherà farlo molto spesso d'ora in poi...
Ci avviciniamo alla resa dei conti...
Ok, vedo sguardi assassini perciò finisco e vi lascio in pace (per un po')...
Dedichina, ina, ina: A quell'amica pazza che volteggia sul trapezio e in sella al cavallo perchè è sempre lì che mi sopporta e un enorme IN BOCCA AL LUPO!!! a quella ragazza che Domenica farà la sua prima gara di salto a ostacoli... Non faccio nomi, ma sapete che siete voi! Vi voglio troppo bene!
A sotto!

Lady Catherine
 




20.
 
“Sciocchezze!” esclamò Betty, “Sarà la Polvere nostra o di Nick! Nel caso te lo fossi scordato, Chuck, lei è sempre con noi!”
Chuck continuava a fissare l’umana mentre il suo cervello elaborava.
“Nick non ha le ali! Non produce più la Polvere e noi non le abbiamo mai spiegate davanti a lei!” replicò lui brusco prima di voltarsi verso Lucia, “Hai creduto alla storia degli Angeli senza battere ciglio anche se era inverosimile per te, hai creduto a Nick, sei comparsa il giorno dopo all’Anniversario quando lui era più debole, hai fotografato i Vendicatori e loro non ti sono venuti a cercare, sei entrata nel locale quando c’erano anche gli Angeli e neanche a quel punto loro ti hanno dato la caccia, sei arrivata al Fallen’s dal tetto…”
Betty impallidiva a ogni pezzo che Chuck faceva combaciare con gli altri e Joe rimase in silenzio totale, scioccato.
“Avevi entrambi i numeri di Nick anche se non te li aveva dati lui…” rincarò Chuck, “C’era la Polvere d’Angelo nella tua stanza ed eri l’unica con Nick quando lui credeva di aver visto qualcosa fuori dalla finestra…”
“Chuck, non è come sembra!” tentò la ragazza ma lui non l’ascoltava.
“Lo hai chiamato con una telefonata di soli cinque secondi e l’hai fatto uscire dal Fallen’s oggi che i Vendicatori potevano prenderlo perché non è Domenica!”
“Lucia…?” tentò Betty supplichevole.
La ragazza si voltò verso di lei ma vide chiaramente che nessuno le credeva più.
“Betty, io non c’entro niente con la sparizione di Nick!” tentò comunque mentre le lacrime iniziavano ad addensarsi.
“Ah no?” esclamò Chuck, arrabbiato, “E come mai hai la Polvere d’Angelo addosso assieme al Contatto?”
“Contatto?” si intromise Mattew stupito.
Joe indicò i ciondoli di Lucia.
“Si tratta di un oggetto impregnato di magia angelica: di solito permette a chi lo possiede di contattare l’Angelo che l’ha forgiato… Credevo che non ne esistessero più dai tempi della Caduta…” spiegò l’uomo.
Lucia li ignorò.
“Chuck, so come sembra ma non stai capendo niente!” esclamò cercando una via d’uscita da quella storia.
“E allora com’è?” chiese l’uomo.
“Non posso, Chuck!” gridò Lucia.
La discussione iniziò a attirare gli sguardi stupiti dei Nephilim e dei Caduti presenti nella sala che iniziarono a scrutare il gruppo con apprensione e sospetto.
“Allora te lo dico io com’è andata! Hai venduto Nick ai Vendicatori!” urlò Chuck fuori di sé.
“NO!” gridò la ragazza iniziando a piangere ma sapeva che non sarebbe servito: Chuck era troppo furioso per crederle, Betty troppo spaventata e Joe troppo scioccato.
“Non ti credo” fu infatti la lapidaria risposta di Chuck che si voltò e si allontanò senza più dire una parola.
Betty si accostò un istante alla giovane.
“Spiegami…” la implorò ma Lucia girò la testa dall’altra parte.
Non poteva farlo, non poteva spiegare a quella Caduta che si era accordata con un Angelo né perché lo aveva fatto…
Betty non avrebbe sopportato il colpo.
La donna iniziò a versare lacrime silenziose mentre voltava le spalle alla ragazza e, con Joe, seguiva Chuck.
Lontano.
Lucia si girò e scappò via, senza aspettare Mattew.
Corse senza fermarsi ma non lo fece per molto.
Appena il ragazzo fu troppo indietro per vederla si infilò in una stradina laterale.
Non ci fu bisogno nemmeno di sfiorare il Contatto: appena svoltò la curva, le braccia esili e forti dell’Angelo le cinsero la vita e le fecero staccare i piedi dal suolo senza che il movimento si interrompesse.
Lucia vide la città sotto di lei ed ebbe la certezza che nessuno poteva vederla ma questo la fece sentire più sola e lontana da tutti.
Per la prima volta, rimpianse di aver detto ‘sì’ all’Angelo, aveva sempre saputo i rischi che correva a prendere parte a un piano come quello ma non si era certo immaginata che le avrebbe fatto così male.
Continuò a piangere silenziosamente mentre la creatura la portava fino a casa sua a una velocità inaudita.
Quando i suoi piedi toccarono di nuovo terra era sulla terrazza del suo palazzo.
Si liberò dall’abbraccio e corse alle scale.
“Lucia…” le arrivò debole alle orecchie quando l’Angelo la chiamò ma non tornò indietro.
Raggiunse il suo piano, aprì al porta di casa sua ed entrò sbattendola.
 
Nick iniziò a riprendere i sensi lentamente.
La prima cosa di cui si accorse fu il buio, la seconda la benda che gli chiudeva gli occhi.
La testa gli girava come se fosse stato ore su una giostra e, a sprazzi, gli pareva di vedere lampi di luce.
Quando la vertigine iniziò a placarsi, sparirono anche quelli e gli permisero di ragionare e pensare lucidamente.
Era in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena con delle catene dure molto calde che poi si attaccavano al pavimento, impedendogli di alzarsi.
Tentò di liberarsi ma si rese conto che qualcuno le aveva cosparse con Polvere d'Angelo, rendendole resistenti alla forza fisica di un'altro Angelo, a maggior ragione di uno debole e stordito.
Con calma decise di fermarsi e di cercare di capire.
Punto uno: era vivo… Buona notizia…
Punto due: non avrebbe dovuto esserlo… Perché?
Che cosa volevano da lui i Vendicatori per tenerlo in vita? Non sarebbe stato più semplice, per loro, buttarlo all’Inferno o fargli la festa subito, mentre era privo di sensi?
Iniziò a pensare che volessero prima fargliela pagare per essere riuscito a farla franca così a lungo ma poi si disse che non aveva senso legarlo e imbavagliarlo: se erano in tre, che speranze aveva? E poi si era arreso…
No, qualcosa non quadrava.
Nick cercò di concentrarsi e di ricordare chi l’avesse stordito: era sicuro di aver riconosciuto la voce…
Poi il ricordo delle unghie che lo pungevano anche attraverso la maglietta e dei seni che gli premevano sulla schiena lo colpì come un pugno…
Sapeva chi si era preso la briga di ridurlo così: prigioniero e inerte…
Umiliato.
La paura lo attanagliò al cuore…
Se aveva ragione, non se la sarebbe cavata in fretta ma lo avrebbero ucciso lentamente…
Passi risuonarono attorno a lui, frusciando contro un pavimento duro e riempiendo lo spazio con la loro eco.
Sembrava di essere in una segreta medioevale, fredda e fatta di pietra.
Sentì i suono inconfondibile di un paio di piedi femminili, più silenziosi degli altri, avvicinarsi a lui.
Provò un brivido freddo lungo la schiena ma si impose di nasconderlo.
Ora i piedi dell’Angelo erano davanti al suo viso.
“Zira…” mormorò a bassa voce.
In risposta, ricevette un calcio nello stomaco.
 
Lucia appoggiò la schiena contro la porta e si lasciò scivolare contro di essa, singhiozzando.
Si portò le ginocchia al petto e vi nascose dentro la faccia.
Si vergognava di sé stessa: le avevano dato un compito semplicissimo e aveva fallito.
Non era riuscita ad allungare i tempi per tenere Nick al sicuro quel tanto che bastava perché gli altri fossero pronti.
Passi lievi si mossero davanti a lei.
“Non dovresti lasciare la finestra aperta quando esci…” mormorò l’Angelo ma la sua voce era troppo triste perché la frase sembrasse davvero una battuta.
“Ho rovinato tutto…” singhiozzò la ragazza senza alzare la testa.
La creatura si inginocchiò davanti a lei.
“Non è vero…” sussurrò dolcemente, “Hai fatto più di quanto potessi… Senza di te sarebbe finito tutto molto prima…”
“È a questo che servivo?” gemette la ragazza alzando la testa di scatto, “A guadagnare qualche giorno?”
L’Angelo attese pazientemente che si sfogasse.
“Ascolta…” sussurrò poi, “Non è ancora finita…”
Lucia sgranò gli occhi.
“Come?” chiese stupita.
“Non è ancora finita…” ripeté la creatura con determinazione, “Nick è ancora vivo e c’è una possibilità di salvarlo…”
“Perché lo dici a me? Io non servo a nulla…”
“Non è vero, Lucia! Se non mi aiuti, Nick morirà! Scegli!”
Lucia si morse il labbro.
“C’è una speranza?” chiese.
L’Angelo, più calmo, annuì.
“Ma…?” incalzò la ragazza.
“Ma io non posso avvicinarmi…” sospirò la creatura, “Zira sta sfruttando un incanto che mi impedisce di raggiungerla, così come lo impedisce a tutti gli Angeli…”
Lasciò un istante di silenzio per permettere a Lucia di capire.
La ragazza respirò veloce quando capì.
“Ma non ferma gli umani…” mormorò.
L’Angelo annuì.
“So di chiederti molto: Lucia, se tu riesci ad entrare e a portare con te questi…” disse sfiorando con le dita i ciondoli che facevano da Contatto tra loro due, “Potrei riuscire a raggiungerti…”
Lucia toccò le pietre con le dita che tremavano.
“Cosa dovrei fare?” sussurrò.
“Adesso ti spiego…”
 
Nick si ripiegò su sé stesso per il colpo.
Una risata dolce sembrò scivolargli accanto.
Il ragazzo strinse le labbra per chiudersi la bocca, aveva capito il messaggio: totale silenzio.
Non sapeva cosa stesse per accadere ma era certo che avrebbe tanto voluto poter sapere perché stava per succedere.
“Vuoi delle spiegazioni, vero?” mormorò tranquilla la voce della sua carnefice.
 
“È pericoloso…” sussurrò l’Angelo ma Lucia aveva già preso al sua decisione prima ancora di sentire il piano.
“Sai che lo farò…” disse seria in risposta.
Si era asciugata le lacrime e si era promessa che non ne avrebbe fatte cadere più fino alla fine di quella storia.
“Lucia, non è una cosa da prendere sottogamba!” replicò la creatura con durezza, “Potresti morire…”
“Hai detto bene, angioletto bello!” replicò Lucia alzandosi, “Potrei! Condizionale presente! Ciò significa che potrei anche non morire! Ora dimmi: quante speranze ha invece Nick se non lo faccio?”
La creatura sospirò.
“Nessuna…”
“Bene, allora siamo d’accordo!” borbottò la ragazza acchiappando al volo le foto dei Vendicatori.
“Lucia, se Zira sente la presenza della mia Polvere d’Angelo o percepisce il Contatto, ti ammazzerà sul posto… Lo sai, vero?”
“Vogliamo stare qui ancora molto?” replicò la ragazza.
La creatura alzò gli occhi al Cielo.
“Giusto il tempo che il tuo umano ci raggiunga… Sempre che non muoia di crepacuore salendo le scale…” commentò poi piantando gli occhi senza pupilla in quelli di Lucia.
“Il mio umano?” chiese scioccata poi ricordò, “Santo Cielo, Mattew!”
Corse ad aprire la porta e rischiò di prendersi un pugno in faccia quando il ragazzo cercò di bussare.
Il giovane sembrava distrutto.
“Sesto piano…” ansimò, “Un bel modo per fare ginnastica…”
Lucia lo fece entrare e lui stava per aprire bocca per dire qualcosa quando vide l’Angelo, tranquillamente in piedi nel bel mezzo del salotto.
Qualsiasi cosa volesse dire si risolse in un: “Oh, mio Dio!”



Dunque, dunque, dunque...
Ci siamo quasi: l'Angelo (che credo qualcuno abbia già "svelato") è diventato una presenza "fisica" ed è ora che anche i nostri due umani facciano la loro parte...
Nick? Cosa gli succederà?
Come fermare Zira?
Risposta semplice: non ve lo dico! ;P...
A parte gli scherzi...
Spoiler: "All’inizio, sembrò che volesse fargli una carezza poi, però, l’Arcangelo strinse le dita come artigli e graffiò il viso del Caduto con le unghie fino a farlo sanguinare.
Nick gridò di dolore.
“Fatto male?” chiese ironica lei prima di avvicinargli la bocca all’orecchio, “Io non devo niente a nessuno, tanto meno a una nullità come te…”
"
Titolo: In azione...
Beh...
A voi come interpretarlo :)...
I miei soliti ringraziamenti sono per: LAMES76, ILOVEWORLD, ANGY EMPTINESS, STAR__, GIO BLACK, SHELIVEINAFAIRYTALE, MIONE 1986 E PARISSA...
Grazie di cuore...
A presto!
Ciao ciao!

Lady Catherine

  
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