Erano le 5:30 del mattino la sveglia come suo solito cominciò a traforarmi il timpano,e a rompermi le balle,peggio di mia madre!
Aprii gli occhi piano piano e rimasi per cinque secondi a pensare,guardando il soffitto e mi ripetevo OGGI E' IL GRANDE GIORNO!!
Mi alzai dal letto e andai a fare colazione,dopo di che mi andai a lavare.
La scelta di come mi dovessi vestire era già il primo problema della giornata,non era certo un compito semplice!
Non potevo di certo vestrimi come una zulù! AHAHAHHA (pensavo tra me e me).
Quando arrivammo io e i miei genitori  all'aereoporto erano circa le 06:45.
Arrivata lì vidi le mie amiche Brenda e Taylor che mi aspettavano nelle sedie dell'aereoporto.
"Ciaooooooo Are you ready for London!??"Gridai come un altoparlante,infatti alcuni si girarono verso di me,ma in quel momento poco importava.
"Ovviamente Em" Mi disse Brenda,e Taylor annui semplicemente.
Non appena ci salutammo andammo subito a fare il check-in,in modo da non perdere troppo tempo.
Salutammo i nostri genitori,che ovviamente ci fecero più di mille raccomandazioni e ci avviammo.
Eravamo felici,penso che se fossimo state più felici di così,probabilmente saremmo già morte con un attacco di cuore...non so se ho reso l'idea.
Ci andammo a sedere per aspettare che chiamessero il nostro volo,e nel frattempo parlavamo del più e del meno ,quando sentimmo:
"IL VOLO A37 PER LONDRA STA PER PARTIRE"
Ci guardammo negli occhi,eravamo confuse perchè non sapevamo dove andare,quando però vedemmo un hostess avvicinarsi verso di noi.
"Siete voi le tre ragazze che dovete andare a Londra?"chiese l'hostess.
(Beh eravamo le uniche tre ragazze sole,mi sembrava abbastanza ovvio)
"Si" Le rispondemmo in coro.
"Allora seguitemi" Senza fiatare,annuimmo e la seguimmo.
Salimmo sull'aereo.
Brenda era piuttosto agitata perchè non era mai stata su un aereo,ma io e Taylor la rassicuravamo dicendole che è un'esperienza bellissima,in seguito aggiunsi...
"Il massimo che ci può succedere  è cadere a mare,ma tanto tu sai nuotare no?" Mi guardò sconvolta,ma scoppiammo a ridere tutte e tre alla mia battuta.
Io ero seduta dalla parte del finestrino,perchè amavo guardare il panorama dall'alto,mentre Brenda si trovava al centro e Taylor dalla parte del corridoio.
Per tutto il tempo del volo non  facemmo altro che ridere e scherzare.
E Brenda si dimenticò di essere a più di 2000 metri da terra.
Quando atterrammo l'hostess ci portò davanti all'uscita dove ci aspettava una signora che aveva il compito di portarci nel college dove saremmo state quel periodo.
Quando la vedi,io scoppiai a ridere, perchè aveva un pezzo di carta con scritto "EMMA,TAYLOR E BRENDA QUI"
AHAHAHAHA "neanche se eravamo persone famose". dissi sarcasticamente.
"Salve ragazze!"Ci disse la signora.
"Mi chiamo Stephany e per questi 6 mesi sarò la vostra guida,per qualunque cosa voi abbiate bisogno io sarò qui".
Annuimmo e ci presentammo,dopo di che ci portò nel presunto college dove noi dovevamo stare in quel periodo.
Durante il traggitto Taylor e Brenda dormicchiavano,perchè erano un pò stanche poichè la notte non avevano dormito per l'eccitazione,mentre io ammiravo quel magnifico paesaggio!
"Ecco qua!" esclamò Stephany.
Svegliai Brenda e Taylor e guardammo il panorama che si presentava ai nostri occhi,era stupendo quel college,propio come avevamo sempre desiderato,in quel momento tutto era perfetto,e niente e nessuno lo avrebbe rovinato.
Scendemmo dalla macchina e Stephany ci fece visitare il collegge,e poi ci portò nelle nostre rispettive camere.
Entrammo in una graziosa camera,arreddata con dei mobili in noce,e la cosa che mi colpì era la finestra grande e con un panoramo stupendo.
La camera era la numero 613.
"Ragazze per oggi è tutto,ci vediamo domani per discutere delle lezioni ecc...".
"Ok"facemmo noi tre in coro.
"Perfetto,adesso qui io vi lascio una mappa di Londra così se avete voglia la potete visitare e qui c'è anche il mio numero,così per qualunque cosa io verrò in vostro aiuto,sono come dire, la vostra "Superwoman" ".
La guardammo negli occhi per un secondo dopo di che scoppiammo a ridere tutte e quattro.
Quando se ne andò la domanda mi venne spontanea :
" Andiamo a visitare la più bella città del mondo?" Domandai speranzosa,con gli occhi a cucciolo.
"Certo,non possiamo rimanere qui a fissarci negli occhi!" puntualizzò Brenda.
Così prendemmo la mappa e ci avviammo verso Londra.
Quella mattinata fu stupenda,girammo un sacco di negozi,andammo persino da Starbucks per fare uno spuntino,tutto era perfetto,e mi meravigliai del fatto che non ci eravamo ancora perse.Cosa che mi dovetti rimangiare perchè a un certo punto domandai:
 "Ma quel negozio non l'abbiamo già passato due volte?" domandai perplessa.
"In effetti,anche io lo pensavo,non ci saremo mica perse?"Disse Brenda con un tono abbastanza preoccupato.
"Naaaaaaa"Rassicurò Taylor che teneva la mappa in mano,e facendo segno che eravamo nella strada giusta.
La guardai,alzai il sopracciglio,e mi accorsi che teneva la mappa al contrario!!
"Ma tu sai che stai tenendo la mappa al contrario?"
"Non è v..."si fermò,guardo la mappa è disse semplicemente "OPS"
Io prosegui con un lungo "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO,non possiamo esserci perse,come abbiamo fatto a perderci?"
Decisa,afferrai la mappa e decisi di dirigere la truppa verso la "salvezza",cercando di trovare una strada alternativa per tornare al college.
Dopo circa 7 minuti dissi:
"Mi arrendo" con tono esausto.
"No ma guarda,menomale che eri tu quella che dovevi dirigerci e dirigerci verso la "salvezza" e già ti arrendi?"
mi disse Brenda con tono sarcastico.
Le mostrai la mappa le feci presente che quel negozio lo avevamo visto già 10 volte,e che di conseguenza stavamo girando in torno come tante rimbabite,quando Taylor mi fece presente che ero in mezzo alla strada,ma io non ci feci molto caso.
Ad un tratto mi ritrovai davvero in mezzo alla strada da sola con la mappa in mano,e mi accorsi che una macchina puntava verso di me!
Ero pietrficata,Taylor e Brenda mi gridarono "ATTENTA!"
Quando l'unica cosa che senti non fu un urto di una macchina,ma qualcosa,o almeno qualcuno che si era lanciato verso di me per salvarmi.
Ma non me ne resi conto chi era,perchè caddi a terra e persi i sensi.