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Autore: Lisey91    15/11/2011    3 recensioni
Tutti conosciamo la storia del famoso Harry Potter e dei suoi migliori amici, Hermione Granger e Ronald Weasley, e di come essi sconfissero il malvagio Lord Voldemort. Ma pochi conoscono quella di tre ragazze speciali, senza le quali forse non avrebbero potuto farcela... Questa storia non l'ho scritta io, ma una dolcissima ragazza con un lieve ritardo mentale ma con una fantasia a dir poco stratosferica che l'ha terminata dopo 5 anni che ci lavorava. Spero che piaccia a voi quanto è piaciuta a me.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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2.9 Il bolide fellone
 
Dopo l’episodio con i folletti della Cornovaglia le lezioni di Difesa contro le arti oscure erano diventate, per citare Emily, una vera pizza. Allock si limitava a leggere brani dei suoi libri, alle volte inscenando i punti salienti con l’ausilio di qualche allievo. In genere Harry, nonostante il ragazzo cercasse in ogni modo di evitarlo. E in genere quando questo succedeva Emily e Ron seguivano “l’avvincente rappresentazione” ghignanti, pronti a prenderlo in giro per diverse ore. Ma non quel giorno. Quel giorno Harry eseguì ogni sciocco ordine del professore senza fiatare e Ron e Emily fecero del loro meglio per sembrare affascinati dai suoi racconti fantastici, perché quel giorno era meglio che Allock fosse di ottimo umore a fine lezione. Se volevano sperare di avere il permesso per il libro firmato ovviamente, e loro lo volevano. La parte del piano più difficile consisteva nell’evitare che Melen ne venisse a conoscenza, dato che aveva dimostrato un certo fastidio all’idea che ficcassero il naso nelle faccende della sua famiglia. A quello ci avrebbe pensato Emily. –Non aspettiamo gli altri?- domandò la vampira notando che la rossa puntava alla porta. Emily sobbalzò, guardò verso Harry mordendosi il labbro e arrossendo, poi abbassò lo sguardo –Preferirei andare avanti..- ammise in un sussurro. Percepì lo sguardo dubbioso di Melen su di se e cercò di arrossire ulteriormente ripensando a qualcosa di assolutamente imbarazzante. Funzionò, la mora pensò che fosse successo qualcosa tra lei e Harry e, dopo aver salutato gli altri con un cenno del capo, la seguì senza far storie. Ora doveva solo riuscire a “sganciarsi” da lei con una buona scusa e… --Melen- Draco Malfoy le aspettava vicino alla scale che portavano in sala comune stranamente senza “scorta” –Malfoy- disse Emily, pronunciando il nome quasi come fosse un insulto –Draco, che succede?- il biondo si avvicinò alla cugina con espressione tranquilla –Cose di famiglia. Potrei parlarti senza Fido Bau?- chiese lanciando un occhiata divertita alla rossa che lo fissava furente –Certo. Em non ti spiace vero? Potresti approfittarne per chiarire con Harry- Emily arrossì e annuì, limitandosi a guardarli allontanarsi incerta.
-E’…- deglutì Marion turbata –disgustoso?- suggerì Ron fissando con una smorfia l’immagine di un mago che sembrava essere stato sventrato –Beh, in fondo era nel reparto proibito no?- constatò Hermione continuando a cercare tra le pagine macchiate di umidità quella che corrispondeva alla pozione Polisucco. Un rumore fuori dal bagno li fece irrigidire –guarda chi è- sussurrò Harry a Marion, che era la più vicina alla porta. La Lupin sbirciò dal buco della serratura e sorrise –è solo Emily- disse sollevata aprendo l’amica. –Hai fatto presto- notò Ron stupito –cosa le hai detto perché ti lasciasse sola?- la rossa scosse la testa –Non sono stata io. Malfoy è venuta a cercarla per urgenti questioni di famiglia- rispose a disagio, facendo calare il silenzio nel bagno –Pensate che Melen potrebbe essere complice di Malfoy?- domandò Harry poco convinto –Non lo so… in fondo è un Black e se ci pensi tra tutti quelli che poteva mordere ha scelto proprio Hermione, una nata babbana- ammise Ron, dando voce ai pettegolezzi che giravano per la scuola e che vedevano la vampira come l’erede di Serpeverde. Emily scosse la testa –Non siate sciocchi ragazzi, è di Melen che stiamo parlando. Sono certa che lei non farebbe mai niente che potrebbe danneggiarci. Fidatevi!- esclamò Emily con passione, subito appoggiata da Marion.
-Quindi è l’apertura della Camera dei segreti il pericolo di cui ci avevi accennato- chiese Melen fissando seria l’elfo tremante davanti a lei –S-si mia signora-pigolò quello –Avresti potuto essere più preciso. E sono certa che tutt’ora non ci stai dicendo tutto, non è vero?- Draco le mise una mano sulla spalla –E’ inutile trattarlo così Melen. Dobby esegue solo gli ordini di mio padre, non può dire niente a nessuno- disse il biondo contrito –nemmeno a me- Dobby abbassò i grandi occhi e perfino le orecchie parvero afflosciarsi leggermente –Dobby non vuole arrendersi signore. Dobby deve salvare Harry Potter- La Black lo fissò negli occhi – perché? Perché è così importante per te salvare Harry?- L’elfo si erse in tutta la sua minuta altezza, ricambiando lo sguardo della vampira con orgoglio –Dobby ricorda com’era prima che Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era al culmine del suo potere, signora! Noi elfi domestici eravamo trattati come bestie, signora… Anche se Dobby viene ancora trattato così la nostra condizione in generale è migliorata. Harry Potter ha sconfitto il Signore Oscuro e ha brillato come un raggio di speranza per quelli di noi che credevano che i giorni bui non sarebbero mai finiti, mia signora. Ecco perché Dobby non può permettere che lui rimanga a Hogwarts ora che la camera dei segreti è stata aperta di nuovo!- Dobby si raggelò inorridito e solo il rapido intervento di Malfoy gli impedì di lanciarsi di testa contro il muro per punire quella parola di troppo –Ancora… Capisco, è già stata aperta e Lucius sa da chi… Draco tu ne sai nulla?- Il biondo scosse la testa –Papà si rifiuta di parlarmene. Mi ha solo detto che è successo circa cinquant’anni fa e che l’ultima volta è morta una ragazza…- i due rimasero in silenzio per qualche secondo –Capisco… ma il problema rimane. Cosa facciamo con Harry?- Draco scrollò le spalle –Francamente secondo me stai esagerando Dobby. San Potter non è un mezzosangue, almeno quello! Quindi non corre alcun pericolo no?- le labbra dell’elfo tremarono mentre lo guardava implorante –a quanto pare no. Mmm.. beh se non vogliamo farlo espellere potremmo fargli molto male- Melen alzò un sopracciglio – Così dovrà essere mandato a casa o al San Mungo. Non guardarmi così, lo dico per lui- disse Draco facendo una faccia d’angelo palesemente falsa –Come no.. Beh, non contate su di me. Non dirò niente a nessuno dei vostri piani, ma non ne farò più parte.- annunciò –Ma una cosa te la prometto elfo, farò del mio meglio per evitare che Harry si faccia male- continuò seria fissando Dobby negli occhi.
-Quel bolide deve essere incantato!- urlò Hermione stringendo ansiosa il braccio di Melen, che fissava il cielo in silenzio. –Ma chi può essere stato?- domandò Marion agitata cercando Piton con lo sguardo –Non importa chi è stato, dobbiamo fare qualcosa!- strillò Emily correndo giù dagli spalti verso le panchine di Grifondoro dove la squadra stava discutendo il da farsi –Tornate con il resto della squadra, del bolide me ne occupo io- stava dicendo Harry deciso –Non essere idiota! Quello ti stacca la testa- esclamò Fred scuotendo la testa –Ci penso io a difendere Harry- si intromise Emily. Baston la guardò sbuffando –Torna sugli spalti, Madama Bumb non lo permetterebbe mai- La rossa si morse il labbro inferiore a sangue –Forse io posso aiutarvi- disse Melen apparendo dietro di loro –Basterà che nessuno veda Emily e andrà bene, no?- Alicia Spinnet, che era già al settimo anno, alzò un sopraciglio perplessa –Gli incantesimi di disillusione sono molto difficili.. non credo di riuscire a farne uno che la copra totalmente- La vampira scrollò le spalle –Molto bene, lo farò io- La bionda sbuffò seccata –Oh certo, una del secondo anno riuscirà certamente meglio. Senti solo perché sei un mostro non vuol dire che..- iniziò ma fu subito interrotta da George –Melen può anche smaterializzarsi dentro le mura scolastiche e vola. Magari è un altro incantesimo vampirico no?- la ragazza si limitò ad annuire –Allora cosa volete fare?- Harry scosse la testa –Non voglio mettere in pericolo anche lei. Lasciami andare da solo Baston, posso farcela- Il resto della squadra guardò Baston risentito –E’ ridicolo, Oliver. Non possiamo lasciargli affrontare quel coso da solo. Chiediamo un indagine!- Il capitano guardò la decisione negli occhi dei compagni, poi con un sospiro si rivolse a Melen –Facciamolo. Spero solo che tu sia una battitrice decente, ragazzina- si arrese palesemente in ansia. Due minuti dopo la squadra, tesa come una corda di violino, era di nuovo in volo. Emily vide il bolide puntare verso di loro e lo deviò risoluta –Non preoccuparti Harry. Pensa solo al boccino- sussurrò all’orecchio del ragazzo, facendogli drizzare i capelli sulla nuca. La rossa non era brava come i gemelli, ma aveva dei buoni riflessi e riuscì sempre a colpire il bersaglio, facilitata da Harry che zig-zagava per il campo cercando di tenersi il più possibile fuori dalla traiettoria di quel maledetto aggeggio. –Ti alleni per il balletto, Potter?- lo schernì Malfoy volandogli vicino –Posso dargli una mazzata? Non lo saprà mai nessuno- soffiò Emily irata lanciando un occhiataccia al biondo. Rimase girata un secondo di troppo e non vide il bolide che, tornato alla carica puntava al gomito di Harry. Wham! Con uno schiocco secco sentì le ossa del ragazzo frantumarsi. Si voltò verso di lui di scattò e lo vide scivolare dal manico di scopa fradicio di pioggia, il braccio destro ciondolante sul fianco, inutilizzabile. Lo sostenne come meglio poteva e, vedendo che con una mano non ci riusciva, mollò la mazza (che tornò visibile appena lasciata la sua mano) dedicandosi totalmente all’amico. Non che Harry le facilitasse il compito! Il ragazzo continuava a protendersi verso Malfoy – Harry sai che normalmente non ti impedirei mai di attaccare Malfoy ma ora stai fermo, non riesco a..- in un secondo sentì Harry sfuggirle dalle mani e puntare verso il biondo, che sbarrò gli occhi spaventato. Lo vide afferrare il boccino, ma non se ne preoccupò, sporgendosi istantaneamente verso di lui e afferrandolo per il polso che stringeva la pallina dorata –Ti tengo!- urlò disperata –Fat! Cosa diavolo..- Malfoy fissava stralunato la scopa di Harry sulla quale era appena apparsa Emily e ci mise alcuni secondi per rendersi conto della situazione disperata in cui Harry e la ragazza erano. Vide Emily sporgersi dalla scopa per lo sforzo di sorreggere un intera persona, se non lo mollava sarebbe caduta.. ma non lo avrebbe lasciato. Come quella volta nella foresta Draco non pensò al perché lo faceva, si rendeva perfettamente conto che se Potter fosse caduto da quell’altezza il piano di Dobby avrebbe avuto successo però.. Con un verso esasperato si portò sotto il ragazzo e lo caricò sul manico di scopa –Volevi lasciarci le penne Potter?- esclamò scendendo al suolo evitando di guardare gli occhi stupiti di Emily –Perché mi aiuti?- domandò sorpreso Harry, reggendosi alla schiena del rivale con il braccio sano –ottima domanda- rispose acido, depositandolo sul terreno fangoso e allontanandosi di gran carriera verso gli spogliatoi di Serpeverde, il suo dovere lui l’aveva fatto. Harry rimase un secondo immobile, dopodiché alzò il boccino sopra la testa e aspettò il fischiò che annunciava la fine della partita. Poi svenne. –Harry!- urlò immediatamente Melen afferrandolo prima che toccasse il suolo, subito raggiunta da Emily e dal resto della squadra. Madama Bumb guardò un po’ dubbiosa Emily ma la spalla di Harry, storta in una posizione innaturale, calamitò ben presto tutta la sua attenzione –E’ rotta.. in più punti direi- dichiarò dopo aver tastato l’intero arto –Permettetemi. Ho visto centinaia di casi del genere e forse potrei esservi utile- disse una voce baldanzosa mentre il suo proprietario spingeva di lato Marion per chinarsi di fronte a Harry, non prima ovviamente di aver steso lievemente il mantello di Ron sul terreno in modo da non sporcarsi il delicato completo lilla. Harry si mosse e aprì lentamente gli occhi –No.. lui no- bofonchiò infastidito –Poveretto non sa quel che dice- Ron fissò Allock come l’idiota che era –Credo sia più saggio portarlo in infermeria- fece notare senza essere, ovviamente, ascoltato. Il professore sorrise estatico, probabilmente cercando di rassicurare i presenti sulla sua competenza ma ottenendo l’effetto contrario. Fece un ampio cerco con la bacchetta, la punta della quale era illuminata da una delicata sfumatura argentea e lo posò sul braccio di Harry. Subito l’arto si drizzò con un singulto, prima che la pelle iniziasse a piegarsi dando l’impressione di un guanto improvvisamente vuoto –Oh si.. ehm a.. a volte può succedere- ammise Allock riluttante –Ma ora non fa più male e.. ovviamente le ossa non sono più rotte- concluse con un sorriso a trentadue denti –R-rotte?- pigolò Marion incredula –Non sono più rotte ma nemmeno più presenti!- esclamò Melen infuriata facendolo indietreggiare spaventato –Stia lontana lei! Non osi minacciarmi! Probabilmente è colpa delle sue.. influenze negative se l’incantesimo non è riuscito!- la vampira si avvicinò a lui minacciosa –No, è colpa della tua mancanza di competenze! Dumbledore doveva essere ubriaco il giorno che ha assunto un enorme pallone gonfiato senza..- -BASTA!- li interruppe Marion mettendosi tra loro –Che importa di chi è la colpa? Harry ha bisogno di essere curato, quindi ora smettetela di litigare e aiutatemi a trasportarlo in infermeria!- strillò decisa e rossa in viso per la vergogna. I due si lanciarono un ultima occhiataccia poi il professore sorrise riavviandosi la chioma bionda –Ha perfettamente ragione signorina Lupin. Permettetemi- disse l’uomo incantandola con uno dei suoi abbaglianti sorrisi –Wingardium Leviosa- Harry, lamentandosi per il fatto che poteva benissimo camminare, si sollevò dal terreno con leggerezza e il professore, fiero del suo riuscito incantesimo, lo condusse allegramente nel castello seguito da una piccola folla che lanciava occhiate di rimprovero a Melen. –Hai davvero esagerato Mel. Il professor Allock è molto competente, basta leggere uno qualsiasi dei suoi libri per capirlo- le disse Hermione indispettita unendosi al corteo. –Io sono d’accordo con te, quell’uomo è un impostore- cercò di rassicurarla Marion posandole una mano sulla spalla –Già, non capisco proprio perché Dumbledore abbia commesso una simile imprudenza- commentò Emily. Subito la Lupin si voltò verso di lei inviperita –Parlando d’imprudenze.. Come diavolo ti è venuto in mente di salire sulla scopa di Harry!? Potevate essere in due a farvi molto male e tu.. tu come hai potuto permetterglielo!?- esclamò con le mani sui fianchi fissandole con occhi fiammeggianti –Sono una pessima battitrice- rispose Melen con un alzata di spalle –NON E’ UNA SCUSA!- strillò Marion sempre più arrabbiata –Beh, così si è rotto solo un braccio. Preferivi ci lasciasse le penne?- domandò Emily leggermente turbata, non aveva mai visto Marion così furiosa. La castana sospirò –Dovresti stare più attenta Em.. specie ora.. insomma tu sei una nata babbana- la rossa sbuffò –Non vivrò nella paura! E poi chi ti dice che questo mostro esista veramente? Per quel che ne sappiamo potrebbe essere semplicemente stato uno scherzo crudele rivolto a Gazza. Non c’è stata nessuna aggressione umana- fece notare stizzita incamminandosi a passo di marcia verso il castello –Speriamo continuino a non essercene- mormorò Marion preoccupata. Melen annuì ma non disse niente, aveva una brutta sensazione..


Angolo dell'autrice e della postatrice:
M-ma.. secondo me quello non è Draco Malfoy. Deve essere qualcun'altro. Questo quasi quasi mi piace.. O.O Si, Draco è senz'altro uno dei personaggi del libro che è stato cambiato di più dalla presenza delle ragazze. Da Melen in particolare. Ecco credo di dover chiarire una cosa, Draco non è interessato a Emily ma ha capito che sua cugina tiene a lei moltissimo quindi cerca di "proteggerla", nonostante la rivalità che c'è tra loro. Sarà... ma a me sembra interessato. A te sembra male =.=' Passiamo al capitolo: non sono molto convinta dell'ultima parte. Volevo rendere Em un pò protagonista perchè.. beh vedrete, però non vorrei che risultasse troppo forzato.. che ne dite? Non sò.. cioè ora Melen ha anche il potere dell'invisibilità? Nono, ma i vampiri sono "camaleontici". Cioè riescono ad annullare la loro presenza all'occhio umano, ha semplicemente confuso Emily con la scopa. Infatti appena si è sporta troppo è tornata visibile. Ah.. non sapevo che i vampiri fossero camaleontici. Lo sono perchè lo dico io e basta. Ah, la foto! Ecco a voi Melen. http://imageshack.us/photo/my-images/210/melenblack.jpg/ 
Devo dire che lei è stata la più difficile e ancora non sono del tutto soddisfatta del risultato. In generale me la immagino così, pelle chiara, grandi occhioni scuri come i capelli e le labbra rossissime. Che ne dite? Bella. *.* Beh allora alla prossima! Ciao ciao Valentina e Lisa

P.S. benvenuta alla nostra nuovissima recensitrice e grazie mille :)
P.P.S Abbiamo avuto problemi con lo scanner Keira, appena riusciamo però te lo poastiamo. Il tuo disegno è pronto. (per me è bellissimo)

  
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