Prompt: biscotti
1942
La potresti scambiare per zucchero questa enorme distesa di neve.
Zucchero punteggiato di marmellata di fragole e ciliegie. Rosso e bianco, prima separati, quindi sempre più amalgamati sul fuoco basso, con i vapori dolciastri e appiccicosi che salgono dalla pentola, dove la frutta si sfalda pian piano.
C'era una cucina illuminata dal sole, con le finestre spalancate sul giardino. E in mezzo al prato un tavolo un po' traballante; su di esso tante ciotole. C'erano due grandi pentole sui fornelli, e una pianta di ciliegie vermiglie e mature, e sotto una scala.
Si cominciava la mattina. Prima si raccoglieva la frutta.
Ludwig era più alto di lui e riusciva sempre ad arrivare ai rami più elevati. Oppure lo prendeva sulle spalle o ancora gli teneva ferma la scala.
"Luud, qui traballa tutto! "
Una ciliegia alla volta, il primo recipiente si colmava. E un altro. E un altro ancora.
"Italia, non mangiarle tutte!"
Finchè non arrivava il momento di snocciolare, seduti al tavolo, con i grembiuli a proteggere i vestiti.
Feliciano aveva dita agili e svelte. Una buona, una marcia, la polpa da una parte, i noccioli dall'altra.
Una buona, una bacata, una in bocca.
Germania era più goffo.
"Vee, si fa così Lud!"
Una di qui, una di là.
Con la marmellata il tedesco avrebbe cucinato i biscotti; quelli che piacevano tanto a Feliciano, con la base di pasta frolla e il centro di confettura.
Li mangerebbe volentieri, i biscotti, adesso.
Italia socchiuse gli occhi per schermarli dal vento.
Ora Germania gli faceva paura. Già, era la parola corretta. Stava via per settimane, e aveva un'ombra perenne sul volto corrucciato. Qualcosa di inspiegabile riluceva nelle sue iridi cerulee.
Dov'era, Ludwig, adesso?
Le dita violacee si serrarono sulla sostanza candida, portandola alle labbra livide.
Ma lo zucchero era neve.
Sangue la marmellata.
E l'illusione si frantumò.
Note: terzo episodio, anno 1942 e campagna di Russia. Non poteva essere altrimenti. Solo che, per vivacizzare un po', ho pensato bene di descrivere una situazione totalmente opposta. Ribaltate l'illusione e avrete il quadro reale della situazione. Oddio, spero di essermi spiegata.
E se come me avete un freddo cane, allora siete nello spirito giusto.