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Autore: Writer96    16/11/2011    10 recensioni
-Penso che l’amore siano i tuoi occhi verdi, i tuoi capelli rossi, il tuo neo sotto l'occhio destro. Penso che sia il tuo sorriso, quello impaurito che avevi quando ci siamo conosciuti e quello determinato che hai adesso. Penso che sia la tua cravatta annodata come cintura in vita e il tuo cerchietto bianco.. Penso che sia il tuo libro rovinato di Pozioni, quello dove prendiamo insieme gli appunti. Penso che sia tu, l’amore, Lily.- Avrebbe voluto dirlee avrebbe voluto vedere la confusione sul viso di Lily, quella confusione che anticipava sempre, sempre, le guance rosse e la tosse imbarazzata.
Avrebbe voluto sentirle dire “Oh Severus, ti amo anche io.”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Perchè sì. Writ è tornata. E la dedica a chi non l'ha mai abbandonata.





-Ehi, Severus, cosa pensi che sia l'amore?-
Il ragazzo si girò, guardando Lily negli occhi. Aveva la punta della piuma in bocca, come quando era assorta nei suo pensieri, ma lo guardava con curiosità.
Severus sentì che il suo cuore accelerava e che le guance gli prendevano fuoco. Lei continuava a perforarlo, a scavargli dentro con gli occhi e lui si sentiva inerme, una parola piena di parole che volevano uscire e un cervello atrofizzato.

-Penso che l’amore siano i tuoi occhi verdi, i tuoi capelli rossi, il tuo neo sotto l'occhio destro. Penso che sia il tuo sorriso, quello impaurito che avevi quando ci siamo conosciuti e quello determinato che hai adesso. Penso che sia la tua cravatta annodata come cintura in vita e il tuo cerchietto bianco.. Penso che sia il tuo libro rovinato di Pozioni, quello dove prendiamo insieme gli appunti. Penso che sia tu, l’amore, Lily.-  Avrebbe voluto dirlee avrebbe voluto vedere la confusione sul viso di Lily, quella confusione che anticipava sempre, sempre, le guance rosse e la tosse imbarazzata.
Avrebbe voluto sentirle dire “Oh Severus, ti amo anche io.”
Ma il cuore gli batteva troppo forte e Severus non era minimamente intenzionato a fargli aumentare ancor di più i battiti.
Aveva quasi paura che si vedesse, uno strano movimento pulsante sotto il maglione nero della divisa.

-Non lo so. Credo sia qualcosa di... bello. Di caldo, ma forse anche di freddo. Sì, penso sia così. Penso che a volte sia caldo, a volte sia freddo... E poi, penso che sia tipo una cicatrice che può sbiadire ma non cancellarsi. Ecco, penso sia... qualcosa che dura a lungo. Forse per sempre... Ma non lo so, non sono un esperto...- borbottò, abbassando gli occhi per tornare ai suoi compiti.  Temeva di aver detto troppo. Anzi, sicuramente aveva detto troppo.
Accanto a lui Lily si mosse ansiosamente e poi posò il libro a terra con un respiro. A Severus sembrava quasi di sentire il suo cervello lavorare freneticamente e produrre quei pensieri che, secondo Lily, erano come Gelatine TuttiGusti + 1. Imprevedibili.

-Da come ne parli sembra che tu lo conosca molto bene, invece...- mormorò lei e Severus si sentì trafiggere dai suoi occhi troppo intensi. Non alzò il viso, ma continuò a guardare in basso, respirando piano.

-Piuttosto, tu cosa pensi che sia?- disse alla fine lui, strappando un filo d'erba dal prato e guardandolo sbiadire con il confronto del verde vivido degli occhi della sua migliore amica.

-Penso... Penso che sia qualcosa che ti cambia dentro. Intendo dire, che ti spinge a pensare ciò che forse non avresti mai pensato. Ti porta a rivalutare il mondo. A rivalutare te stesso, ecco, sì. Penso che quando ti innamori di qualcuno te ne accorgi perchè quella persona sconvolge completamente il tuo equilibrio interno, ti devasta. Ti.... destabilizza.  Ecco...- lei gli rispose con un sorriso e si mise a strappare a sua volta ciuffetti d’erba. Era terribilmente assorta e ogni tanto aggrottava le sopracciglia con aria confusa.

-Anche tu ne parli come se fossi innamorata di qualcuno...- disse lui, cercando di non sentire il battito frenetico del suo cuore. Forse adesso lei gli avrebbe detto che lo amava. Forse si sarebbe girata e lo avrebbe guardato con quell’intensità tutta sua. Forse l’avrebbe baciato. Severus arrossì per quel suo pensiero e si limitò a guardarla sottecchi.
Si conoscevano da quando avevano dieci anni eppure anche ora, che ne erano passati cinque, lui si sentiva sempre come la prima volta che l'aveva vista.

Piccolo e stupido. 
E terribilmente incantato.


-Magari. Mi piacerebbe, sai? Ma no, niente. Ancora non ho trovato chi rompa il mio equilibrio...- ammise lei e Severus lesse la verità nel suo sguardo sconsolato. Deglutì, mentre gli sembrava di sgonfiarsi, di cadere a terra.

Lei non lo amava.

-Ehi, Evans! Esci con me?-
-Muori, Potter!-
-Eddai, al posto di perdere tempo con Mocciosus... Potresti spenderlo meglio passando qualche oretta con me...-
-Potter sei... destabilizzante.  Accidenti a te! No che non vengo ad Hogsmeade!-
 
 E non lo avrebbe amato mai.
 

 
-Dopo tutto questo tempo, Severus?-
-Sempre.- 

 


E rieccomi. Sì, ce l'ho fatta, torno a pubblicare.
Sono... Felice. 
Ecco. L'avevo già pubblicata su facebook, ma l'ho risistemata un po'.
Grazie  a voi che siete qui.
Grazie a voi che non mi avete mai abbandonata!
   
 
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