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Autore: shesfede    16/11/2011    5 recensioni
Bastò un attimo per scombussolare tutto. I miei occhi incrociarono il verde smeraldo dei suoi e per me fu come entrare in trans. Il pavimento era freddo, ma il contatto col corpo caldo di Harry rendeva tutto stranamente piacevole. Le mie narici furono pervase dal suo profumo dolce e allo stesso tempo attraente. Un profumo che non sentivo così vicino da tanto tempo. Respirava lentamente e sentivo il suo fiato posarsi delicatamente sul mio viso. Eravamo entrambi immobili, vittime di una forza di gravità potente al punto tale da paralizzarci.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Get me with those green eyes, baby.'
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CAPITOLO 7


Approfittai del mio giorno libero per farmi una bella dormita. Una volta sveglia andai a farmi una doccia risanante, ma che purtroppo servì ben poco a migliorare il mio umore. Non facevo altro che pensare ad Harry e alle parole di Liam. Forse aveva ragione lui. Se avessi parlato con Harry mi sarei tolta ogni singolo dubbio una volta per tutta. Ma cosa stavo dicendo? Non potevo dire ad Harry che mi piaceva, avrei rovinato tutto. Asciugai alla meglio i capelli e tornai in camera per vestirmi. Misi una vecchia tuta grigia e una maglietta bianca extralarge, che usavo esclusivamente per quando stavo a casa. Quando finalmente mi sentii pronta, scesi di sotto per mangiare qualcosa. Se la mia memoria non mi ingannava, i ragazzi dovevano essere tutti a lavoro. E data la tranquillità che c’era, doveva essere così. Mangiai qualche biscotto, come ero solita fare quando Liam non preparava la colazione.
“Ne lasci qualcuno anche per me?”
Saltai improvvisamente, lasciando cadere a terra l’intera scatola di biscotti. Quei ragazzi avevano il brutto vizio di comparire all’improvviso alle spalle.
“Harry che ci fai qui?” chiesi col fiatone preso per lo spavento.
“Ci vivo” rispose sarcasticamente.
“Intendevo: non dovresti essere a lavoro?”
Mi voltai per prendere dei tovaglioli per rimediare al pasticcio combinato, ma quando mi girai nuovamente vidi Harry già piegato a terra che raccoglieva i biscotti caduti.
“Questi sarà meglio buttarli” disse gettandoli nella spazzatura.
“Non hai risposto alla mia domanda” ritentai.
“Ho preso qualche giorno di ferie, non mi sento tanto bene” rispose mentre si lavava le mani.
“Che hai?” chiesi aprendo un’altra scatola di biscotti.
“Niente, sono solo un po’ stanco” disse prendendo un biscotto dalla scatola che tenevo tra le mani.
Non fece in tempo a portare il biscotto alla bocca, che gli cadde a terra. Iniziò a traballare e dovette reggersi al tavolo per non cadere a terra.
“Santo cielo Harry, che hai?” dissi allarmata, mentre lo facevo sedere.
“Niente ti ho detto” rispose lui scocciato.
Gli misi una mano sulla fronte per vedere se aveva la febbre. Quel ragazzo era bollente e, per la prima volta, non era dovuto al suo aspetto fisico.
“Harry tu scotti, devi andare subito a letto.”
Dopo un paio di rifiuti si convinse a farsi accompagnare in camera.
“39.6” dissi scuotendo il termometro.
“È alta? Rischio di morire?” mi chiese lui preoccupato.
“Oh si, rischi la morte per febbre” dissi posando il termometro. Quando lo guardai era tutto sudato e tremante, con gli occhi di fuori.
“Harry, scherzavo. Un po’ di riposo, qualche aspirina e passa tutto” dissi spostando i ricci che gli cadevano davanti agli occhi.
“Grazie” mi disse faticosamente.
“Lo faccio con piacere” dissi facendo un mezzo sorriso.
“Sei bella quando ridi” disse poi. Mi spiazzò con quella sua frase, così bella ma così inaspettata.
“Scusa, non volevo metterti in imbarazzo” disse girandosi su un fianco.
“Tranquillo, anche tu sei un bel tipo” dissi distogliendo lo sguardo.
Neanche mi resi conto di averlo detto. Guardai Harry di sfuggita sorridermi.
“Vado, vado a preparati qualcosa di caldo da bere.”
Scesi di sotto in cucina per preparare una camomilla ad Harry. “Spero che sia venuta bene, è la prima che faccio” dissi entrando in camera.
Lui era a letto, dove lo avevo lasciato. “Fa schifo” disse facendo una faccia strana dopo aver bevuto il primo sorso.
“Scusa” dissi porgendogli la medicina che doveva prendere.
“Sai, sto già meglio” disse dopo averla presa.
“È impossibile che tu stia già meglio” dissi prendendo la tazza dalle sue mani.
Bisbigliò qualcosa molto simile ad un Sei tu a farmi stare bene.
“Hai detto qualcosa?” chiesi per sicurezza.
“Nulla” rispose scuotendo la testa.
“Ah, ho chiamato la libreria e ho chiesto un giorno di ferie, in modo da poterti accudire.”
“Quindi sarai la mia infermiera?” disse.
“Per le prossime ventiquattro ore, si” risposi.
“Bene” disse lui.
“Bene” ripetei io.
Lo lasciai da solo, in modo che potesse riposare. I ragazzi intanto tornarono a casa e io gli spiegai la situazione. Harry era troppo debole per scendere per la cena, così gliela portai in camera.
“Non è che per caso giocate al paziente e all’infermiera sexy quando noi non ci siamo?” chiese provocatorio Zayn.
Stavo per rispondere, ma ci pensò Louis al mio posto. Gli diede un pugno talmente forte che Zayn parve farsi male per davvero. E Zayn Malik non si faceva mai male.
Salii di sopra, benedicendo il cielo per avermi dato un fratello come Louis. Bussai alla porta un paio di volte, ma non ricevetti risposta. Così entrai e vidi Harry ancora dormire.
“Styles svegliati. È ora di cena” gli dissi dolcemente. Emise qualche verso strano, accompagnato a dei lamenti. Poi finalmente decise di aprire gli occhi.
“Non guardarmi, ho un aspetto orribile” disse coprendosi la faccia.
“Devo guardarti, altrimenti come mi prendo cura di te” dissi porgendogli il piatto.
Lo feci sedere, in modo da sistemare una tovaglietta sulle sue gambe. “E questa a che serve?” disse indicandola.
“A non macchiare le lenzuola.” Gli porsi anche le posate, in modo che potesse iniziare a mangiare. Divorò il tutto in pochi minuti.
“Per essere uno che sta male, ne hai di energie” dissi ridendo, mentre ripulivo tutto.
“Visto Zayn, niente giochi erotici” disse Liam entrando nella stanza.
Harry lo guardò preoccupato, ma gli feci segno di lasciar perdere.
“Peccato, mi ero già immaginato la scena” disse Zayn, una volta entrato anche lui.
“Stop a questo tipo di pensieri su mia sorella e il mio migliore amico… soprattutto su mia sorella” disse deciso Louis entrando a sua volta.
“Ma di che diamine state parlando?” urlò Harry, non ascoltando il mio consiglio di lasciar perdere.
“Zayn pensava che stessimo facendo qualcosa di… losco” spiegai, cercando di non essere troppo diretta.
“Oh, e tu hai negato tutto vero?” mi disse Harry, facendomi l’occhiolino.
“Ovvio” risposi ricambiando il gesto con l’occhio.
“Negato? Ovvio? Che significa?” chiese Louis, precipitandosi accanto a me.
Io e Harry ci scambiammo degli sguardi complici, sotto quelli preoccupati degli altri tre. Poi scoppiammo a ridere.
“Voi due siete strani. Io vado a dormire” disse Zayn uscendo dalla camera.
“Noi siamo quelli strani Malik?” urlò Harry.
“Già, se non sbaglio sei tu quello che fa strani pensieri” continuai.
“Ok, ok. Fuori dalla mia stanza ora” disse Louis indicando me e Liam.
“Agli ordini” dissi dando la buonanotte a tutti.
“Julie” mi chiamò Harry. “Ci vediamo domani, infermiera” disse facendomi l’occhiolino.
Risi, un po’ per la battuta, un po’ per l’espressione assunta da Louis.
Andai a dormire, col sorriso stampato sul viso e, stranamente, anche nel cuore.



here i am:
Grazie a tutte voi che seguite/recensite la fan fiction. Mi fanno molto piacere i vostri commenti :)
Ecco il capitolo 7, dove gli equilbri iniziano a muoversi xx

   
 
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