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Autore: zuccheroaffilato    16/11/2011    12 recensioni
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=847871&i=1 (la FF di partenza)
Il ritorno di Penn. La continuazione, chissà, il ricongiungimento di una coppia. Lei è ferita, ferita e distrutta dal suo comportamento. Lui ha sbagliato e non riesce a mettersi l'anima in pace. Non capisce come ha potuto essere tanto stupido da lasciarsela sfuggire un'altra volta. Lei lo ama ancora, come prima, più di prima. Lui non ha mai smesso di pensare a lei. Ma sono entrambi troppo orgogliosi e feriti per dirlo.
[E' la continuazione della FF "You understand it's love when you start talking like a killer". Anche se non l'avete seguita potete comunque leggerla, spero capiate qualcosa e soprattutto, spero che vi piaccia. Ciao carote! Penn♥]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I've never forgotten.'
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Harry's pov.

 

       June.

 

      Regent Street è sempre caotica, ma d'estate ancora di più. Clima torrido a Londra quest'anno, sto morendo di caldo nella polo verde. Mi aggiusto gli occhiali da sole scuri. Una ragazza mi si avvicina, con gli occhi spalancati. Le faccio un autografo e continuo a camminare soprappensiero. Niall mi aspetta tra un'ora a casa sua. Mia madre sta facendo un cambio d'arredamento e sono riuscito a scappare prima che mi chiedesse aiuto/gridasse di non ciondolare per casa. Passeggio con le mani nelle tasche del jeans scuro.
"Dai Cì muoviti!" Una voce femminile, una voce che non sentivo da tre mesi. La sua voce. Mi giro, una ragazza bionda attira la mia attenzione. Ha i suoi stessi capelli biondo chiarissimo, ma più lunghi. Non può essere lei. Le stesse gambe magre, lo stesso vitino da vespa. Si gira e il mio cuore fa un capitombolo all'indietro. I suoi occhi, azzurro ghiaccio, incorniciati da lunghe ciglia nere. Gli occhi che amavo guardare, in cui amavo perdermi. Sorride, un sorriso perfetto, che lascia scoperti i piccoli denti, candidi come perle. Le stesse labbra piene color pesca. Le stesse labbra che ho avuto la fortuna di baciare. Le stesse labbra che adesso mi lacerano l'anima al solo ricordo. E' lei non c'è alcun dubbio. Sorride, ma non a me. Come potrebbe d'altronde? Sorride ad un ragazzo. Alto, polo rossa, jeans scuri, occhiali neri. Bello, purtroppo, bello si. Il solo pensiero che possa essere il suo ragazzo mi fa stare malissimo. Il solo pensiero che le sue labbra, a un tempo mie, possano ora incontrare quelle del ragazzo. E con la mia mente li vedo mentre, con un sorriso, si spogliano e fanno quello che noi due non abbiamo mai fatto. Torno alla realtà, continuando ad ammirarla. Il corto vestito verde smeraldo a fiori lascia scoperte le sue gambe lunghe già abbronzate. Cammina come se stesse volando, con un paio di ballerine di vernice color pesca, come le sue labbra. Lo prende per il braccio, i suoi lunghi boccoli dorati splendono sotto la luce del sole. Sorride, ma c'è tensione nei suoi occhi. Che abbia paura di incontrare qualcuno di sgradito? So benissimo chi è quel qualcuno di sgradito. Io. La persona che le ha spezzato il cuore. La persona in cui lei aveva riposto la sua fiducia. La persona, l'unica, a cui lei aveva dato una seconda possibiltà. E io l'ho sprecata, buttata al vento e me ne pento ogni giorno. Perchè mi sveglio e la prima cosa che vedo è il braccialetto che dimenticò a casa mia il giorno in cui diventò la mia ragazza. Perchè quando guardo lo sfondo del mio cellulare mi viene una stretta al cuore. Noi due a Hyde Park, noi due e le nuvole.
"Sei sempre il solito lento!" Dice lei ridendo al ragazzo in rosso. Lui le mette un braccio attorno alle spalle. E' più grande di lei. Avrà sicuramente più di vent'anni. Con lei che ne ha fatti diciassette il 19 febbraio. No, non ce la posso fare. Non la amerà mai quanto l'ho amata io. Quanto la amo io ancora. Non amerà ogni singola espressione buffa del suo volto, quei suoi due piccoli nei sotto l'occhio destro, quella voglia più chiara sulla caviglia, quella cicatrice dietro l'orecchio sinistro. Non amerà mai il suo profumo delicato, le sue piccole dita gelide che mi metteva sul collo per riscaldarle, quel suo modo di mordicchiarsi il labbro inferiore quando è nervosa. Perchè nessuno la amerà mai come la amo io. Perchè lei è l'unica che mi ha preso il cuore e se l'è tenuto. Lei è l'unica che voglio e l'unica che non posso più avere. La guardo allontanarsi, la seguo con lo sguardo fino a Piccadilly Circus, fino a quando, con mio grande disappunto, viene inghiottita dalla folla multietnica.
"E' tornata." Mando lo stesso messaggio ad Allison, Niall, Louis, Liam e Zayn. Bentornata amore mio. Bentornata a casa.

My Little Corner:
Macciao carote! :D
Spero vi sia piaciuto. La storia, come ho già scritto nell'introduzione, è narrata dai punti di vista di Harry e di Penn. Recensite và! ♥
Un bacio, Penn

   
 
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