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Autore: takemestyles    17/11/2011    2 recensioni
Questa, è una storia d'amore.
Che parla di me, di lui, del nostro amore.
E di coloro che saranno sempre pronti ad ostacolarci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scendemmo le scale abbracciati, sentivo qualcosa nel cuore, qualcosa che non avevo mai provato fino ad ora, con nessuno. Sapete, qualcosa che si prova raramente, un qualcosa di vero, che non puoi trovare in poco tempo, che accade solo quando quel qualcosa o quel qualcuno, beh, ti fa vivere.
Io lo stavo provando, in quel momento, quando le sue mani toccavano leggermente il mio fianco.
Mi piaceva come riscaldava quella parte del mio corpo. Mi sentivo.. protetta.
«Bene, siamo arrivati.» disse.
No, proprio nel momento più bello. Proprio quando ero riuscita ad ottenere qualcosa. Erano solo due minuti, si ma i più belli per me. Tolse la mano dal mio fianco e aprì la porta del locale.
«ECCOLI!» sentii gridare. Indovinate? Harry. «Si, eccoci. Datemi il mio posto.» dissi.
«Tu accanto a me!» mi guardò Harry con gli occhi un po' troppo sospetti. «Ehm, okay.» ripresi a camminare e mi sedetti vicino a lui. Lui pian piano avvicinò il suo viso a me, e fece un sospiro. «Wow, sei bellissima.»
«Calmati riccio.» risposi. 'No, lui no.' pensai. Lui si mise a ridere e mi guardò in modo strano, non cattivo ma.. interessato. Mi sentivo un po' troppo guardata. Stringevo la manica del mio vestito tra le mani e cercavo di pensare al mio ragazzo, con cui avevo litigato. L'avevo completamente dimenticato. Decisi subito di scrivergli un messaggio, non potevo lasciarlo incavolato.
«Allora? Mi rispondi? Mi manchi.»
Non passò nemmeno un minuto che il mio cellulare vibbrò. «non hai capito? Tra noi è tutto finito, trovati qualche altro ragazzo da amare. Io non ti ho mai amato, volevo solo portarti a letto. Addio.» Lessi il messaggio con le lacrime agli occhi. Lo buttai per terra e scappai via.
Incomincia a correre e appena trovai dei gradini, mi sedetti. Le lacrime scendevano, quelle parole erano orribili. Ed io che pensavo di aver trovato qualcuno che mi amava davvero. «Hei, stai bene?» mm, no. adesso Harry no. Alzai gli occhi, e.. non era Harry. Riconobbi quel sorriso anche in mezzo al buio. «Zayn.»
Si sedette accanto a me e mise il suo braccio attorno a me. Riuscivo a sentire il suo cuore battere, battere così forte e riucivo ad affondare in quel suo profumo così forte, eppure così buono.
«Perchè sei venuto?»
«Qualcosa mi ha detto di farlo. Non so. So solo che non voglio vedere queste lacrime.» Mi prese la faccia e con le sue mani calde iniziò ad asciugarmi le lacrime.
I miei occhi caddero diritti nei suoi, riuscivo a specchiarmi. Erano perfetti. Perfetto era il modo in cui la sua mano accarezzava lentamente la mia faccia, come lui aveva avuto l'istinto di venire ad aiutarmi.
«Guarda, hai smesso di piangere. Devo venire più spesso. Ahahaha.» ed eccolo.
Quel suo sorriso bellissimo. Quel sorriso che nemmeno una stella avrebbe potuto superare.
«Dai, su. Sorridi. Sei bella quando lo fai.»
«Davvero?» dissi con un grandissimo sorrisone.
«Tutte le donne lo sono.» rispose.
«Ah.» peccato. Lo diceva in generale.
«Ma tu lo sei più di tutte.» Mi prese la mano, la incatenò alla sua, e mi diede un bacio sulla fronte.
Volevo quel momento non fosse finito mai. Mi sentivo in paradiso, dopo anni e anni che il mio cuore non si sentiva così, dopo anni che la mia faccia non sfoggiava un grandissimo sorriso.
Lui era riuscito a riempire quel vuoto dentro di me. Quel vuoto che nessuno, fino ad ora, aveva colmato. Sentivo il suo fiato sul collo, sentivo il suo cuore che, stranamente, batteva più forte del mio.
E la sua mano così calda, che mi faceva sentire così protetta, da tutto, in quel momento.
Niente e nessuno avrebbe potuto togliermi quell'emozioni che in quei pochi secondi, eraono diventati la mia intera vita. Però, all'improvviso sentii delle risate.
«Ahhahahah, smettila Louis!» «Dico seriamente!» «Ohhh! Vi abbiamo trovatii! Scusateci, ma la cena non può essere servita senza di voi.» «Ed io devo mangiare le carote, sbrigatevi.» Erano Harry e Louis.
Harry mi tese la mano e mi alzò. «E poi io non posso stare senza te.»
«Styles.» risi e mi incamminai. Loro erano davanti a me e tutti e tre facevano i coglioni, scherzavano, ridevano, si spingevano fra loro. Per un attimo scordai tutto quello che era successo, stavo sorridendo. Così corsi da loro e incomincia a scherzare pure io. Erano.. i miei amici.
  
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