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Autore: GiuHyun    18/11/2011    4 recensioni
Qui parlano Hikari93 e XxX_GiuliaLoveless_XxX con una nuova storia per voi!
Una ragazza. Rochelle.
Amante della musica, ballerina e cantante, fin da piccola ha sempre avuto una vita difficile.
Ad otto anni incontra Yoh, ma poi sparisce e la danno per morta.
Lei appena compie i 18 anni, tornerà là per ritrovarlo e poterlo riabbracciare. Ma purtroppo conoscerà lui.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hao Asakura, Nuovo personaggio, Ren Tao, Yoh Asakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
Capitolo 4
Salve bella gente!
Credevate che fossimo morte eeeeeh?!? Ebbene no u.u Io e Hikari non moriremo mai!
Anzi dovreste sorbirvi ogni volta i nostri scleri (o perlomeno lei, dovrà subire i miei poveraccia xDD)
Comunque .___. perché annoiarvi quando potete benissimo leggervi il capitolo? Bene. Ci vediamo in fondo con i saluti ragazzi, buona lettura <3!

Shopping e incomprensioni
Aveva fatto bene a restare a dormire da Yoh, quella sera.
Si guardò intorno, attento, posando a terra i piedi in modo tale da non fare il minimo rumore. Poggiava soltanto la punta delle dita sul pavimento in legno e saliva le scale con la lentezza di un bradipo. Non si appoggiò alla ringhiera – avrebbe potuto fare troppo rumore – sebbene fosse tutto buio. Allungò le mani in avanti, sperando di non trovare nessuno dei suoi amici – che scegliessero un altro momento per andare in bagno o fare i nottambuli! – e proseguì deciso.
Fin troppo.
Si arrestò soltanto quando la sua zucca vuota risuonò contro la freddezza e, soprattutto, la durezza del muro. Si massaggiò la parte tesa, maledicendo tra sé e sé il muro. Stette in silenzio, smettendo persino di respirare, per constatare che nulla si fosse mosso, che tutto fosse tranquillo. Sentì il leggero respirare di qualcuno; se non andava errando, si trovava di fronte alla stanza di Yoh. No, doveva proseguire.
Camminò ancora per un po’, e gli parve un’impresa ardua tanto quanto una scarpinata quando c’è tempesta, ma alla fine arrivò dove voleva.
La porta della stanza di Rochelle e Hao doveva essere quella, per forza. Poggiò la mano intorno alla maniglia, avvolgendola tutta, trasse un sospiro di sollievo e di incoraggiamento, poi entrò.
Cominciò a muoversi molto più cautamente, perché la ragazza non era sola, ma nella sua stessa stanza si trovava anche Hao. Ma il fratello di Yoh non era un problema.
Si servì della fioca luce della Luna, che risplendeva fuori dalla finestra in uno stupendo e sereno cielo blu puntellato da stelle, per raggiungere il letto di Rochelle. Fortunatamente, la ragazza dormiva di lato e, ironia della sorte, aveva lasciato al suo fianco metà letto vuoto, come se lo stesso aspettando.
Difatti, quel “pezzo di letto” sembrava dirgli: “Ti stavo aspettando, occupami!”
E lui, da bravo approfittatore qual era, accolse subito l’invito, com’era giusto che facesse.
Desiderò diventare leggerissimo, incorporeo, gassoso perché sapeva che il materasso si sarebbe inclinato sotto al suo peso. Non gli restò altro da fare che incrociare le dita e sperare che la cara Rochelle avesse il sonno pesante. Si adagiò pian piano sulla morbida superficie del materasso e solo quando l’operazione riuscì completamente lui si concesse un respiro compiaciuto.
Aveva rischiato la faccia, la vita – beh, quella la rischiava ancora ma non gli importava – ma ne era valsa la pena. Sentiva il profumo di Rochelle salirgli su per il naso e quell’adorabile sensazione fu l’ultima, perché il corpo, dopotutto, meritava un po’ di voluto riposo.

*

Ero ancora mezzo intontita, ma avevo la strana sensazione di stare stretta, come se fossi braccata, legata, una prigioniera. Ricordavo vagamente gli ultimi avvenimenti, perché non mi ero ancora allontanata totalmente dalle braccia calde e accoglienti di Morfeo.
Tuttavia, quando feci per girarmi di lato, sentii qualcosa premermi sul torace, sul seno più esattamente. E se in principio si era trattato soltanto di una sensazione piuttosto incerta, man mano che passavano i secondi avevo sempre più la consapevolezza di esservi svegliata con due mani attaccate a piovra sulla mie tette.
Non pensai nemmeno e, facendomi forza, feci quanto di più semplice potessi fare: caricai una gomitata potentissima, schiaffandola direttamente nelle costole del mio “aggressore”, chiunque egli fosse.
Hao non era, perché sonnecchiava tranquillo nell’altro letto… ma allora…?
Mi alzai a sedere scattando come una molla e, istintivamente, sebbene avessi il pigiama, mi coprii col lenzuolo fino al collo. Poi agii come fosse normale che facesse una “povera fanciulla”: urlai e il mio grido – grido molto poco femminile – si unì a quello del mio aggressore colpito violentemente – meglio per Horo Horo che si preparasse a una morte non indolore –.
-Che succede?- Era Hao con la sua voce era assonnata e stanca. Si tirò su lentamente e altrettanto lentamente prese a strofinarsi gli occhi.
-N-niente- risposi, ancora imbarazzata, desiderando di sparire. Purtroppo, l’unica cosa che potevo fare era quella di nascondermi sotto le coperte per la vergogna. Poi un gemito di puro dolore, mi ricordo del colpito – e affondato – che giaceva a terra, dolorante.
Mi guardò innocentemente, e sulle sue labbra andò a dipingersi un’espressione da finto innocentino. Strinsi gli occhi in due fessure, poi mi rilassai, e Horo Horo con me. Finsi di essermi calmata ma, non appena lui abbassò lo sguardo sospirando, lo colpii con uno schiaffo che sarebbe stato capace di staccargli la testa. (cioè nel giro di poco, il povero Horo Horo ne ha incassate peggio di non so chi x°D)
-Maniaco!- urlai in contemporanea, sotto lo sguardo divertito di Hao.
Che vergogna!

Alla fine lo avevo cacciato dalla stanza a suon di calci e anche ora che stavamo facendo colazione, tutti insieme, non gli rivolgevo la parola. Sapevo che mi sarebbe passata presto, ma non potevo risolvere il tutto con “okay, tranquillo, non è successo nulla.”
Va bene che era potuto essere tutto un malinteso – come mi aveva spiegato lui – ma un po’ di orgoglio femminile, no?
-Ti ha conciato male amico- espresse Yoh.
Horo Horo annuì stanco: aveva la forza soltanto di masticare il riso preparato da Manta. Era davvero malconcio; forse mi ero lasciata andare troppo… del resto avevo sempre avuto la mano un po’ pesantuccia. (pesantuccia? l'ha massacrato LOL)
Yoh continuò quello che sembrava un monologo, riferendosi anche a me. –Rochelle, non me lo ucciderai, vero?- rise.
Io alzai le spalle, inorgoglita. -Dipende.-
Yoh non mutò espressione, ma non disse altro.
E nemmeno io.

La colazione finì in fretta e anche gran parte della mattinata, grazie alle nostre chiacchiere senza fine.
Alla fine perdonai Horo Horo e mi promise che non avrebbe mai più fatto un attentato del genere. Meglio per lui.
-Cosa vogliamo fare nel pomeriggio ragazzi?- la voce del ragazzo del Nord era tornata ad essere piena di entuasiasmo, dopo che aveva fatto pace con me.
-Credo che a Rochelle farebbe piacere passare un po' di tempo nei negozi.. che ne dici?- il mio migliore amico mi guardò sorridendo e aspettò la mia reazione di felicità, che non tardò ad arrivare.
Tirai un urletto di gioia e lo abbracciai forte, facendolo cadere all'indietro di schiena per il mio troppo slancio, e per tenermi stretta nel ricambio del gesto. Ridemmo insieme, trascinando anche gli altri, mentre continuavo a stare così, appoggiata a lui, mentre mi accarezzava i capelli. Mi staccai solamente, quando vidi lo sguardo omicida che aveva Anna. Mi scordavo sempre che era la ragazza di Yoh. Perché rimuovevo quel dettaglio, che alla fine era abbastanza importante? Forse perché alla fin fine Yoh non me lo faceva pesare?
-Splendida idea amico! Però non so se gli altri saranno della stessa idea di starmi dietro...- sussurrai mentre guardavo gli altri per capire in una loro reazione.
-Per me non ci sono problemi, dove vai tu, vado io!- esclamò Horo Horo. A questo punto era palese che ci stesse provando con me.
-Ma si, facciamo qualcosa di diverso alla fin fine..- disse Manta anche se non era dello stesso avviso di felicità di tutti gli altri.

Oooh amato shopping!
Ho sempre adorato entrare nei negozi, e toccare la stoffa vellutata dei vestiti sulle mie mani, osservare le varie tonalità dei jeans, sentire la soddisfazione di far entrare le scarpe nei piedi, e impazzire infine con gli accessori.
Erano svariate ore che correvo dentro i negozi, senza purtroppo comprare nulla, ma alla fine mi resi conto dopo un bel po' che gli altri si stavano annoiando.
-Ragazzi...scusate davvero! Ma quando entro nei negozi, non mi rendo conto più di nulla! E non mi sono resa conto di quanto voi vi stiate annoiando..- chinai lo sguardo sui miei piedi visibilmente dispiaciuta. Già Yoh, Hao ed Anna gentilmente mi stavano ospitando e i loro amici mi volevano conoscere, ma di certo non mi sarei dimostrata una brava ragazza, se li trascinavo a destra e manca per negozi.
-Stai scherzando vero Ro?- Horo Horo mi mise un braccio intorno alle spalle e lo lasciai fare, lanciandogli però uno sguardo a mo' di avvertimento.
-Che ne dite se andiamo a prenderci un gelato tutti insieme? Tanto per staccare un po' il contesto negozi!- sorrisi intimidita alla proposta, e ricevendo occhiate di felicità come risposta.
Stavamo mangiando tutti insieme il nostro amato gelato in un parco. Io e Yoh eravamo con le schiene appoggiate l'un con l'altro. Avevo provato a stargli un po' in grembo, ma il ringhio minaccioso di Anna era un avvertimento a non provarci. Certo che potrebbe stare anche calma...sa benissimo che non ci proverei mai con il suo ragazzo perché arrabbiarsi tanto, se ogni tanto volevo una dimostrazione d'affetto da lui? E poi Yoh non negava il contatto con me...
-Len a cosa stai pensando?- provai a riprendere un discorso con il più distaccato del gruppo.
-Fatti miei.- rispose mangiando il suo gelato, appoggiato al tronco di un albero. Non mi rendeva facile la vita così.
-Perché non ti fai conoscere da me Len? Dimmi qualcosa di te...- lo implorai. Non so perché avessi questa mania di volerlo conoscere, ma fin dall'inizio mi pareva che avesse qualcosa di intrigante.
-Perché dovrei farmi conoscere da una sconosciuta?- finalmente si degnò di guardarmi. Ma il suo sguardo fece intendere che non aveva voglia di parlare.
Tentai di aprire bocca, ma l'ombra del corpo di qualcuno, bloccò il sole su di me e così alzai lo sguardo trovandomi Hao Asakura in piedi davanti a me.
-Vieni un attimo con me cara Rochelle?- mi fece un sorriso al quale non potevo dire di no. Ma probabilmente avrei accettato anche se me lo avesse chiesto con tono serio.
Mi alzai pulendomi dall'erba che avevo sui pantaloni della tuta e seguii Hao curiosa di sapere cosa gli stesse passando per la testa.
Camminammo per un po' di tempo e finimmo il nostro gelato in religioso silenzio. Non mi azzardai a chiedergli dove mi stesse portando perché mi immaginavo che non me lo avrebbe mai detto, così aspettai "l'effetto sorpresa". 
Ad un certo punto si fermò ad un negozio ultra di lusso, dove i prezzi dei vestiti ti facevano venire il capogiro. Se voleva entrare lì dentro, io mi sarei rifiutata altamente di seguirlo. Sembravo vestita come una stracciona. I suoi vestiti mi stavano il quadruplo più grandi e quindi, anche se ero semplicemente in tuta, sembrava che avessi un sacco di patate addosso.
-Andiamo?- mi chiese dolcemente.
-Hao, non credo sia il caso... mi vedi come sono vestita? Se entro dentro, mi buttano fuori a calci...- mi lamentai distogliendo lo sguardo dai suoi occhioni. Erano uguali a quelli del fratello, ma questi chissà perché, ogni volta mi mettevano in soggezione.
-Eddai, non farti problemi... voglio vederti con un vestito addosso, e poi ce ne andiamo... non ti preoccupare.- Non aspettò nemmeno che rispondessi, perché la sua mano si intrecciò con la mia (Hikari. Non mi uccidere ç___ç) e mi portò dentro per provarmi un benedetto vestito. Mi mise davanti al camerino e lo aspettai fino a quandò non me lo portò.
Rimasi sbalordita a bocca aperta mentre me lo dava. Certo che in vestiti femminili se ne intendeva il ragazzo. Era di un rosa acceso, monospalla, con un sacco di pieghe. Era semplicemente stupendo, di mio gusto. Ma appena vidi il prezzo sul cartellino sbiancai.
-Tu sei impazzito? Mi fai provare un vestito con un prezzo del genere?- nonostante avessi finito da poco il gelato, la gola si era seccata.
-Provare, per poi comprartelo.. ti pare che ti porto qui dentro per niente?- mi fece un sorriso malizioso.
Mi appoggiai lentamente al muro perché a momenti rischiavo di sentirmi male. No, non potevo permettergli di fare un'assurdità del genere.
-Tu non farai una pazzia del genere Hao! Non te lo permetto!- poso il vestito di nuovo al suo posto e feci per uscire, con passo affrettato, quando la sua mano mi bloccò il polso. Mi divincolai, cercando di liberarmi dalla sua presa, ma lui con un unico strattone mi portò al suo petto, dove con delicatezza ci sbatto. Lo guardo, cercando di capire cosa diavolo avesse in mente. Una sua mano mi prese il mento avvicinandolo al suo viso, e io d'istinto mi alzai in punta di piedi per raggiungerlo.
Brutta mossa Rochelle. Le sue labbra si stavano avvicinando pericolosamente alle mie, e non avevo la più pallida idea di come reagire. Ero paralizzata. Chiusi gli occhi, mentre la sua lingua scivolò lungo l'angolo della mia bocca, leccandolo con lentezza. Come se fosse una sorta di preghiera, io da brava imbecille che sono, aprii leggermente le labbra. Lui se ne approfittò e combaciò le sue labbra alla perfezione con le mie. Come se fossero state apposta per essere incastrate con le mie. (la mia morte è imminente... se continuo così Hikari o non fa arrivare me, o non fa arrivare Rochelle a fine storia xD)
Solo dieci secondi dopo, mi resi conto di quello che mi stava facendo e un sonoro schiaffo arrivò sulla guancia dell'Asakura colpendolo in pieno e facendolo staccare con sguardo divertito.
Avevo l'affanno, nemmeno avessi corso per non so quanti kilometri e mi girava la testa. Osservavo furiosa come non mai il ragazzo, che nonostante si stesse tenendo con una mano la guancia arrossata, aveva lo sguardo con su scritto "tanto so che ti è piaciuto".
-Ma uno decente di voi maschi ce n'è? Da quando sono arrivata non avete fatto altro che provarci con me! Ma che sono io?- sputai fuori queste parole tra i denti. Finché si trattava di una guardata e di una misera toccata, come aveva fatto Horo Horo, potevo anche accettarlo, ma il bacio era un qualcosa di più per me che di un semplice gioco. E poi di certo non lo davo dopo due giorni che conoscevo un ragazzo, pur ammettendo che questo ragazzo in questione è mister universo. (queste metafore da dove me le levo? xD)
-Sei bella Rochelle.- disse semplicemente queste parole guardandomi dritto negli occhi e facendomi venire una fitta al cuore.
No andiamo via e torniamo dagli altri che è meglio.
Mi allontanai dall'Asakura e mi incamminai insieme a lui al parchetto dove gli altri ci stava aspettando ansiosi.
-Si può sapere dove diavolo siete stati fino ad ora?- il ragazzo proveniente dal Nord sbottò appena ci vide tornare. Una mia occhiataccia lo rimise in riga e si scusò per il tono che aveva usato.
-Da nessuna parte in particolare, mi ha portato dentro ad un negozio, mi voleva comprare un vestito e io ho negato.- conclusi con semplicità cercando di tralasciare tutto la parte di mezzo. Non sia mai che poi si fanno problemi in testa gli altri. E poi perché come minimo Horo Horo mi avrebbe messo il broncio assicurato.
-E vi siete fatti a cazzotti per questa decisione?- commentò divertito Yoh.
-No ha solo rifiutato un mio semplice bacio...- rispose di rimando Hao stando tranquillo seduto sull'erba osservandomi, aspettando una mia rezione che sicuramente voleva.
-Semplice? Mi hai tratto con l'inganno!- mi stavo per alzare, ma le mani calde del mio fedele amico mi rimisero giù. Rischiavo l'esaurimento nervoso.
-Inganno o no a te è piaciuto. Mi avresti staccato immediatamente, perché sapevi cosa stavo per fare quando ho iniziato ad avvicinarmi a te. Tu mi hai "staccato" quando stavo approfodendo.- concluse con semplicità l'altro Asakura sorridendo con malizia. Quella faccia gliela spacco adesso.
-Yoh. Stanotte dormo con te.- dissi ringhiando.
-Cosa vorresti fare tu stanotte?- la voce di Anna mi arrivò dritta come una freccia, e suonò come una minaccia.
-Scusa Anna... posso almeno per stasera? Almeno sono sicura che Horo Horo e Hao non mi fanno un attentato stanotte..-
-Levatelo dalla testa, innanzi dormi sul pavimento, ma con Yoh no!-
Sospirai esasperata e rinunciando al mio piano. Guardai implorante un po' il mio fedele amico, ma lui non ci poteva fare nulla, sapeva benissimo che contro la furia delle donne, non bisognava mai andare.
La giornata finì in fretta e io tornai a dormire insieme ad Hao.
Questa volta, nonostante avessi parecchio sonno, aspettai che si addormentasse l'Asakura prima di concedermi un meritato riposo pure io. Non sia mai, che si attaccasse a piovra come aveva fatto Horo Horo.

Buono dai. Siamo arrivati anche alla fine di questo capitolo finalmente u.u
Dopo una lunga attesa, il capitolo è giunto a termine, adesso metterò le fotine di come era vestita lei, e del piercing sulla lingua e posso andarmene u.u
Vi saluto e anche Hikari vi lascia un dolce bacio! **
Ringrazio _PiCCOLiNA_, Hikari93, LoveLaw93 e Mitsuki Loveless per averla recensita!
Ringrazio Hikari93 e Mitsuki Loveless che l'hanno messa tra le preferite
Ringrazio lil_aluz che l'ha messa tra le ricordate
Ringrazio alex, Ekiyo e trillygood che l'hanno messa tra le seguite.
E grazie anche a chi solo legge <3
Piercing di Rochelle questo è l'amato piercing di lei, e che adora Horo Horo xD
Vestiti di lei qui è come vestita lei, con i vestiti di Hao xD
Vestito costoso  questo invece è il vestito che le voleva comprare Hao u.u (costoso magari non sarà, però mi piaceva troppo **)

Detto questo me ne vado davvero.
Ancora grazie da parte di me e Hikari, che gentilmente mi sopporta in tutto e per tutto u.u
Al prossimo capitolo <3
Vostre
XxX_GiuliaLoveless_XxX
Hikari93
   
 
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