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Autore: lorian    19/11/2011    5 recensioni
Un concorso di bellezza e un premio che può sembrare una punizione sono gli ingredienti di questa storia che unirà Hermione e Draco in un amore del tutto inaspettato.
"No, no, no e poi no! come diavolo te lo devo dire che non accetterò mai quell'incarico; dannata Mezzosangue ti facevo più intelligente".
Gli occhi di Draco Malfoy ardevano di puro odio e di bieco disprezzo mentre si posavano sul volto di Hermione Granger che sfoggiava un sorriso ironico che lo faceva imbestialire ancora di più.
Spero di avervi incuriosito appellandomi alla vostra clemenza perchè questa è la mia prima storia.
Ovviamente preciso che i personaggi sono di esclusiva proprietà della Rowling e la mia storia è scritta solo per divertimento e non a scopo di lucro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Ciao a tutte!! Ragazze ci siamo io ho appena esaurito una scorta di fazzoletti che non si può calcolare.

La mia incontinenza lacrimale è dovuta al fatto che questo è l'ultimo capitolo quello che finalmente mette i puntini sulle i nel rapporto tra i nostri protagonisti.

Devo dire che le loro avventure mi mancheranno e anche se ora come ora sono presa nel nuovo racconto ambientato su Twilight loro rimarranno per sempre nel mio cuore.

Accidenti l'ho detto io che oggi sono veramente triste; comunque bando alle ciance  non voglio farvi perdere tempo.

Aggiungo solo che per coloro che mi hanno chiesto di continuare " Mia " cercherò di farlo non appena finirò "La leggenda di un amore".  Ora vi lascio all'ultimo capitolo e grazie ancora di avermi seguito con tanto affetto e spero che continuerete a farlo per le mie prossime storie.

 

Capitolo 17: Sentimenti d'amore

 

Hermione piangeva, ormai, senza remore e di slanciò abbracciò la madre del ragazzo che amava poi disse:

" Grazie Narcissa, di essere venuta perchè con il suo racconto ho visto un lato della vita di Draco che non immaginavo.

Ora sono pronta a tornare ad Hogwarts e lo faccio con il cuore sereno perchè so che lui è davvero una persona speciale perchè è stato allevato da una donna speciale e le prometto che farò di tutto per rendere felice suo figlio".

La donna asciugò una lacrima che impertinente scese sulla sua guancia poi disse: " Hermione io sono felice di averti convinta anche se ho la segreta certezza che le mie parole ti abbiano dato solo una piccola spinta dato che tu nel tuo cuore avevi già deciso di tornare ma c'era qualcosa che ti frenava.

Ora se sono stata io a sciogliere quell'unico dubbio ne sono orgogliosa ma avrei un favore da chiederti!!" e quando la ragazza annuì silenziosa la donna riprese: " Vorrei chiederti di non rivelare a mio figlio la mia visita!".

Hermione provò a protestare ma la donna la fermò dicendole: " No, tesoro, io voglio che il mio ragazzo si goda la sua nuova opportunità senza sentirsi in dovere di rendermi grazie di qualcosa che qualunque madre avrebbe fatto.

Ora me ne vado; devo andare al Manor per liberarlo di tutti i vecchi ricordi.

Mi piacerebbe che veniste a vivere lì anche voi con il mio nipotino ma non chiedo tanto; spero solo che tu mi permetta ogni tanto di vedere il figlio di Draco e che possa dargli parte dell'affetto che non ho potuto dare a lui!!"

La ragazza abbracciò stretta la donna poi disse: " Voi siete la nonna di nostro figlio e dovrete fare parte della sua vita senza nessuna obbiezione da parte nostra!".

Narcissa sorrise a quella dolce e forte ragazza poi salutatala si smaterializzò.

Hermione sentiva dentro di sé un calore che non provava da parecchio tempo e senza attendere un secondo di più si concentrò e dopo pochi istanti si trovò davanti ai cancelli di Hogwarts.

Nel frattempo Blaise, nel dormitorio di Serpeverde, combatteva la sua lotta quotidiana e cioè convincere Draco a venire in Sala Grande per il pranzo.

Sapeva che, come gli altri giorni, lui non si sarebbe fatto convincere ma il moro aveva la sensazione che quel giorno non si sarebbe dovuto arrendere.

Così dopo diversi tentativi e mille offese ricevute dal suo amico, Blaise riuscì a spuntarla sul recalcitrante principe e a trascinarlo con se per mangiare.

Non appena fecero il loro ingresso nella sala il silenzio piombò tra gli alunni: erano ormai quindici giorni che il ragazzo non usciva dal suo dormitorio.

La preside, con immensa gioia, lo vide entrare e pensò dentro di sé che forse il peggio stava per passare.

Draco in silenzio raggiunse il suo posto conscio di avere puntato su di sé lo sguardo di tutti i ragazzi; si sedette e iniziò a mangiare.

Poco dopo anche gli altri alunni fecero lo stesso.

Dopo circa un quarto d'ora le porte della Sala grande si aprirono ed Hermione fece il suo ingresso lasciando di stucco tutti i presenti.

Draco che non aveva alzato gli occhi dal suo piatto non si accorse del suo arrivo e Blaise che stava per farglielo notare fu fermato con un gesto da Hermione.

La ragazza si diresse verso il tavolo dei Serpeverde e posizionatasi alle spalle del suo amore gli pose le mani sugli occhi.

Draco trasalì poi con un gesto di stizza disse: " Pansy, porca miseria, smettila, con questi giochi stupidi!"

provocando l'ilarità dei suoi compagni e un verso di protesta della ragazza che disse: " E adesso che cavolo c'entro io?".

Il principe delle serpi capendo di essersi sbagliato afferrò le mani che gli coprivano gli occhi, le spostò poi si girò e rimase letteralmente senza parole quando di fronte a sé vide la sua Hermione sorridente.

Molto lentamente come se fosse un film al rallentatore si alzò e girò le spalle a tutta la Sala poi abbracciò stretta la sua ragazza cominciando a piangere sommessamente.

In tutte le tavolate regnava il silenzio più assoluto che fu interrotto da Harry Potter che, con le lacrime agli occhi si alzò in piedi e cominciò ad applaudire seguito subito dopo da tutti gli alunni di Grifondoro.

Dopo pochi istanti il suo esempio venne imitato anche dai Tassorosso, i Corvonero e i Serpeverde compreso il tavolo degli insegnanti.

Tutta la sala era in un tripudio di gioia ma i due innamorati non se ne accorsero persi in un bacio mozzafiato desiderato da entrambi da parecchio tempo.

Quando si dovettero separare obbligati dall'incessante richiesta di ossigeno, Draco la fissò negli occhi ancora incredulo di trovarsela di fronte.

Con un brusio lontano e vagamente fastidioso alle orecchie del Serpeverde giunsero gli applausi, che nella Sala Grande, erano continuati imperterriti.

Prima che quelle mani da applausi diventassero abbracci il ragazzo afferrò deciso la mano di Hermione e tirandola a sé corse fuori dalla sala.

Non aveva una meta ben precisa; voleva solo riappropriarsi del suo mondo che negli ultimi quindici giorni era stato completamente stravolto.

Ora che Hermione, il baricentro del suo universo, era tornata da lui Draco aveva la certezza che tutto sarebbe tornato a posto.

In pochi istanti arrivarono nei sotterranei e detta la parola d'ordine entrarono nella Sala comune dei Serpeverde.

Sempre senza parlare e leggermente affannato il biondo salì le scale trascinandosi dietro una felice Hermione .

Con un calcio aprì la porta della sua stanza di Caposcuola e una volta entrati al suo interno la richiuse sigillandola ed imperturbandola in modo da non essere disturbati da nessuno.

Quando finalmente furono soli Draco fissò i suoi occhi in quelli di lei; oro e argento nuovamente tornarono a fondersi come se fossero una cosa legata dal destino.

Il ragazzo, con la voce rotta ancora dall'affanno della corsa disse: " Amore, dimmi che non sto sognando; dimmi che sei davvero qui, che sei reale. Non potrei sopportare tutta questa felicità se poi all'improvviso aprendo gli occhi tu non ci fossi più".

Hermione era davvero sorpresa dato che sapeva che non era da lui essere così dolce e smielato e capì in quell'istante quando aveva davvero dovuto soffrire per quella separazione.

Sorridendo felice disse: " Non è un sogno vita mia; io sono qui, anzi io e nostro figlio siamo qui ovviamente se ancora tu ci vuoi!!!".

Draco per tutta risposta si avventò, letteralmente, su quelle carnose e morbide labbra come se fosse un assetato che nel deserto trova una bottiglia di acqua fresca.

In pochi istanti si ritrovarono, completamente nudi, sul letto di Draco presi ancora a baciarsi.

All'improvviso e senza dire una parola Draco entrò in lei con una sola ed unica spinta che fece inarcare il corpo della Grifoncina e come se fosse un impellente bisogno primordiale prese a muoversi dentro quel corpo fantastico che ora era nuovamente suo.

E preso dall'ardore e dal desiderio Draco si rese conto che tutto finalmente era davvero tornato a posto:

il cielo era cielo, le stelle erano stelle, il vento era vento e il suo cuore era tornato a battere.

Le lacrime presero a scorrere dagli occhi del ragazzo mentre continuava, imperterrito a spingere il suo membro dentro di lei come se fosse l'unica cosa che gli rimanesse da fare.

Hermione gli era oramai indispensabile come lo era respirare e ringraziò il Cielo che lei fosse tornata tra le sue braccia.

I sospiri e i gemiti dei due innamorati riempirono il silenzio della stanza che fu poi rotto dalla voce di Draco che, fermandosi di botto, disse: " Amore, sei sicura che non facciamo del male al bambino?".

La ragazza sorrise e poi gli rispose: " Si, tesoro, sta tranquillo non gli facciamo alcun male!!!" e quindi ricevuta questa risposta il ragazzo riprese la sua danza.

Dopo qualche minuto i due ragazzi giunsero, gridando all'unisono il nome del proprio amato, al culmine di quella passione e Draco riversando in lei tutto se stesso crollò esausto sul corpo di Hermione per poi spostarsi velocemente timoroso di farle male.

Ansimavano, senza riuscire a parlare, continuando a guardare il soffitto come se fosse un meraviglioso cielo stellato e tenendosi stretti per mano.

Quando si furono calmati Hermione chiese al ragazzo: " Come stai?" e lui, sorridendo, le disse: " Chiedimelo quando torno giù dal paradiso!!!".

Poco dopo Draco divenne serio e pensieroso; Hermione se ne accorse e gli chiese: “ Amore, che c’è? a che pensi? ” e il ragazzo guardandola negli occhi le rispose: “ Stavo pensando a quanto sono stato idiota.                                                                                                               Per poco non ho perso te e nostro figlio e non sarei mai riuscito a perdonarmelo.                                                              La mia stupidità non ha avuto limiti e non so se tu potrai mai dimenticare il dolore che ti ho dato.”                                                                                                                                                   Poi aggiunse: “ Ti delusa non è vero?”.                                                                                                                                         La donna lo guardò profondamente e gli disse: “ Forse un po’ ma poi ho compreso la tua reazione" poi gli chiese: " Che ne è stato di lui?" e Draco girandosi a guardarla le rispose, con un sorriso sadico: " E' stato espulso e ora è tra le adorabili mani di mamma Weasley!!!".                                                              Hermione emise un fischio che poteva significare - Capperi, poverino, che sfiga - ma che in realtà voleva dire - Finalmente ce lo siamo tolti dalle palle!!-.

Draco poi le disse: " Sai chi ci ha aiutato dicendo alla signora Weasley tutta la verità?" e quando la ragazza gli rivolse uno sguardo interrogativo lui riprese a parlare: " Potter!!! si hai capito bene: lo sfregiato l'ha messa nel di dietro al suo migliore amico e ha difeso me, dicendo alla donna quanto fosse sicuro che io ti amassi. Questo incontro è avvenuto il giorno in cui io, Ginny e Blaise venimmo da te.

Ah proposito sai che quei due pazzi stanno assieme?".

Hermione che era già rimasta con la bocca spalancata dalla notizia che Harry aveva difeso Draco la spalancò ulteriormente davanti a quella dolce novità: " Davvero?" disse non appena riuscì a riprendere il controllo della sua mascella.

" Si " le rispose Draco, accarezzandole il braccio " comunque tornando a Potter questo incontro mi è stato riferito parola per parola da Madama Chips quando mi presentai furioso in infermeria per guardare in faccia il rosso malefico e sputargli addosso tutto il mio livore.

Arrivato lì non lo trovai e quando chiesi a Madama Chips che fine avesse fatto lei mi disse che era stato espulso e che era stato portato via da una furiosa signora Weasley che poco prima aveva ricevuto delle esaurienti risposte da Harry Potter.

Completamente basito decisi di andarlo a cercare per capire perchè avesse preso le mie difese e quando lo trovai lui mi disse: " Malfoy non credere che io abbia dimenticato tutto il male che hai fatto in sei anni ad Hermione. Non posso scordarlo come, però, non posso scordare i suoi occhi disperati quando ti hanno perso; erano vuoti e senza luce esattamente come i tuoi in questo momento. Tornerà sta tranquillo perchè lei ti ama troppo e Hermione non è capace di portare rancore"  poi come se nulla fosse si volse e cominciò a camminare ed io preso da un impeto folle gli urlai: " Grazie sfregiato!!!".

Lui non si fermò ma mi fece solo un gesto con la mano per farmi capire che aveva sentito e che andava bene così".

Hermione aveva le lacrime agli occhi dalla grande felicità e velocemente si strinse al suo uomo che però si affrettò a dirle: " Hei, hei con questo non credere che io e lui diventeremo amici per la pelle!! questo non accadrà mai neppure se si sciogliessero tutti i ghiacci del Polo Nord; per me lui sarà sempre.....".

La ragazza sorrise poi interrompendolo disse: " Si lo so lui sarà sempre lo sfregiato e tu sarai sempre Malferret, il mio adorabile furetto rimbalzante!".

Il ragazzo sorrise e cominciò a baciarla con una passione sempre più accentuata ma prima di perdere del tutto la cognizione del suo corpo si fermò e chiese alla sua amata: " Hermione chi ti ha convinto a tornare da me?" e lei sorridendo in modo dolce gli rispose: " Un angelo, è stato un angelo!!!".

Draco la fissò interdetto poi le disse: " Non me lo dirai vero?" e quando lei gli fece il segno di no con la testa alzò le spalle rassegnato e riprese a baciarla.

Quello che gli importava di più in quel momento era sentirsi ancora parte di lei: ci sarebbe stato il tempo di farglielo dire chi era quell'angelo.

Oh si prima o poi lui l'avrebbe fatta parlare.

 

FINE

 

P.S. Ok ragazze proprio non c'è la faccio a staccarmi da questi due quindi asciugando a fatica le mie lacrime ho deciso che posterò al più presto un epilogo per sapere che cosa succederà ai nostri eroi.

Baci, baci, baci, baci Lorian

  
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