Ciao a tutte!!
Ragazze ci siamo io ho
appena esaurito una scorta di fazzoletti che non si può
calcolare.
La mia
incontinenza lacrimale è
dovuta al fatto che questo è l'ultimo capitolo quello che
finalmente mette i
puntini sulle i nel rapporto tra i nostri protagonisti.
Devo dire che le
loro avventure mi
mancheranno e anche se ora come ora sono presa nel nuovo racconto
ambientato su
Twilight loro rimarranno per sempre nel mio cuore.
Accidenti l'ho
detto io che oggi sono
veramente triste; comunque bando alle ciance
non voglio farvi perdere tempo.
Aggiungo solo
che per coloro che mi
hanno chiesto di continuare " Mia " cercherò di farlo non
appena
finirò "La leggenda di un amore".
Ora vi lascio all'ultimo capitolo e grazie ancora di
avermi seguito con
tanto affetto e spero che continuerete a farlo per le mie prossime
storie.
Capitolo 17:
Sentimenti d'amore
Hermione
piangeva, ormai, senza
remore e di slanciò abbracciò la madre del
ragazzo che amava poi disse:
" Grazie
Narcissa, di essere
venuta perchè con il suo racconto ho visto un lato della
vita di Draco che non
immaginavo.
Ora sono pronta
a tornare ad Hogwarts
e lo faccio con il cuore sereno perchè so che lui
è davvero una persona
speciale perchè è stato allevato da una donna
speciale e le prometto che farò
di tutto per rendere felice suo figlio".
La donna
asciugò una lacrima che
impertinente scese sulla sua guancia poi disse: " Hermione io sono
felice
di averti convinta anche se ho la segreta certezza che le mie parole ti
abbiano
dato solo una piccola spinta dato che tu nel tuo cuore avevi
già deciso di
tornare ma c'era qualcosa che ti frenava.
Ora se sono
stata io a sciogliere
quell'unico dubbio ne sono orgogliosa ma avrei un favore da
chiederti!!" e
quando la ragazza annuì silenziosa la donna riprese: "
Vorrei chiederti di
non rivelare a mio figlio la mia visita!".
Hermione
provò a protestare ma la donna
la fermò dicendole: " No, tesoro, io voglio che il mio
ragazzo si goda la
sua nuova opportunità senza sentirsi in dovere di rendermi
grazie di qualcosa
che qualunque madre avrebbe fatto.
Ora me ne vado;
devo andare al Manor
per liberarlo di tutti i vecchi ricordi.
Mi piacerebbe
che veniste a vivere lì
anche voi con il mio nipotino ma non chiedo tanto; spero solo che tu mi
permetta ogni tanto di vedere il figlio di Draco e che possa dargli
parte
dell'affetto che non ho potuto dare a lui!!"
La ragazza
abbracciò stretta la donna
poi disse: " Voi siete la nonna di nostro figlio e dovrete fare parte
della sua vita senza nessuna obbiezione da parte nostra!".
Narcissa sorrise
a quella dolce e
forte ragazza poi salutatala si smaterializzò.
Hermione sentiva
dentro di sé un
calore che non provava da parecchio tempo e senza attendere un secondo
di più
si concentrò e dopo pochi istanti si trovò
davanti ai cancelli di Hogwarts.
Nel frattempo
Blaise, nel dormitorio
di Serpeverde, combatteva la sua lotta quotidiana e cioè
convincere Draco a
venire in Sala Grande per il pranzo.
Sapeva che, come
gli altri giorni,
lui non si sarebbe fatto convincere ma il moro aveva la sensazione che
quel
giorno non si sarebbe dovuto arrendere.
Così
dopo diversi tentativi e mille
offese ricevute dal suo amico, Blaise riuscì a spuntarla sul
recalcitrante
principe e a trascinarlo con se per mangiare.
Non appena
fecero il loro ingresso
nella sala il silenzio piombò tra gli alunni: erano ormai
quindici giorni che
il ragazzo non usciva dal suo dormitorio.
La preside, con
immensa gioia, lo
vide entrare e pensò dentro di sé che forse il
peggio stava per passare.
Draco in
silenzio raggiunse il suo
posto conscio di avere puntato su di sé lo sguardo di tutti
i ragazzi; si
sedette e iniziò a mangiare.
Poco dopo anche
gli altri alunni
fecero lo stesso.
Dopo circa un
quarto d'ora le porte
della Sala grande si aprirono ed Hermione fece il suo ingresso
lasciando di
stucco tutti i presenti.
Draco che non
aveva alzato gli occhi
dal suo piatto non si accorse del suo arrivo e Blaise che stava per
farglielo
notare fu fermato con un gesto da Hermione.
La ragazza si
diresse verso il tavolo
dei Serpeverde e posizionatasi alle spalle del suo amore gli pose le
mani sugli
occhi.
Draco
trasalì poi con un gesto di
stizza disse: " Pansy, porca miseria, smettila, con questi giochi
stupidi!"
provocando
l'ilarità dei suoi
compagni e un verso di protesta della ragazza che disse: " E adesso che
cavolo c'entro io?".
Il principe
delle serpi capendo di
essersi sbagliato afferrò le mani che gli coprivano gli
occhi, le spostò poi si
girò e rimase letteralmente senza parole quando di fronte a
sé vide la sua
Hermione sorridente.
Molto lentamente
come se fosse un
film al rallentatore si alzò e girò le spalle a
tutta la Sala poi abbracciò
stretta la sua ragazza cominciando a piangere sommessamente.
In tutte le
tavolate regnava il
silenzio più assoluto che fu interrotto da Harry Potter che,
con le lacrime
agli occhi si alzò in piedi e cominciò ad
applaudire seguito subito dopo da
tutti gli alunni di Grifondoro.
Dopo pochi
istanti il suo esempio
venne imitato anche dai Tassorosso, i Corvonero e i Serpeverde compreso
il
tavolo degli insegnanti.
Tutta la sala
era in un tripudio di
gioia ma i due innamorati non se ne accorsero persi in un bacio
mozzafiato
desiderato da entrambi da parecchio tempo.
Quando si
dovettero separare
obbligati dall'incessante richiesta di ossigeno, Draco la
fissò negli occhi
ancora incredulo di trovarsela di fronte.
Con un brusio
lontano e vagamente
fastidioso alle orecchie del Serpeverde giunsero gli applausi, che
nella Sala
Grande, erano continuati imperterriti.
Prima che quelle
mani da applausi
diventassero abbracci il ragazzo afferrò deciso la mano di
Hermione e tirandola
a sé corse fuori dalla sala.
Non aveva una
meta ben precisa;
voleva solo riappropriarsi del suo mondo che negli ultimi quindici
giorni era
stato completamente stravolto.
Ora che
Hermione, il baricentro del
suo universo, era tornata da lui Draco aveva la certezza che tutto
sarebbe
tornato a posto.
In pochi istanti
arrivarono nei
sotterranei e detta la parola d'ordine entrarono nella Sala comune dei
Serpeverde.
Sempre senza
parlare e leggermente
affannato il biondo salì le scale trascinandosi dietro una
felice Hermione .
Con un calcio
aprì la porta della sua
stanza di Caposcuola e una volta entrati al suo interno la richiuse
sigillandola ed imperturbandola in modo da non essere disturbati da
nessuno.
Quando
finalmente furono soli Draco
fissò i suoi occhi in quelli di lei; oro e argento
nuovamente tornarono a
fondersi come se fossero una cosa legata dal destino.
Il ragazzo, con
la voce rotta ancora
dall'affanno della corsa disse: " Amore, dimmi che non sto sognando;
dimmi
che sei davvero qui, che sei reale. Non potrei sopportare tutta questa
felicità
se poi all'improvviso aprendo gli occhi tu non ci fossi più".
Hermione era
davvero sorpresa dato
che sapeva che non era da lui essere così dolce e smielato e
capì in
quell'istante quando aveva davvero dovuto soffrire per quella
separazione.
Sorridendo
felice disse: " Non è
un sogno vita mia; io sono qui, anzi io e nostro figlio siamo qui
ovviamente se
ancora tu ci vuoi!!!".
Draco per tutta
risposta si avventò,
letteralmente, su quelle carnose e morbide labbra come se fosse un
assetato che
nel deserto trova una bottiglia di acqua fresca.
In pochi istanti
si ritrovarono,
completamente nudi, sul letto di Draco presi ancora a baciarsi.
All'improvviso e
senza dire una
parola Draco entrò in lei con una sola ed unica spinta che
fece inarcare il
corpo della Grifoncina e come se fosse un impellente bisogno
primordiale prese
a muoversi dentro quel corpo fantastico che ora era nuovamente suo.
E preso
dall'ardore e dal desiderio
Draco si rese conto che tutto finalmente era davvero tornato a posto:
il cielo era
cielo, le stelle erano
stelle, il vento era vento e il suo cuore era tornato a battere.
Le lacrime
presero a scorrere dagli
occhi del ragazzo mentre continuava, imperterrito a spingere il suo
membro
dentro di lei come se fosse l'unica cosa che gli rimanesse da fare.
Hermione gli era
oramai
indispensabile come lo era respirare e ringraziò il Cielo
che lei fosse tornata
tra le sue braccia.
I sospiri e i
gemiti dei due
innamorati riempirono il silenzio della stanza che fu poi rotto dalla
voce di
Draco che, fermandosi di botto, disse: " Amore, sei sicura che non
facciamo del male al bambino?".
La ragazza
sorrise e poi gli rispose:
" Si, tesoro, sta tranquillo non gli facciamo alcun male!!!" e quindi
ricevuta questa risposta il ragazzo riprese la sua danza.
Dopo qualche
minuto i due ragazzi
giunsero, gridando all'unisono il nome del proprio amato, al culmine di
quella
passione e Draco riversando in lei tutto se stesso crollò
esausto sul corpo di
Hermione per poi spostarsi velocemente timoroso di farle male.
Ansimavano,
senza riuscire a parlare,
continuando a guardare il soffitto come se fosse un meraviglioso cielo
stellato
e tenendosi stretti per mano.
Quando si furono
calmati Hermione
chiese al ragazzo: " Come stai?" e lui, sorridendo, le disse: "
Chiedimelo quando torno giù dal paradiso!!!".
Poco
dopo Draco divenne serio e
pensieroso; Hermione se ne accorse e gli chiese: “ Amore, che
c’è? a che pensi?
” e il ragazzo guardandola negli occhi le rispose:
“ Stavo pensando a quanto
sono stato idiota.
Per poco non ho perso te e nostro figlio e non sarei mai
riuscito a
perdonarmelo.
La
mia
stupidità non ha avuto limiti e non so se tu potrai mai
dimenticare il dolore
che ti ho dato.”
Poi
aggiunse: “ Ti delusa non è vero?”.
La
donna lo guardò
profondamente e gli disse: “ Forse un po’ ma poi ho
compreso la tua
reazione"
poi
gli chiese: " Che ne è stato di lui?" e Draco
girandosi a guardarla le rispose, con un sorriso sadico: " E' stato
espulso e ora è tra le adorabili mani di mamma Weasley!!!".
Hermione emise
un
fischio che poteva significare - Capperi, poverino, che sfiga - ma che
in
realtà voleva dire - Finalmente ce lo siamo tolti dalle
palle!!-.
Draco poi le
disse: " Sai chi ci
ha aiutato dicendo alla signora Weasley tutta la verità?" e
quando la
ragazza gli rivolse uno sguardo interrogativo lui riprese a parlare: "
Potter!!! si hai capito bene: lo sfregiato l'ha messa nel di dietro al
suo migliore
amico e ha difeso me, dicendo alla donna quanto fosse sicuro che io ti
amassi.
Questo incontro è avvenuto il giorno in cui io, Ginny e
Blaise venimmo da te.
Ah proposito sai
che quei due pazzi
stanno assieme?".
Hermione che era
già rimasta con la
bocca spalancata dalla notizia che Harry aveva difeso Draco la
spalancò
ulteriormente davanti a quella dolce novità: " Davvero?"
disse non
appena riuscì a riprendere il controllo della sua mascella.
" Si " le
rispose Draco,
accarezzandole il braccio " comunque tornando a Potter questo incontro
mi
è stato riferito parola per parola da Madama Chips quando mi
presentai furioso
in infermeria per guardare in faccia il rosso malefico e sputargli
addosso tutto
il mio livore.
Arrivato
lì non lo trovai e quando
chiesi a Madama Chips che fine avesse fatto lei mi disse che era stato
espulso
e che era stato portato via da una furiosa signora Weasley che poco
prima aveva
ricevuto delle esaurienti risposte da Harry Potter.
Completamente
basito decisi di
andarlo a cercare per capire perchè avesse preso le mie
difese e quando lo
trovai lui mi disse: " Malfoy non credere che io abbia dimenticato
tutto
il male che hai fatto in sei anni ad Hermione. Non posso scordarlo
come, però,
non posso scordare i suoi occhi disperati quando ti hanno perso; erano
vuoti e
senza luce esattamente come i tuoi in questo momento.
Tornerà sta tranquillo
perchè lei ti ama troppo e Hermione non è capace
di portare rancore" poi
come se nulla fosse si volse e cominciò a
camminare ed io preso da un impeto folle gli urlai: " Grazie
sfregiato!!!".
Lui non si
fermò ma mi fece solo un
gesto con la mano per farmi capire che aveva sentito e che andava bene
così".
Hermione aveva
le lacrime agli occhi
dalla grande felicità e velocemente si strinse al suo uomo
che però si affrettò
a dirle: " Hei, hei con questo non credere che io e lui diventeremo
amici
per la pelle!! questo non accadrà mai neppure se si
sciogliessero tutti i
ghiacci del Polo Nord; per me lui sarà sempre.....".
La ragazza
sorrise poi
interrompendolo disse: " Si lo so lui sarà sempre lo
sfregiato e tu sarai
sempre Malferret, il mio adorabile furetto rimbalzante!".
Il ragazzo
sorrise e cominciò a
baciarla con una passione sempre più accentuata ma prima di
perdere del tutto
la cognizione del suo corpo si fermò e chiese alla sua
amata: " Hermione
chi ti ha convinto a tornare da me?" e lei sorridendo in modo dolce gli
rispose: " Un angelo, è stato un angelo!!!".
Draco la
fissò interdetto poi le disse:
" Non me lo dirai vero?" e quando lei gli fece il segno di no con la
testa alzò le spalle rassegnato e riprese a baciarla.
Quello che gli
importava di più in
quel momento era sentirsi ancora parte di lei: ci sarebbe stato il
tempo di
farglielo dire chi era quell'angelo.
Oh si prima o
poi lui l'avrebbe fatta
parlare.
FINE
P.S. Ok
ragazze proprio non c'è la faccio a staccarmi da questi due
quindi asciugando a
fatica le mie lacrime ho deciso che posterò al
più presto un epilogo per sapere
che cosa succederà ai nostri eroi.
Baci, baci,
baci, baci Lorian