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Autore: Nosfigatu    19/11/2011    1 recensioni
Mentre Luke impara le vie della Forza su Dagobah e il Millenium Falcon fugge dagli Star Destroyer, anche il resto della galassia è stretto sotto il giogo imperiale. Questa storia narra di altri eroi che lottano per la loro stessa sopravvivenza e la libertà della galassia.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accordi segreti


La navetta spaziale classe lambda entrò nell’orbita di Nar Shaddaa in perfetto orario. Il sistema era circondato da numerosi altri shuttle e trasporti che si muovevano in un apparente disordine attorno alla boa iperspaziale. Il comandante aveva appena impostato la rotta di avvicinamento al pianeta quando si ricevette una comunicazione da parte della stazione di controllo di Nar Shaddaa.
 
“Qui stazione di  controllo a shuttle di classe lambda. Fornite il codice di identificazione.”
“Qui è il capitano della Deference a stazione di controllo, siamo personale imperiale nell’esercizio delle nostre funzioni. Invio il codice di identificazione.”
“Ricevuto capitano. Potete procedere.”
 
Il codice del servizio segreto imperiale aveva priorità su tutti gli altri trasporti, perciò pochi minuti più tardi la Deference attraccò su una piattaforma governativa. Quando il portellone si aprì in uno sbuffo di vapore ne uscì un rodiano scortato da due assaltatori.
“Rimanete qui. Non voglio farmi vedere su Nar Shaddaa circondato da soldati imperiali.”
Detto ciò l’alieno uscì dall’hangar. Menndo era stato un cacciatore di taglie per una nota agenzia rodiana, poi, senza neanche sapere come, si ritrovò a lavorare per l’Impero. Non seppe mai quando cominciò effettivamente. Inizialmente i servizi segreti lo assoldarono per intimidire qualche voce fuori dal coro, ma nessuno gli spiegò davvero chi fossero le persone che doveva colpire e perché. Più avanti cominciò a folgorare agitatori sociali e trafficanti di armi. Quando iniziò a fiutare la piega politica dei suoi lavori lo fece presente ai suoi committenti. “Hai due possibilità adesso: essere promosso o essere licenziato”. Così gli dissero. Capì subito che se avesse preferito la seconda opzione avrebbero assoldato qualcuno come lui per farlo sparire e così decise per la promozione. Dopotutto quando spari nella schiena di qualche disperato per vivere, essere dalla parte della legge ti aiuta a dormire meglio. Fece presto carriera e passò dagli omicidi ai colpi di stato. Ormai non metteva quasi più mano al suo blaster per lavorare. Addestrava guerriglieri e trovava trafficanti di armi che li rifornissero affinché facessero cadere i governi dei mondi infedeli all’imperatore per poi sostituirli con regimi fantoccio filo-imperiali. Questi metodi erano di gran lunga preferibili all’occupazione armata delle truppe d’assalto, soprattutto sui sistemi più agguerriti. Questo perché delle piccole guerre civili non uccidevano assaltatori imperiali e non facevano storcere il naso all’opinione pubblica. L’Impero invece arrivava a giochi conclusi a punire i “cattivi” rimasti e forniva gli aiuti per la ricostruzione. Ovviamente se il nuovo leader non avesse adottato una politica gradita all’Imperatore il sistema avrebbe presto subito un altro colpo di stato. E così via…
 
Nar Shaddaa era piena di vita, Menndo si aggirava per la città illuminata da insegne intermittenti circondato da centinaia di alieni dalle più disparate provenienze. Voleva sapere se qualcuno lo stesse seguendo, ma in quella ressa era impossibile stabilirlo. In ogni caso decise che era improbabile ci fosse già qualcuno sulle sue tracce. Il suo shuttle veniva direttamente dallo Star Destroyer sul quale aveva fatto rapporto ai suoi superiori ed era atterrato da meno di un ora. Evidentemente era la sua paranoia a giocargli un brutto scherzo. Salì su un aereo-taxi che lo portò fuori dal quartiere governativo nei pressi del luogo del suo appuntamento. Il pilota atterrò su una piattaforma circondata da imponenti palazzi: decine di piani li separavano sia dal suolo che dalla cima di quei grattacieli. Menndo pagò l’uomo. Una folata pungente gli provocò un brivido lungo la schiena, si avviò perciò all’ingresso dell’edificio. Lì un corpulento gran gli sbarrò l’accesso e fissandolo coi suoi tre occhi scuri grugnì.
 
“Chi sei? Che cosa vuoi?”
“Sono Menndo. Mi stanno aspettando.”
“Impossibile. Io non ne so niente: se non aspetto nessuno, non entra nessuno.”
“Se non mi fai entrare me ne andrò e quando il tuo capo verrà a sapere che gli hai fatto perdere un affare da decine di migliaia di crediti ti farà volare di sotto senza pensarci due volte.”
 
Il gran era sulle spine, perciò decise di chiamare qualcuno all’interno con il suo comlink. Come previsto l’alieno si addolcì quando scoprì che stavano aspettando un rodiano e fece lo entrare. Lo perquisirono e gli tolsero il suo fulminatore, poi lo accompagnarono in un salotto lussuosamente arredato. Una parete intera era costituita da un enorme acquario. Un lungo divano orientato verso di esso circondava una fontana . Sul lato opposto una parete completamente vetrata favoriva una vista suggestiva sui grattacieli di Nar Shaddaa. Dopo qualche minuto entrò nella stanza un quarren elegantemente vestito. Il rodiano si alzò in piedi.
 
“Signor Menndo avreste dovuto avvisarmi dell’ora del vostro arrivo. Vi avrei accolto con più…”
“Non ce n’era bisogno. Preferisco evitare pubblicità e convenevoli Signor Xavish.”
“Bene allora, si accomodi pure e mi dica che genere di affari vorrebbe trattare con me.”
“So che tra i suoi collaboratori ci sono diversi cacciatori di taglie vorrei proporgliene alcune.”
“Se questo non interferisce con il mio business… ma perché mai un cacciatore di taglie con un passato tanto glorioso ha bisogno dei miei uomini?”
“Ho bisogno di lei perché queste taglie non sono mai state formalizzate, ma sono sicuro che non sia un problema per lei”
“Lei mi sta chiedendo di fare qualcosa di illegale, spero che se lo potrà permettere, Signor Menndo.”
“Signor Xavish, la maggior parte dei suoi traffici sono illegali. I miei superiori le vogliono dire che se intende continuarli con il benestare dell’Impero sarà meglio che si dimostri accondiscendente alle mie richieste.”
“Ha un bel coraggio a venire a parlarmi così su Nar Shaddaa, nella regione degli Hutt ”
“No, signor Xavish, non la prenda per il verso  sbagliato. Ci rivolgiamo a lei perché sappiamo che è un uomo d’affari capace e lungimirante. Gestisce diversi mercati di spezie, schiavi e di altre merci di contrabbando su Ryloth, Felucia, Genosis, Tatooine, Bespin, Umgul, Svivren, Abregado, Ord Mantell…”
“Dove vuole arrivare?” lo interruppe.
“Vogliamo entrare in affari con lei, dovrebbe esserne lusingato.”
“Cosa offre?”
“Amicizia: noi continueremo a tenere gli occhi chiusi sui suoi affari, in cambio di qualche favore. Possiamo chiedere a lei informazioni sui ricercati che si nascondono su Bespin? Sui guerriglieri che si addestrano su Felucia? Possiamo contare su di lei per rifornire di armi le milizie di Umgul? Se noi possiamo contare su di lei, lei può contare su di noi.”
“Se mi rifiutassi?”
“Dovremmo rivolgerci ai suoi concorrenti, ma le assicuro che i suoi affari subirebbero un duro colpo”
 
Il quarren si accorse non avere alternative, sebbene non gli piacesse essere messo alle strette decise di ascoltare la proposta del suo interlocutore.
 
“Le persone sono tre: un duros, un umano ed una twi’lek. Il primo si chiama Fortran Keg  ed è il capitano di un piccolo trasporto: un YT-2000 corelliano. L’ultimo nome conosciuto della nave era Big Red One, ma è probabile che sia cambiato tanto il nome come il codice di identificazione. Si occupa di commercio prevalentemente nell’orlo esterno e ha qualche contatto con cellule terroristiche su Bespin, Umgul e Sullust. Gli altri due sono spesso insieme al duros sulla sua nave. La twi’lek si chiama Kib’Vida, era una studentessa di legge all’università di Coronet, figlia di un avvocato arrestato durante i disordini su Corellia. La ragazza ha gli stessi contatti ed era una attivista politica ancora prima delle manifestazioni su Coronet. L’umano si chiama Malek Antilles. Gli Antilles di Alderaan per intenderci. Ha frequentato l’accademia su Corellia, ma ha disertato durante gli scontri che accennavo prima. Ha ricevuto un addestramento militare e si prospetta essere un osso duro. Come possono cambiare il codice della nave possono anche cambiare i loro nomi, ma se li cercate tra contrabbandieri e ribelli non dovrebbe essere troppo arduo individuarli.”
“Cosa devono fare i miei uomini quando li avranno trovati?”
“Fateli sparire, ma portatemi una prova. Potete tenere la nave e per quanto riguarda la twi’lek… fatene ciò che volete.”
 
A ottocento metri in linea d’aria, un bothan imprecò. In piedi al buio davanti ad una finestra di un palazzo vicino osservava con un binocolo quello che avveniva nel salotto di Xavish, mentre ascoltava mediante un auricolare la conversazione nella casa del gangster.





*****

Questa è la mia prima FF in assoluto. I personaggi sono tratti da una campagna del GdR di Star Wars che ho fatto con dei miei carissimi amici. Loro come me condividono l'amore per l'universo espanso di Lucas e i suoi parallelismi con la storia del novecento e la storia contemporanea. Per questo la mia narrazione avrà un tocco più noire rispetto ai film.

Spero vi piaccia, in ogni caso sono curioso di acccogliere i vostri commenti e suggerimenti.
Al prossimo capitolo.

  
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