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Autore: jade146    19/11/2011    6 recensioni
Tom e Jade si alzarono - Bene… Noi andiamo a cercare un posticino… - disse evasivo il ragazzo.
- … Per sbaciucchiarci - puntualizzò invece la fidanzata.
- Anche io - disse Rupert alzandosi facendo strabuzzare gli occhi a tutti.

-
Una FF che vede coinvolto il cast di Harry Potter e... una piccola scommessa! 
 
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Day. A Bet. Three Snogs.
* The Eleventh Scene  * 

 

* Stanislav Ianevski è l'attore che interpreta Viktor Krum.
, l'a, 

<< Peccato per la caccia al coniglio, però >> borbottò Rupert, dopo aver visto la decima scena tagliata.
<< Io invece sono felice per la scena con Stanislav* >> commentò Emma un tantino sollevata << Mia nonna l’avrebbe fatto meglio quel balletto scozzese >>
Tutti i ragazzi scoppiarono in una risata.
<< Comunque sia >> cominciò Daniel << fortunatamente non sono state eliminate scene più importanti, mi aspettavo di peggio >>
Gli altri ragazzi commentarono distrattamente tra loro: in fondo non venivano minimamente toccati da quei cambiamenti. Nel frattempo, Mark Day e David Yates si adoperavano allo spegnimento dei monitor.
<< Yates? >> disse Matt cercando l’attenzione del regista. << Non avevi detto fossero undici  le scene tagliate? >> chiese confuso << Perché hai spento tutto? >>
L’uomo borbottò qualcosa di incomprensibile per poi dire: << Ti sbagli, erano solo queste… >> mentì.
<< Ah >> farfugliò il ragazzo, poco convinto.
Emma si alzò in piedi << Be’, se era solo questo, io vado… ho un… ho da fare >>
Bonnie ed Evanna la fissarono indagatrici e subito dopo si unirono a lei salutando gli altri.
David sembrò fare un sospiro di sollievo.
<< Ora che non ci sono né Joanne né le ragazze, vi posso dire qual è l’ultima scena tagliata >> disse l’uomo tornando al computer.
I quattro si guardarono spaesati << C’è un’altra scena? >> domandò Daniel stupito.
<< Sì >> rispose secco Yates.
Matt si mise comodo sulla poltrona << Visto che avevo ragione? >>
<< Per la prima volta in vita tua >> lo canzonò scherzosamente Tom.
<< Spero non sia ingiusta come quella del coniglio >> commentò Rupert bevendo un sorso d’acqua.
<< Non necessariamente… >> fece in tempo a spiegare Mark prima di far partir il video e prima di venir colpito da un getto d’acqua anomalo.
<< Q-questa scena?! >> chiese il rosso con il tono della voce aumentato di qualche ottava. Poi guardò Mark asciugarsi la faccia con una smorfia schifata e aggiunse: << Ah, scusami, amico >>
Tornò a guardare lo schermo leggermente rosso in viso. Era il montaggio delle riprese di “Ron ed Hermione che lanciano i sassi sull’acqua”. Insomma, avevano eliminato una scena dove c’era lui, non poteva che rimanerne un po’ imbarazzato, innervosito o anche solo infastidito.
<< Ma perché proprio questa…? >> domandò più a se stesso, sempre con lo stesso tono.
Matt e Daniel si lanciarono uno sguardo e per la prima volta si capirono al volo.
<< Ma dai! Perché la vuoi eliminare! Era carina… >> esordì Tom prendendo le parti di Rupert.
Yates sbuffò << Non è stato semplice… Ma ho i miei buoni motivi, ve l’assicuro! >>
<< Ok, ok… Ma perché non volevi che ci fossero le ragazze e Jo? >> chiese curioso Daniel.
<< Perché sai come sono fatte… Avrebbero reagito male. >> spiegò David << Questa è una scena… romantica, si può dire, e alle donne piacciono da morire questo genere di cose… >>
<< Ma perché l’hai tolta, non capisco! >> sbotto Rupert stranamente fuori di se, non era da lui perdere la calma.
<< Perché… >> Yates cercò una scusa per mentirgli guardandosi intorno << Perché prendeva dello spazio ad Harry, ecco >> concluse poi, un po’ deluso dalla sua stessa trovata.
<< Ok, benissimo! >> Rupert si alzò e poso il bicchiere sulla scrivania << Non speriate, però, che non lo dica ad Emma, anzi! >> prese la sua giacca dalla sedia << La vado a cercare subito >> detto questo si dileguò.
<< Un tantino infastidito il ragazzo, eh? >> disse Matt ridendo << Non si può dire che non ci tenesse a quella scena >>
David Yates si prese la testa fra le mani e la scosse lentamente << Sto trasformando il mio cast in una manica di pazzi sclerotici… >> disse, stanco ed esasperato.
<< Oh, Capo, non è colpa tua… >> lo tranquillizzò Tom << Ci sono soltanto dei momenti “no” che prendono il sopravvento, non è un problema grave >> concluse, poco convinto.
<< Sono tutti così stressati! Anche Rupert che è la tranquillità fatta persona! >> sbottò l’uomo, un po’ isterico.
<< Anche tu non stai messo meglio… >> commentò Daniel, cercando di non farsi sentire.
<< Io non volevo eliminare tante scene importanti, lo giuro! Ma quella! Insomma era… >> si bloccò di colpo guardando uno per uno i ragazzi che aveva di fronte << Ma sì! A voi posso dirlo >> si disse.
<< Dire cosa, Yates? >> chiese Matt incuriosito da quella situazione.
<< La scena che abbiamo appena visto non l’ho eliminata perché toglieva spazio ad Harry… >> disse l’uomo con ovvietà.
<< Ma certo! ‘Sti cavoli di Harry Potter! >> esordì Tom con un tono stranamente Malfoy. Matt e Daniel risero.
<< … ma perché era troppo… troppo Rupert-Emma >>
I tre spalancarono la bocca.
David ne rimase allarmato << Non dico che non siano bravi attori, assolutamente! Sono grandiosi, sì… ma… >> non terminò la frase. << Non diteglielo, vi prego >>
Matt e Daniel si alzarono in piedi e si abbracciarono commossi. Tom li squadrò perplesso.
<< Altro che Draco-Harry! >> esclamò << Questa scena farebbe crollare tutte quelle assurde credenze che mi ritraggono con un uomo! >> aggiunse con gli occhi scintillanti << Datemi una macchina fotografica! >>
Matt e Daniel si separarono e come se non avessero ascoltato il loro compagno, urlarono ad una voce: << Abbiamo vinto!!!! >>
 
<< Emma?! Emma!! >>
Rupert percorse il corridoio dei camerini con passo svelto, chiamando il nome dell’amica prima ancora di raggiungerne la stanza.
Per tutto il tragitto non si chiese se quella notizia potesse sortirle lo stesso effetto che aveva avuto su di lui. Era enormemente irritato. Quella era la sua scena, la sua e di Emma. Per una volta potevano evitare di incentrare tutto su Daniel.
Con il volto ancora livido giunse all’angolo del corridoio - dietro il quale avrebbe dovuto esserci il camerino di Emma - e trovò due ragazze appoggiate alla porta con aria scocciata.
<< Bonnie? … Evanna? >> farfugliò spaesato << Che ci fate qui? >>
Le due si voltarono di scatto.
<< Che ci fai tu qui? >> replicò Evanna.
<< Non sei quello dell’appuntamento, vero? >> chiese speranzosa Bonnie.
Rupert inarcò un sopracciglio << Io devo dire una cosa… Che appuntamento? >>
<< Emma >> sospirò Bonnie noncurante << A quanto pare ha un appuntamento… >>
<< ... e visto che quando si prepara >> continuò Evanna << detesta gente tra i piedi… >>
<< … noi l’aspettiamo qui >> concluse Bonnie << Allora non sei tu il fortunato >>
Lui? Fortunato ed uscire con Emma? Quando mai!
<< No… >> rispose Rupert incolore << Ma non era single? >>
Evanna ghignò << Appunto… era… Magari ha trovato qualcuno >>
<< Ma dai, non è credibile… >> disse il ragazzo ridendo - giusto per non piangere.
<< Chissà com’è fatto… >> sospirò Bonnie pensierosa come se non l’avesse sentito.
Rupert grugnì in risposta.
Quando finalmente si accorse di trovarsi a parlare di ragazzi con due sue colleghe di cast che gli bloccavano dispettose la porta che doveva varcare, tornò a pensare alla scena di Ron ed Hermione.
<< Ahm… Ed ora vi potreste spostare, belle donzelle? >> Che cavalleria. Che classe.
Le due sgranarono gli occhi.
<< E che vorresti fare, scusa? >> domandò Bonnie accigliata.
Quella riluttanza fece innervosire Rupert tanto da farlo sbuffare come un toro prima di sbottare un: << Santo cielo! Vi togliete dalle palle che devo parlare con Emma?! >>
Non si preoccupò della loro risposta e le scansò facilmente dalla porta del camerino che aveva affissa una targhetta con il nome di Emma inciso sopra. Bussò ripetutamente.
<< Emma, apri! E’ importante! Devo dirti una cosa… riguarda le scene eliminate! Emma! >>
Rupert pensò che neanche se le avesse dovuto dichiarare la sua attrazione per lei ci avrebbe messo tanta insistenza.
Scacciò quel pensiero velocemente come si era creato.
<< Non sapevi che i camerini sono insonorizzati? >> disse improvvisamente Bonnie dopo il secondo tentativo del ragazzo al richiamare l’attenzione di Emma.
<< Dirlo prima, no, eh? >> sbuffò Rupert facendo scendere pesantemente le mani sui fianchi.
<< Dai… magari ha avvertito le botte forsennate che hai dato alla porta… >> incoraggiò Evanna.
E probabilmente aveva ragione ad essere positiva perché si aprì uno spiraglio.
<< Chi è? >> chiese la voce di Emma da dietro la porta leggermente aperta.
<< Sono Rupert, Emma, fammi entrare >>
Per un secondo si sentì un veloce trafficare di oggetti in collisione.
<< Non posso >> sibilò la ragazza.
<< E come mai? >> domandò Rupert leggermente confuso.
<< Se non può, non può! >> sibilò Evanna, piacevolmente consapevole del fatto che l’amica non avrebbe mai permesso a nessuno di entrare in quel camerino durante una delle sue trasformazioni serali. Rupert l’ammonì con un’occhiataccia.
Emma sembrò borbottare. << Senti, non sono presentabile ora, ok? >>
Il ragazzo si voltò ridendo e poggiò una mano sulla maniglia. Quanto gli poteva importare se era presentabile o no?
<< Sciocchezze! >> esclamò << Devo soltanto dirti una cosa, poi vado >>
Si sentì Emma sospirare pesantemente ed allontanarsi dalla porta.
Bonnie ed Evanna si scambiarono uno sguardo complice << Vedi che non vuole nessun… >>
<< Va bene, entra >>
Entrambe soffocarono un urlo.
Rupert sorrise largamente ed aprì la porta voltandosi verso le due amiche facendogli la linguaccia.
Una volta entrato, la prima cosa che percepì in quella stanza fu l’inconfondibile fresco profumo di Emma. Prese un grande respiro riempiendosi di quella fragranza magica fino a sentire brividi gelati sulla schiena.
<< Rupert? >> la voce di lei lo riportò nel camerino.
Rupert si voltò sorridendo a nessuno. Effettivamente Emma non si trovava alle sue spalle come previsto e come la sua voce gli aveva fatto credere, perché la stanza era completamente priva di vita.
Nonostante ciò, Rupert non poté mancare di notare come quel camerino rispettasse la sua proprietaria: era caldo, accogliente, profumato e tremendamente sensuale.
Una stanza di cinque metri quadrati… sensuale? Ora vaneggi, Rupert.
<< Sì, Emma… >> rispose << Dove sei? >>
<< Qui dietro >>
Rupert raggiunse con gli occhi un separé viola scuro che lasciava trasparire l’ombra della ragazza che ci si trovava nascosta.
<< Scusami, è che mi sto vestendo >> si giustificò Emma velocemente << Cosa dovevi dirmi? >>
Rupert dovette evitare con tutte le sue forze di portare troppa attenzione alla figura snella dell’amica che si stava spogliando a pochi metri da lui e dopo molti << Uhm >> e schiarimenti di gola riuscì a mettere al corrente Emma sulla scena che Yates aveva deciso di eliminare.
<< Ah, veramente? >> commentò Emma apparentemente poco interessata.
<< E’ tutto quello che riesci a dire?! >> sbottò Rupert indignato << Non ti… >> l’ombra di Emma si fece scivolare un indumento dalle gambe << … scoccia… Ma cosa stai facendo!? >> aggiunse acuto sentendosi le mani sudare.
<< Ma che…? Rupert sto cercando di mettermi un maledetto abito per stasera e sinceramente non trovo per nulla sconcertante il fatto che abbiano eliminato quella scena >> confessò << Era palese che non l’avrebbero lasciata… >>
Rupert la vide tirarsi su i capelli nervosamente.
<< A me ha dato fastidio… mi piaceva >> esalò.
<< Sì, anche a me >>
Un minuto di silenzio seguì quell’esclamazione priva di enfasi. Rupert si limitò ad abbassare lo sguardo sulle sue scarpe aggrottando le sopracciglia per la delusione, mentre fruscii di stoffa gli facevano capire che Emma era ancora intenta a prepararsi per quell’appuntamento che aveva in serata.
<< Va be’ >> borbottò improvvisamente Rupert << Credevo di dovertelo dire… a quanto pare facevo meglio a non preoccuparmene >> aggiunse amaro << Buona serata >>
Prima di riuscire ad aprire la porta sentì Emma sbuffare con aria stanca.
<< Per favore, Rupert, non ti offendere se non gli do molto peso, ma ora ho proprio altro a cui pensare… E poi hai sentito...? >> aggiunse allegra << Metteranno le scene eliminate nel video tributo e nei dvd, non c’è di cui preoccuparsi >>
Rupert rise amaro << Certo, ma una scena nostra senza Daniel avrebbe rinfrescato un po’, non trovi? >>
<< Ma allora è questo il problema?! >> sbottò Emma. Il ragazzo notò subito come quel fatto la interessasse pienamente nonostante fosse occupata a pensare a chissà cos’altro di più importante << Sei geloso! >>
<< Geloso?! >> abbaiò sconcertato << Assolutamente no! Sono solo… infervorato! >>
Rupert si gettò di peso sulla poltrona più vicina e prese a torturarne i braccioli nervosamente.
<< A me >> disse Emma mentre si infilava le scarpe sempre dietro il separé << non da alcun problema… e dovresti prenderla più alla leggera anche tu >>
Emma uscì allo scoperto sistemandosi l’orlo del suo abito color oro. Vide Rupert impegnato a tirare i fili della poltrona. Sorrise dolcemente.
<< Dai, lascia stare… così ti rovinerai la serata >>
A Rupert uscì una risatina sarcastica dalle labbra deformate da una smorfia amara.
<< Be’, che importa? La mia serata non sarà co… >>
Non appena alzò lo sguardo su Emma, le parole di desolazione che aveva accuratamente scelto per sembrare ancor più vittima della situazione gli si incastrarono nella gola puntigliose e con l’intento di privarlo del dono della parola.
Qualunque ragazzo sarebbe rimasto incantato dall’Emma che era appena uscita da quel separé viola: fasciata da un corto vestito dorato che lasciava scoperte le spalle, meravigliosamente slanciata dai tacchi alti e i capelli ancora disordinati cadevano sulle spalle con morbidezza. Niente a che vedere con la ragazza che Rupert aveva trovato a dormire su un logoro materasso bruciacchiato con indosso abiti umidi e pronta a scoppiare in una crisi di nervi per lo stato pietoso nel quale era costretta a recitare.
Rupert spalancò la bocca contro la sua volontà mentre con gli occhi percorreva il corpo dell’amica sbalordito. Si alzò in piedi.
<< Dio, Emma… Sei bellissima >> riuscì a soffiare infine Rupert con l’aria di chi intraprende la più difficile delle imprese.
Emma avvampò.
Nonostante fosse tremendamente felice di quel complimento, avere gli occhi di Rupert addosso in quel modo la imbarazzava all’inverosimile.
<< Quella scena ti ha dato alla testa >> constatò scherzosamente per smorzare la sua stessa agitazione.
Rupert deglutì più volte prima di scuotere la testa con aria seria. In quel momento stava pensando a tutto tranne che alla scena eliminata.
<< No, dico sul serio >> rispose tranquillo, quando trovò il modo di fissare Emma con un’attenzione leggermente meno bramosa.
In quel preciso istante Emma non seppe se classificare lo sguardo dell’amico tra quelli di un normalissimo collega che si complimenta per l’ottima scelta dell’abito, o tra quelli che è più semplice trovare riflessi negli occhi di un corteggiatore.
Si dava il caso, comunque, che in quell’inutile pensiero lei stava ancora lì in piedi come una statua, lusingata e gelata allo stesso tempo dalle parole di Rupert che avrebbe tanto voluto credere sincere in quel modo. Ma un fugace lampo di razionalità le investì la mente e la fece riflettere sul fatto che probabilmente il complimento che le aveva appena fatto l’amico sarebbe stato lo stesso ad uscire dalla bocca di Daniel se l’avesse vista con il suo abito da festa migliore.
Si rattristò leggermente fin quando non ebbe più la lucidità per rispecchiarsi in qualsiasi stato d’animo dato che si ritrovò Rupert estremamente vicino.
 
Matt e Daniel saltellavano allegri per il corridoio dei camerini e bussando ad ogni porta gli capitasse sotto mano urlando << Abbiamo vinto! >> ad oltranza.
Quando arrivarono finalmente alla fine del corridoio, si arrestarono, per poi fare un veloce dietrofront prima di riprendere la loro marcia di trionfo.
<< Che diavolo state facendo?! >> sbottò una voce accanto a loro.
Era Evanna che a braccia conserte li fissava accigliata. Subito dopo comparve alle sue spalle la figura di Bonnie, anch’essa con un’espressione abbastanza contrariata.
<< Ehilà, fanciulle! >> salutò Matt con un tono che sembrava provenire dalle corde vocali di uno sbronzo.
Le due si limitarono a guardarlo male.
<< Che ci fate qui tutte sole? >> chiese Daniel con falsa apprensione.
<< Attendiamo che Emma esca da questo camerino >> rispose risoluta Bonnie.
<< Non vi ha fatto entrare, eh? >> disse Daniel << Quando si prepara non vuole nessuno intorno >>
<< A quanto pare nel suo nessuno non è compreso Rup… >> Evanna non finì la frase e si arrestò con un singulto spaventato.
<< Rupert è lì dentro?!? >> il volto di Matthew si deformò in una smorfia ancora più gloriosa di quella che aveva assunto nell’ufficio con David Yates.
Bonnie fulminò Evanna con uno sguardo in grado di lanciare pugnali ninja.
<< Comunque sia >> iniziò Daniel tranquillo e sorridente << abbiamo vinto noi la scommessa della giornata >>
La sua sicurezza le spiazzò per un attimo, ma Evanna s’impegnò comunque a rispondere prontamente per rimediare alla sua uscita precedente.
<< Ah, sì? E da cosa l’avete dedotto, di grazia? >> sbottò << Emma e Rupert sono stati sotto i nostri occhi tutto il giorno e non hanno fatto nulla al di fuori del normale… E non diteci che è successo qualcosa in nostra assenza perché ci trovavamo qui a tre passi da un’Emma chiusa in camerino! >>
Matt sorrise e dondolò un po’ sulle punte.
<< Ma infatti non è questa la questione >> disse << L’ha detto Yates che sono troppo Rupert-Emma >>
<< Ovvio che sono Rupert-Emma >> sbottò Bonnie senza capire dove volevano andare a parare quei due << Si chiamano Rupert ed Emma! >>
<< Ma no! >> replicò Daniel << Ha detto che durante una scena si comportavano come fossero soltanto Rupert e Emma invece che Ron ed Hermione! E guarda caso, era la scena del lancio dei sassi! >> aggiunse con un sorrisetto odioso.
Evanna sbuffò sonoramente << Ma che vuoi che ne capisca Yates, dai! >>
Quell’esclamazione seguì un periodo di silenzio nel quale i quattro ragazzi si scambiarono occhiate indecifrabili.
Nel frattempo sia Bonnie che Evanna elaborarono il fatto di come i loro due amici erano decisi a vincere quella scommessa che aveva una posta in gioco alquanto particolare ed insolita per una partita tra compagni di cast, mentre Daniel e Matt già s’immaginavano il loro premio tra le labbra.
<< Apriamo la porta >> esortò Matt.
<< Ottima idea >> convenne Daniel.
Evanna e Bonnie si scambiarono uno sguardo rassegnato.
<< Tanto non cambia il fatto che state deragliando >>
Bonnie spalancò la porta con un ghigno stampato in faccia. Cosa avrebbero mai potuto fare Emma e Rupert in un camerino mentre parlavano di lavoro e scene tagliate?
Per esempio, potevano trovarsi abbracciati in un bacio mozzafiato.
Bonnie sbiancò.
Gli occhi di Evanna non avevano ancora deciso se caderle dalle orbite o rimanere al loro posto.
Matt e Daniel ballavano una conga-via-sguardo.
Rupert ed Emma sembravano non aver dato la minima importanza al pubblico che assisteva alla loro performance, ma probabilmente non si erano neanche accorti di non essere più soli.
<< Be’, io direi di chiudere >> sussurrò Daniel divertito all’orecchio di Bonnie che aveva la presa congelata sulla maniglia della porta. Lei si limitò ad annuire lentamente.
I quattro si voltarono a guardarsi.
La sfacciataggine di Daniel e Matt si era trasformata in una strana forma di imbarazzo, poco frequente per entrambi, mentre la stizza di Bonnie ed Evanna era mutata in una leggera sfumatura di maliziosa soddisfazione.
<< Allora? >> chiesero in coro.
<< Allora… >> iniziò Matt grattandosi la nuca << Credo proprio che dovremmo prendere l’esempio di Emma e Rupert… sì… >>
<< Uhm… dici? >> rispose vaga Evanna mentre si dava della stupida per non aver mai preso sul serio il fatto che desiderasse realmente concludere quella giornata proprio come dettava la vittoria avversaria della scommessa.
Un silenzio fatto di sguardi calò nuovamente nel gruppo. Dopodiché, Daniel prese un grande respiro tenendo gli occhi serrati per un momento.
<< Qualcuno dovrebbe… aprire le danze… >> disse prima di aggiungere un imbarazzato << … credo … >> mentre manteneva lo sguardo fisso su Bonnie.
I molteplici messaggi-via-sguardo ai quali era stato partecipe durante la giornata gli davano la sicurezza di quello che volessero dire gli occhi della ragazza di fronte a lui.
Ci fu ancora un secondo di silenzio nel quale Bonnie si chiese perché quell’idiota di Daniel non l’avesse già presa tra le braccia come aveva fatto Rupert con Emma in quel camerino.
In una frazione di secondo Evanna vide la bocca della sua amica collidere non troppo elegantemente con quella di Daniel. Erano praticamente partiti insieme in una sorta di scatto felino l’uno verso l’altra.
Questo non migliorò la situazione di Matt, che ancora non riusciva a decifrare lo sguardo della ragazza bionda che aveva di fronte e che desiderava baciare.
<< Io… >>
Non ebbe nemmeno il tempo di pensare a cosa dire che aveva già Evanna tra le braccia e la stava baciando.
Era proprio come immaginava. Era proprio come tutti loro immaginavano.
Quando le due coppie finalmente si separarono - leggermente rossi in volto per l’imbarazzo - un sorriso unì le loro anime leggere e grate di quel contatto come fosse stato indispensabile per concludere la giornata in bellezza.
Daniel si schiarì la voce leggermente mentre teneva ancora un braccio intorno alla vita di Bonnie.
<< Ehm… stavo pensando, per curiosità… la vostra posta in gioco… quale sarebbe stata? >> disse sorridendo all’amico << Non l’avevate detta >>
Evanna e Bonnie si separarono leggermente dai due ragazzi per potersi parlare con lo sguardo. Poi scoppiarono a ridere.
<< Un bacio >> 

fine

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Ed eccolo qui... Il terzo ed ultimo capitolo di questa storia. Eh, già... E' proprio finita... ... ... ?!?
Mamma mia, sto facendo una tragedia!!! Insomma! Ma chi ci crede che è finita?!?
Potete ancora fantasticare su questi personaggi, se volete, e non date troppo peso a quell'insulsa parola di quatto lettere che ho scritto alla fine del testo ;D
Spero vivamente che nell'insieme vi sia piaciuta questa piccola FF e ringrazio di cuore chiunque l'abbia letta, anche se la vera e propria felicità me l'ha data chi ha recensito i primi due capitoli facendomi capire di apprezzare la mia storia.
Grazie mille!!! *-*
Un abbraccio.

 

jade146


e 
   
 
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