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Autore: NiandraLades    16/07/2006    14 recensioni
Il rapporto tra Gohan e Videl si evolve..la loro prima volta...che cosa succederà?
Questa è la mia prima fanfic quindi siate clementi. Ma sopratutto...commentate! Positivo o negativo che sia il giudizio, purchè costruttivo.
Dragon Ball è stato il mio primo manga, ora i miei gusti sono un pò cambiati ...ma ho scelto la coppia Gohan e Videl perchè mi sembra che le fanfictions su di loro scarseggino...
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Videl
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6:Un grande errore...


“Cosa stai cercando di dirmi Videl?”. Il giovane dagli occhi scuri scrutava sbalordito quei due occhi blu profondo che lo avevano fatto innamorare e che mai come ora, illuminati dai raggi del sole che filtravano tra le foglie di un albero, gli apparivano cosi indecifrabili.
Videl era li, di fronte a lui e aveva detto qualcosa come :“Non sono più sicura di noi due…”.
Teneva gi occhi fissi a terra, non aveva il coraggio di dire quelle cose guardandolo negli occhi. Non avrebbe retto, sarebbe scoppiata a piangere e non era certo questo quello che voleva. Dopo l’episodio a scuola, si era autoconvinta che fosse necessaria “una pausa di riflessione” nel loro rapporto. Era cresciuto cosi in fretta, cosi come il suo Gohan, senza che se ne accorgesse e aveva paura che le sfuggisse tutto fra le mani…stando lontano da lui forse avrebbe capito alcune cose, sarebbe cresciuta anche lei, il suo sentimento sarebbe diventato forte e intenso come quello di Gohan. Avrebbe sofferto, questo lo sapeva, aveva pianto interrottamente tutta la notte, si sentiva male solo all’idea di lasciarlo…andare. Molte volte una “pausa di riflessione” può portare all’inesorabile rottura del rapporto, ma era un rischio che voleva, anzi, che doveva correre. Non poteva continuare a stare con lui e avere paura di ogni suo gesto, dire che andava tutto bene quando in realtà non era cosi. Voleva essere in grado di guardarlo negli occhi, sicura di se, e dirgli finalmente:“Voglio fare l’amore con te”, voleva essere in grado di concedersi a lui totalmente, senza più sciocche incertezze da ragazzina mai cresciuta. Ma quali parole usare? In quel momento si rese conto di quanto fosse difficile mentire e ostentare sicurezza.
“Vedi…ultimamente mi sono accorta che qualcosa è cambiato fra noi e… mi serve del tempo per riflettere…credo che sia meglio per tutti e due non frequentarci per un po…” finalmente alzò lo sguardo, cercando in tutti i modi di trattenere quelle lacrime che minacciavano di scendere, cercando di assumere un espressione rilassata.
Gohan continuava a guardarla sbalordito, non sapendo cosa dire…la stava perdendo, e tutto per il suo comportamento.
“Non mi fraintendere”continuò Videl: “Io…”
“Tesoro ascolta”,la interruppe il ragazzo, “Ti ho gia detto che non farei mai nulla che non vuoi anche tu…cavolo Videl, ti amo e non ho intenzione di perderti per una sciocchezza del genere”.
Così i suoi problemi per lui erano stupidaggini, rifletté tra se e se la ragazza.
“Non centra un cavolo quello che è successo l’altro giorno chiaro? è un po’ di tempo che mi sento cosi...”
“Non ti credo Videl, ti conosco troppo bene…” lo sguardo di Gohan si era fatto serio. Sembrava volesse leggerle dentro.
Videl lo interpretò come uno sguardo di rimprovero, ”Ah credi che sia una bugiarda? Perfetto…”
“Non ho detto questo, solo che…”
“Solo cosa Gohan? Perchè mi devi trattare sempre come una bambina eh?”
“Videl, stavo solo cercando di dire che…”
”Senti non mi interessa…”, cercò di chiudere Videl, sull’orlo delle lacrime. “Davvero” continuò, ” Penso sia meglio non vederci per un po”.
Gohan non sapeva cosa pensare. Credeva, anzi ne era sicuro, che l’atteggiamento di Videl dipendesse da quello che era “quasi“ successo tra loro qualche giorno prima. Pensava di averla convinta che per lui non era cosi importante e invece…adesso gli stava chiedendo di lasciarla in pace. Ma non poteva essere solo questo. C’era dell’altro… la sentiva distante. Era sicuro sui sentimenti della ragazza, non poteva lasciarlo cosi su due piedi…
Un’idea balenò nella testa di Gohan. Un’idea che non gli piacque per niente. “Per l’ultima voltà Videl, dimmi la verità”, il suo tono si era rabbuiato velocemente.
“Te l’ho detta la verità...e poi...” non sapeva più che inventarsi, conosceva Gohan e sapeva che avrebbe insistito fino a che non avrebbe trovato un buon motivo per lasciarla in pace: ”Ecco…”
“C'è qualcun'altro?”
Di spalle, Videl alzò lo sguardo. Il tono con il quale aveva pronunciato quella frase, quasi con disprezzo…la fece trasalire dalla rabbia. Rispose istintivamente: ”Si…mi piace un altro, soddisfatto adesso? Ora…d-devo andare” fece lei senza voltarsi, allontanandosi con la testa in subbuglio.
Gohan rimase fermo, non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito.

*************************


Appoggiata al cancello di casa sua, Videl cercava di riflettere su quanto accaduto. Senza accorgersene delle lacrime avevano cominciato a rigarle il volto.
“Si può essere più stupidi di così?”, si chiedeva adesso.”E se non vorrà più saperne di me?” Le lacrime si trasformarono in singhiozzi.
Come gli era venuto in mente di raccontargli una cavolata simile? Lei innamorata di un altro…conosceva bene Gohan e sapeva di averlo colpito nel vivo. Rifiutarlo cosi, lei che sapeva quanto temesse la perdita di persone care...Si nascose il viso tra le mani. Non poteva entrare in casa in quello stato, suo padre l’avrebbe tempestata di domande.
“Ciao Videl!”un’ allegra voce maschile la destò per un momento.
”Sono venuto per sapere se...Videl?Ti senti bene?”. Stava piangendo. E non era quello che si aspettava di vedere Ryochi. Si trovava a casa Satan perché suo padre era in trattativa per chissà quale affare col suo vecchio amico. L’aveva accompagnato subito dopo scuola con la speranza di fare due chiacchiere con Videl. Voleva sapere cosa avesse deciso Gohan riguardo quel progetto scolastico, e visto che il diretto interessato era “umanamente” irraggiungibile, (si chiedeva sempre come cavolo facesse a venire a scuola ogni mattina partendo da quel paesino sperduto dove abitava)aveva pensato che parlare con la sua ragazza fosse la cosa migliore da fare. In più, la presenza di Videl lo faceva sentire…strano. Era una strana e, allo stesso tempo, bella sensazione. Quella ragazza era speciale, non che bellissima. Ah quant’era fortunato Gohan…ma mai e poi mai avrebbe fatto qualcosa per portargliela via. Non gli era mai piaciuto intromettersi in questo genere di cose, in più Gohan era un suo amico. E quei due…erano innamorati. C’era poco da dire.
Sbirciando dalla finestra della sontuosa villa, aveva notato la sagoma di Videl appoggiata al cancello. Per qualche strano motivo non si decideva ad entrare, così si era deciso di andargli incontro. Ma non si aspettava davvero di trovarsi di fronte una ragazza in lacrime.
“Videl?”, ripeté a bassa voce.
“C-ciao Ryiochi” rispose flebilmente lei, cercando di asciugarsi le lacrime e di stampare sul volto un sorriso forzato. Non voleva farsi vedere in quello stato da suo padre, figuriamoci da un compagno di scuola.
“Tutto ok? Non ti senti bene?”, chiese il ragazzo visibilmente preoccupato. Doveva essere successo qualcosa di serio per sciogliere in lacrime una ragazza come lei.
“No, tutto apposto…mi gira solo un po’ la testa tutto qui. Tu piuttosto che ci facevi a casa mia?” disse Videl tentando di sviare il discorso.
“Ma è successo qualcosa? Ne vuoi…parlare?” chiese Ryoichi quasi timoroso. Non sapeva di preciso il motivo, ma vedere quella ragazza così non le piaceva per niente.
“No davvero non preoccuparti”, disse Videl cercando in vano di apparire più tranquilla.
“Ok…come vuoi…”.Capì che forse non era il caso insistere in quel momento.
“Senti”, fece lui per cambiare discorso “Dov’è Gohan?”
“Ecco…n-non lo so” rispose lei ditubante. Perchè la conversazione doveva convergere proprio su quell’argomento?
”No perché volevo sapere cosa avesse deciso di fare per quel progetto…potresti dirgli che...”
“No, non credo di potergli dire niente…”lo interruppe Videl, avvertendo che lacrime minacciavano di scendere di nuovo.
“…e perché scusa? Non lo senti?”, chiese Ryoichi sinceramente confuso.
“Non credo di poter parlare con lui...adesso...”disse la ragazza sempre più a bassa voce.
“Questo l’ho capito ma perché?” Forse aveva intuito il “problema “ di Videl, anche se era difficile a credersi. “Beh perché…noi…ecco …” perché diamine gli stava rispondendo? ”Perché credo che ci siamo lasciati…almeno per un po’…”.
Le lacrime ricominciarono a cadere e con esse i singhiozzi. Molti singhiozzi. Solo adesso si era resa conto di quanto fosse stata imbecille e immatura. Se davvero voleva crescere, lasciare il ragazzo che amava per una cosa del genere non era affatto una buon inizio. Aveva messo in pericolo il sentimento che li legava. E se ne accorgeva solo adesso.
Ryoichi non sapeva cosa fare. La vista di Videl cosi affranta, scossa dai singhiozzi, gli faceva provare una strana morsa al cuore…D’impulso, cogliendola non poco di sorpresa, l’abbracciò, stringendola a se. Videl confusa, in quel momento si lasciò andare.
Nel frattempo dietro l’angolo, un’alta sagoma apparsa da poco osservava la scena, stringendo i pugni.



Ce l'ho fatta!Dopo esami e cose varie sono riuscita(dopo ehm qualche mese^^)ad aggiornare questa fanfiction..Cercherò di essere piu celere da ora in poi!Grazie ai recensori,sopratutto al commento di Lefteye^^ Mi piacerebbe vedere più commenti di questo tipo piuttosto che i vari"ti prego finiscila!" anche per avere qualche suggerimento,consiglio,o anche critica...La finirò tranquilli=)Grazie ancora alla prossima!

  
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