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Autore: Swichi_Matiux    20/11/2011    11 recensioni
Rose Weasley e Scorpius Malfoy si odiano. Che novità! Ma grazie a quel genio creativo di Albus Severus Potter - un nome, una garanzia - si ritroveranno coinvolti in una continua serie di scommesse che metterano a repentaglio la loro vita sociale nell'ultimo anno a Hogwarts.
Tra tuffi nel Lago Nero, baci mal interpretati, illegalissime partite di Strip Poker, amici ficcanaso, continui voli dalle scope e Strillettere a ogni ora del giorno, i "nostri eroi" scopriranno di provare qualcosa di inaspettato e... di essere veramente sadici.
Tratto dal primo capitolo:
«Quindi.. ho avuto un’idea: perché non fate un patto, un’alleanza, un lavoro di studio, qualsiasi cosa che incanali la vostra energia negativa e... vi unisca in qualcosa un progetto comune e positivo?» 'Positivo per me e il resto di Hogwarts', avrebbe voluto dire Albus, ma preferì tenerselo per sé e sorridere tanto da slogarsi la mandibola.
Scorpius, appoggiato a braccia conserte allo stipite della porta, sogghignò. «Una serie di scommesse, insomma.»
Albus impallidì e cominciò a gesticolare freneticamente, scuotendo la testa terrorizzato. «No, no! Io non intendevo... Non volevo, voi non–»
«Accetto.» sibilò Rose socchiudendo gli occhi turchesi.
Con la gentile collaborazione di: William Zabini, Christopher Nott, Dominique Weasley, Lorcan&Lysander Scamandro.
E la cortese presenza di: Hugo Weasley (e il resto della famiglia), Lily Luna Potter, Ted Remus Lupin, James Potter, Roxanne&Fred II Weasley, Chad McDonald, Amanda Finnigan, e Draco Lucius Malfoy e consorte.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Una frittata di Malfoy
[Come spiattellarsi su un palo in 4 facili mosse]




 
 
Rose non era mai stata una grande appassionata di Quidditch, men che meno della squadra dei Serpeverde, ma c’erano sempre delle eccezioni. La ragazza era stravaccata sugli spalti e attendeva con ansia l’inizio dell’allenamento; Scorpius, dal canto suo, sperava che quel giorno si mettesse a grandinare, così che saltasse.

Il biondo entrò in campo a testa bassa, strascicando i piedi e tirandosi dietro la scopa come se pesasse 300 kg. Quando lo vide, Rose si alzò in piedi con un balzo e cominciò ad applaudire fino a spellarsi le mani, sotto gli occhi sconvolti di tutto il resto della squadra. Scorpius la fulminò con un’occhiataccia e saltò sulla scopa, lambiccandosi il cervello nel tentativo di trovare un posto dove “atterrare” senza farsi troppo male. Notò inoltre con disappunto che avrebbe dovuto fare la figura dell’idiota davanti ai suoi amici, che si stavano spudoratamente pavoneggiando con la Weasley. Era evidente che non la conoscevano come lui.  

L’allenamento iniziò e il Boccino gli sfrecciò accanto al viso un paio di volte, ma il ragazzo era imbambolato a fissare il vuoto: aveva trovato il punto sopra il quale si sarebbe lanciato!

Rose, nel frattempo, lo fissava con insistenza, sperando che l’idiota in questione si decidesse a seguire quella cavolo di pallina dorata che le ricordava tanto un cioccolatino della Lindt – una ditta Babbana -, per poi rovinare a terra, così che lei sarebbe potuta tornare in camera a finire quel compito di Pozioni che rimandava da giorni.

«Allora, ti vuoi muovere?!» gridò la rossa al Cercatore dei Serpeverde, che pareva in trance, il quale, proprio in quel momento, si risvegliò dal coma e partì a razzo dietro al Boccino. Quell’affarino sembrava voler collaborare, perché lo portò esattamente sopra le tribune della torretta dei professori. Lì Scorpius mimò un’accidentale virata calcolata male e si gettò teatralmente giù dalla scopa. Peccato che non tutto andò secondo i suoi piani, che prevedevano un’indolore–caduta-non–troppo–ridicola: infatti riuscì a inciampare a mezz’aria sul manico della scopa e rimase per un secondo immobile in aria, sbracciandosi nel nulla. Un secondo dopo, cacciando un urlo da ragazzina isterica, precipitava verso il terreno, sempre più vicino, del campo. La cosa, oltre a essere terribilmente umiliante, stava per diventare anche terribilmente pericolosa e nessuno dei suoi compagni, paralizzati a guardarlo con le mascelle spalancate, sembrava in grado di connettere qualche sinapsi e venirlo a salvare prima che si spiaccicasse a terra e diventasse una frittata di Malfoy.

«AAAAAAARRRGHHH!»

Quindi, ricorrendo a tutto l’aplomb e il sangue freddo tipico della sua famiglia, si aggrappò con uno slancio a un drappo che pendeva davanti a lui, chilometricamente lungo. Purtroppo la sua azione non era destinata a finire bene perché, appena fu sicuro di essere ben attaccato, la potenza che aveva messo nell’afferrare il resistente pezzo di stoffa gli fece fare un giro intorno al palo in cui era piantato il maledetto striscione — Grifondoro, per di più! — e così.. ci si spiaccicò contro con la forza di un elefante in corsa. Poi strisciò ingloriosamente verso il basso, incollato al palo.  Solo a quel punto a qualcuno venne in mente la bella idea che forse — forse, eh! — aveva bisogno di un pelino d’aiuto e venne steso a terra. «Ehi, Scorp, tutto b–?»

La risata, grassa e sonora, della Weasley, risuonò in tutto il campo. I giocatori, Scorpius–steso–a–terra–come–un–deficiente incluso, si girarono a guardarla e la trovarono rossa e piegata in due dalle risate, quasi sul punto di soffocarsi. 

«Ehi, Weasley!» la richiamò inflessibile Zabini, con quella voce stentorea da capitano resa infastidita dall’evidente presa in giro che trapelava dall’aria spassionatamente divertita della ragazza. Il biondo stentava a credere che l’amico, e cugino, si fosse esibito davanti a lei come un pavone fino a qualche secondo fa! «Dato che hai tanto da ridere, penso che ti divertirai anche ad accompagnare Scorpius in Infermeria.» decretò tranquillo.
 
                                                                                                                                   
                                                                                                                 ***

 
Rose stava letteralmente trascinando la carcassa di Scorpius lungo il corridoio, diretti all’Infermeria, quando vide passare il professor Paciock.

«Da qui puoi anche andare da solo.» sibilò la ragazza mentre si staccava di dosso il biondo.

«Rose..» rantolò solamente lui, prima di accasciarsi a terra, più morto che vivo, ma la rossa non ci badò, era già corsa qualche metro avanti per placcare il professore di Erbologia. «Neville, Neville, aspetta! Ti devo parlare!»

L’uomo si girò con una smorfia corrucciata verso la figlia dei suoi migliori amici. «Dimmi, Rose.» disse un po’ scocciato.

Rose fece degli enormi occhi da cucciolo: «Oh Neville, mi dispiace tantissimo! Io-io, io non volevo risponderti male. È che questa notte non sono riuscita a dormire e poi non mi sono sentita molto bene e..»

Paciock la interruppe con un sorriso: «Rosie, dai, non piangere; non ti preoccupare, lo so che non mi avresti mai parlato in quel modo se non ci fosse stato qualcosa che non andava. Ti ho già perdonata.» concluse, accarezzandole la testa. Solo in quel momento notò una persona stesa a terra alle spalle della ragazza. «Ehm.. Rosie? Perché Malfoy è..?», e indicò la massa informe sul pavimento.

«Oh, quello!» sbottò lei, «Gli avevo detto di andare in Infermeria, ma evidentemente non mi ha ascoltato, quel deficiente!» sbuffò.

«MALFOY! Che cavolo ci fai ancora per terra?!» urlò, marciando verso il corpo esanime del povero ragazzo. «Eddai, idiota, svegliati! Come faccio a portarti se sei svenuto?» Ma, dato che il biondo non dava segni di voler rinvenire neanche dopo un paio di potenti ceffoni, Rose si rassegnò, lo girò supino, gli passò le braccia sotto le ascelle e cominciò a trascinarlo verso lo studio di Madama Chips.
 
 
 
La prima cosa che vide appena sveglio fu il broncio teneramente scocciato di Rose.

«Finalmente! Credevo fossi morto!» sbottò seccata, ma a Scorpius, nonostante fosse insonnolito e parecchio malandato, parve di intravedere un’ombra di preoccupazione nei suoi occhi azzurri.

Riuscì a mugugnare qualcosa di incomprensibile, ma aveva la bocca impastata e un mal di testa fortissimo che gli impediva di essere completamente lucido. «Ho- ho fatto una brutta caduta?» mormorò, agitandosi appena nel letto.

«Abbastanza.» Non sembrava più tanto arrabbiata e lo guardava con una smorfia indecifrabile, seduta a gambe accavallate al suo “capezzale”.

«Ho fatto la figura dell’idiota?»

Rose ridacchiò con aria materna e gli posò una pezza gelida sulla fronte bollente, passandogliela delicatamente sul volto sudato. Scorpius si sentì invaso dal suo profumo dolce e indefinito, che sapeva vagamente di sapone e pulito. «Eri davvero ridicolo!» rise deliziata, coprendosi un po’ la bocca con la mano.

E Scorpius, sorridendo – immaginava – come un ebete, pensò di non aver mai sentito un insulto più bello e che Rose, quando era allegra, era davvero, davvero bella. Sì, aveva decisamente sbattuto forte la testa.
 
                                                         
                                                                                                               ***

 
La mattina dopo Scorpius entrò nella Sala Grande con le stampelle e un’aria abbattuta: aveva gli occhi gonfi e pesti, la faccia più pallida del solito, i capelli biondi scompigliati e un grosso livido sul collo – gli altri era meglio non sapere dove fossero. Quando si sedette al tavolo dei Serpeverde Albus sogghignò malizioso: «Lo sai che con questi occhietti lucidi sei davvero sexy?»

Malfoy borbottò un insulto e cercò di mangiare con la sua mandibola pericolante e gli occhi che si chiudevano.

«Oh, povero Scorpy!» squittivano tutte le ragazze; «Guardate, non riesce neanche a fare colazione!» Molte si era pure offerte di imboccarlo, ma lui aveva deciso che fosse meglio per la sua immagine fare “il-figo-che-nonostante-tutto-tiene-duro” piuttosto che “il-rammollito-che-ha-bisogno-della-mammina”.

Nel frattempo, l’amico continuava a tirargli gomitate scherzose nelle costole più che doloranti, ridacchiando: «Dai, Scorpy, fatti imboccare dal tuo amichetto Albus!», e cercando di infilargli in gola un cucchiaio traboccante di uova, che più di una volta rischiò di accecarlo.

In quel momento arrivò un’agguerrita Rose, che prese posto tra i due ragazzi, interrompendo così il cugino che cercava inutilmente di sfamare zuccherosamente l’amico. Snobbò completamente il malaticcio e cominciò a chiacchierare amabilmente con Al di qualche trasfigurazione particolarmente difficile – condividevano l’amore per quella assurda materia -, ignorando bellamente ogni suo misero tentativo di intromettersi.  Albus, d’altro canto, pareva troppo eccitato dal discorso per notare che il suo migliore amico era stato brutalmente tagliato fuori.

«Ehm... io…» tentò di nuovo di essere incluso nell’appassionata discussione, con una vocetta acuta e stanca.

Rose si girò verso di lui e con aria decisamente infastidita gli prese la nuca, dolorante anche quella, e gli spiaccicò la faccia nel piatto, sibilando un seccato: «Mangia e taci, impiccione!»

Tutti i Serpeverde accanto a loro scoppiarono a ridere quando Scorpius si rialzò con la faccia grondante purè, bacon e uova strapazzate, mentre Rose continuava a conversare tranquillamente con un allibito Albus Potter.

«Scommetto che...» sibilò irato, ergendosi in tutta la sua altezza.
A quel punto le spalle della ragazza si irrigidirono e si voltò completamente verso il biondino, che la fissava con aria omicida. Come aveva potuto pensare, lui, Scorpius Hyperion Malfoy, che quella racchia bisbetica potesse anche solo essere carina?! Era peggio di un Troll cornuto quella ragazza!

Lei lo afferrò con fare rude per la cravatta e lo tirò verso di sé. «Parla a bassa voce, stolto!» esclamò irata.

Lui le sussurrò qualcosa all’orecchio e si rialzò sogghignando. Prima che potesse fare o aggiungere qualcosa, Rose si alzò con aria furente e, dopo avergli svuotato con un gesto secco il succo di zucca in faccia, se ne andò in un’ondeggiante marcia, seguita da molti occhi, in parte intrigati dalla camminata della ragazza, in parte divertiti dal siparietto appena conclusosi.
 
                                                    
                                                                                                                      ***
 
 
Cinque giorni dopo.

06:03 di mattina; Laboratorio di Pozioni.

«Sei sicuro?»

«Weasley, se lo dici un’altra volta ti scaglio una Maledizione senza Perdono!» sbottò Scorpius, aggiungendo un altro ingrediente alla pozione, che ribolliva minacciosamente.

«Sto solo cercando di assicurarmi che tu non mi avveleni!»

Lui si bloccò e la guardò scettico, un sopracciglio inarcato. «Sono un asso in Pozioni, lo dice anche quel vecchio di Lumacorno.»

«Continua a mescolare, deficiente!» strillò lei agitata.

Scorpius preferì seguire il suo consiglio e continuare a rimestare il liquido rosa. «Ecco, ho finito.» proclamò soddisfatto: davvero un lavoro ben riuscito, quel filtro.

Scese il silenzio. Rose era terribilmente nervosa, si strofinava le mani e batteva ritmicamente il piede a terra, resistendo di poco all’impulso di saltare addosso al ragazzo… e riempirlo di botte.

«Pronta?»

Malfoy sembrava troppo baldanzoso per i suoi gusti.

«Mica tanto..»

Lui sogghignò, raccolse con un mestolo un sorso della pozione e gliela tirò in faccia. Prima che il getto la colpisse, Rose riuscì a sentire un lieve odore di colonia maschile e erba e... a imprecare come uno scaricatore di porto.








N / A: 

Buongiorno! ^o^ 
Finalmente, ecco il nuovo capitolo.. *ovazione di sottofondo* (Matiux: Oh, povero il mio Scorpius <3 Cosa gli abbiamo fatto fare? ToT) (Swichi: *ride come una deficiente*) 
Non sappiamo esattamente con che frequenza riusciremo a postare, anche perché Swichi è un pelino impedita con Efp.. Capitela, è alle prime armi. (Swichi: Tenta sempre di screditarmi! >o<) (Matiux: Dico la verità; non è colpa mia se sei nata male UoU) (Swichi: Che marrana infame! Mi fa piangere T.T)
OOOOOK, concludendo con il teatrino... Grazie mille a chiunque ha recensito o anche solo letto/messo tra le preferite/messo tra le ricordate/messo tra le seguite =) Ci fate morire di gioia *o*
Un bacione appiccicoso

Swichi_Matiux
  
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