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Autore: TenthLover    20/11/2011    6 recensioni
Un cross-over tra Junjou Romantica e Sekai-Ichi Hatsukoi ^^
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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‘Cosa.. Devi dirmi?’

‘Stai lontano da lui.’

Spalanco gli occhi. C-Cosa.. Sta dicendo? Che vuole dire?

‘Eh? Che.. Che vuol dire?’

‘Semplice: Stagli lontano.’

‘Lontano? Ma.. E’ lui a venire da me!’

‘Non mi importa. Non avvicinarti a lui.’

Dopo averlo detto, chiudendo il discorso, si allontana.

Che significa?

Inizio a camminare verso la scuola con passo lento ripensando alle parole di Saga-senpai. Che sia.. Innamorato di lui? Bé, non sarebbe così strano: Qui sono tutti gay!

Entro e mi siedo al mio posto. Ancora la campanella non è suonata e molti dei miei compagni non sono ancora rientrati, incluso Ritsu. Ne approfitto per ripassare per l’ora dopo. Il mio sguardo, però, si dirige sempre verso la porta nella speranza, vana, di veder passare Usami-senpai. Che sia tornato a casa?

Il resto delle ore passarono in fretta ed all’uscita speravo di poter tornare insieme a Ritsu ma, uscendo, lo vedo camminare a pochi passi dietro Saga-senpai. Ha finalmente trovato il coraggio di parlargli? Sorrido e torno a casa per i fatti miei.

 

Nei giorni successivi, Usami-senpai non si è fatto vedere. Che stia male?

“Ritsu, sai se per caso Usami-senpai è malato?”

“Uh? Malato? Non credo. Perché?”

“Bé..”

Sistemo i libri.

“Non l’ho più visto in giro.”

“Sei preoccupato per lui?”

“E-Eh? Preoccupato? Certo che no!”

“Oh, sarà stata una mia impressione.”

Mi sorride e torna a sorseggiare la sua bibita.

‘Crede ancora che siamo fidanzati?’

Sospiro.

“Ed a te come va con Saga-senpai?”

Dopo aver detto il suo nome, Ritsu sputa tutta la bibita.

“Eh? Cosa? Uh? C-Come dovrebbe andare? C-Come al solito, no?”

“..Uhm.. Però.. Vi ho visto tornare a casa insieme l’altro giorno.”

Ecco che il suo viso diventa rosso.

“C-Ci hai visti? B-Bé..”

“Ti ha accompagnato a casa?”

“N.. N-Non proprio.”

“Uh? Ed allora cosa?”

“Mi aveva.. Invitato a casa sua.”

“Eh? E che avete fatto?”

Arrossisce ancora di più.

“.. Ritsu?”

“Bé.. Noi..”

Abbassa pian piano il tono della voce.

“Noi.. L’abbiamo.. F-Fatto.”

“Voi avete.. COSA?!”

Ammetto che questa cosa mi ha davvero sconvolto.

“Sssh! Abbassa la voce!”
E’ completamente rosso in viso.

“Non dirlo a nessuno!”

“.. Non lo farò.”

“G-Grazie.”

‘Ritsu.. L’ha fatto.. Con un ragazzo.’

Bene. Dopotutto è gay, non è così strano.

Sospiro.

All’uscita da scuola, decido di visitare nuovamente il luogo che Usami-senpai mi aveva mostrato giorni prima. Nonostante tutto quello che è successo, è davvero un bel posto. Cercando di ricordare la strada da percorrere, inizio a camminare sperando di non perdermi. Dopo aver camminato per un po’ di tempo stavo quasi per rinunciarci quando ad un tratto, dietro un cespuglio, trovo la radura e, inoltre, Usami-senpai coricato sotto un albero.

“Usami-senpai?”

Si gira verso di me e mi guarda.

“Misaki? Che ci fai qui?”

Visibilmente sorpreso, si mette seduto appoggiando la schiena all’albero dietro di lui.

“Uhm.. Volevo solo rivedere questo posto. Che fine hai fatto? A scuola non sei più venuto.”

“Sono stato qui.”

“Qui? Tutto il tempo?”

“Bé, la notte tornavo a casa. La mattina i miei credevano che andassi a scuola ma venivo sempre qui.”

Ecco spiegato il perché dell’uniforme. Iniziavo a pensare che non si fosse mosso da qui da quel giorno.

“Ho capito.”

Mi siedo sul prato appoggiandomi ad un albero rimanendo a distanza di sicurezza da lui.

Mi guarda.

“Perché ti sei messo così lontano?”

“Per evitare che mi salti addosso.”

“Hai paura per caso?”

“C-Certo che no!”
”Bene.”

Dopo averlo detto, si siede accanto a me.

Lo ignoro ed alzo lo sguardo guardando il cielo.

“Domani verrai a scuola?”

“Vuoi rivedermi, per caso?”

“Ma non dire sciocchezz-“

Girandomi verso di lui con le guance lievemente rosse, vedo il suo viso a pochi centimetri dal mio ed, in pochi secondi, Usami-senpai cancella quella distanza dandomi un bacio sulle labbra.

‘Ancora?!’

Li spalanco arrossendo e cercando nuovamente di allontanarlo ma, questa volta, mi afferra le braccia appoggiandole all’albero e impedendomi di respingerlo. Stringo gli occhi cercando di girare il viso.

“Mmh.. Usami-senpai!”
Allontana il viso da me iniziando a sbottonarmi i pantaloni.

“C-Cosa stai facendo?!”

Cerco di allontanarlo mentre lui, senza difficolta, riesce ad abbassarmi le mutande ed a massaggiare il mio membro.

Rossissimo cerco di farlo smettere ma il mio corpo si immobilizza ed un gran piacere inizia ad invadere il mio corpo.

Ansimo mentre Usami-senpai continua a massaggiarlo ed a baciarmi il collo.

“U.. Usami-senpai.. Smettila di..”

“Ti ho già detto di chiamarmi Akihiko.”

Arrossisco afferrandogli la camicia e stringendola forte.

“F-Fermati..A-Akihiko!”

Dopo avermi sentito pronunciare il suo nome e subito dopo essere, con mia sorpresa, venuto, mi corica sull’erba ricominciando a baciarmi.

Sarà l’eccitazione momentanea ma, questa volta, chiudo gli occhi e mi lascio baciare ricambiandolo.

Akihiko inizia a sbottonarsi i pantaloni mentre, nella mia tasca, sento vibrare e suonare il mio cellulare. Con tutta la forza che ho, lo allontano rivestendomi ed alzandomi.

“Smettila di fare così!”

Corro via per l’ennesima volta senza nemmeno voltarmi indietro e rispondendo al cellulare.

“P-Pronto?”

“Misaki? Che fine hai fatto? Non dovevamo uscire?”
”O-Oh, Ritsu. Scusami, arrivo subito.”

Dopo aver riattaccato il telefono, mi dirigo al cancello della scuola dove abbiamo stabilito di incontrarci.

“Misaki, va tutto bene?”

Mi fermo col fiatone appoggiando le mani alle ginocchia.

“S-Si, tutto bene. Scusa il ritardo.”

“Va tutto bene. Sai.. Oggi.. Ho studiato in biblioteca con.. S-Saga-senpai.”

“Davvero? E’ fantastico.”

Sorrido.
”Allora.. State uscendo insieme?”

“Io.. Non lo so. Ma.. Credo di piacergli.. F-Forse un po’.”

“Sono sicuro che gli piaci.”

Sorrido e lui mi sorride a sua volta.

“D-Dici?”

“Se te lo dico io stai pur certo che è così.”

Mi sorride.
”Grazie.”

Si avvicina a me e mi abbraccia. Ricambio l’abbraccio e sorrido.

“Mi sembrava di essere stato chiaro.”

‘Eh?’

Sento una mano afferrarmi la maglietta e tirarmi indietro.

“Cos-“

Vedo Saga-senpai appoggiarmi al muro tutt’altro che delicatamente.

“S-Saga-senpai?”

Ritsu, com’era prevedibile, arrossisce.

“Cosa non hai capito nel ‘stagli lontano’?”

‘Mi ha.. Visto con Akihiko?’

“G-Guarda che è stato lui!”

“Questo non giustifica il fatto che sei sempre in sua compagnia. E’ il mio ragazzo,

chiaro?”

‘Il suo.. Ragazzo? Come può dire una cosa del genere davanti a Ritsu?’

“Il tuo.. R-Ragazzo?”

Ritsu arrossisce più di quanto non lo era già.

“Onodera, mi sembra ovvio. Ti sembra che io faccia l’amore con chiunque?”

‘L’amore? Ha fatto l’amore.. Con Akihiko?’

“.. No.. Non è vero! Tu non sei il suo ragazzo! A lui piaccio io! Io e nessun altro!!”

Arrossisco. Cosa sto dicendo?!

“Cosa? Tu? Eppure è a me che si è dichiarato.”

‘.. Cosa?’

“Non è vero, Ritsu?”

“.. Ritsu?”

“Si, Ritsu. Cosa c’è, non ricordavi nemmeno il suo nome?”

“M-Ma non stavi parlando di Akihiko?“

“Akihiko? Cosa c’entra lui?”

“Stai tranquillo.”

Akihiko, allontanando Saga-senpai da me, mi tira a sé abbracciandomi col braccio sinistro.

“Io sono solo tuo.”
Sorride facendomi arrossire come non mi è mai successo.

‘Ha-Ha sentito?!’

“Uh? Akihiko? Credeva che parlassi di te?”

“A quando pare sì.”

Mi sorride.

“Oh, credo allora che ci sia stato un malinteso. Misaki. Akihiko.”

Saga-senpai alza la mano in gesto di saluto mentre, con l’altra, afferra quella di Ritsu portandolo con sé. Che situazione.. Imbarazzante!

“Quindi sarei tuo, eh?”

Arrossisco.

“No! C’è stato un malinteso! E staccati!”
Lo allontano mentre lui, sorridendo, mi prende la mano.

“Vuoi un passaggio?”

“No!”

Cerco di lasciare la mano mentre lui, stringendola, mi porta alla sua moto.

“Vuoi fartela a piedi?”

Esitando, decido di salire sulla moto. L’ultima volta non è successo niente di male.

Dopo essere partiti ed essere rimasti in silenzio, vedo che Akihiko supera casa mia.

“Ehi, io abito lì.”

“Lo so bene.”

“E.. Perché non ti sei fermato?”

“Non è lì che stiamo andando.”

“Cosa? E dove? Fammi scendere!”

“Agli ordini.”

Lentamente, rallenta fino a fermarsi completamente davanti ad un’enorme casa.

“C-Che.. Ci facciamo qui? Dove siamo?”

“Casa mia. Grande, vero?”
Spalanco gli occhi. Che intenzioni ha?!

“Cosa? E perché mi hai portato qui?!”
”Giro turistico.”
Afferrandomi la mano mi trascina, contro la mia volontà, dentro casa sua.

Che intenzioni ha?


  
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