CAP 12
“ ogni nostro gesto, ogni piccola indecisione che
prendiamo lascia dietro di sé una
traccia. A volte è facile
seguirne la direzione...ma spesso i segni sono troppi e creano confusione. Allora può essere necessario farsi coraggio,
cancellare tutto e ricominciare da capo, con il cuore aperto all’inaspettato…
Forse è proprio quando meno ci pensi che capitano le
cose più incredibili…
Momenti che hai immaginato mille volte
ti sorprendono all’improvviso…e non puoi fare a meno di domandarti se si tratti
della realtà ”
ERA SENGOKU
Silenzio…
L’aria era pesante, le
macerie dell’edificio avevano alzato un polverone che rendeva difficile persino
il guardarsi intorno.
Inuyasha non aveva perso i sensi seppure fosse stato travolto
dall’esplosione, (ha la pelle dura…!!! Nda) infatti dopo poco si
rialzò…ma, si accorse di non essere l’unico che era riuscito a salvarsi.
Davanti a lui, tra la
polvere, si mostrava una sagoma che avanzava verso il mezzo demone…
Passi…passi…
I: “ Kagome…sei tu?” *no,
questo non è il suo odore...* fece un salto indietro
I: “ questa è la puzza di quel maledetto
demone…avanti….FATTI VEDERE BASTARDO!!!”
Y: “Ma quanta fretta…ahahah…cosa
c’è ti senti spaesato???! Non pensavo che il mio colpo
ti avrebbe risparmiato…anche se devo dire che sei
ridotto maluccio!!!”
E’ già, Inuyasha
era proprio messo male! Colava sangue da molte ferite, riusciva a stento a
camminare, aveva male ovunque: non si sentiva più le gambe, le braccia, e il
battito del cuore era così lento…
L’hanyou
si guardò intorno: dov’erano finiti tutti gli altri…muoveva la testa da una
parte all’altra, i suoi occhi scrutavano ogni angolo, quando ad un tratto
distinse dei corpi…
Miroku a terra, privo di sensi.
Sango anche, distesa tra i resti delle mura con l’Hiraikotsu
stretto fra le braccia assieme alla piccola Kirara.
Shippou tutto raggomitolato con gli occhi chiusi, svenuto
forse dalla paura.
E poi…lei: Kagome.
La ragazza aveva i vestiti
rovinati: gonna strappata, maglietta rotta e…anche lei era lì, immobile.
Gli occhi chiusi, i capelli
nero corvino nascondevano in parte il volto sciupato della fanciulla,
tutto faceva sembrare che lei fosse morta…
I: “Kagome!!” il mezzo demone voleva avvicinarsi a lei, ma Yoshiki non glielo permise.
Y: “fermo!!! Non è finita! E
poi, cosa vuoi sono tutti là i tuoi amici, mezzi morti…sempre, se non lo sono
già…pensa la tua cara Kagome è giorni che non tocca cibo!!! Non ci metterà molto a lasciare questo mondo!
Avrà bisogno sicuramente di cure…ma quando queste serviranno sarà ormai troppo
tardi, non lo credi anche tu?!”
I: “ maledetto bastardo!!!
Pagherai tutto quello che hai fatto!”
Y: “ah…serbi rancore?? Ma tra poco morirai anche tu…non ti preoccupare la
raggiungerai presto la tua amichetta! Ah…non hai idea di quante volte abbia sussurrato il tuo nome ‘Inuyasha’…che
stupida! Sperava che tu arrivassi a salvarla e invece…la stai
lasciando morire! Almeno con me sarebbe
stata felice, se solo non mi avesse tradito per un insulso mezzo demone…”
La rabbia cresceva dentro Inuyasha: era al limite della
sopportazione.
Come poteva un qualunque
demone solo permettersi di parlare così della sua Kagome,
ebbene sì, lei era solo sua; ok sopportare le smanie
di Miroku, va bene sopportare Koga
o anche il dividerla con un altro mondo o un'altra era…ma che lei fosse di un
dannato del genere, mai!
L’hanyou
sentiva ribollire dentro di sé il sangue, ma non doveva perdere il controllo,
non poteva assolutamente trasformarsi in Youkai,
perché così facendo avrebbe potuto rischiare persino di mettere a repentaglio
la vita dei suoi amici.
Li vedeva là, distesi a
terra, privi di sensi, distrutti dal dolore, dallo sforzo…sfiniti e per colpa
di chi? Sua…era lui la causa di quel che stava accadendo, lui era il vero
bersaglio di Yoshiki.
Grande era l’odio che ora
provava, grande era il rammarico di non essere riuscito a salvare i suoi amici,
grande era l’amore che provava per Kagome, troppo
grande era il ricordo di quel bacio appena accennato…
Così, schioccò le dita,
estrasse Tessaiga, alzò il viso e fece quel suo mezzo
sorriso…
I: “ora basta!” la spada assume l'aspetto di un enorme blocco di
diamante: preparava il suo attacco più forte.
In Yoshiki
si dipinse l’immagine della paura…
Y: “cosa credi? Di riuscire a
sconfiggermi con quel giocattolino?! Non l’hai capito
che non funziona!!” nascondeva visibilmente il suo timore sdrammatizzando la
situazione, sapeva di fingere a se stesso.
I: “questo è tutto da
vedere…e adesso: KONGOSOHA!!!”
L’attacco partì verso Yoshiki, ma non fu l’unica cosa: assieme al turbine emanato
da Tessaiga si unì anche una freccia…una freccia
scagliata da Kagome per rafforzare il colpo! Così
sarebbe davvero stato fatale…
L’attacco era andato a buon
fine! Yoshiki non riuscì a fermarlo, l’energia
emanata era troppo forte!!!
Y: “non avrei mai pensato
che…no, non è possibile…non può!!! MALEDETTO SEI SOLO UN MEZZO DEMONE!!!” Ora l’onda aveva travolto Yoshiki
Y: “NOOOOOOOOOOOOO” Il corpo si dissolse nel nulla…di lui non era
rimasto niente…niente. Era finita finalmente!
I: “ Tzè! Ce
l’ho fatta! Ma…ma quella freccia??! Kagome…”
Subito Inuyasha
si voltò verso il posto in cui prima aveva visto distesa per terra la ragazza,
ma di lei niente! Dov’era??! Girava e rigirava il viso
in cerca di lei…ma nessuna traccia, quando, ad un tratto, una mano si appoggiò
sulla spalla dell’hanyou.
Riconosceva quel tocco
delicato come petalo di ciliegio, come una piuma bianca, sì, ne
era sicuro, era lei.
Si voltò e
infatti, come aveva previsto…se la ritrovò proprio davanti ai suoi
occhi!
Nessuno dei due disse niente,
si guardarono solo profondamente negli occhi: potevano comprendere uno
nell’altro la felicità che provavano.
Kagome dopo un attimo di esitazione
si buttò tra le braccia di Inuyasha, che ricambiò il
gesto abbracciandola più forte che poteva.
Lui le circondò i fianchi,
mentre lei appoggiò la sua testa sul suo possente torace.
Il suo cuore batteva all’impazzata,
era troppo emozionata, aveva aspettato quel momento da anni...
E di certo lui non era da meno: impacciato,
imbarazzato, spaesato…ma allo stesso tempo, così felice!
Inuyasha sprofondò il volto nei capelli di Kagome,
il profumo della ragazza era così inebriante, che gli sembrava di essere in
paradiso.
Lei era così fragile, così
bella,con un carattere talmente determinato, con
un’anima così pura e innocente…cosa avrebbe voluto di più Inuyasha?
Niente, ma quella maledetta e
stupida paura di farle del male, di sporcare il suo animo lo terrorizzava, lo
allontanava da lei…ma in quel momento proprio non riusciva a scappare da quel
dolce abbraccio…era sogno oppure realtà?!
Bastò poco per far capire
all’hanyou che tutto ciò non era frutto della sua
immaginazione.
K: “Inuyasha…”
I: “Kagome…”
K: “grazie…”
I: “uh? E
di cosa?”
K: “di tutto…per essermi
venuto a salvare!”
I: “ma cosa credevi? Che ti
avrei lasciata da quel pazzo?!” ecco: c’era cascato! Lei era riuscita a
farglielo dire, o per lo meno a farglielo capire…chiedete
che cosa? Logico! Il bene che lui provava per lei…
L’abbraccio si strinse ancore
di più. Kagome avrebbe voluto assaporare quel momento
per l’eternità.
K: “Inuyasha…” lo chiamò lei
senza però guardarlo negli occhi
I: “…..”
K: “sai, anche se sei un
mezzo demone…a me piaci così come sei!”
fatta! Finalmente glielo
aveva detto…fuori un peso!!! Ora si sentiva libera!
E lui, l’Inuyasha con la
fronte sempre corrugata, con il broncio e l’aria da arrogante…si era sciolto,
come un gelato al sole! Quelle parole erano penetrate nel suo cuore...nel suo
animo!
I: “ davvero?”
Inuyasha, con la mano, sollevò il volto della ragazza
in direzione del suo: ora si guardavano negli occhi come mai prima dall’ora
avevano fatto.
I: “ Kagome, ti prego,… Completa tu il demone che
c’è in me, oppure, se preferisci, l’umano che c’è in me…”
K: “sì…” gli occhi della ragazza brillavano di gioia.
Un bacio sigillò la frase.
Ma questo bacio era diverso da quello precedente.
Le labbra prima si sfiorarono
soltanto, poi Inuyasha fece pressione: le loro lingue
si incontrarono e danzarono, scambiandosi sensazioni
mai provate prima!
Entrambi erano
imbarazzati, ma quel imbarazzo scomparve subito, travolto dalla gioia di quel
momento così tanto desiderato e aspettato.
Le mani di
lui le circondarono i fianchi facendole percorrere brividi su tutta la
schiena.
Lei invece gli gettò le
braccia al collo,premette il suo corpo su quello di
lui: poteva sentire il suo piacere trasparire dalla pelle.
Fu un momento indimenticabile
per entrambi…
Non volevano staccarsi l’uno
dall’altro: avevano paura di dividersi perché troppe volte avevano rischiato di
allontanarsi per sempre, e ora che finalmente era tutto chiaro fra loro, non
avrebbero permesso a nessuno di rovinare quell’atmosfera
di serenità.
Intanto dietro a delle
rovine, tre simpatiche figure assistevano interessate alla scena:
M: “mmh…ah,
direi che Inuyasha si merita proprio questo momento
dopo tutto lo sforzo che ha fatto per battere Yoshiki…”
Sa: “già…ah che romantici!” una mano si appoggiò sul fondo schiena di Sango.
Sa: “Miroku? E questa cos’è???” la ragazza
afferrò la mano del monaco, mostrandogliela.
M: “q-quella? Mah…non saprei
proprio come sia arrivata là…eh-eh” rideva nervosamente.
Sa: “certo!!! Ora te lo
faccio capire io…” la ragazza alzò la
mano in posizione di attacco.
M: “ S-Sango
cara…calmati…avanti, l’ho fatto per te…”
Sa: “per me un corno! Prendi
questo monaco pervertito!!!”
-SCHIAFFF!-
Uno schiaffo ben assistito
partì in direzione della guancia di Miroku…e andò a
segno! Cinque belle dita stampate sul volto! Un tatuaggio particolare…
S: “shhhhh…volete
smetterla voi due?” Shippou zittì i
due amici. Stava osservando la scena tra Inuyasha e Kagome.
M: “mhh…Shippou…t’interessano queste cose?! Non sei un po’ troppo
piccolo??!”
Il piccolo demone diventò
color pomodoro.
M: “ah-ah…non ti pensaco così!”
S: “ma che dici!!! Non sono
un depravato come te!!!”
Sa: “ora basta! La volete piantare!” la sterminatrice
era stufa di quei
litigi continui con Miroku. Sognava anche lei di
stare abbracciata con il monaco in una situazione romantica…e magari anche che
lui si dichiarasse a lei…ah, come avrebbe voluto tutto
ciò.
Sango era proprio immersa tra i suoi sogni e quando sentì
una mano appoggiarsi sulla sua spalla, sobbalzò urlando!
Sa: “AHHHHHHHHHH!”
M: “S-Sango…sono io! Volevo chiamarti…mi, mi sembravi assorta in chissà quali pensieri (già…chissà quali?? NdA)
e allora…”
Sa: “s-sì…hai
ragione!” ora era Sango
ad essere arrossita. Presa così allo sproposito, se solo Miroku
avesse saputo a cosa stava pensando…
Un po’ più in là…
Inuyasha e Kagome si erano staccati
l’uno dall’altro...infatti quel magico momento era
stato interrotto da dei rumori alquanto familiari…
I: “uhm? Hai sentito anche
tu? Delle urla…”
K: “già…sembravano di Sango!”
Così i due piccioncini si misero a cercare i loro amici…
K: “ma dove possono essere??
SANGO! MIROKU!!! SHIPPOU!”
I: “….”
K: “e se sono rimasti sotto
le macerie??!...oh no, presto dobb…”
Una voce interruppe la frase
di Kagome: era Miroku.
M: “divina Kagome non c’è bisogno che tu ci cerca…siamo qui! Tutti
sani e salvi, grazie a Inuyasha….”
I: “umph…non
dovete ringraziarmi!!!” il solito
scorbutico….
S: “Inuyasha…come sono contento i rivederti!” Shippou saltò addosso al mezzo demone.
I: “uhm…Shippou
togliti da me!!! Ah…la vuoi smettere!!!”
K: “ahahah…come
siete carini!!! Eddai lascialo fare Inuyasha…”
Solita scena: Inuyasha scaraventa il piccolo demone di volpe a terra,
maltrattandolo e…
K: “Inuyasha…A CUCCIA!!!”
-SBONK!!!-
Sa: “Miroku….non sono più tanto sicura che quei due che abbiamo visto
prima fossero loro due!!!”
M: “già Sango…ma
che vuoi farci…chi si odia, si ama!! Capito? Ricordatelo!!!”
Sa: “uh? S-sì…”
A cosa alludeva Miroku? Forse anche lui si era mezzo dichiarato...mah...
E’ certo che ora i nostri
amici si erano ritrovati…tutti insieme come sempre.
Ma come sarebbe andata a finire con la storia del
bacio?! Era finito là quel momento, o si sarebbero visti degli sviluppi???!
Questo lo saprete
solo leggendo il seguito!