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Autore: Dony_chan    20/11/2011    2 recensioni
Eccomi qua, con questa raccolta salvata nel computer da parecchi mesi…
Mi sembrava carino ripercorrere alcuni episodi da me inventati della preadolescenza e adolescenza dei nostri cari protagonisti!
Spero che l’idea piaccia anche a voi, e se mi lasciaste una piccola recensione, ne sarei contenta!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Piccola avvertenza: questo capitolo l’avevo scritto in terza persona, come i precedenti, ma non rendeva affatto l’idea che avevo in mente e i pensieri di Shinichi... perciò sono passata alla prima persona. Spero che piaccia ;) buona lettura, ci vediamo sotto ;)
 
 
 
 
 
Chapter 4 : 15 anni …
 
 
Non sapevo se era per colpa della camicia troppo stretta, o del caldo asfissiante di quel pomeriggio di luglio, ma mi sentivo mancare il fiato.
Mordicchiai la punta della mia matita, posando il viso sull’altra mano. Avevo davanti un bel bicchiere di aranciata fresca, ma non lo volevo per me: l’avrei tirato volentieri contro a Iuzu Bokane, un mio compagno di terza media.
“Hai capito? Prima devi dividere per il denominatore in comune, e solo dopo puoi proseguire con i numeratori” gli stava spiegando pazientemente Ran, mostrandogli il procedimento sul libro.
Al diavolo, io non me la bevevo. Impossibile che Iuzo non sapesse fare un operazione tanto semplice! Era roba da elementari... stava imbrogliando, era ovvio.
“Oh!” esclamò, come colpito da una folgorazione improvvisa. “Hai ragione, che sciocco! Se non ci fossi tu, Ran, ad aiutarmi... non saprei proprio come fare”.
Quando le rivolse gli occhi teneri, sporgendosi un poco sul piccolo tavolino, vidi Ran tirarsi indietro imbarazzata e rossa in viso.
Questo mi mandò il sangue al cervello. Come si permetteva di farla star male così?
Nella piccola stanza si sentì un lieve crac e i miei due compagni si voltarono verso di me. Non mi ero neanche accorto di aver spezzato in due la matita per la presa eccessiva.
Abbozzai una risata. “Non l’ho fatto apposta” dissi, cercando poi freneticamente nell’astuccio una matita di ricambio.
“Puoi prendere la mia, Shinichi” mi disse Ran, porgendomela. “Io ne ho sempre una di riserva”.
Allungai la mano e la presi, sbuffando. Perché dovevo ridicolizzarmi davanti a quei due? Non sopportavo quelle lezioni di matematica in ‘compagnia’, per così dire. Iuzo si lamentava sempre di tutto o si lodava per non so cosa. L’unica che lo ascoltava era Ran. Anche Sonoko, la sua migliore amica, dopo le prime due giornate di studio assieme, si è stufata e ci ha abbandonati. Ed ora me lo dovevo sorbire io, perché Ran era troppo gentile ed educata per dirgli in faccia quello che pensava.
Mentre Ran ritrasse la mano dopo avermi passato la matita, Iuzo fece scattare la sua e afferrò quella della mia amica d’infanzia.
Vidi chiaramente che la stava stringendo delicatamente, per poi farle scorrere il pollice sul dorso della mano.
Ruppi accidentalmente anche la matita di Ran, mentre guardai impietrito la scena.
Ran arrossì visibilmente e spostò lo sguardo, ma non la mano. E questo non mi fece respirare. Mi allargai il collo della camicia, cercando di prendere aria.
Si erano dimenticati che lì in mezzo c’ero anch’io? Non potevano amoreggiare dopo?! No! Non potevano neanche dopo!
“Quanto sei bella, Ran” le disse con voce leggermente tremante.
Non potevo credere alle mie orecchie!
“Sai... emh...” cominciò a balbettare Iuzo. Ma lui, era lo stesso Iuzo che mi pareva di conoscere? Quello sempre sicuro di sé, intimorito da niente, e altezzoso? Ora sembrava un coniglio impaurito da Ran.
Volevo accendere un fuoco e fare dei segnali di fumo per fargli percepire la mia presenza, ma Ran mi sorprese.
“Gr... Grazie” bofonchiò sempre tenendo lo sguardo basso.
Grazie?!
Iuzo si fece coraggio, prese un bel respiro e spiattellò a macchinetta: “Sai, Ran, è da tempo che ti voglio chiedere una cosa... ma non ho mai trovato il coraggio... Ora però, l’ho trovato”.
Ran annuì lentamente, mentre a me cadeva la mascella. Ma coooosaa?
“Ran: vorresti uscire con me? Vorresti essere la mia... la mia...” e qui diventò rosso come un peperone. “La mia ragazza?!” esclamò ad occhi chiusi.
Ruppi la matita in quattro, cominciando a distruggere piano piano una delle parti rimaste. Mi si era chiuso lo stomaco, ma la bocca era ancora spalancata. Facevo scorrere gli occhi freneticamente da Ran a Iuzo, in ansia per la risposta. Non capivo ancora il perché, ma mi sentivo profondamente agitato e intimorito dall’eventuale risposta affermativa della mia amica.
Ran spostò lo sguardo fugacemente su di me, quindi cercai di ricompormi. “Ecco... sei molto coraggioso ad esserti dichiarato, Iuzo... ma... ecco... non credo possa... funzionare”.
Delicatezza e tatto. Ecco l’arma invincibile di Ran.
“Oh” accusò male il colpo Iuzo. Le sue guancie divennero roventi, ed io decisi di intervenire, raggiante.
Sciolsi le loro mani con fare brusco e poi mi schiarii la gola per riportarlo alla realtà.
“Possiamo andare avanti, ora?” chiesi con tutta l’innocenza possibile.
Iuzo scrollò la testa, tornando in sé, e mi squadrò con la sua solita aria superiore. “Bene” disse a denti stretti.
 
 
Un ora più tardi, stavo riaccompagnando Ran a casa, perché si era fatto davvero buio e non mi fidavo a lasciarla da sola. O forse anche perché ultimamente non stavamo molto assieme.
Camminavamo in silenzio, non guardandoci negli occhi.
“Sono... sono quasi arrivata. Devo solo svoltare” mi disse debolmente, ma io scossi la testa. “Ti accompagno volentieri. Voglio fare due passi...”. Volevo aggiungere ‘con te’, ma mi bloccai, arrossendo.
Diavolo, che mi stava succedendo?
Ran parve delusa dalla mia risposta ma non capivo se era perché non volevo lasciarla andare da sola o perché avevo detto che volevo solo fare due passi.
“Allora... bella dichiarazione, no?” buttai lì, per sondare il terreno. Volevo scoprire se Ran non avesse declinato l’invito solamente perché io ero lì e quindi si sentiva in imbarazzo a farmelo sapere.
“Uh uh” borbottò appena.
Okay, non sarei riuscito a farla parlare... ma io non volevo mica mollare così facilmente. Non sarei Shinichi Kudo, allora!
“Mah... a me non è mai stato simpatico, però... i gusti sono gusti, non trovi?” chiesi guardandola speranzoso.
Lei teneva lo sguardo puntato su dove camminava.
“Uh uh”.
Saremmo arrivati all’alba così, solo con ‘Uh uh’.
“Dunque... hai declinato” azzardai ancora.
“Ho declinato” rispose per poi lasciarsi ad un sospiro.
Ran sembrava sollevata. Volevo sapere il perché. In quel periodo, volevo sempre sapere che cosa le passasse per la testa.
Eravamo arrivati sotto l’agenzia investigativa, ed era ora di salutarla. Ma non ne avevo voglia.
“Allora ciao, Shinichi. Grazie per i... emh... due passi” disse per poi correre su per la scala.
Mi morsi la lingua. Non avrei mai dovuto dirle la faccenda dei due passi.
Mentre guardavo la sua chioma svolazzarle sulla schiena mentre saliva velocemente i gradini di casa, volevo gridarle: ‘Ran! Ti ho sempre in mente tutto il giorno, non faccio altro che pensare a te! La sera mi ritrovo a pensare a quando tu mi parli a scuola e non vedo l’ora di venirti a prendere la mattina per fare la strada con te! Sto impazzendo, forse? E se tu non mi vuoi?’.
Ma tacqui.
Lei arrivò fino al pianerottolo del secondo piano e si voltò verso di me per sorridermi e salutarmi con la mano.
“’Notte, Shinichi” mi disse dolcemente.
‘Mi vuoi, Ran?’ chiesi nella mia mente, abbassando la mano alzata per fermarla quando era corsa verso le scale.
Rimasi un attimo in silenzio, optando anche per quello che riguardava ciò che avevo dentro.
Mi sforzai di sorriderle, per poi accorgermi che lo stavo facendo sul serio.
“Buona notte, Ran” dissi soltanto.

 
 
 
 
 
 
‘Scusate’ è la prima cosa che devo dire!! Posto questo capitolo in ritardissimo, ma la scuola e i mille impegni non mi fanno quasi respirare... ho a malapena il tempo di accendere il computer due secondi :( ma prometto che il prossimo arriverà presto! ;)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che commentiate in tanti ;) Avete visto? Shin si sta rendendo conto che qualcosa, nei confronti della sua cara amica d’infanzia Ran, sta cambiando... insomma, era ora!!! ;)
Ringrazio di cuore Stefy Pan per aver recensito il terzo capitolo, e Agnese_san, ciachan, ranshin22 per averla aggiunta tra le seguite!!
Grazie di cuore, sul serio :)
 
Ne approfitto per ringraziare anche Kymyit, _Flami_ e izumi_curtis per aver recensito l’altra mia one-shot, ‘A moment with you’ e ringrazio di averla messa tra le preferite a izumi_curtis, micia95, _Flami_ e per averla aggiunta tra le ricordate a ciachan! Grazie!!
 
Bè, ho finito il mio monologo... :)
Alla prossima,
un abbraccio,

Dony_chan 
  
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