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Autore: shesfede    20/11/2011    8 recensioni
Bastò un attimo per scombussolare tutto. I miei occhi incrociarono il verde smeraldo dei suoi e per me fu come entrare in trans. Il pavimento era freddo, ma il contatto col corpo caldo di Harry rendeva tutto stranamente piacevole. Le mie narici furono pervase dal suo profumo dolce e allo stesso tempo attraente. Un profumo che non sentivo così vicino da tanto tempo. Respirava lentamente e sentivo il suo fiato posarsi delicatamente sul mio viso. Eravamo entrambi immobili, vittime di una forza di gravità potente al punto tale da paralizzarci.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Get me with those green eyes, baby.'
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CAPITOLO 9


“Ragazzi scendete, il pranzo è pronto” urlai per farmi sentire da tutti.
Dopo pochi secondi sentii i passi di qualcuno e un braccio avvolgermi la vita.
“Perché non improvvisi un malore e andiamo in camera tua? È da tanto che non stiamo un po’ da soli” mi sussurrò Harry, mentre iniziava a darmi dei piccoli baci sul collo.
Stavamo insieme da una settimana esatta e sfruttavamo al meglio ogni momento di privacy che avevamo. Mi obbligò a voltarmi e iniziò a baciarmi come solo lui sapeva fare. Appoggiai le mani sul suo petto e iniziai a sentire il battito del suo cuore. Era forte, davvero forte.
“Sei bellissima” sussurrò prima di darmi un altro bacio.
“Allora che si mangia” urlò Zayn dalle scale.
Spinsi via Harry, che però cadde a terra. “Poco equilibrio” disse Liam entrando, seguito da Malik.
“Harry che ci fai a terra? Alzati e vieni a mangiare” disse Louis all’amico.
“No sai, volevo testare la resistenza delle mattonelle” rispose acido mentre si rialzava.
“E sentiamo, come è andato il test?” chiesi al mio ragazzo.
“Poteva andare meglio” rispose lui, facendo un sorrisetto abbastanza finto. Gli scompigliai i capelli, prima di andare a sedermi accanto a mio fratello, proprio davanti a lui.
Per tutto il pranzo non fece altro che tirarmi dei colpi con il piede e io non feci altro che lanciargli degli sguardi cattivi, che però non ebbero l’effetto desiderato. Anziché spaventarlo, lo incoraggiavano a continuare.
“Non credo di riuscire a lavorare, ho lo stomaco pieno” borbottò Louis, portandosi una mano sulla pancia gonfia.
“Sembri incinta, fratello” aggiunsi io.
“Dai, confessa. È stato Harry vero?” provocò Liam. Seguirono degli sguardi abbastanza perplessi e una risata fragorosa che si sentì per tutta la città.
“Bene, se ora voi ometti mi fate il piacere di lasciare la stanza, io sparecchio.” Mi alzai da tavola e li cacciai uno ad uno dalla cucina.
“Aspetta, magari posso aiutarti” mi disse Harry.
“Harry Styles che vuole lavare i piatti. Questo si che è strano” mormorò Zayn.
“Preferisci farlo tu Malik?” proposi alzando un sopraciglio.
“Harry, buon divertimento” disse infine, dandogli una pacca sulla spalla. “
Finalmente soli” disse Harry, facendo attenzione nel chiudere la porta della cucina per bene.
“Io lavo, tu asciughi. È la prassi” dissi lanciandogli uno strofinaccio. Lui lo afferrò prontamente al volo e se lo mise su di una spalla.
“Davvero vuoi lavare i piatti?” mi chiese cingendomi per la vita.
“Se me lo chiedi guardandomi così mi fai passare la voglia” risposi baciandolo. “Ma” dissi staccandomi “tra un’ora devo essere a lavoro. Quindi rimboccati le maniche e asciuga quei piatti” gli ordinai puntando il dito contro il suo petto.
“Come vuoi tu piccola” disse baciandomi la testa.
Era strano sentirlo chiamarmi in quel modo. Prima di allora l’unico ad averlo mai fatto era Liam.
Ripulimmo in fretta tutto, giusto in tempo per andare a lavoro. “Perché quei tre idioti devono avere il nostro stesso orario” brontolò.
Quando fummo abbastanza lontani da casa, mi mise un braccio intorno alle spalle per potermi stare più vicino. Io avvolsi la sua vita con il mio, in modo da stringerlo a me.
“Se avessero fatto la mattina, noi avremmo potuto stare insieme” continuò.
“Ma ora siamo insieme” gli feci notare.
“Sai cosa intendo” puntualizzò lui, diventando serio.
“Ok Harry” dissi fermandomi. Gli presi una mano e iniziai a parlare guardandolo dritta negli occhi.
“Neanche a me piace questa situazione, ma lo sai anche tu che per adesso la cosa migliore è mantenere il segreto. Più avanti lo diremo a tutti. E credo proprio che questo avverrà molto presto e sai perché?” Sorrise, prima di farmi cenno di continuare. “Perché voglio che il mondo intero sappia che io amo Harry Edward Styles.”
Mi alzai sulle punte, in modo da raggiungerlo e poterlo baciare. Mi strinse forte a sé, per non farmi cadere. Sapeva benissimo che sarebbe successo dato il mio livello di imbranataggine.
“Sai, oggi mi tocca sistemare della merce in vetrina” disse sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“E quindi?” dissi riprendendo a camminare mano nella mano con lui.
“Quindi niente” disse facendo spallucce. “Mi hanno detto che nella libreria di fronte lavora una ragazza molto carina e pensavo che così sarei riuscita a vederla” terminò.
“In poche parole vuoi spiarmi dalla vetrina del negozio?” chiesi ridendo.
“L’idea sarebbe quella” rise anche lui.
Mi lasciò davanti alla libreria con grande fatica. Sembrava uno di quei bambini il primo giorno di scuola, quando non vogliono lasciare la mano della propria mamma perché hanno paura di non rivederla più.
Il pomeriggio fu abbastanza tranquillo e, verso l’orario di chiusura, arrivò una cliente speciale. Charlie.
“Ciao rossa” esclamai notando il suo nuovo colore di capelli.
“Ti piace?” esclamò lei entusiasta, passandosi una mano tra i capelli. Non erano un rosso vero e proprio. Più che altro un castano ramato, che d’altronde le stava molto bene. Decisamente meglio rispetto al nero carbone al quale eravamo abituati. E in più metteva in risalto i suoi occhi nocciola. L’unica cosa che non era cambiata era la frangetta che portava da quando la conoscevo.
“Parecchio” risposi semplicemente.“Che ci fai qui?”
Iniziò a guardarsi un po’ intorno, per poi prendere un libro da uno degli scaffali.
“Cercavo questo” disse agitandolo vittoriosamente. “Mio fratello si sta appassionando alla lettura dei gialli” disse mettendo dei soldi nella cassa.
“Non c’è bisogno, lo scontrino lo faccio da sola” disse ridendo.
Restammo a parlare per un po’ di tempo. Mi ero dimenticata di quanto fosse piacevole la sua compagnia.
“E dimmi, vivi ancora con tuo fratello e quei tre fighi dei suoi amici?” rise maliziosamente.
“Si” risposi ridendo. “Per caso ti interessa qualcuno di loro?” chiesi scherzando.
“Beeeeh” disse lei alzandosi e andando verso l’uscita.
“Beeeeh cosa?” Mi alzai, presi il cappotto e la seguii fuori. “Io stavo scherzando” dissi mentre chiudevo il negozio.
“Ti ho mai detto che al liceo avevo una cotta per Liam?”
Mi girai di scatto e la guardai male. “Tu hai una cotta per Liam dai tempi del liceo?” Ero sbalordita, non per il fatto che a Charlie piacesse Liam, ma per il fatto che non me lo avesse mai detto.
Anche se in realtà la cosa non doveva stupirmi più di tanto. Io e Charlie avevamo frequentato le stesse scuole, ma a farci presentare era stato quel lavoro.
Alzò le mani in segno di resa e rise. Quella ragazza era matta.
“Ehi, finalmente hai chiuso.” Harry mi prese in braccio e mi fece fare mezzo giro, per poi accorgersi della presenza di Charlie.
“Pensavo che fossi sola” bisbigliò.
“Mettimi giù, Styles” ringhiai.
“Harry ti ricordi di Charlie, la mia collega?” dissi indicandola.
“Oh si certo, piacere di rivederti” farfugliò lui in imbarazzo, porgendole la mano.
“Vedo che non sei cambiato molto” disse lei, ricambiando la stretta.
“Neanche tu” rispose.
“Harry” lo chiamai.
“Si?” disse lui voltandosi verso di me.
“Ha i capelli rossi. Fino a ieri erano neri i suoi capelli.”
La sua bocca assunse la forma di una grande O. Ed ecco Harry che si preparava a rimediare ad una della sue solite figure di merda. Charlie rise di tutta quella situazione, per fortuna.
“Piccola scusa per il ritardo. Ecco la tua cioccol- Ciao Harry.” Mi ero completamente dimenticata di Liam e dei suoi passaggi a casa.
“Liam, grazie” dissi prendendo la cioccolata e facendo finta di berne un sorso.
“Che ci fai tu qui?” disse Liam rivolgendosi ad Harry.
“Io, ecco” iniziò a farfugliare lui.
“Liam, guarda chi c’è” esclamai per salvarlo da quella situazione, indicando la mia amica. Liam si voltò abbastanza scettico e spalancò la bocca alla vista della ragazza.
“Charlie?” chiese titubante.
“Ciao Liam” rispose l’ormai rossa.
“Liam, chiudi la bocca, ti sta scendendo la bava” disse serio Harry. Gli tirai una gomitata, per farlo stare zitto.
Le guancie di Charlie erano diventate del colore dei suoi capelli e Liam aveva iniziato a innervosirsi. Lo capivo perché strofinava frettolosamente il piede contro il terreno e si passava ripetutamente una mano tra i capelli.
“Mi è venuta un’idea” dissi rompendo quel silenzio imbarazzante. “Charlie, perché non vieni a cena da noi questa sera?” proposi.
“Io, non so, non vorrei disturbare” iniziò a dire lei.
“Nessun disturbo” disse con voce sexy Liam. Stava chiaramente cercando di riconquistare dei punti.
“Allora ok” disse timidamente lei. Liam le porse il braccio e i due iniziarono a camminare verso casa.
“Che fate voi due, non venite?” urlò poi, voltandosi verso di noi.
“Arriviamo” rispose con lo stesso tono Harry, ma un po’ più scocciato.
Iniziò a camminare, lasciando me dietro. “Ehi Styles che ti prende?” gli chiesi una volta che lo raggiunsi.
Colpì qualche sasso e poi mi rispose. “Perché ti ha chiamato piccola?”
Spalancai la bocca, non sapendo che dire. Non volevo avere segreti con Harry, ma quella non era una cosa da rivelare lì, in quel momento.
“Tutti mi chiamate piccola: tu, Louis, Zayn…e anche Liam” risposi cercando di essere naturale.
Fece spallucce e poi venne ad abbracciarmi. “Hai ragione, scusa. Il fatto è che sono solo geloso. Insomma, Liam è il tuo migliore amico e probabilmente sa cose di te che io non saprò mai” disse riprendendo a camminare, stringendomi la mano.
Liam e Charlie erano ad una distanza sicura, così eravamo certi che non ci avrebbero visti.
“Harry” dissi “Liam sarà anche il mio migliore amico, ma è te che amo. Non lo dimenticare.” Lo guardai dritta negli occhi e lo baciai così intensamente che lui stesso si meravigliò.
“Ehi vacci piano” si staccò ridendo. “Va bene che sono un figo da far paura, ma così mi consumi.”
Mi accarezzò una guancia e mi baciò di nuovo, in un modo molto più spinto di prima.
“E io non corro il rischio di essere consumata?” gli chiesi cercando di essere seria.
“Ti amo” mi sussurrò, baciandomi poi la punta del naso.
Mi strinsi a lui e ci incamminammo di nuovo verso casa.




here i am:
Ed ecco il primo capitolo dove Harry e Julie si comportano effettivamente da coppia (?) LOL Allora che ne pensate ora che li avete visti in azione?
Ah, in questo capitolo c’è anche un nuovo, ma vecchio (?) arrivo. Che ve ne pare di Charlie?
Spero che vi piaccia anche questo capitolo xx
   
 
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