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Autore: _RoxanneDora    20/11/2011    1 recensioni
Una specie di crossover tra le storie di alcuni fake di una family riunita su facebook e alcuni dei miei personaggi preferiti di Shadowhunter//
Arriane guardò Jace negli occhi facendo cadere il suo sguardo sulle labbra di lui, la mano del biondo fece pressione dietro la nuca di lei e le sue labbra tornarono a impossessarsi di quelle di lei. Chi l'avrebbe mai detto che nel giro di due settimane Arriane finì per usare quel letto non solo per dormire?
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Note dell’autrice: La storia nasce dalla mia mente malata e molesta, non è assolutamente a scopo di lucro. Chiedo scusa per il ritardo ma la scuola mi ha distrutto, e chiedo anche scusa per il capitolo perché non penso sia riuscito benissimo.
 
                           Capitolo 9° - Insomma beata di lui.
 
Non era riuscita a fare molto, nell’attimo in cui si era trovata tra le sue braccia aveva perso ogni barriera ogni piccola parte di lucidità che l’era rimasta. La rabbia era stata sostituita dalla frustrazione.
Jace l’aveva guidata fino alla sua camera senza proferire parola facendola sedere sul letto mentre lei iniziava a rilassarsi.
Arriane lo guardò appena riuscì a calmarsi:- G..Grazie- Mormorò con voce roca.
- Prego- Rispose lui con un tono di voce neutro, che non lasciava trasparire nulla.
Rimasero in silenzio a lungo con Arriane che torturava un lembo della coperta e Jace con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e il mento sulla mano guardava un punto fisso davanti a sé.
- Cosa significava quello che mi hai detto oggi?- Chiese rompendo per primo quel silenzio senza girarsi a guardarla.
- Significava che non voglio stare al tuo gioco- Rispose provando a farsi vedere decisa anche se il suo tono di voce tradiva tutto.
Lui sbuffò passandosi una mano tra i capelli:- Quale gioco?!- Sbottò finalmente girandosi per guardarla.
- Non voglio più essere un giocattolino da baciare quando si vuole e poi buttare via, ho già passato una cosa del genere- Guardò verso il basso mentre i ricordi di un suo ex tornavano a galla.


Si chiamava Jack, così  le aveva detto. Un ragazzo con i capelli biondi quasi come Jace ma più chiari. Quel ragazzo che le aveva fatto passare dei mesi stupendi convincendola del fatto che anche lui fosse innamorato ma invece se ne era andato dicendole sul ponte della nave che era stato con lei solo per passare il tempo spezzandole inesorabilmente il cuore.
- Non ho mai accennato a una cosa del genere- Rispose il biondo sempre con un tono neutro.
- No, ma so che lo faresti. Non resterai qui per sempre e non sono disposta a finirci sotto- Sorrise appena per fargli vedere che non era arrabbiata con lui.
Rimasero di nuovo in silenzio un po’ finchè lui, di nuovo, chiese:- Cosa ti hanno detto i tuoi dentro lo studio?-
Arriane gli raccontò tutto omettendo il nome di Valentine, finito di raccontare le scappò uno sbadiglio mentre metteva le gambe sotto le coperte:- Se vuoi  andare al mare con gli altri, scendi io ora come ora non me la sento, sono stanca e vorrei dormire-.
Jace che era rimasto in silenzio come chiuso in sé stesso fece le spallucce:- Sinceramente non ne ho molta voglia nemmeno io-.
La verità era che lui era preoccupato a lasciarla da sola lì e voleva anche stare da solo con i suoi pensieri.
– E se.. rimanessi qui a dormire anche io?- Propose di botto. – Ovviamente una dormita tranquilla non pensare male-.
Arriane scoppiò a ridere:- Ti sembro il tipo che farebbe pensieri del genere su una dormita con te?- Alzò un sopracciglio divertita.
Jace sorrise finalmente dopo tanto:- Chi non farebbe pensieri impuri su di me? Sono stupendo, che ci possiamo fare?- Fece il giro del letto togliendosi le scarpe e raggiungendola sotto le coperte, Arrane ruotò gli occhi mentre si sistemava il cuscino sdraiandosi.
- Buona dormita, Arriane- sussurrò Jace non resistendo dall’avvicinarsi portandole una mano dietro la nuca per darle un leggero bacio sulla fronte, Arriane si girò subito dopo dandogli le spalle per nascondere il viso diventato rosso per il contatto che le aveva causato dei piccoli brividi di piacere:- Buona dormita- Mormorò lei.
 
Lo sentì dietro di sé avvicinarsi piano finchè la schiena di lei non toccò il suo petto, questo le fece perdere di nuovo la lucidità. Chiuse gli occhi inspirando quel profumo di shampoo quel il ragazzo emanava, era rassicurante in un momento come quello.
Non si accorse che il braccio del ragazzo le aveva circondato la vita finchè non sentì il cuore accelerare i battiti quasi fino a scoppiare, aprì gli occhi sorpresa mentre lui dolcemente la girava verso di lui. Lei lo guardò negli occhi inerme tra le sue braccia, gli occhi da cerbiatta si fusero con quelli da leone di Jace facendole schiudere le labbra e desiderare un suo bacio. Desiderava risentire le labbra di lui premere sulle sue, le sue mani sfiorarle i fianchi come era accaduto quella mattina stessa su quel letto.
Abbassò il viso imbarazzata dai suoi pensieri, lui la strinse in un caldo abbraccio e lei affondò il viso nel suo petto addormentandosi poco dopo beata da quel contatto, da quel calore, da quell’odore. Insomma beata di lui.
 
Al piano di sotto poco dopo di Jace che aveva portato via Arriane era salita Vanessa mancandoli di pochi secondi, entrò nello studio trovando Isabelle tra le braccia di Sidney in preda a una crisi di idee:- Forse non dovevamo dirle niente, però no, forse abbiamo fatto la cosa giusta magari ci perdonerà, o forse no..- Sidney Guardò Vanessa in cerca di un aiuto non sapendo come fermare la tristezza della moglie.
La bionda sorrise buttandosi sul letto:- Tranquilla, deve solo superare il momento. Anche perché se no sentirà la mia furia Dora- Isabelle alzò il viso per guardarla sorridendo lievemente.
– Comunque penserete a tutto questo dopo, oggi pomeriggio vi porto al mare. Vi serve una pausa e non accetto un no come risposta- Detto questo Vane saltò giù dal letto - Avete 5 minuti- Uscì dalla stanza tornando nella sua, aveva mandato gli altri a prepararsi per andare.
Sidney prima che Isa potesse dire qualsiasi cosa tirò fuori dall’armadio due costumi buttandoli sul letto, si girò a guardare sua moglie che lo guardava con una faccia meravigliata:- Ha detto che non accetta un no come risposta, lo sai che non bisogna sfidare quella donna- Sorrise lui sapendo di averla già vinta su di lei.
Isabelle sbuffò togliendosi la maglia e buttandogliela in testa ridendo:- E va bene, andiamo al mare-.
La compagnia arrivata alla spiaggia si divise in gruppetti: Alec e Izzy erano vicini ad Axl e Magnus che erano impegnati in un ennesima partita di carte, ogni volta che vinceva uno l’altro voleva la rivincità. Isa, Sidney e Vane erano sdraiati sulla riva e la mora era impegnata a raccontare all’amica quello che era successo nello studio.
Axl ad un certo punto chiese senza alzare gli occhi dalle carte:- Come fai a conoscere Dora?-.
Alec guardò Magnus evidentemente interessato a scoprire un’ennesima conoscenza del suo amato, lo stregone rispose allo sguardo con un sorriso e rispose senza togliergli gli occhi di dosso:- L’anno scorso ero a Londra per delle vecchie visite, quando scontrai letteralmente Arriane che scendeva dal pontile della nave. Mi chiese il nome di una via, precisamente quella dove c’è l’istituto e capì che era una cacciatrice. Mentre l’accompagnavo mi presentai e lei mi disse di aver letto di me in un diario di sua madre, da lì mi ha raccontato buona parte della sua storia e io l’ho aiutata un po’ con i suoi poteri. Non è la prima mutaforma che vedo nella mia vita. Uh! Ti ho battuta! Finalmente!- Esultò saltellando sul posto facendo cadere qualche glitter dai capelli.
Axl guardò le carte incredula:- Non vale! Voglio la rivincita ora! Proponi un gioco!-.
Magnus rise alzandosi e porgendo la mano ad Alec per invitarlo a una passeggiata sulla riva:- Ci penso e ti saprò dire tra un po’- I due si dileguarono in fretta, con Alec che aveva un sorriso felice di avere finalmente il suo ragazzo tutto per sé.
Axl e Izzy finirono per parlare di vestiti finchè la bionda non la trascinò verso l’acqua buttandosi a bomba vicino a Sidney, Isa e Vane schizzandoli tutti. Continuarono a schizzarsi tutti quanti come dei bambini ridendo, Axl mentre schizzava Izzy si bloccò di colpo con lo sguardo verso il limitare della foresta, le era sembrato di vedere una testa chiarissima e lo sguardo innaturale di una persona che aveva conosciuto:- Jack..?- Mormorò corrugando la fronte e senza accorgersi di Vanessa che le preparava un attacco per affogarla che andò a buon fine.
Axl uscì dall’acqua sdraiandosi sulla riva senza smettere di guardare il punto dove prima l’era sembrato di aver visto Jack, c’era veramente? E se sì, che cosa ci faceva?
 
Nel frattempo all’Istituto Katherine aveva finito tutte le sue faccende era sdraiata comodamente su un divano con il cellulare sotto un orecchio mentre si limava le unghie:- Pronto, capo? Sì sono io, la polvere che mi ha dato ha avuto l’effetto che sperava. Mi hanno preso come niente, non sospettano nulla questi sciocchi- Le scappò una risata cristallina- Passo al prossimo punto del piano? Perfetto- Sorrise posando la lima sul tavolino- Posso parlare con lui? Grazie- Chiuse la chiamata per aprirne una nuova con un’altra persona:- Ehi ciao, sei arrivato? Come forse ti ha visto? Non rovinare tutto, scateneresti la mia ira soprattutto ora che mi sto divertendo. Sì ti aspetto qui so già da dove farti entrare. Sì, tranquillo vado ora a portarglielo. Non sono come te so quello che faccio Sebastian!- Chiuse la chiamata alzandosi e andando in cucina, sotto un comodino prese ciò che stava cercando: un piccolo pacchettino che conteneva una polverina di colore viola. Se la mise in tasca prima di iniziare a mettere qualcosa sul fuoco, uscì dalla cucina salendo al piano di sopra con un bicchiere d’acqua. Mentre saliva le scale fece rovesciare nel bicchiere la polverina che si sciolse subito senza cambiare l’aspetto dell’acqua, entrò nella stanza di Arriane facendo una smorfia davanti alla dolcezza dei due abbracciati, posò vicino al comodino il bicchiere d’acqua sapendo che lei l’avrebbe bevuto come d’abitudine. Come lo sapeva? Semplice, l’ex della bruna glielo aveva appena rivelato per telefono.
  
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