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Autore: Albert Wesker    16/07/2006    1 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction su EFP. L'ho già pubblicata su altri forum, cercando di avere commenti utili, ma non sono stato fortunato. Spero che vi piaccia (in caso contrario cercate di non farmi troppo male quando commentate). I personaggi della serie ufficiale inizieranno ad apparire nel prossimo capitolo.
Genere: Avventura, Azione, Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Harry si svegliò all'improvviso. Si sentiva affaticato e stanco come non mai, pareva avesse corso per miglia. Si guardò attorno cercando di capire dove si trovava. Intorno a lui centinaia di valigie e scaffali lo circondavano, le pareti erano lastre d'acciaio curve e fredde. Un rombo continuo rodeva le orecchie.
Non sapeva come fosse possibile, ma era nella zona di carico-bagagli di un aereo. Volle chiedere a Thibaulth come fosse possibile, ma non era a fianco a lui. Cercò più a fondo, guardando nelle zone d'ombra. Pareva che non ci fosse nessuno. Strinse gli occhi, cercando di superare quel velo scuro, ed infine notò due punti rossi luminosi ed immobili. Si avvicinò, incerto, cercando di capire cosa fossero. Soltanto quando si trovò davanti ad essi capì che erano occhi. Gli occhi di Thibaulth.
Man mano che si avvicinava, senti dentro di sè un torrente di lava che gli invadeva lo stomaco, giungengo al cervello correndo veloce nelle vene. Un'ira inesorabile accese i suoi occhi smeraldi mentre le immagini di una falce purpurea attraversarono la sua mente. Grida laceranti, acute per il dolore e la disperazione, lo fecero vacillare. Ma non crollò.
Prontamente scatto versò il lupino, deciso a farlo a pezzi. Lo sollevò per aria prendendolo per il colletto, guardandolo nei suoi occhi sanguigni e digrignando i denti candidi.
"Perchè lo hai fatto? - gridò furibondo - Perchè hai ucciso i Weasley?"
"Non avevo scelta - rispose Thibaulth, piatto - Dovevo prenderti ad ogni costo."
Non si era minimamente preoccupato di difendersi. Il suo sguardo era impassibile e freddo, distaccato. La rabbia di Harry si acutizzò all'istante.
"Dammi una sola ragione per cui non ti debba ammazzare subito!"
"Perchè conosco la verità."
"E quale sarebbe questa verità, eh? Che dobbiamo uccidere un folle più pazzo di noi due?"
"Tu devi riportare l'equilibrio."
"Che "equilibrio"? CHi cazzo credi di essere? Sei solo un assasino!"
Gli occhi di Thibaulth si acceserò subito a quella parola. Sferrò un pugno allo stomaco di Harry, scaraventandolo contro le paratie del'aereo. Il metallo si piegò all'impatto, tanto era violento. Harry si rialzò a fatica, fissandolo con occhi colmi di odio.
"Adesso ascoltami stupido ragazzino presuntuoso. Non ho deciso di ridarti l'anima per farmi aggredire ed insultare. La prossima volta ti ammazzo seduta stante, equilibrio o no."
"Allora cosa vuoi che faccia? Il cagnolino fedele?"
"Voglio che mi ascolti senza fiatare."
Gli ochi del licantropo erano due sfere infuocate che non tolleravano alcun rifiuto. L'ira che fin adesso aveva dominato Harry si estinse improvvisamente. Lentamente chinò il capo. "D'accordo, ti ascolto."
"Quando sono arrivato dai Weasley ho tentato di non fargli del male. Ho provato ad ingannarli, ma hanno mangiato la foglia e mi hanno aggredito. Devono avermi scambiato per un Mangiamorte. Io mi sono difeso, ma la mia natura è distruttrice ed incontrollabile. Non posso trattenerla."
"Perchè mi volevi portar via? Cosa c'entro io?"
"Tu sei l'ultimo Prescelto, non ce ne saranno altri dopo di te. Il trio è distrutto ed io sono l'ultimo rimasto, per mia sfortuna. Una volta che avremmo terminato il nostro compito me ne andrò per la mia strada e ti lascerò libero."
"Libero da cosa?"
"Dal sangue di Dissennatore. Mi ha permesso di tenerti sotto controllo fino a qualche ora fa. Peccato che si sia sciolto mentre fuggivamo."
"Allora sono già libero!" ringhiò Harry, pronto a scattare di nuovo.
"Non del tutto. Hai "ricordato" il vero amore per un istante, ma per eliminare completamente il sangue di Dissennatore bisogna provarlo a pieno. Non credevo possibile che tu potessi provare un sentimento tanto forte per qualcuno."
Thibaulth lo osservò, ma ad Harry non importava. Si perse rapidamente in ricordi di un'epoca ormai lontana. Un'epoca dove era sereno e felice, nonostante il pericolo incombente, insieme alla persona che amava. Si ridestò da questi pensieri, mentre una lagrima attraversava il suo volto bluastro.
"Adesso cosa pensi di fare?" chiese infine.
"Te l'ho già detto porterò a termine la missione. Il fatto che tu ti sia liberato parzialmente facilità e complica le cose."
"In che senso?"
"Nel senso che non dovrò più spendere energie per tenere a freno i tuoi istinti. Fin ora non hai agito coscientemente, ma soltanto schiavo dei tuoi impulsi e dei miei ordini. Il problema è che non posso più obbligarti a seguirmi, ma devo convincerti."
"Convincermi a fare cosa?"
"Uccidere un altro Prescelto, Grindelwald."
A sentire quel nome Harry impietrì, ricordandosi cosa aveva potuto fare quel mago oscuro alleandosi con i Babbani. Guardò Thibaulth negli occhi rubizzi cercando di carpire qualche menzogna, un qualche inganno. Erano due sfere lucenti prive di dubbi.
"M-ma non è possibile! Grindelwald è stato ucciso nel 1945 da Silente."
"Ne eravamo convinti anche noi, ma Albus ha dimostrato ancora di essere troppo buono. Sessant'anni fa ha sconfitto Grindelwald ma non l'ha ucciso. Forse non se n'era reso conto o, molto probabilmente, lo sapeva e sperava di dargli un'altra opportunità per cambiare in meglio. E' sempre stato un grande stupido dal cuore tenero."
Allibito, Harry vide Thibaulth piegarsi e sedersi sopra una valigia, chinando lentamente il capo mentre lacrime perlacee scendevano lentamente dalle gote pallide. Si chinò, incerto se dare conforto a quella triste creatura. Un' improvvisa vibrazione del pavimento lo allarmò. "Cos'è?" chiese preoccupato al lupino.
"Sarà una turbolenza." rispose Thibaulth asciugandosi le lacrime. Non potè dire altro. Un gridò lacerante squarciò l'aria, sovrastando persino il rumore dei motori all'esterno. Era qualcosa che metteva insieme terrore, orrore e disperazione.
"Viene dalla sala passegeri." esclamò il licantropo prendendo la falce.
Corserò tra i bagagli, cercando di non pensare a cosa potesse far gridare una persona a quel modo. Di sicuro era qualcosa di origine magica. Spalancarono la borta che collegava le due stanze. Una scena di puro orrore si parò innanzi ai due.
Oltre la soglia giacevano parti di membra umane e le pareti erano tinte di sangue. Braccia e gambe, torsi e teste tappezzavano il pavimento. I visi di alcunei sventurati erano fermi in una muta espressione di terrore.zbr> Thibaulth e Harry serrarono le mani intorno alle loro armi, avanzando lentamente verso la prima classe. Si mosserò senza far rumore e raggiunsero la stanza successiva rapidamente. Scostarono il telo che divideva le due zone, entrando in un ambiente poco illuminato. Al centro, in contrasto con l'oscurità presente, due figure bianco vestite si ergevano ritte in una posa altera.
"E' un pò che non ci si vede Thibaulth." gracchiò il più piccolo dei due.
"Già. Sono circa quindici anni, vero?" aggiunse l'altro con voce profonda.
"Non è possibile! - esclamò Thibaulth, sconvolto - voi due siete morti."
"Non sarebbe una novità, ma capita a tutti di sbagliare." gli rispose ghignando il secondo.
Di fronte ad Harry c'erano i componenti del trio: Thibaulth, Albert e Julius...

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Rieccomi, finalmente. Scusate il ritardo ma ho avuto un pò di impegni per cui ho lasciato in secondo piano la storia (anche se, ogni tanto ho pubblicato qualche storia breve =D ).
@ Desdeus: la tua critica è stat costruttiva. Mi è dispiaciuto non poter scrivere il nuovo capitolo in un tempo più breve per potertelo far leggere. Grazie.
@ Samvise: temo che anche stavolta ti dovrò deludere. Il capitolo è breve. In più sono un pò a corto di idee, ma spero di riuscire a rimediare in tempi brevi.
  
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